I Rom
di
Chris Rondinelli
genere
trans
Certe esperienze che ho fatto hanno un sapore agrodolce, ma del resto la vita ci riserva sempre esperienze di ogni tipo, sarebbe troppo bello poter avere sempre e solo cio' che desideriamo in meglio, purtroppo questo non accade mai. La storia che vi vado a raccontare, risale agli anni 90 circa, i Rom e gli zingari nel nostro paese ci son sempre stati, ancora prima degli extracomunitari egiziani senegalesi e tutto il resto. Ricordo che da piccolo a scuolaavevamo qualche ragazzo Rom o zingaro che per un periodo si univa alle nostre lezioni, per poi sparire, quando la famiglia si trasferiva.
A Milano, negli anni novanta ci fu il pienone di questi zingari come li chiamavamo al tempo, che con le loro Roulotte e le loro macchine si accampavano nelle zone piu nascoste e isolate per dar vita a una vera e propria cittadina di immigrati. In quel periodo d'estate specialmente quando faceva troppo caldo per dormire, e il sonno spariva a causa dell'afa, ero solito fare lunghe uscite notturne, per passeggiare nelle zone vicine adiacenti, e distanti del mio quartiere di residenza. Fu proprio durante una di queste passeggiate notturne che mi sono per caso e senza volerlo, imbattuta nel campo Rom che ribattezzai 'Sterpa' proprio perche' era disteso su uno spiazzo di molti metri quadri d'erba incolta e arbusti.
Immezzo a tutto cio' vi erano delle Roulotte sparse con tanto di auto adiacenti, di solito di marca Mercedes, ma potevano essere anche altre marche straniere. Riuscii a contare solo poche Roulotte prima che venissi spaventata da un ragazzo dietro le mie spallesbucato da non so dove, che mi fece sobbalzare e mi procuro' un bello spavento. Poco piu alto di me, indossava dei vestiti maleodoranti, una maglietta sudicia che un tempo doveva esser stata bianca senza maniche, e dei calzoncini corti sportivi anche quelli abbastanza sudici. L'odore che emanava tipico di chi si lava poco o nulla, mi fece apparire il ragazzo ancora piu odioso.
Dato il mio aspetto il tizio penso' fossi una ragazza, e mi chiese che ci facessi li a quell'ora in un italiano abbastanza chiaro ma con fare scortese. Appena aprii bocca per giustificarmi, il ragazzo sudicio mi chiese se fossi Trans. Dopo aver tentato di spiegargli chi fossi, il ragazzo allungo' le mani per tastarmi il petto in cerca di eventuali tette che ovviamente non avevo. Lo allontanai con una spinta infastidito, e gli dissi che me ne sarei andato subito, ma il tizio maleodorante mi blocco' la strada dicendo che dato ero li, potevo soddisfarlo, aveva voglia di scopare. Non mi sono mai tirata indietro in situazioni simili, puttana com'ero ogni occasione era ben vista per una sborrata colossale, ma dato il caldo e lo spavento ancora che avevo addosso, rifiutai declinando gentilmente l'invito del sudicio a seguirlo.
Lo pregai nuovamente di lasciarmi passare ma senza successo. Mi guardai intorno, era notte fonda, eravamo in una zona poco battuta da auto di passaggio, e anche avessi urlato aiuto nessuno mi avrebbe sentita. Pensai velocemente alla faccenda, era chiaro che quell'ammasso di sporcizia vivente non mi avrebbe mollata prima di averlo fatto svuotare a dovere.
Mi riguardai nuovamente intorno mentre il ragazzo spazientito continuava a farmi pressione per scopare. Eravamo solo noi due li al momento pensai, e se la voce del ragazzo non si abbassava, presto oltre a lui, sarebbero arrivati altri a dargli man forte, risultato? sarei stata violentata dal branco senza possibilita' di scelta alcuna. Dovevo decidere in fretta, meglio accontentarlo e poi andarmene, che esser vittima di un eventuale stupro di gruppo mi dissi.
Risposi alla fine che avrei scopato con lui, e il ragazzo sembro' calmarsi un'attimo, ma aggiunsi che non avrei accettato ne baci in bocca, ne rapporti senza protezione, e a prova di cio' estrassi dallo zainetto che portavo in spalla un preservativo ancora imbustato. Il tizio disse che per lui era Ok, tirandomi per un braccio cerco' di portarmi verso una delle Roulotte che avevo appena visto poco prima da lontano. Piu mi avvicinavo al campo, piu mi appariva strano e sinistro, tutto era silenzio, e il sudicio, come ormai lo avevo battezzato per via del suo odore, mi minaccio' di non fiatare o mi avrebbe presa a calci. Non avevo paura delle sua ridicole minacce, sapevo difendermi nonostante fosse poco piu alto di me, non era un colosso, ne robusto, io ero minuto e magrolino, ma avevo ottimi nervi, e forza a sufficienza per un eventuale scazzottata. Mi scostai i lunghi capelli da un lato del viso e lo seguii fino alla porta del suo Camper.
