La mia prima volta con un uomo maturo III

di
genere
trans

Mi chiamo Chris, sono un ragazzo Transgender nato con connotati femminili, non sono trans, anche se l'essere transgender confonde le idee a molta gente. Vi sto raccontando la mia storia vera, cio' che mi accadde nel periodo pre e post adolescenziale. Vi avevo raccontato di come avessi intrapreso una relazione con un carissimo amico di famiglia, un'uomo di cinquantacinque anni chiamato Fulvio. L'uomo, era stato l'ex spasimante di mia madre ai tempi degli anni in cui i due, lavoravano insieme, ancora prima che mamma sposasse il mio poi padre biologico, che ci lascio' per dei problemi di salute.

Fulvio, o lo zio Fulvio come ormai lo chiamavo da tempo, mi aveva visto crescere, e adesso ero diventata la sua donna troia disposta a tutto pur di avere il suo amore. Purtroppo mia madre rientrando dal lavoro un po presto a causa di un piccolo malessere, ci becco' mentre eravamo sul lettone di famiglia, con un'uomo nudo di mezza eta' impegnato a sfondarmi il culo, completamente nudo, io sdraiata su un fianco a godere come una puttanella, e zio Fulvio a tenermi sollegata una gamba.

Mamma si era sentita mancare, un po forse per la scena a cui aveva assistito, un po per il caldo che in effetti vista l'ora, iniziava a farsi sentire con un sole gia' alto e scottante. Fulvio ed io con la dovuta calma cercammo un po io un po lui, parlando senza accavallarci, di raccontare a mia madre cosa aveva visto e cos'era accaduto quel pomeriggio di un mese e mezzo fa, quando zio, mi trovo' in casa in intimo femminile, con la stessa roba che avevo attualmente addosso.

Mamma sdraiata sul lettone, con una mano sulla fronte, cerco' di ascoltare le deliranti parole dell'uomo insieme alle mie, pur non comprendendole del tutto. Cercando di raccontargliela pulita, dicemmo che avevo scoperto il mio lato da donna, e che con zio, avevamo avuto dei rapporti, e fin li tutto o quasi normale. Il problema, era spiegare la presenza di quell'uomo estraneo nudo che mi stava sfondando il culetto con il suo bel cazzo. Mia madre, e sempre stata una donna cristiana, cresciuta con dei valori d'altri tempi, e non concepiva certe situazioni.

Cercammo quindi, di spiegarle che quell'uomo, era un'amico di zio, e che era venuto ad aiutarmi a completare la mia trasformazione in donna. Stavamo solo facendo l'amore alla fine, non avevamo ammazzato nessuno. Fulvio appoggio' la mia tesi e disse a mia madre di guardarmi bene, mi mise davanti a lei, mi scosto' dal visetto i lunghissimi capelli biondi, e disse a mia madre: "Guardala bene Maria, guarda che donna e Chris... e nata cosi' e nata donna pur in un corpo maschile, ma e donna, femmina..." Mia madre cerco' di blaterare qualcosa "Santo cielo Fulvio e un ragazzo ma non lo capisci?" zio continuo' a ribattere il fatto che ero donna, e dovevo trovare la mia femminilita'.

Ero grande abbastanza perche' lei mi accettasse cosi' adesso. Mamma era frastornata dalle nostre parole, e zio era fermamente deciso a dimostrarle che io fossi nata donna in un corpo sbagliato. Credo che mia madre per quella mattina avesse gia' avuto abbastanza emozioni, ma zio volle strafare, non contento di cio' che dicevamo, volle passare all'atto pratico. "Senti Maria, (cosi' si chiamava mia madre)... Abbi per pieta' il coraggio di aprire gli occhi e guardare cio' che ti mostreremo, perche' ti devi render conto, che adesso hai una figlia e non piu' un ragazzo".

Detto cio', e lo ricordero' finche' campo, zio Fulvio, mi prese tirandomi con lui sul lettone proprio accanto a mia madre ancora sdraiata, mi fece sdraiare accanto a mamma di schiena a gambe allargate, lui si mise inginocchiato sollevandomi entrambe le gambe, dopo ovviamente essersi denudato completamente, aveva il cazzo gia' bello duro e pronto all'uso. Non dissi nulla e lo lasciai fare, sapeva quel che faceva mi dissi, mentre mamma li accanto a me balbetto' un tiepido "Che vuoi fare, che vorresti dimostrare..." zio non parlo' oltre, passando ai fatti.

Avvicino' il bacino, tirandomi con le sue forti braccia verso di se, e fece scivolare la sua turgida e gonfia cappella, dentro alle mie chiappe tenendomi le gambe sollevate. Il suo bel cazzo entro' dentro me, un brivido mi percosse tutta da testa a piedi, e mentre zio iniziava a spingere avanti e indietro, facendo vedere a mia madre senza un briciolo di vergogna che ero totalmente donna, io senza trattenermi piu' gemetti e sospirai ad ogni sua spinta, con il viso rivolto a mia madre li accanto a me sdraiata incredula a cosa stava succedendo.

