Durante un lungo volo, Mile High Club
di
Flying Kitty
genere
prime esperienze
Sono pronta ad inviare l'email con i due codici di prenotazione, 6 caratteri per ciascuna, lettere e numeri che potrebbero cambiare il modo in cui vedo me stessa.
I contatti tra noi sono iniziati con semplici commenti su un sito di racconti, apprezzamenti sui modi di scrivere e descrivere, qualche battuta, poi quella richiesta di scrivere qualcosa insieme.
Cosí inizia un fitto scambio di emails, scrivendo insieme una storia di fantasia, dove i personaggi si conoscono, si scoprono e finiscono ad amarsi.
Le emails continuano anche dopo il racconto, sento una certa sintonia, le emozioni provate nel racconto di fantasia scritto insieme cominciano a farsi più reali, sensazioni che comincio a fare mie, e la cosa sembra essere reciproca.
Si ipotizzano scenari dove ci possiamo incontrare nella vita reale e non solo dietro ad uno schermo, dietro una email, ma le nostre vite sono difficili da far combaciare, soprattutto quando si vive in due nazioni diverse con più di 1000 km che ci separano, lavoro ed anche altri affetti che difficilmente si possono bypassare.
Così nasce l'idea di pianificare un incontro in campo neutro, e cosa c'era di meglio se non organizzarlo in una delle mie trasferte intercontinentali, lontano da occhi indiscreti.
Tramite il mio lavoro posso ottenere dei biglietti super scontati lastminute per amici e parenti, così anche dal lato economico non ci sono problemi.
Il primo codice è per il volo a Londra, il secondo per il volo che opero io, con destinazione Città del Capo, in Sud Africa.
Il trip perfetto, un volo di 11 ore notturno, e poi 3 giorni da passare assieme, lontano da tutti e tutto, dove nessuno ci conosce, dove potremmo essere noi, conoscerci, rendere reale tutto ciò che è stato scritto.
I nostri contatti sono sempre stati via email, niente telefono, video o whatsapp, solo delle foto.
Verso mezzogiorno controllo se il primo codice è stato usato, il battito è accelerato, controllo sulla pagina dello staff, vedo che hai fatto l'imbarco per il primo volo. Mi sento sollevata, so che almeno stai arrivando a Londra.
Nel pomeriggio, mi preparo con calma, dopo la doccia, mi trucco per bene come non facevo da tempo, mi metto il rossetto Charlotte Tilbury rosso scuro.
Poi mi infilo la camicia bianca bella stirata, dal cassetto dell'armadio tiro fuori le autoreggenti , mi siedo sulla poltroncina di velluto verde acqua, e me le infilo.
Mi alzo e me le sistemo bene sulle cosce, infilo la gonna, cintura ed avvolgo il collo con il foulard d'ordinanza.
Per questo volo scelgo le scarpe con il tacco più alto, un tacco da 8, tanto poi durante il servizio le posso cambiare con quelle più basse e comode.
Mi dirigo allo specchio, e mi osservo, "Si, sono una gran figa, sono pronta", manca solo una spruzzatina di profumo, oggi mi sento come una rosa in fiore, quindi niente di meglio che l'Eau de Perfume by Chloé, fresco e leggero.
A questo punto sono pronta, saluto tutti a casa e mi dirigo all'aeroporto, parcheggio, navetta, attraverso il terminal, crew room, briefing, dopodiché controllo sul passenger manifest se vedo il tuo nome, eccolo!
Hai già fatto il check-in, vedo il tuo posto allocato, 54K verso il fondo dell'aereo in classe economica, io farò servizio davanti in Prima.
Iniziamo le procedure di imbarco, accolgo i passeggeri della first, sono solo 7 oggi, li accompagno al loro posto, offro loro un drink di benvenuto, una scelta tra champagne Grand Siècle, succo d'arancia fresca o un semplice bicchiere d'acqua.
La mia mente è però laggiù in economy.
