Prime esperieze bi
di
Daley77
genere
bisex
Sono sempre stato sviluppato più dei miei coetanei.
Questo mi ha sempre aiutato nei rapporti con il sesso.
Quell'estate del 92 , proprio grazie al fatto di dimostrare almeno 3 anni di più riuscii a fare amicizia con Valeria.
Vicina di ombrellone, e l'appartamento dei suoi era due piani sopra il nostro.
Avevo notato che mi giardava anche più di quanto la guardassi io, e soprattutto notavo che il suo sguardo cadeva spesso cadeva sul mio costume che non riusciva a nascondere le mie continue erezioni.
Così dopo qualche giorno di conoscenza in spiaggia, cominciammo a vederci quando i nostri genitori facevano il riposino pomeridiano.. noi invece scopavamo in cantina, a volte anche la sera, facevamo finta di uscire con gli amici, ognuno con la.propria comitiva e ci vedevamo .
Sembrava non potesse andare meglio, fino a quando, un giorno mentre mi rinfrescavo in acqua mi si avvicinò il fratello più piccolo e mi disse che sapeva tutto. Aveva solo un anno meno di me, ma sembravo suo zio.. io ero già uomo, mentre lui era alto 20 cm meno ed era completamente glabro. Oltretutto i costumini slip contribuivano a dargli unn'aria da bambino.
Ma non era un bambino e me lo fece capire subito infatti mi disse di trovare una scusa con la sorella e di vederci in spiaggia alle 2 se non volevo che andasse a raccontare tutto ai suoi.
Il primo istinto era di affogarlo lì sul momento, ma poi decisi di assecondarlo per capire cosa potesse volere da me, ma soprattutto per trovare un modo per continuare a scoparmi sua sorella.
Così il giorno stesso, con una finta partita di beach volley mi feci trovare nel posto richiesto, sulla spiaggia, vicino all'accesso alla pineta.lui arrivò precisamente all'ora stabita e mi disse di seguirlo che c'era un posto dove avremmo potuto parlare senza che qualcuno ci vedesse.
Il posto era una panchina intorno alla quale era cresciuto un intero cespuglio e che quindi era completamente invisibile .
Ci addentrammo e ci sedemmo , mi diceva di parlare sottovoce per non attirare attenzione , fu così che quando si avvicinò che riconobbi il profumo della sorella, e cominciai a capire quali potessero essere i termini dell'accordo.. anche perchè avvicinandosi mi parlava all'orecchio con una mano sul collo che aveva cominciato ad accarezzarmi i capelli.
Fu quando feci per allontanarmi che lui mi disse esplicitamente che o lo facevo assaggiare anche a lui oppure mi avrebbe messo nei casini, mentre con una mano sulla quale notai solo allora che c'era un filo di smalto rosa si infilò nel pantalocino del costume e trovò il mio cazzo più convinto di me.
Allora mi decisi a prendere in mano la situazione , anche per rimarcare chi era l'uomo tra noi due e mi alzai in piedi feci cadere i pantaloncini a terra e glielo spinsi in bocca.
Era una pompinara migliore della sorella . Al punto dove eravamo mi dissi che rotto per rotto gli avrei dato quello che voleva, così lo midi a quattro zampe sulla panchina e con meno fatica di quanto mi aspettassi lo inculai , fino a vederlo venire senza toccarsi e poi venni a mia.volta. ma la.cosa migliore fu che dopo averlo tirato fuori dal suo culo me lo feci pulire con quella bocca che avrebbe dovuto tenere chiusa .
Quando stavo per andarmene mi chiese se lo avremmo rifatto.
Ormai era una mia puttanella, così gli dissi che quando avrei avuto voglia di culo lo avreo chiamato io, anche perchè la sorella non me lo dava.
Se vi piace vi racconto il resto
Questo mi ha sempre aiutato nei rapporti con il sesso.
Quell'estate del 92 , proprio grazie al fatto di dimostrare almeno 3 anni di più riuscii a fare amicizia con Valeria.
Vicina di ombrellone, e l'appartamento dei suoi era due piani sopra il nostro.
Avevo notato che mi giardava anche più di quanto la guardassi io, e soprattutto notavo che il suo sguardo cadeva spesso cadeva sul mio costume che non riusciva a nascondere le mie continue erezioni.
Così dopo qualche giorno di conoscenza in spiaggia, cominciammo a vederci quando i nostri genitori facevano il riposino pomeridiano.. noi invece scopavamo in cantina, a volte anche la sera, facevamo finta di uscire con gli amici, ognuno con la.propria comitiva e ci vedevamo .
Sembrava non potesse andare meglio, fino a quando, un giorno mentre mi rinfrescavo in acqua mi si avvicinò il fratello più piccolo e mi disse che sapeva tutto. Aveva solo un anno meno di me, ma sembravo suo zio.. io ero già uomo, mentre lui era alto 20 cm meno ed era completamente glabro. Oltretutto i costumini slip contribuivano a dargli unn'aria da bambino.
Ma non era un bambino e me lo fece capire subito infatti mi disse di trovare una scusa con la sorella e di vederci in spiaggia alle 2 se non volevo che andasse a raccontare tutto ai suoi.
Il primo istinto era di affogarlo lì sul momento, ma poi decisi di assecondarlo per capire cosa potesse volere da me, ma soprattutto per trovare un modo per continuare a scoparmi sua sorella.
Così il giorno stesso, con una finta partita di beach volley mi feci trovare nel posto richiesto, sulla spiaggia, vicino all'accesso alla pineta.lui arrivò precisamente all'ora stabita e mi disse di seguirlo che c'era un posto dove avremmo potuto parlare senza che qualcuno ci vedesse.
Il posto era una panchina intorno alla quale era cresciuto un intero cespuglio e che quindi era completamente invisibile .
Ci addentrammo e ci sedemmo , mi diceva di parlare sottovoce per non attirare attenzione , fu così che quando si avvicinò che riconobbi il profumo della sorella, e cominciai a capire quali potessero essere i termini dell'accordo.. anche perchè avvicinandosi mi parlava all'orecchio con una mano sul collo che aveva cominciato ad accarezzarmi i capelli.
Fu quando feci per allontanarmi che lui mi disse esplicitamente che o lo facevo assaggiare anche a lui oppure mi avrebbe messo nei casini, mentre con una mano sulla quale notai solo allora che c'era un filo di smalto rosa si infilò nel pantalocino del costume e trovò il mio cazzo più convinto di me.
Allora mi decisi a prendere in mano la situazione , anche per rimarcare chi era l'uomo tra noi due e mi alzai in piedi feci cadere i pantaloncini a terra e glielo spinsi in bocca.
Era una pompinara migliore della sorella . Al punto dove eravamo mi dissi che rotto per rotto gli avrei dato quello che voleva, così lo midi a quattro zampe sulla panchina e con meno fatica di quanto mi aspettassi lo inculai , fino a vederlo venire senza toccarsi e poi venni a mia.volta. ma la.cosa migliore fu che dopo averlo tirato fuori dal suo culo me lo feci pulire con quella bocca che avrebbe dovuto tenere chiusa .
Quando stavo per andarmene mi chiese se lo avremmo rifatto.
Ormai era una mia puttanella, così gli dissi che quando avrei avuto voglia di culo lo avreo chiamato io, anche perchè la sorella non me lo dava.
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