Non venire dentro la tua mamma 7° - Già gravida, messa ancora incinta dal figlio grande.

di
genere
incesti

Senza nessuna delicatezza il figlio più grande (Quello avuto da suo padre la prima notte di nozze)l'aveva trascinata nella camera dei genitori e sbattendola sul letto ancora vestita, le aveva alzato la gonna e dopo averle strappato le mutande, si era aperto la cerniera dei jeans e portandosi le gambe della mamma sulle spalle, con un colpo secco di reni, l'aveva penetrata.

Naturalmente la donna che già conosceva i metodi del figlio quando era arrapato, si era già bagnata e dunque la penetrazione era stata rapida e piacevole se si esclude la fitta di dolore (accompagnata da un grido strozzato)che le aveva procurato lo schianto del glande sulla cervice uterina.

Tra loro, nonostante i metodi spicci che lui usava in certi momenti, vi era uno speciale magnetismo che li rendeva immediatamente vogliosi l'uno dell'altra al semplice contatto di uno sguardo, un respiro, un odore o il semplice sfiorarsi delle mani.

Come lei immaginava, e come confermato dalla stretta della mano mentre la trascinava verso l'alcova, il figlio era molto infoiato e con la verga già dura sotto i pantaloni e questo era stato sufficiente senza ulteriori parole a farla bagnare tra le cosce.

Il figlio l'aveva presa con violenza procurandole quasi subito i primi due orgasmi in una sequenza esplosiva e ravvicinata.

Poi lui dopo lo sfogo inziale terminato con una copiosa sborrata sulle sue tette, si era calmato e per la prima volta da quando avevano cominciato a scopare insieme, le aveva chiesto scusa per averla quasi violentata:

-Scusa mamma ma sono un po' nervoso perché quella stronza di Claudia mi ha minacciato di lasciarmi se non ci sposiamo nel giro di tre mesi.

E' stato questo il motivo del ritardo del mio rientro.

Abbiamo passato tutta la settimana a discutere e litigare e fortunatamente di notte facevamo pace "Sai a lei piace fare l'amore e le piace il mio cazzo come a me piace il suo modo di concedersi totalmente.. in questo ti assomiglia un po'!" e facevamo delle belle scopate.

A fine settimana però era tutto cambiato e lei non veniva più neanche a letto con me sino a che ha preso il treno ed è andata via.

Per fortuna a casa c'era quella troietta della fidanzata di Luigi che in sua assenza me la dava facendomi sfogare e svuotandomi le palle come una vera professionista.

Povero Luigi, è un mio caro amico ma è anche un gran cornuto visto che la sua futura moglie la da a tutti ed infatti, l'ultimo pompino me lo ha fatto proprio mentre noi eravamo in soggiorno e lui di sopra a preparare i bagagli.. che troia!

Aveva ingoiato tutto e mi aveva messo in tasca il suo perizoma bagnato proprio mentre si sentivano i suoi passi sulle scale.

Poi anche loro sono partiti ed io sono rimasto per quasi tre giorni senza scopare e tu sai l'effetto che mi fa essere in astinenza per tutto quel tempo.-

La mamma lo aveva ascoltato e con un cenno ironico nel suo sorriso, gli aveva risposto:

-Certo che lo so, ti conosco bene, ti ho svezzato io e ricordo come fosse ora il primo pompino che ti avevo fatto e non eri neanche maggiorenne ancora!

Impegnata com'ero a farmi scopare da tuo nonno e dagli altri visto che mio marito è un cornuto semi impotente, non mi ero mai resa conto di avere in famiglia ciò di cui avevo bisogno e la scoperta del tuo cazzo mi aveva impressionata al punto che quella sera stessa dopo il pompino, ti avevo offerto anche la fica.

Sono ormai sei anni che ti scopi la mamma e vuoi che io non conosca tutto di te?-

-Lo so mamma che tu mi leggi nel pensiero e che anticipi sempre i miei desideri anche se talvolta mi comporto male con te come in questo caso.-

-Non temere amore, ripeto che ti conosco troppo bene per non accettarti per come sei.

