Tanto, troppo

Quella sera la trascorse fuori. Al mattino un semplice messaggio
"Colazione assieme?"
Scesi in sala colazioni, lei era già lì, che spalmava della marmellata su una fetta biscottata. Presi un caffè, una brioche e la raggiunsi. Mi sorrise imbarazzata. Tergiversava su vari argomenti, evitando di parlare della notte appena trascorsa, della chiamata in cui ascoltai ogni suo singolo mancamento di fiato e ogni suo sussulto ogni volta che il suo amico animatore le affondava il cazzo.
Fu verso l'ora di pranzo che trovò il coraggio e si sbilanciò a parlarne
"Sai…pensavo che potrei rivederlo"
"Se ti ha reso felice, fai pure. Sai bene che per me l'importante è che tu goda e ti diverta, che sia con me o meno"
Dopo la mia approvazione, le successive sere le passo tutte fuori. Ogni tanto mi chiamava subito dopo essere stata scopata, altre mi videochiamava mentre tentava di prenderglielo tutto in gola, inutilmente.
Io ovviamente rimasi completamente a digiuno, se non per le innumerevoli seghe che mi facevo.
L'ultima sera in hotel scomparí completamente, niente messaggi, niente video. Silenzio totale. Il mattino dopo a colazione era particolarmente silenziosa. Pensavo fosse tristezza per la partenza. Fu solo quando salimmo in auto che si decise a parlare. La sera prima l'animatore , preso dalla foga, la ammanettò e decise di chiamare un amico. Lo supplicó di non andare oltre ma in tempo zero l'amico arrivó in camera e le misero davanti al viso due cazzi enormi da spompinare, schiaffeggiandola in faccia coi loro cazzi ogni volta che tentava di divincolarsi. Se la scoparono tutta notte e l'amico decise di prendersi anche il suo buco del culo, nonostante le sue rimostranze, lubrificandolo con un semplicissimo sputo. La riempirono più volte, a turno e anche in doppia. Godette. Tanto, troppo. Fermai l'auto, la fissai negli occhi. Capii che non era tristezza ne rabbia la sua. Non sapeva se avrei accettato tutto ciò. La baciai.