Termina l'imbarco, ci sono dei posti liberi davanti, così parlo un attimo con la capo cabina, le spiego la situazione, lei da l’assenso, poi parlo con Trevor e gli chiedo di andare dalla persona seduta alla 54A, e di spostarla alla 4K.
Sento lo stomaco chiudersi, sono emozionata come una adolescente al primo appuntamento.
Da dietro la tendina della galley, vedo che arrivi, sei come nelle foto che mi avevi mandato, sistemi le tue cose nella cappelliera con cura, ancora non mi hai visto.
Ti siedi, esplori il tuo sedile, probabilmente è la prima volta che ti capita di volare in prima, ti diverti a scoprire le comodità che il tuo posto offre, sedile reclinabile a 180 gradi, che diventa un letto di 2m, separé per la privacy, gadgets e cremine varie.
Poi mentre guardi fuori dal finestrino, mi avvicino al tuo posto, cerco di impostare la mia voce nella maniera più sensuale che posso
E chiedo "Caffè, Tè o me?"
Alzi lo sguardo….
"Benvenuta a bordo Valeria!"
Ti esce un "Kitty" Sei proprio te!"
Mi chino per abbracciarti mentre sei seduta, mi stringi forte, e mi stampi un bacio sulla guancia.
I nostri battiti sono accelerati, l'emozione di essersi viste per la prima volta è forte, tutto quello che fino a quel momento era basato su migliaia di lettere dell'alfabeto scritte su delle emails era finalmente reale, tridimensionale, finalmente tutti e 5 i sensi potevano essere parte di questa avventura un po' surreale.
Ma purtroppo non c'è troppo tempo per ulteriori parole, l'imbarco è terminato e devo pensare alle procedure per la partenza.
"Torno tra poco" dico.
Si è pronti per partire, anche dopo diverse migliaia di voli, mi godo l'ebbrezza del decollo, quell'emozione di sorvolare le nuvole, di essere letteralmente sospesi tra cielo e terra, tra angeli e demoni, è sempre vivo, qualcosa che probabilmente non mi stancherà mai.
Arriva il release dalla cabina di pilotaggio, possiamo cominciare a preparare il servizio, fortunatamente oggi solo 8 dei 14 posti della prima sono occupati.
Ci sono un paio di politici sudafricani, gli altri sembrano uomini e donne d'affari, e poi ci sei te, sembri un po' fuori posto, avevi una felpa con cappuccio azzurrina, del leggins neri e delle scarpe da ginnastica bianche, eri forse ancora un po’ scombussolata, visto che poco più di 48h prima questo viaggio non era nei piani di nessuno, beh, io ce l'avevo nel mio roster mensile, ma non pensavo di avere una VIP a bordo come te.
Passo a prendere gli ordini per i drinks a per la cena, mentre cammino per la cabina il tuo sguardo è sempre su di me, osservi ogni movimento, i nostri sguardi si incrociano furtivamente, chissà a cosa stai pensando in questo momento.
Tempo 10 minuti e sto da te, mi assicuro che tutto sia a posto, prendo il tuo ordine, opti per del vino bianco, una vellutata di funghi e coda di rospo grigliata.
Ti dico di goderti la cena, magari con un bel un film che per le prossime due ore sarò impegnata, dopo il servizio avrò un break di 2h30 dove potremmo avere un po' di tempo per passare insieme.
Finito il servizio finalmente posso prendermi il primo break, vado in bagno, mi tolgo l'uniforme, mi metto comoda con dei leggins blue e una maglietta lunga dello stesso colore, ripongo l'uniforme nell'armadietto dell'equipaggio e sono pronta.
