Frammenti d'estate (1)
di
Margie
genere
esibizionismo
Me ne sto sdraiata al sole, nuda e tranquilla. Tranquilla nel senso che sono distesa, supina, come si può stare quando si prende il sole senza pensare a nulla, senza preoccupazioni... Mio marito s'è tuffato da qualche minuto per la sua mezz'oretta di nuoto. Ascolto le cicale straziare l'aria e le onde infrangersi sulla battigia e contro gli scogli. Sto ad occhi chiusi, forse sorrido proprio. La chiamerei pace. Percepisco su di me il vagabondare di uno sguardo. Poco fa avevo avuto l'impressione di un'occhiata furtiva. Penso sia un qualche porco e mi fa piacere. Anche prima che mio marito s'immergesse era passata gente che s'è soffermata a guardarmi. Succede spesso e non m'infastidisce. In tutta sincerità: mi fa piacere. Questo contribuisce notevolmente a scaldarmi la pelle; in primo luogo quella più sensibile. Ora sono proprio certa: qualcuno mi sta guardando, fisso. Mi sta guardando fra le cosce, innanzitutto, per quel poco che si può vedere. Le allargo appena un po', in modo che la visione sia più ampia, più chiara. Non le spalanco, effettuo solo un piccolo movimento che permetta una panoramica agevole senza che diventi sguaiata, senza che ostenti la mia disponibilità a mettermi in mostra, se non proprio il desiderio. Dischiudo appena appena gli occhi: un uomo, insignificante, o almeno senza attrattive, il classico uomo qualsiasi. Insiste a scrutarmi fra le gambe. Mai vista una donna coi piercing al sesso? Su internet ne trovi in abbondanza, magari con le tette più grosse delle mie. Presumo, chissà perché, che gli debbano piacere le tettone. È vero, è molto diffusa questa passione fra i maschi. Che manchi loro la mamma? Una mano sfiora il suo costume da bagno, davanti. Noto che il suo uccello sta dando piacevoli ed interessanti segni di vitalità. Sorrido. Non sembra avvedersene. Il suo sguardo mi sembra via via più pesante sulla mia pelle abbronzata. Sì, prendo il sole nuda, tesoro! C'è forse qualcosa di male? Io non trovo nulla di male che tu mi osservi con tanta attenzione. Neanche un po' di fastidio. Anzi, mi stimola positivamente. Se fossi il mio tipo potrei anche eccitarmi forte per questo tuo scrutarmi, intenso e impudico. Ma non lo sei e sono semplicemente eccitata. Già! Mi pare di percepire fisicamente percorrermi la pelle. Il tizio non può sentire i miei pensieri, per fortuna. Sta immobile, salvo per la mano che sempre più spesso si sposta davanti, sul suo costume. Pause sempre più brevi e manovre sempre più lunghe. Neppure immobile è il contenuto del costume. Lo noto senza sforzare il mio sguardo: quella protuberanza, prima lieve, è adesso decisamente marcata. Decido io. Mi metto seduta, con le gambe ben aperte. Il mio movimento repentino lo spaventa. Il suo sobbalzo è seguito immediatamente dalla sua fuga. Ci resto male, non lo volevo spaventare, anzi, intendevo stimolarlo ad avvicinarsi. Gli avrei fatto un pompino, come è avvenuto col tizio di ieri. Spero che capiti qualche altro guardone a prepararmi al ritorno di mio marito. Passa una coppia. Mi sono sdraiata di nuovo, loro sono abbastanza vicini. Benché in maniera imperfetta ne sento le voci. Lui, a quanto capisco, le parla dei miei piercing come di un'attrattiva. Lei dice che teme il dolore. Mentre spariscono dal mio approssimativo orizzonte penso a quanto utile sia, il dolore, per esaltare il piacere. Penso che fra poco mio marito sarà di nuovo qui con me. Percorrerò con la lingua il suo petto salato. Percorrerò il suo cazzo con una mano, poi con la lingua. Un passaggio che mi permetterà di apprezzare i rapidi progressi delle sue interessanti dimensioni. Eh, sì! C'impiega poco ad assumere interesse per una donna che lo veda. Però a lui niente pompino, o meglio, niente ingoio. Mi basterà riempirmi la bocca del gusto di cazzo. Sì, di cazzo salato. Ma la dolcezza del sentirmi posseduta, puttana, a sua disposizione, a disposizione dei desideri che quel cazzo non può non provocarmi, vale l'attesa.
Una voce femminile esprime commenti che mi fanno volare con la fantasia. Chi sa che fattezze abbia? Non apro gli occhi. Magari mi lascerei trascinare da sentimenti passionali che potrebbero distrarmi troppo. Dovrebbe mancare poco a che ritorni con me. La mia voglia di cazzo e di concentrazione sul cazzo di mio marito potrebbe essere distratta. La necessità di una sbattuta pesante domina ogni altro pensiero, ma una svista può sempre capitare.
Un gioco di sole e di ombra. Bastano sottomultipli di secondo perché una mano bagnata mi raggiunga fra le cosce. Istanti di miscelazione di acqua e di mia voglia. Finalmente sei tornato!
Una voce femminile esprime commenti che mi fanno volare con la fantasia. Chi sa che fattezze abbia? Non apro gli occhi. Magari mi lascerei trascinare da sentimenti passionali che potrebbero distrarmi troppo. Dovrebbe mancare poco a che ritorni con me. La mia voglia di cazzo e di concentrazione sul cazzo di mio marito potrebbe essere distratta. La necessità di una sbattuta pesante domina ogni altro pensiero, ma una svista può sempre capitare.
Un gioco di sole e di ombra. Bastano sottomultipli di secondo perché una mano bagnata mi raggiunga fra le cosce. Istanti di miscelazione di acqua e di mia voglia. Finalmente sei tornato!
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