Frammenti di una donna: i capelli di Flying Kitty
di
Yuko
genere
saffico
Frammenti di una donna: i capelli di Flying Kitty
Colata di ambra dai riflessi dorati e le sfumature del mogano.
Miele mediterraneo, emanazione di calore e operosità.
Fluido di seta dal tuo capo, lambisce il collo e riposa sulla tua spalla in morbida attesa dei miei baci.
Cotonosa freschezza, si ossigena con i movimenti del tuo viso; una chioma prende vita illuminata dal tuo sorriso quando pieghi un po' la testa per farti fotografare, vezzosa e irresistibilmente sensuale.
Riflessi iridati brillano quando il sole si insinua tra gli steli.
Nobile cornice della tua mente, avvolgente pienezza che dalle piccole onde che proteggono i tuoi occhi, si estende richiamando e completando il colore delle tue iridi.
Profumi irresistibili si sprigionano quando mi tuffo tra le tue onde color noce, per riposare avvolta dalla tua seta.
Con una ciocca mi accarezzi la punta del naso quando mi avvicino a te per baciarti.
Io te la prendo in bocca e ci gioco con la lingua, vezzoso dispetto che ti fa sorridere.
Ma poi ti stringo al mio corpo, il tuo seno contro il mio, i nostri respiri ci gonfiano il petto spingendoci le tette come per fondersi insieme in un unico impasto.
Ti stringo e ti infilo le dita dietro alla nuca.
Le mie dita si separano dipanando il tuo crine di puledra.
Scorrono i polpastrelli massaggiandoti lo scalpo e ricevendo la carezza del tuo pelo.
Velluto di soffice donna, aliti di vento caliente, profumo di España, tulle di nocciolo.
Sfumate venature di castagno stagionato si gonfiano di vapori e di orgoglio sublimando l'ebbrezza che, eccitata, ti gonfia il seno.
Prepotente richiamo cromatico di altro pelo, celato e inaccessibile, che incorona il tuo pube in trepida attesa.
Affondo le mie dita nella tua chioma immaginando di giocare sul tuo monte di Venere, tra i peli più corti e più proibiti.
Mi lascio sedurre dalle fluttuazioni delle tue onde di cacao, mi faccio assorbire, immergendomi, naufragando in questo mare di calore avvolgente e protettivo.
Sdraiate per mano sulle bianche lenzuola del letto matrimoniale in cui abbiamo fatto l'amore, guardo la nostra immagine riflessa nello specchio a soffitto.
Ieri notte contemplavo il tuo sedere mentre, nuda, sopra di me mi baciavi il collo e il seno.
Ora contemplo i tuoi capelli che si mescolano ai miei, l'ambra che sfuma nelle tenebre, il legno iberico che si lascia ghermire dal nero della notte della mia criniera.
Prendo i miei crini e li sovrappongo ai tuoi, li miscelo come un cocktail di sapori orientali e mediterranei. I nostri veli giocano e si intersecano come le nostre cosce hanno fatto questa notte.
Ma tu ti alzi e ti metti a cavalcioni su di me.
Mi afferri le mani e mi inchiodi al lenzuolo.
Ti pieghi su di me e il tuo seno, oscillando in preda alla gravità, sfiora il mio regalandomi folgorazioni di piacere.
I tuoi capelli stuzzicano il mio volto, profumata tortura di solletico e carezze.
Mi divincolo mentre la tua coltre mi imbavaglia, mi acceca, mi tormenta.
Libero le mani e subito mi avvento sul tuo capo. Ti pianto le unghie nel cuoio e ti appiccico alla mia bocca.
Il sipario ocra dal tuo capo ci ricopre oscurando il nostro bacio.
Spingo la mano sul tuo sedere e con l'altra ti stringo a me come per volerti fagocitare, dalla bocca alle cosce.
Avvolta e protetta nell'oscurità dei tuoi flussi di cheratina mi abbandono fuori e dentro di te.
Colata di ambra dai riflessi dorati e le sfumature del mogano.
Miele mediterraneo, emanazione di calore e operosità.
Fluido di seta dal tuo capo, lambisce il collo e riposa sulla tua spalla in morbida attesa dei miei baci.
Cotonosa freschezza, si ossigena con i movimenti del tuo viso; una chioma prende vita illuminata dal tuo sorriso quando pieghi un po' la testa per farti fotografare, vezzosa e irresistibilmente sensuale.
Riflessi iridati brillano quando il sole si insinua tra gli steli.
Nobile cornice della tua mente, avvolgente pienezza che dalle piccole onde che proteggono i tuoi occhi, si estende richiamando e completando il colore delle tue iridi.
Profumi irresistibili si sprigionano quando mi tuffo tra le tue onde color noce, per riposare avvolta dalla tua seta.
Con una ciocca mi accarezzi la punta del naso quando mi avvicino a te per baciarti.
Io te la prendo in bocca e ci gioco con la lingua, vezzoso dispetto che ti fa sorridere.
Ma poi ti stringo al mio corpo, il tuo seno contro il mio, i nostri respiri ci gonfiano il petto spingendoci le tette come per fondersi insieme in un unico impasto.
Ti stringo e ti infilo le dita dietro alla nuca.
Le mie dita si separano dipanando il tuo crine di puledra.
Scorrono i polpastrelli massaggiandoti lo scalpo e ricevendo la carezza del tuo pelo.
Velluto di soffice donna, aliti di vento caliente, profumo di España, tulle di nocciolo.
Sfumate venature di castagno stagionato si gonfiano di vapori e di orgoglio sublimando l'ebbrezza che, eccitata, ti gonfia il seno.
Prepotente richiamo cromatico di altro pelo, celato e inaccessibile, che incorona il tuo pube in trepida attesa.
Affondo le mie dita nella tua chioma immaginando di giocare sul tuo monte di Venere, tra i peli più corti e più proibiti.
Mi lascio sedurre dalle fluttuazioni delle tue onde di cacao, mi faccio assorbire, immergendomi, naufragando in questo mare di calore avvolgente e protettivo.
Sdraiate per mano sulle bianche lenzuola del letto matrimoniale in cui abbiamo fatto l'amore, guardo la nostra immagine riflessa nello specchio a soffitto.
Ieri notte contemplavo il tuo sedere mentre, nuda, sopra di me mi baciavi il collo e il seno.
Ora contemplo i tuoi capelli che si mescolano ai miei, l'ambra che sfuma nelle tenebre, il legno iberico che si lascia ghermire dal nero della notte della mia criniera.
Prendo i miei crini e li sovrappongo ai tuoi, li miscelo come un cocktail di sapori orientali e mediterranei. I nostri veli giocano e si intersecano come le nostre cosce hanno fatto questa notte.
Ma tu ti alzi e ti metti a cavalcioni su di me.
Mi afferri le mani e mi inchiodi al lenzuolo.
Ti pieghi su di me e il tuo seno, oscillando in preda alla gravità, sfiora il mio regalandomi folgorazioni di piacere.
I tuoi capelli stuzzicano il mio volto, profumata tortura di solletico e carezze.
Mi divincolo mentre la tua coltre mi imbavaglia, mi acceca, mi tormenta.
Libero le mani e subito mi avvento sul tuo capo. Ti pianto le unghie nel cuoio e ti appiccico alla mia bocca.
Il sipario ocra dal tuo capo ci ricopre oscurando il nostro bacio.
Spingo la mano sul tuo sedere e con l'altra ti stringo a me come per volerti fagocitare, dalla bocca alle cosce.
Avvolta e protetta nell'oscurità dei tuoi flussi di cheratina mi abbandono fuori e dentro di te.
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