Ti raggiungo al tuo posto, il tuo sorriso è de incorniciare, anche con la privacy che la prima classe offre, non siamo sole lontane da occhi indiscreti, così ti invito a seguirmi davanti, ti prendo per mano e ti conduco nella galley anteriore, apro una porticina con delle scalette strette strette che ci conducono in una sezione "segreta" dell'aereo, che si trova sopra la sezione dei passeggeri, un piccolo ambiente basso, dove si cammina accucciati e stretto un po’ come i capsule hotel che si trovano in Asia, qui ci sono 2 ambienti separati con 2 cuccette, dove potremmo avere un po’ di privacy, e finalmente parlare vis a vis.
Ci infiliamo entrambe dentro una delle due cuccette, lo spazio non è tanto, ma a nessuna delle due importa, ci sediamo sulla copertina di flanella.
Cominciamo a confidarci tutte le emozioni che abbiamo vissuto nella giornata, dal tuo bus che era in ritardo per l'aeroporto di Genova che quasi perdi il volo, le ore di attesa che hanno preceduto il volo per Città del Capo, parliamo anche su cosa fare in città, con l'hotel giusto al Victoria & Albert waterfront è facile girarla ed organizzare per visitare il Table Mountain o passeggiare sulla spiaggia di Hout bay o Camps Bay, andare a vedere la colonia di pinguini a Simon's town ma soprattutto godere il tempo insieme per 36h.
Io quando inizio a parlare non smetto più, così ad un certo punto, mi metti un dito davanti alla bocca come per zittirmi un attimo poi "shhh" sposti il dito lungo le mie labbra e sul mento, avvicini le tue labbra alle mie, si schiudono allo stesso momento, le nostre lingue iniziano a fare conoscenza, sento il tuo sapore che si mischia con il mio.
Non ho mai baciato una donna prima, le tue labbra sono morbidissime, mai provata una bocca così, il sapore del tuo lucidalabbra alla fragola, mi fai venire dei brividi che scorrono attraverso il mio corpo.
Siamo qua, noi due, in questo ambiente oscuro e un po’ ristretto, in sospeso a 10.000 metri di altezza, il posto perfetto per il nostro primo incontro, un momento atemporale da assaporare per sempre.
Continuiamo a baciarci abbracciate, poi la tua mano lentamente si infila sotto la mia maglietta e sotto la canottiera all’altezza dei fianchi.
Sali lungo la schiena, ti rendi conto che non ho il reggiseno,
mi sussurri “te mi vuoi far morire oggi” mentre con una mano cerchi di prendere un seno.
Quella sensazione che mi immaginavo nelle mie fantasie notturne e’ finalmente reale, sento il palmo della tua mano sfiorarmi l’areola, il capezzolo e’ già in visibilio, me lo afferri con decisione, sento le tue lunghe unghie smaltate affondare gentilmente nella carne.
Finalmente quelle dita che, scrivendo su una tastiera, mi hanno rubato l'anima, adesso possono rubarmi il corpo.
“E’ da quando ti ho vista in quella foto in bikini che bramavo dalla voglia di afferrare e giocare con il tuo seno”
Ti rispondo “aspettava solo te cariño”.
Il tuo odore mi inebria, mi eccita, mi fa sentire una donna nuova, tra le gambe sento tutto cio’ trasformarsi in un umido piacere. Ti voglio.
Mi chino su di te, a voce bassa ti mormoro “credo che e’ giunta l’ora per te di far parte del “Mile High club”, mi guardi un po’ sorpresa, infilo la mia mano dentro i tuoi leggins e dentro lo slip.
Sento che non sono l’unica ad essere eccitata, anche la tua micina lo e’.
Nell’unica esperienza che ho avuto con una donna in un trio sono stata la parte passiva, presa alla sprovvista dalla situazione, ma non oggi, oggi voglio che la mano che mi ha deliziato leggendo i tuoi racconti delizi te, voglio regalarti lo stesso piacere che mi ha dato.
Fin dalla prima carezza vedo che chiudi gli occhi, ti lasci a me.
Ti esploro con il dito indice, cerco di trovare i tuoi punti deboli, cerco di capire dalle tue espressioni dove ti piace di piu’, faccio un po’ di pressione sul clitoride, fai un sospiro profondo, inarchi leggermente la schiena, ti lasci sfuggire un leggero gemito.