Zio Fulvio mentre mi scopava, continuava a parlare come un fiume in piena senza fermarsi a respirare, "Guarda Maria, guarda tua figlia Chrissy come gode, questo e' amore Maria, e amore, lei e donna.. tutta donna." continuava a ripeterle mentre mi sfondava il culo a colpi di cazzo a pochi centimentri da mia madre. La mia testa era completamente partita, e con me tutto il resto del mio corpo. Non sono bravo a raccontare le emozioni e metterle in scrittura mi scuserete se uso sovente parole e frasi da romanzo, ma non saprei in che alri modi poter descrivere certe sensazioni.

Pensate se quello con cui stavo facendo l'amore in quel momento, fosse stato davvero il mio padre biologico, colui che mi mise al mondo, era stato il primo amore di mia madre capite? non una cosa da poco, ma l'uomo che mia madre stava quasi per sposare prima di incontrare mio padre. Senza contare, il fatto, che quell'uomo che chiamavo zio, mi aveva vista crescere ed era stato per lunghi anni frequentatore di casa mia, come uno di famiglia in pratica, e ora mi stava sfondando a pochi centimetri sdraiata accanto a mia madre stessa. Lascio a voi la descrizione dei miei sentimenti in quei precisi istanti, un miscuglio di tante sensazioni forti che mi presero come una vampata di fuoco e mi avvolsero dalla punta dei lunghissimi capelli, fino alla punta delle unghie dei piedi.

Guardavo mia madre, che impietrita fissava me goderle accanto, mentre il mio caro amore di zio si dava da fare per dimostrare alla sua ex fiamma, che suo figlio, ormai era diventata una bellissima femmina troia in tutto e per tutto. Ad ogni stantuffata del suo splendido cazzo rispondevo ansimando e gemendo senza ritegno, senza togliere lo sguardo dal viso di mia madre sul cuscino li accanto. Con le labbra semi aperte gemevo ad ogni sua spinta ad ogni suo affondo sentivo il suo cazzo duro e grosso entrarmi nell'anima.

Assurdo? No, non per me che l'ho vissuta, non per me che ero li presente e che fissavo il volto di mamma ad ogni stantuffata dello zio. Poteva benissimo dire basta, smettetela con questa porcheria, poteva dire basta finitela e chiudiamola qui' questa faccenda, poteva dire qualsiasi cosa mia madre, ma non disse nulla, guardava e capiva, capiva e guardava, ammirava sua figlia per la prima volta, la sua bambina Chrissy che faceva l'amore con il suo zietto da vera donna.

Fu in quegli istanti, che mamma capii e mi accetto' come doveva forse fare sin dalla mia nascita, e trattarmi da femminuccia e non da maschietto come ero stato allevato e cresciuto. Per la prima volta, la mano di mia madre, si levo' in aria, per poarsi sul mio visetto contorto dal piacere, ed accarezzarmi scostandomi i lunghi capelli da un lato continuando ad accarezzarmi e sorridermi, finalmente aveva capito cosa intendesse Fulvio. Sollevai il mio braccio per cercare l'altro di mamma li accanto, trovai la sua manina calda, e gliela strinsi, lei strinse la mia sempre sdraiata senza scomporsi, godeva insieme a me' quel bellissimo momento che tutti e tre insieme zio compreso, stavamo vivendo.

Quando anche zio Fulvio, comprese la situazione, e vide i getsi d'affetto che ci stavamo scambiando io e mamma, fu felicissimo e finalmente, il suo viso contratto dal godimento ma imbronciato e serio, divenne anche per lui, disteso e sorridente, venne dentro di me, ingravidandomi con il suo sperma caldo, lo sentii spruzzarmi fiotti interminabili, si stava svuotando del tutto le palle dentro al mio culo ormai bello sfondato, e venne con un sopirone lungo buttando indietro la testa sudato ma soddisfatto.

Strinsi una volta di piu' la manina di mia madre mentre mi lasciavo ingravidare da quell'uomo che amavo come fosse stato mio padre. guardai mamma e ridemmo entrambe come sceme. Zio si accascio' sfinito dalla fatica e dal caldo su di me, che lo accolsi a braccia aperte, aveva una certa eta' anche lui, e certi sforzi doveva stare attento a farli. Tolse poi il suo cazzo dal mio buco largo quanto una caverna, facendone fuoriuscire lo sperma che colo' sulle lenzuola del letto, lo presi con la punta delle dite e me lo portai alle labbra assaggiandolo. Era dolciastro e buono, leccai lo sperma del mio uomo, e lo baciai, mentre mamma ora si alzava dal suo posto accanto a me.

La battuta che fece ci scateno' una risata spontanea distesa e allegra," Se l'hai messa incinta poi te ne occupi tu" disse rivolta all'uomo, seguita dalle nostre risate. Per me da quel giorno e iniziata una nuova vita da femmina, che portai avanti per molti anni a venire. Se son tornato alla vita maschile, e perche' non avevo piu' motivazioni per restare femmina. Ho perso mia madre due anni fa, era malata e anziana ormai, zio Fulvio si trasferi' al sud italia per problemi di salute, e di lui non ho saputo piu' nulla, e io... dopo le mille avventure come Chrissy, tornai ad essere semplicemente Chris, il ragazzo Transgender che ormai ha quasi quarant'anni, e che ogni tanto, racconta la sua vita in un portale di racconti erotici. per commenti e corrispondenza, NON FACCIO INCONTRI chrisbabyface@libero.it

scritto il
2022-08-18
4 . 1 K
visite
1
voti
valutazione
8
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

Gita In Barca
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.