Cunnilingus

di
genere
etero

Sono con la bocca tra le sue cosce bianche, muscolose, lei è in piedi contro la parete ma ha appoggiato una gamba sulla mia spalla perché possa entrare meglio tra le labbra, quelle grandi e quelle piccole. Me l'ha chiesto lei :"Leccamela, dai" e io che non aspettavo altro. Mentre "faccio" con tutto l'impeto possibile, la lingua affaticata ma addolcita dagli umori di "eva" che scorrono dall'esplorata sorgente, lei miagola, sussulta, spinge la mia testa verso di lei non vuole che mi stacchi e a sua volta erge il bacino per sentirmi meglio. Ecco ora la mia lingua è ferma ed è lei a muoversi per sentirla come e dove vuole finché non mi viene in bocca e allora io lappo con ancora più foga assecondando le sue contrazioni. Alla fine un lungo bacio perché senta "il sapore della sua fica" (così mi ha detto).Usciamo dalla cabina sulla spiaggia notturna e ci salutiamo accontentandoci di esserci appena scambiati il nome. Ci siamo incontrati in un bar manifestando un reciproco desiderio immediato, un desiderio da appagare subito, come e dove possibile. Quello che di lei mi è rimasto addosso mi spinge a una inevitabile e bella masturbazione.
di
scritto il
2024-08-19
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