Vedere il tuo viso preso dal piacere e’ qualcosa che mi rimarra’ impressa nella mente, sei bellissima, hai una patina leggera di sudore sul viso, che lo rende brillante sotto la flebile luce della cuccetta.
(Tutto cio’ intorno a noi sembra non esistere piu’ in quel momento, siamo solo noi due).
Il movimento della mia mano continua a regalarti piacere, ma comincio a rallentare la manovra, ma in Spagnolo mi dici “No pares..no pares ahora”.
Ti do un bacio sulle labbra chiuse “No paro, no te preocupes”, ti bacio sulla punta del naso.
Dai tuoi gemiti soffocati sento che il piacere sta arrivando al tuo Zenith, stai arrivando all’orgasmo, ti irrigidisci un po, puntando i piedi verso il fondo della cuccetta.
Ed eccolo che arriva dentro di te, lanci un grido di piacere che cerchi di soffocare senza troppo successo con la tua mano, senza regolarti del fatto che qualcuno avrebbe potuto sentire il tuo grido di soddisfazione.
“Mi avranno sentita?” dici
Ti guardo divertita, “No cariño, con il rumore che c'è, nessuno ti avrà sentito, se queste cuccette potessero parlare ti racconterebbero di storie molto piu´hard.”
Appoggio la mia testa sul tuo petto, ascolto il battito del tuo cuore, e´ in sincronia con il mio, mi abbracci forte a te, provo una tranquillità ed un benessere che non provavo da tempo.
Restiamo così per non so quanto tempo, poi "beep beep beep" è l'allarme del mio orologio, il mio break è finito “E´tempo di scendere giu´”
Mi guardi un po´delusa, “Non possiamo rimanere un’ altro po´, voglio ricambiare il favore” dici con un ghigno delizioso.
Ti do un'altro bacio “Hai 3 giorni per farmi impazzire, adesso scendiamo, dormi un po’ e al tuo risveglio saremo gia arrivate a Città del Capo”
I contatti tra noi sono iniziati con semplici commenti su un sito di racconti, apprezzamenti sui modi di scrivere e descrivere, qualche battuta, poi quella richiesta di scrivere qualcosa insieme.
Cosí inizia un fitto scambio di emails, scrivendo insieme una storia di fantasia, dove i personaggi si conoscono, si scoprono e finiscono ad amarsi.
Le emails continuano anche dopo il racconto, sento una certa sintonia, le emozioni provate nel racconto di fantasia scritto insieme cominciano a farsi più reali, sensazioni che comincio a fare mie, e la cosa sembra essere reciproca.
Si ipotizzano scenari dove ci possiamo incontrare nella vita reale e non solo dietro ad uno schermo, dietro una email, ma le nostre vite sono difficili da far combaciare, soprattutto quando si vive in due nazioni diverse con più di 1000 km che ci separano, lavoro ed anche altri affetti che difficilmente si possono bypassare.
Così nasce l'idea di pianificare un incontro in campo neutro, e cosa c'era di meglio se non organizzarlo in una delle mie trasferte intercontinentali, lontano da occhi indiscreti.
Tramite il mio lavoro posso ottenere dei biglietti super scontati lastminute per amici e parenti, così anche dal lato economico non ci sono problemi.
Il primo codice è per il volo a Londra, il secondo per il volo che opero io, con destinazione Città del Capo, in Sud Africa.
Il trip perfetto, un volo di 11 ore notturno, e poi 3 giorni da passare assieme, lontano da tutti e tutto, dove nessuno ci conosce, dove potremmo essere noi, conoscerci, rendere reale tutto ciò che è stato scritto.
I nostri contatti sono sempre stati via email, niente telefono, video o whatsapp, solo delle foto.
