Lezione attiva
di
Frossi
genere
saffico
Lara e Lydia sono due amiche di lunga data, sono sulla trentina, una bionda, una mora, bellocce con qualche esperienza di uomini alle spalle. Ora vivono insieme unite da amore saffico, così si dice ma loro non hanno mai smentito. Quando ci incontriamo di solito parliamo d'altro, ma una sera, dopo un aperitivo insieme, mi azzardo: " Ma davvero voi siete lesbiche? "Sì che lo siamo e poi non fare lo "gnorri"- dice Lydia- lo sai bene che è così" "Ok, non ho niente da obiettare, pura curiosità: perché siete passate all'altra sponda e poi.. " E poi scommetto -aggiunge Lara- "che vuoi sapere che si fa a letto". "Beh, lo confesso, la cosa mi incuriosisce e mi intriga anche, l'amore lesbico è molto erotico, per me almeno, ma credo per un po' tutti gli uomini"." Ma senti, se ti va di vedere e magari partecipare, niente in contrario, può essere divertente, eccitante per tutti e tre. Che ne dici Lydia?" "Per me va bene, così sperimentiamo e saldiamo l'amicizia". "La saldiamo o la rompiamo - dico io - e questo mi dispiacerebbe". "Guarda, facciamo così, a noi di solito piace farlo dopo pranzo, durante il riposino. Domani ti aspettiamo, verso le due e mezzo. Queste sono le chiavi del portone, l'uscio di camera te lo lasciamo socchiuso, tu entra pure e assisti allo spettacolo". "Poi, se ti va -aggiunge Lydia- puoi partecipare" "Ma davvero, non è uno scherzo?" "Su queste cose non si scherza, rilassati Armando".
Sono lì da loro seduto in penombra su una poltrona che sembra messa lì apposta. Mi basta guardare mentre le due amiche si mettono alla prova: si toccano, si baciano, si leccano mentre un eccitante sentore di sesso femmineo riempie la stanza. Ora mi fanno cenno di entrare e timidamente lo faccio. Mi vogliono in bocca e io le guardo mentre mi gustano contemporaneamente da cima a fondo, da fondo a cima deliziosamente. Si baciano anche, scambiandosi sapori ed umori forti, infine il mio orgasmo sui loro visi, sulle loro ingorde bocche, sulle lingue di vacca. Poi un lungo silenzio, appena rotto da qualche sussulto. Al termine ci salutiamo amichevolmente, come sempre ma con qualcosa di diverso che ha lasciato un segno, forse indelebile.
Sono lì da loro seduto in penombra su una poltrona che sembra messa lì apposta. Mi basta guardare mentre le due amiche si mettono alla prova: si toccano, si baciano, si leccano mentre un eccitante sentore di sesso femmineo riempie la stanza. Ora mi fanno cenno di entrare e timidamente lo faccio. Mi vogliono in bocca e io le guardo mentre mi gustano contemporaneamente da cima a fondo, da fondo a cima deliziosamente. Si baciano anche, scambiandosi sapori ed umori forti, infine il mio orgasmo sui loro visi, sulle loro ingorde bocche, sulle lingue di vacca. Poi un lungo silenzio, appena rotto da qualche sussulto. Al termine ci salutiamo amichevolmente, come sempre ma con qualcosa di diverso che ha lasciato un segno, forse indelebile.
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