Il mio capo mi scoprì. Cap.18
di
Valerì
genere
trans
I giorni trascorrevano veloci, lui sembrava il solito, arrogante irriverente, bastardo. Io ero il suo dipendente, come se tra me e lu non ci fosse stato mai nulla, mi chiamava, mi ordinava, mi urlava e mi elogiava. Ormai era passata quasi una settimana, era venerdì mattino ormai sapevo che non sarebbe successo nulla invece sentii suonare il mio telefono.
Lui : "Vieni immediatamente qui troia"
Rimasi di sasso, non sapevo cosa dire e cosa fare ma ormai il dado era tratto, mi alzai dalla scrivania e mi diressi verso il sio ufficio.
Bussai alla porta e sentii una voce
Lui : "Avanti"
Entrai come sempre a testa bassa, non volevo incrociare il suo sguardo.
Lui: "Mi ha telefonato quella baldracca di Francesca, vuole incontrarti, per me non ci sono problemi, l'unica cosa che gli ho chiesto è che ti faccia diventare ancora più troia"
Io: "Ma mi scusi io no so se..... ossia"
Lui : "Cosa c'è non ti piace questo gioco troia, lo sai che ora dipendi da me e se voglio posso fare tutt quello che voglio di te capito"
Abbassai la testa come segno di sottomissione.
Io : "Si lo so"
ma sapevo anche che avrei avuto la mia rivinciata.
Lui : "Quindi oggi pomeriggio appena mangiato non tornerai a lavoro ma ritornerai al centro estetico, li ti aspetta quella troia di Francesca, ho già parlato con lei quindi farai tutto viò che lei ti dice capito"
Io :"Si... ossia ...... si"
Lui : " Non ci so ne no, ne ossia, ne ma, ne però andrai e li troverai Francesca che ti darà lezione di troiagigne. Piano piano voglio che diventi come lei capito troia"
Abbassai ancora di più lo sguardo e dissi
Io : " Ok, va bene"
In fondo questo gioco mi piaceva perchè già pensavo che nel pomeriggio sarei ritornata ad essere una vera troia e che probabilmente la sera avrei sentito il suo cazzo duro tutto dentro il mio culo.
Questo mi eccitò tantissimo, usciii dalla stanza e chiusi la porta sognando cosa sarebbe successo la sera....
Lui : "Vieni immediatamente qui troia"
Rimasi di sasso, non sapevo cosa dire e cosa fare ma ormai il dado era tratto, mi alzai dalla scrivania e mi diressi verso il sio ufficio.
Bussai alla porta e sentii una voce
Lui : "Avanti"
Entrai come sempre a testa bassa, non volevo incrociare il suo sguardo.
Lui: "Mi ha telefonato quella baldracca di Francesca, vuole incontrarti, per me non ci sono problemi, l'unica cosa che gli ho chiesto è che ti faccia diventare ancora più troia"
Io: "Ma mi scusi io no so se..... ossia"
Lui : "Cosa c'è non ti piace questo gioco troia, lo sai che ora dipendi da me e se voglio posso fare tutt quello che voglio di te capito"
Abbassai la testa come segno di sottomissione.
Io : "Si lo so"
ma sapevo anche che avrei avuto la mia rivinciata.
Lui : "Quindi oggi pomeriggio appena mangiato non tornerai a lavoro ma ritornerai al centro estetico, li ti aspetta quella troia di Francesca, ho già parlato con lei quindi farai tutto viò che lei ti dice capito"
Io :"Si... ossia ...... si"
Lui : " Non ci so ne no, ne ossia, ne ma, ne però andrai e li troverai Francesca che ti darà lezione di troiagigne. Piano piano voglio che diventi come lei capito troia"
Abbassai ancora di più lo sguardo e dissi
Io : " Ok, va bene"
In fondo questo gioco mi piaceva perchè già pensavo che nel pomeriggio sarei ritornata ad essere una vera troia e che probabilmente la sera avrei sentito il suo cazzo duro tutto dentro il mio culo.
Questo mi eccitò tantissimo, usciii dalla stanza e chiusi la porta sognando cosa sarebbe successo la sera....
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