D'altra parte, se anche volessi mentirti, c'è lei (Indicando la fica con il dito verso il basso) che parla per me.. hai visto anche tu come era già bagnata al solo contatto della tua mano e quando mi avevi dato della troia.-

Mentre si parlavano la mamma si spalmava lascivamente sul corpo lo sperma che il figlio le aveva sparato tra le tette ed ogni tanto avvicinava il palmo della mano alla bocca per leccarlo.

-Amore lo sai che ho sospeso la pillola e sono fertile in questo momento e devi stare attento come ha fatto tuo fratello in questi giorni.-

-Ok.. ok, non preoccuparti, cercherò di stare attento.-

Rassicurata (?!) dalle parole del figlio, aveva ripreso:

-Dopo chiediamo a tuo padre se ci lascia il lettone per stanotte che ho voglia di stare un po' insieme a te e tuo fratello.

Sai, dopo che tu mi hai fatto il di dietro l'ho dato anche a lui e non vedevo l'ora che tu tornassi per prendermi una bella doppia nel culo e nella fica dai miei amati bambini.-

Come programmato a cena la mamma aveva fatto la richiesta del lettone per la notte ricevendone uno scontato si che lei aveva voluto festeggiare baciandolo in bocca con la lingua mentre gli strizzava, come faceva sempre, i coglioni.

Stavolta però aveva voluto andare oltre ed inginocchiandosi davanti a lui, gli aveva fatto una sega facendosi poi sborrare sul viso che poi gli ha offerto per farselo leccare e ripulire con la lingua, come fosse un micio.

-Spero che questo ti basti tesoro e che stanotte se senti dei rumori non ti masturbi ancora giacché domattina ti devi alzare presto per andare al lavoro.-

Quella notte su quell'alcova era successo di tutto.

La mamma si era trasformata in una femmina vogliosa di cazzi ed anche i ragazzi coinvolti da tanta carica di libidine, parevano scatenati e senza alcun freno.

La donna furbescamente aveva architettato la prima doppia facendo mettere il figlio grande in posizione supina in maniera da controllare lei stessa la situazione col peso del suo corpo e quello del figlio che contemporaneamente la prendeva da dietro sodomizzandola.

Una libidine fuori controllo si librava nell'aria riempiendola di suoni, di odori, di gemiti, di schiocchi di carni bagnate e l'acre olezzo di sudore che obnubilava la mente dei tre amanti facendo perdere loro completamente il controllo della situazione.

La donna infilzata come un pollo dai due maschi gemeva e si agitava tremante scuotendo tutti ad ogni orgasmo.

Ne aveva avuti già tre quando il figlio che la stava inculando aveva cominciato a rendere più decisi e profondi i suoi movimenti ansimando rumorosamente.

La mamma che aveva capito che stava per goderle nel retto, aveva a sua volta accelerato
i movimenti del suo bacino imprigionando con la stretta delle braccia il figlio che la chiavava da sotto il quale, nel delirio dei sensi che oramai coinvolgeva i tre corpi vibranti, incollati e compenetrati in modo indissolubile, aveva cominciato a grugnire anche lui senza rendersi conto che stava sborrando nella pancia fertile della mamma.

Quando tutto era finito, i tre corpi erano immersi in un lago si sudore, sperma e umori vaginali che col loro acre odore di sesso riempivano la stanza animata solo dal respiro pesante dei tre amanti.

Quando finalmente la mamma aveva recuperato il respiro normale, si era avvicinata con la bocca all'orecchio del figlio per bisbigliargli:

-Cazzo, mi sei venuto dentro.. cazzo! Cazzo! Speriamo bene! Comunque vada però, è stato bellissimo.. sei un vero stallone.. magnifico.. il mio stallone ed io la tua giumenta!-

La notte era trascorsa con nuovi giochi ed eccitanti varianti per evitare però "nuovi incidenti" la mamma aveva imposto ai due figli l'uso di preservativi.

Il marito che contrariamente alle indicazioni della moglie era stato sveglio consumandosi di seghe per tutta la notte, al mattino non era riuscito ad alzarsi per andare al lavoro e quando verso mezzogiorno era entrato col caffè nella sua camera da letto, aveva trovato i tre "Ecco il caffè porcelli" porcelli ancora intrecciati su un letto che pareva reduce da una alluvione allagato e con molteplici preservativi pieni che parevano galleggiare sul lenzuolo.

Segue
scritto il
2022-08-11
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