Pompino da un amico

di
genere
bisex

Nella mia classe c'era Giusy.
In realtà si chiamava Giuseppe, ma era totalmente effemminato.
Noi lo prendevamo spesso in giro, ma in maniera bonaria, mai cattiva.
Anzi mi capitò una volta di litigare con uno di un'altra classe perchè lo aveva chiamato frocio.
Comunque Giusy a scuola era una bomba, mentre io pensavo piuttosto al basket e alle ragazze, e fu così che per un compito ci misero in gruppo .
Un pomeriggio organizzai con Giusy che sarebbe venuto a casa mia visto che i miei non c'erano mai dato che erano sempre in negozio fino alle 8.
Arrivò alle 2:30 tutto contento,
Mentre io non avevo nessuna voglia di studiare.
Appena ci mettemmo in camera con i libri aperti però Giusy mi disse :// Sai non ti ho mai ringraziato per avermi difeso quella volta. //.
Io gli risposi che non c'era da ringraziare, perchè lui era mio amico e, per scherzare aggiunsi che solo io potevo chiamarlo frocetto.
Lui si mose a ridere e disse che io potevo fare quello che volevo.
Lasciai correre, ma quella frase in qualche modo mi aveva stuzzicato la fantasia.
Dopo un pò di ricreche facemmo una pausa ed io approfittai per andare in bagno, mentre ero lì decisi di vedere se quella cosa che mi aveva detto prima poteva portare a qualcosa , così mi tolsi le mutande in.modo che una volta seduto , dal pantaloncino largo che portavo si sarebbe visto qualcosa.
Tornammo a sederci e io cominciai ad allargare le gambe , stando seduto.
Da dove era Giusy sicuramente si vedeva che ero senza intimo, infatti vedevo il suo sguardo cadere sempre li e ad un certo punto notai che si toccava yra le gambe, si era eccitato.
Così gli dissi:// ma allora ti piace veramente il cazzo.
Lui dopo un primo.momento di confusione mi disse di si.
//A te lo posso dire, quando ti guardo immagino sempre di toccartelo.//
Allora visto che mi stavo eccitando anche io gli dissi://
Se questa cosa rimane tra noi , allora oggi ti do il permesso di toccarmelo, ma solo quando te lo dico io.
Lui fece di si con la testa, io mi alzai in poedi e feci cadere il.pantaloncino a terra, rimanwndo con il.cazzo dritto all'altezza del suo viso.
Lui rimase immobile, poi alzò una mano , ma lo fermai, gli sventolavo l'uccello vicino al viso, sempre più vicino fino a quando ad un certo punto lui aprì la bocca e socchiuse gli occhi.
A quel punto non potevo che infilare la punto del cazzo nella sua bocca.
Entrambi mugolammo dal piacere.
Lui prese a girare con la lingua intorno alla cappella , mentre ciucciava. Io cominciai in maniera quasi involontaria a muovere il bacino avanti e indietro come a scopargli la bocca.
Ovviamente non durai molto gli presi la testa tra le mani per affondare di.più, lui invece mi aveva impugnato la base con una mano, mentre con l'altra mi carezzava i coglioni.
5 minuti di quel trattamemto e il primo schizzo mi partì nella sua bocca mentre gli altri se li fece arrivare sulle labbra semiaperte.

Avevo goduto vome.un maiale,
Nessuna ragazza mi aveva fatto niente di neanche simile.
Glielo dissi. E gli.promisi che se mi aiutava a scuola, gli avrei permesso di rifarlo.


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scritto il
2022-08-15
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