Pazza idea

di
genere
etero

"Si è spostato, ho visto". Mi si rivolge così la giovane signora sulla battigia, io appena uscito da un bagno. "Beh sa, ho capito di non essere gradito dai vicini e allora.. La signora sorride, di un bel sorriso complice e lì iniziamo una gradevole conversazione, ci presentiamo, chi siamo, le nostre vite e così via. Ad un tratto, non posso farne a meno e le dico: "La guardavo mentre allattava il suo bambino, era così carina, così dolce che.. ma non non mi faccia dire altro". "Dica, la prego, lei parla così bene" "Insomma, avrei voluto essere al posto di suo figlio, accomodato sul suo seno". Anna, così mi ha detto di chiamarsi, ha un trasalimento ma mi sorride, prende il figlioletto più grande che gioca con un secchiello e torna all'ombrellone. "Forse ho esagerato" penso tra me, " o forse no, staremo a vedere".
L'indomani Anna mi si avvicina mentre mi sto asciugando e mi dice:" Sai, ho pensato tutta la notte alle tue parole ed ero eccitata al pensiero di averti tra le braccia, la tua bocca sul mio seno". "Scusa, non volevo turbarti ma sono fatto così, devo dire ciò che sento, quando sono trasportato ma non parliamone più". Senza volerlo siamo passati al "tu", senza volerlo, anzi volendolo troppo, siamo entrati nell'intimità ed è molto bello, eccitante. Più tardi, mentre sono lì a scrutare l'orizzonte, Anna, con un occhio al figlio che gioca, mi fa saper dove sta di casa e se lo vorrò, potrò venire , sul tardi da lei, quando i bambini saranno addormentati e potremo passare la notte insieme. Subito dopo torna all'ombrellone e io resto con un "pensiero stupendo", un pensiero che mi accompagnerà per tutto il giorno, rendendomi sempre più emozionato, man mano che si avvicina l'ora stabilita.
Finalmente, sono qui davanti la villetta, nel cuore di una magica notte lunare. Anna mi starà aspettando con impazienza o ci avrà ripensato? La trasgressione lì per lì attrae ma una madre con due figli può essere sempre presa da un senso di colpa, sentirsi indegna.. Anch'io non sono tranquillo ma poi rompo gli indugi e suono. Si apre la porta e lei è lì che mi aspetta seminuda, bianca, curvosa il bel seno palpitante. Mi prende per mano e mi accompagna in camera, si stende sul letto e mi invita su di lei, mi accarezza, mi chiede di leccarla di baciarla, vuole che le morda i capezzoli che le faccia un po' male. Eseguo pieno di voluttà, eccitato dal sapore della carne, dal profumo di donna e di latte. Lei sospira, mi avvolge la testa, la indirizza dove vuole e intanto la mia mano tra le cosce si bagna dei suoi abbondanti umori che poi lecco e le faccio leccare. Ora Anna mi bacia in bocca, mi fa sentire la lingua e vuol sentire la mia, mentre la fica è invasa dal mio membro amoroso. Finiamo con un orgasmo reciproco, seguito da minuti di respiro affannoso. Dopo un po' Anna mi dice: "Grazie per questo godimento, mai provato prima, non potrò dimenticarlo, dimenticarti. Ora sono fuori sulla via del ritorno, la luna sovrasta, è così grande e bianca, lattiginosa.
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scritto il
2024-08-03
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