Verso mezzogiorno controllo se il primo codice è stato usato, il battito è accelerato, controllo sulla pagina dello staff, vedo che hai fatto l'imbarco per il primo volo. Mi sento sollevata, so che almeno stai arrivando a Londra.
Nel pomeriggio, mi preparo con calma, dopo la doccia, mi trucco per bene come non facevo da tempo, mi metto il rossetto Charlotte Tilbury rosso scuro.
Poi mi infilo la camicia bianca bella stirata, dal cassetto dell'armadio tiro fuori le autoreggenti , mi siedo sulla poltroncina di velluto verde acqua, e me le infilo.
Mi alzo e me le sistemo bene sulle cosce, infilo la gonna, cintura ed avvolgo il collo con il foulard d'ordinanza.
Per questo volo scelgo le scarpe con il tacco più alto, un tacco da 8, tanto poi durante il servizio le posso cambiare con quelle più basse e comode.
Mi dirigo allo specchio, e mi osservo, "Si, sono una gran figa, sono pronta", manca solo una spruzzatina di profumo, oggi mi sento come una rosa in fiore, quindi niente di meglio che l'Eau de Perfume by Chloé, fresco e leggero.
A questo punto sono pronta, saluto tutti a casa e mi dirigo all'aeroporto, parcheggio, navetta, attraverso il terminal, crew room, briefing, dopodiché controllo sul passenger manifest se vedo il tuo nome, eccolo!
Hai già fatto il check-in, vedo il tuo posto allocato, 54K verso il fondo dell'aereo in classe economica, io farò servizio davanti in Prima.
Iniziamo le procedure di imbarco, accolgo i passeggeri della first, sono solo 7 oggi, li accompagno al loro posto, offro loro un drink di benvenuto, una scelta tra champagne Grand Siècle, succo d'arancia fresca o un semplice bicchiere d'acqua.
La mia mente è però laggiù in economy.
Termina l'imbarco, ci sono dei posti liberi davanti, così parlo un attimo con la capo cabina, le spiego la situazione, lei da l’assenso, poi parlo con Trevor e gli chiedo di andare dalla persona seduta alla 54A, e di spostarla alla 4K.
Sento lo stomaco chiudersi, sono emozionata come una adolescente al primo appuntamento.
Da dietro la tendina della galley, vedo che arrivi, sei come nelle foto che mi avevi mandato, sistemi le tue cose nella cappelliera con cura, ancora non mi hai visto.
Ti siedi, esplori il tuo sedile, probabilmente è la prima volta che ti capita di volare in prima, ti diverti a scoprire le comodità che il tuo posto offre, sedile reclinabile a 180 gradi, che diventa un letto di 2m, separé per la privacy, gadgets e cremine varie.
Poi mentre guardi fuori dal finestrino, mi avvicino al tuo posto, cerco di impostare la mia voce nella maniera più sensuale che posso
E chiedo "Caffè, Tè o me?"
Alzi lo sguardo….
"Benvenuta a bordo Valeria!"
Ti esce un "Kitty" Sei proprio te!"
Mi chino per abbracciarti mentre sei seduta, mi stringi forte, e mi stampi un bacio sulla guancia.
I nostri battiti sono accelerati, l'emozione di essersi viste per la prima volta è forte, tutto quello che fino a quel momento era basato su migliaia di lettere dell'alfabeto scritte su delle emails era finalmente reale, tridimensionale, finalmente tutti e 5 i sensi potevano essere parte di questa avventura un po' surreale.
Ma purtroppo non c'è troppo tempo per ulteriori parole, l'imbarco è terminato e devo pensare alle procedure per la partenza.
"Torno tra poco" dico.
Si è pronti per partire, anche dopo diverse migliaia di voli, mi godo l'ebbrezza del decollo, quell'emozione di sorvolare le nuvole, di essere letteralmente sospesi tra cielo e terra, tra angeli e demoni, è sempre vivo, qualcosa che probabilmente non mi stancherà mai.
