La mia prima volta con un uomo maturo II

di
genere
trans

Mi chiamo Chris, sono un ragazzo Transgender nato con connotati femminili, non sono trans, anche se l'essere transgender confonde le idee a molta gente. Vi sto raccontando la mia storia vera, cio' che mi accadde nel periodo pre e post adolescenziale. Ormai ho quasi quarant'anni, anche se il mio aspetto ingannevole non lo dimostra. In famiglia, abbiamo avuto la fortuna di avere una genetica assai giovanile, almeno da parte di madre.

Ma questo ci riguarda ben poco ai fini della storia che vi sto raccontando, e quindi tralascerei i geni della mia famiglia e tutto il resto. Nel primo capitolo, vi avevo raccontato di come avessi iniziato, o intrapreso, una relazione con un carissimo amico di famiglia, un'uomo di cinquantacinque anni chiamato Fulvio. L'uomo, era stato l'ex spasimante di mia madre ai tempi degli anni in cui i due, lavoravano insieme, ancora prima che mamma sposasse il mio poi padre biologico, che ci lascio' per dei problemi di salute.

Fulvio, o lo zio Fulvio come ormai lo chiamavo da tempo, mi aveva visto crescere, e adesso per una coincidenza di un pomeriggio folle di mezza estate, mi aveva sverginato e mi aveva introdotto all'amore maschile, io che ero timido introverso, vergognoso ma anche bello e femminile. Facemmo l'amore e promisi allo zio Fulvio, che sarei diventata con il suo aiuto, una vera troia in tutto, facendo l'amore con molti uomini. Quelpomeriggio scoprii molte cose sullo zio Fulvio che non avevo mai sospettato prima, ad esempio, che oltre ad essere un bell'uomo per la sua eta', aveva un cazzo bello tosto grosso e lungo, e aveva dei gusti particolari che non avrei mai creduto in fatto di donne.

Mamma doveva essere tenuta all'oscuro di questa nostra faccenda, o ci avrebbe sicuramente impedito di continuare, lei lavorava nonostante fosse in pensione da anni, per garantirci un'entrata in piu', faceva le pulizie a ore, e rincasava spesso verso pomeriggio tardo, lasciandomi la casa libera, dove con lo zio Fulvio, mi intrattenevo ed imparavo per interi pomeriggi a fare l'amore come una vera donna. Io che non avevo mai avuto una fidanzatina fino ad allora, mi ero ritrovato ad innamorarmi perdutamente di un'uomo maturo, e che uomo. Zio Fulvio sapeva tirar fuori la donna che c'era in me, mi insegno' molte cose che imparai in fretta, come succhiare il cazzo in modo perfetto, senza morderlo con i denti ad esempio, era una lezione importantissima. Come ingoiare SEMPRE il suo sperma, mi spiego', era un gesto d'amore verso il mio uomo, e dovevo SEMPRE portarlo a termine dopo ogni rapporto.

L'atto finale di un rapporto d'amore, mi spiego' zio, era proprio quello piu' importamte, la donna che DEVE farsi ingravidare dal suo uomo alla fine di un rapporto, e come mi spiego', la firma su un dipinto dopo che un pittore lo ha terminato. E zio di quadri se ne intendeva parecchio. Passarono due settimane intense, interi pomeriggi a fare l'amore e a provare con lui mi avevano trasformata in una vera donna, nonostante i miei soli diciassette anni e mezzo.

Mamma anche se all'oscuro di tutto, credo iniziasse a sospettare qualcosa, la vedevo sempre con il volto serio e preoccupato, aveva scoperto piccoli indizi che potevano incastrarmi, come i completini intimi che mi ero comprata in uno spaccio al mercato, dovetti mentire dicendo che erano dello zio Fulvio, che li aveva comprati per una sua fidanzata, e che mi aveva chiesto di tenerli, ma mamma non e mai stata scema, finse di crederci ma non sono sicura che ci casco'. Io avevo iniziato a rivolgermi a me stesso non piu' da maschio,ma da femmina ormai, come voleva Fulvio.

Dovevo pensare ed agire come una vera donna mi disse, e iniziai a farlo seriamente. Finalmente, dopo quasi un mese di lezioni d'amore con lo zio, fui pronta per il mio esordio da troia. Una mattina, lo zio mi porto' in casa un suo amico, o conoscente. Si presento' alla mia porta, con il solito segnale del campanello piu' il bussare, segnale che conoscevo fin troppo bene. Aperta la porta, facendomi trovare in intimo come mi aveva suggerito zio, lo trovai accompagnato da un'uomo della sua stessa eta', che mi presento' come Angelo.

Angelo mi disse, mentre si accomodarono subito in camera da letto, era il mio primo vero uomo dopo di lui, era la prova da superare, Angelo sapeva tutto, e si era prestato afarmi da esame. Ero eccitata come una vacca alla sua prima monta, ed ero anche emozionata, perche' sapevo che zio mi avrebbe assistita e ammirata. Una volta nudo al centro del lettone matrimoniale in cui dormivo regolarmente con mia madre, zio si mise seduto su una sedia accanto alla sponda del letto a godersi lo spettacolo, mentre io, nervosa e impacciata cercavo di darmi da fare con l'uomo.

