Uno scambio inaspettato

di
genere
etero

Di una donna non mi sono mai fermato all' aspetto, sono stato attratto, fisicamente intendo, anche dal suo comportamento, dalla sua audacia e imprevedibilità, per esempio.
Tanti anni fa capita in paese una signora molto bella, una turista di classe. Quaranta anni, bionda, un bel corpo. Mi chiede se fossi disponibile a dare ripetizioni di latino a sua figlia che doveva affrontare la maturità. Non mi andava di dare ripetizioni ma l'avvenenza di Franca, così si chiamava, mi spinse ad accettare, forse con la segreta intenzione di stabilirci un rapporto che poteva condurre a qualcosa di bello. Suo marito lavorava lontano, io ero libero e Franca sembrava gradire la mia presenza e la mia compagnia. Mi presenta sua figlia Claudia, carina ma niente di che: una biondina un po' scialba con un bel visetto angelico ed un corpo di adolescente, ancora in fase di maturazione, nonostante i suoi diciotto anni. Un bel sorriso gentile mi dispone favorevolmente. Le chiedo dov' è il problema, la difficoltà e lei mi fa capire in poche parole: trovare la giusta misura tra una traduzione letterale del testo ed una più libera, attuale. Le dico che ci si può lavorare, con l'esercizio da parte sua e qualche mia correzione o suggerimento.
Prendiamo accordi sui giorni e sull'ora. Verrà ad accompagnarla e a riprenderla la mamma e questo mi darà modo di rivederla la bella signora. Chissà che poi... tutto può essere, l'idea di un' avventura con quella donna continua a mantenersi viva.
Dopo tre o quattro sedute, la vicinanza di Claudia, una vicinanza fisica e in solitario, comincia ad avere qualche piacevole effetto. L'aspetto così evanescente della ragazza si fa strada e stuzzica la mia vivida sensualità. Quella carnagione così bianca e quasi trasparente, i suoi occhi chiari fissi su di me mentre le parlo, il suo alito profumato quando è lei a parlarmi, la risposta divertita a qualche mia scherzosa battuta si insinuano lentamente nella mia sfera erotica sostituendosi a Franca che, all'andata e soprattutto al ritorno, si ferma per un caffè o un drink che ci permettono di conversare sui risultati delle ripetizioni, sul carattere della figlia che non è poi così amabile come potrebbe sembrare, preda di qualche malessere tipico della sua età, ecc. Chiede anche di me, della mia vita e appare sinceramente interessata ma io penso a Claudia che non appena entra sua madre se ne esce, sale in macchina e lì attende con gli occhi appuntati sullo smartphone, così come la vedo sbirciando dalla finestra. Un atteggiamento irritato e scostante, ben diverso da quello per me abituale, che si concretizza appena arriva sua madre. "Sembra gelosa" penso tra me e l'idea non è peregrina.
Oggi Claudia è molto distratta, mi si avvicina respirandomi addosso, un alito di bambina, un sentore di borotalco. Non resisto, la bacio, una mano tra le cosce che mi sfuggono "come pesci sorpresi". Ora mi sta cavalcando, il suo sesso penetrato con impeto dal mio imbizzarrito, poi un rabbioso, umido, rosso orgasmo, "rosso sanguigno". La vergine Claudia si sente liberata, appagata. "La mamma verrà un po' più tardi- mi sussurra all'orecchio-le ho detto che la lezione sarebbe stata più lunga e impegnativa, con Virgilio non si scherza". Claudia, gioia dei miei lombi!
di
scritto il
2022-11-03
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