Arriva il release dalla cabina di pilotaggio, possiamo cominciare a preparare il servizio, fortunatamente oggi solo 8 dei 14 posti della prima sono occupati.
Ci sono un paio di politici sudafricani, gli altri sembrano uomini e donne d'affari, e poi ci sei te, sembri un po' fuori posto, avevi una felpa con cappuccio azzurrina, del leggins neri e delle scarpe da ginnastica bianche, eri forse ancora un po’ scombussolata, visto che poco più di 48h prima questo viaggio non era nei piani di nessuno, beh, io ce l'avevo nel mio roster mensile, ma non pensavo di avere una VIP a bordo come te.
Passo a prendere gli ordini per i drinks a per la cena, mentre cammino per la cabina il tuo sguardo è sempre su di me, osservi ogni movimento, i nostri sguardi si incrociano furtivamente, chissà a cosa stai pensando in questo momento.
Tempo 10 minuti e sto da te, mi assicuro che tutto sia a posto, prendo il tuo ordine, opti per del vino bianco, una vellutata di funghi e coda di rospo grigliata.
Ti dico di goderti la cena, magari con un bel un film che per le prossime due ore sarò impegnata, dopo il servizio avrò un break di 2h30 dove potremmo avere un po' di tempo per passare insieme.
Finito il servizio finalmente posso prendermi il primo break, vado in bagno, mi tolgo l'uniforme, mi metto comoda con dei leggins blue e una maglietta lunga dello stesso colore, ripongo l'uniforme nell'armadietto dell'equipaggio e sono pronta.
Ti raggiungo al tuo posto, il tuo sorriso è de incorniciare, anche con la privacy che la prima classe offre, non siamo sole lontane da occhi indiscreti, così ti invito a seguirmi davanti, ti prendo per mano e ti conduco nella galley anteriore, apro una porticina con delle scalette strette strette che ci conducono in una sezione "segreta" dell'aereo, che si trova sopra la sezione dei passeggeri, un piccolo ambiente basso, dove si cammina accucciati e stretto un po’ come i capsule hotel che si trovano in Asia, qui ci sono 2 ambienti separati con 2 cuccette, dove potremmo avere un po’ di privacy, e finalmente parlare vis a vis.
Ci infiliamo entrambe dentro una delle due cuccette, lo spazio non è tanto, ma a nessuna delle due importa, ci sediamo sulla copertina di flanella.
Cominciamo a confidarci tutte le emozioni che abbiamo vissuto nella giornata, dal tuo bus che era in ritardo per l'aeroporto di Genova che quasi perdi il volo, le ore di attesa che hanno preceduto il volo per Città del Capo, parliamo anche su cosa fare in città, con l'hotel giusto al Victoria & Albert waterfront è facile girarla ed organizzare per visitare il Table Mountain o passeggiare sulla spiaggia di Hout bay o Camps Bay, andare a vedere la colonia di pinguini a Simon's town ma soprattutto godere il tempo insieme per 36h.
Io quando inizio a parlare non smetto più, così ad un certo punto, mi metti un dito davanti alla bocca come per zittirmi un attimo poi "shhh" sposti il dito lungo le mie labbra e sul mento, avvicini le tue labbra alle mie, si schiudono allo stesso momento, le nostre lingue iniziano a fare conoscenza, sento il tuo sapore che si mischia con il mio.
Non ho mai baciato una donna prima, le tue labbra sono morbidissime, mai provata una bocca così, il sapore del tuo lucidalabbra alla fragola, mi fai venire dei brividi che scorrono attraverso il mio corpo.
Siamo qua, noi due, in questo ambiente oscuro e un po’ ristretto, in sospeso a 10.000 metri di altezza, il posto perfetto per il nostro primo incontro, un momento atemporale da assaporare per sempre.
Continuiamo a baciarci abbracciate, poi la tua mano lentamente si infila sotto la mia maglietta e sotto la canottiera all’altezza dei fianchi.