Non volevo deludere mio zio Fulvio, che con tanta pazienza e passione, mi aveva indottrinata per settimane, e cercai di far bella figura. Nonostante non conoscessi l'uomo che avevo davanti, cercai di mettere in pratica tutti gli insegnamenti di Fulvio. Abbracciai l'uomo con passione, buttandogli le braccia al collo e infilandogli la mia lingua nella sua bocca, l'uomo ricambio' il favore. Con le sue mani sudaticcie, mi accarezzava da ogni parte, e gia' fremevo di desiderio, sentivo il mio corpo vibrare sotto le mani dello sconosciuto.

Nel centro del lettone, mi chinai, presi in pugno con la manina destra il bel cazzo dotato dell'uomo, e me lo portai alle labbra gonfie di passione, serrandolo e iniziando a succhiarlo come avevo imparato da zio, che osservava attentamente, cercando di correggermi se sbagliavo qualche passo, come un vero coach. Succhiavo quel cazzo dal sapore di piscia, doveva aver urinato da poco, perche' ne aveva il classico odore e sapore che mi eccitava doppiamente.Muovevo la testa avanti e indietro a ritmo, mentre l'uomo mi scostava i lunghi capelli dal visetto da troietta truccato che avevo.

Feci sbrodolare l'uomo nella mia bocca in poco meno di un minuto, e sotto lo sguardo attento di zio, ingoiai tutto quel liquido denso che lo sconosciuto mi riverso' in gola. sorrisi guardando zio che a sua volta mi ricambio' il sorriso orgoglioso della sua nipotina troia. Ora si passava all'atto pratico, l'uomo mi fece mettere sdraiata su un fianco, lui dietro di me, che mi teneva sollevata una gamba. Ci fu un'attimo di difficolta', e zio intervenne prontamente salendo sul lettone, e tenendomi lui stesso la gamba sollevata, mentre l'amico dietro mi penetrava lentamente e con calma.

Sentii il cazzo dell'uomo scivolarmi dentro senza fatica, ormai avevo il culo allenatissimo, e fui penetrata in un sol colpo, chiudendo gli occhietti da cerbiatta, gemendo di piacere, mentre l'uomo iniziava a stantuffarmi avanti e indietro con il bacino, muovendosi a ritmo, zio mi teneva sollevata la gamba guardandomi con orgoglio, aveva il viso illuminato da tanta gioia nel vedermi scopata da un'altro. Io sospiravo forte godendo come la vacca che ero diventata. Non ci potevo ancora credere, ero li sul lettone di famiglia, a casa mia, che stavo facendo l'amore con un perfetto sconosciuto, con zio che mi aiutava. Se me lo avessero detto un mese prima, non ci avrei mai creduto.

In meno di un mese, ero diventata una vera donna in tutto, e questo lo dovevo a Fulvio, il mio primo uomo, il mio unico vero amore. Se poi pensavo che era stato l'ex di mia madre e amico di mio padre, uscivo di testa. Ed eccomi li finalmente, datimido Transgender nato con lineamenti femminili, timido e solitario, sfondata come una puttana a godere in faccia al mio uomo, mentre uno sconosciuto completamente nudo, da dietro mi sfondava il culo godendosela piu' di me. Roba che se lo avesse saputo mia madre, gli sarebbe venuto un colpo come minimo, mi dicevo sospirando e godendo incitata dallo zio.

Quasi come mi fosse stato letto nel pensiero, accadde il fattaccio tanto inatteso, quanto prevedibile. Era solo questione di tempo infatti, perche' mia madre venisse a scoprire la faccenda, e purtroppo per me e zio, lo scoprii nel modo peggiore possibile.Quella mattina, mamma era stata poco bene, e aveva lasciato il posto di lavoro, per rincasare senza ovviamente ne telefonare, ne avvisare nessuno dei due. Sapeva che Fulvio passava spesso a trovarmi e tenermi compagnia, e per questo si aspettava di trovarlo li da noi, ma non si aspettava certo di assistere a quella scena.

Rientrata dunque a casa, mamma senza far troppo rumore, e sentendo voci provenienti dalla camera da letto, di soppiatto, si affaccio' sulla soglia della camera beccandoci in pieno svolgimento del rapporto. Io distesa sdraiata sul fianco al centro del lettone in intimo, con addosso reggiseno nero, calze a rete e tanga sfilato e gettato a terra, con un'uomo di mezza eta' nudo dietro di me che godeva come un maiale scopandomi con passione, e zio che mi teneva alzata una gamba lui pero' vestito. Il colpo per mamma dev'essere stato forte, vedere quella scena non le fece affatto un bell'effetto, fece solo un cenno di presenza, gli scappo' un borbottio strozzato, e attaccandosi alla porta della camera si accascio' a terra. Zio la noto' e corse lasciandomi la gamba, a soccorrerla trascinandola sul letto, cercando di farla reagire. L'uomo nudo, vista la situazione, interruppe ovviamente la scopata, estraendo il cazzo dal mio culo slabbrato, cercando anche lui di soccorrere mia madre, che dopo un bicchier d'acqua fresca, si riprese un'attimo.

Passato lo spavento iniziale, rimaneva da spiegare tutta la faccenda, e non fu affatto semplice. Angelo, l'uomo nudo, preferi' ricomporsi e salutarci per una prossima visita, era meglio ce la sbrigassimo da soli la questione, senza estranei di torno a complicare le cose. Una volta salutato l'uomo, io e zio, ci apprestammo a spiegare a mia madre tutto quanto, e vi giuro, non fu una situazione facile. Non faccio incontri, ma se volete scrivermi chrisbabyface@libero.it
scritto il
2022-08-18
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