Sali lungo la schiena, ti rendi conto che non ho il reggiseno,
mi sussurri “te mi vuoi far morire oggi” mentre con una mano cerchi di prendere un seno.
Quella sensazione che mi immaginavo nelle mie fantasie notturne e’ finalmente reale, sento il palmo della tua mano sfiorarmi l’areola, il capezzolo e’ già in visibilio, me lo afferri con decisione, sento le tue lunghe unghie smaltate affondare gentilmente nella carne.
Finalmente quelle dita che, scrivendo su una tastiera, mi hanno rubato l'anima, adesso possono rubarmi il corpo.
“E’ da quando ti ho vista in quella foto in bikini che bramavo dalla voglia di afferrare e giocare con il tuo seno”
Ti rispondo “aspettava solo te cariño”.
Il tuo odore mi inebria, mi eccita, mi fa sentire una donna nuova, tra le gambe sento tutto cio’ trasformarsi in un umido piacere. Ti voglio.
Mi chino su di te, a voce bassa ti mormoro “credo che e’ giunta l’ora per te di far parte del “Mile High club”, mi guardi un po’ sorpresa, infilo la mia mano dentro i tuoi leggins e dentro lo slip.
Sento che non sono l’unica ad essere eccitata, anche la tua micina lo e’.
Nell’unica esperienza che ho avuto con una donna in un trio sono stata la parte passiva, presa alla sprovvista dalla situazione, ma non oggi, oggi voglio che la mano che mi ha deliziato leggendo i tuoi racconti delizi te, voglio regalarti lo stesso piacere che mi ha dato.
Fin dalla prima carezza vedo che chiudi gli occhi, ti lasci a me.
Ti esploro con il dito indice, cerco di trovare i tuoi punti deboli, cerco di capire dalle tue espressioni dove ti piace di piu’, faccio un po’ di pressione sul clitoride, fai un sospiro profondo, inarchi leggermente la schiena, ti lasci sfuggire un leggero gemito.
Vedere il tuo viso preso dal piacere e’ qualcosa che mi rimarra’ impressa nella mente, sei bellissima, hai una patina leggera di sudore sul viso, che lo rende brillante sotto la flebile luce della cuccetta.
(Tutto cio’ intorno a noi sembra non esistere piu’ in quel momento, siamo solo noi due).
Il movimento della mia mano continua a regalarti piacere, ma comincio a rallentare la manovra, ma in Spagnolo mi dici “No pares..no pares ahora”.
Ti do un bacio sulle labbra chiuse “No paro, no te preocupes”, ti bacio sulla punta del naso.
Dai tuoi gemiti soffocati sento che il piacere sta arrivando al tuo Zenith, stai arrivando all’orgasmo, ti irrigidisci un po, puntando i piedi verso il fondo della cuccetta.
Ed eccolo che arriva dentro di te, lanci un grido di piacere che cerchi di soffocare senza troppo successo con la tua mano, senza regolarti del fatto che qualcuno avrebbe potuto sentire il tuo grido di soddisfazione.
“Mi avranno sentita?” dici
Ti guardo divertita, “No cariño, con il rumore che c'è, nessuno ti avrà sentito, se queste cuccette potessero parlare ti racconterebbero di storie molto piu´hard.”
Appoggio la mia testa sul tuo petto, ascolto il battito del tuo cuore, e´ in sincronia con il mio, mi abbracci forte a te, provo una tranquillità ed un benessere che non provavo da tempo.
Restiamo così per non so quanto tempo, poi "beep beep beep" è l'allarme del mio orologio, il mio break è finito “E´tempo di scendere giu´”
Mi guardi un po´delusa, “Non possiamo rimanere un’ altro po´, voglio ricambiare il favore” dici con un ghigno delizioso.
Ti do un'altro bacio “Hai 3 giorni per farmi impazzire, adesso scendiamo, dormi un po’ e al tuo risveglio saremo gia arrivate a Città del Capo”
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