Il ragazzo apri' la porta e mi fece cenno di entrare alla svelta, pensai di trovarci la sua famiglia o qualcuno dei suoi familiari magari fratelli, invece lo trovai vuoto. All'interno vi erano tutti i comfort di un normale Camper da viaggio, cucinino, lavabo,un tavolino per quattro persone apparecchiato con bicchieri mezzi vuoti di credo fosse stata o birra o vino bianco. Un posto letto abbastanza comodo e stranamente pulito nonostante l'odore acre di sigaretta misto a puzza di fritto che aleggiava li dentro. Il sudicio si denudo' in tutta fretta, liberandosi della maglietta e dei calzoncini corti, non aveva mutande sotto e mi obbilgo' di spogliarmi.
Il fatto di essere continuamente messa di fretta mi infastidiva non poco. Lo guardai nudo, non era alla fine un brutto ragazzo se solo si fosse lavato avrebbe ottenuto un'aspetto piu decente, era magro e ben fatto, aveva un cazzo gia' in tiro di medie dimenzioni, capelli corti neri, gli avrei dato circa diciotto, vent'anni non di piu. Scoprii poi ne aveva solo diciassette, evidentemente i Rom maturano prima di aspetto che noi italiani.
L'idea di aver scopato con un ragazzino non mi era affatto piaciuta, ma questo accadde piu tardi. Il sudicio mi trascino' sul letto con lui per un braccio, nudi entrambi, io con addosso solo le calze autoreggenti a rete, lui nudo del tutto, ci buttammo sul letto rigido che certo non era comodo ma serviva allo scopo, l'odore era insopportabile, e faticavo a respirare, ma ormai ero li e tirarmi indietro ora avrebbe portato solo altri guai. Cercando di sforzarmi a non pensare al suo odore e aspetto sudicio, gli presi in pugno il cazzo duro, e me lo portai alle labbra carnose, aveva un fetore osceno, fossimo stati immezzo ad un campo di letame non avrei sentito differenza di odori. Chiusi gli occhi, scostai nuovamente da un lato i lunghi capelli, e lo presi in bocca iniziando a succhiarlo meglio che potevo, sperando e pregando non mi prendessi qualche infezione.
Il sudicio godeva e sembrava compiaciuto del lavoretto di bocca che gli stavo facendo, tanto che mi scarico' in gola dopo pochi minuti un bel fiotto di sperma caldo che mi ordino' di mandar giu'... Non era nei patti, ma obbedi' e ingoiai tutto. Avevo fatto il richiamo per l'antitetanica, ma non sapevo se sarebbe servito ad evitarmi malattie di altro genere. Il ragazzo mi fece sdraiare su un fianco, il letto era per due persone ma non si stava molto comodi a dire il vero, da dietro mi alzo' una gamba con la sua mano sporca, e cerco' senza riuscirci di infilarmelo dentro. Inizio' ad innervosirsi, e a dare a me la colpa dei suoi fallimenti perche' non collaboravo abbastanza, cercai di calmarlo e di collaborare come potevo per non farlo agitare troppo. Non capivo il motivo di tanta fretta e tanto nervosismo, alla fine ero li ed avevo obbedito ai suoi desideri, perche' incazzarsi.
Ci riprovo' e aiutato anche da me finalmente riusci' a penetrarmi facendomi anche un po male, cosa che lo fece sghignazzare, mentre io mi sarei volentieri alzato e lo avrei mandato a fare in culo, ma desistetti. Il sudicio mi penetro' ancora con violenza, facendomi nuovamente male, e sghignazzo' ancora, lo pregai almeno di non farmi cosi' male, mi disse di star zitta, mi diede della puttana, e mi disse di scopare e farlo godere. Non ero certo nelle condizioni adatte per godermi quella scopata improvvisata, ma cercai di rilassarmi e partecipare il piu possibile. Chiusi gli occhi, dimenticai il lezzo che ci circondava, e iniziai a godere davvero ad ogni suo colpo e ad ogni spinta.
Il ragazzo sapeva scopare davvero bene e lo stava dimostrando. Mi sfondo' il culo con il suo cazzo sporco e io godevo come una cagna insultata continuamente da lui dietro di me, che mi stringeva la gamba alzata quasi a farmi male e mi spingeva il suo cazzo fino allo stomaco palle comprese. Sborrando nuovamente mi inaffio' il culo di sperma caldo minacciandomi di ingravidarmi. Era impossibile mi ingravidasse dato non ero femmina, ma la cosa sembrava eccitarlo e lo assecondai dicendo di mettermi incinta. Sborrai anch'io senza accorgermene, alla fine mi era anche piaciuto inutile negarlo.
Continuando ad insultarmi dicendomi Troia Puttana schifosa, il sudicio si svuoto' per bene prima di lasciarmi la gamba e uscire dal mio culo ormai slargato, respingendomi come schifato. Se c'era qualcuna che doveva schifarsi li dentro ero io non certo lui mi dissi tra me. Il sudicio a malo modo mi caccio' fuori dalla Roulotte, nemmeno mi diede il tempo di rivestirmi e dovetti farlo una volta fuori dal mezzo, lontana dal campo, feci un pezzo di camminata tra le Roulotte e auto, nuda completamente. Poi trovato lo spiazzo dove mi aveva sorpreso il Sudicio, mi son rivestita con le natiche ancora doloranti per il brusco trattamento ricevuto poco prima.
Tornai a casa di filata senza proseguire oltre la mia passeggiata notturna. Per quella notte, ne avevo avute abbastanza. Appena rientrato la prima cosa che feci fu disinfettarmi da testa a piedi per evitare possibili infezioni o malattie, mi risciaquai ripetutamente la bocca con il colluttorio e mi disinfettai da testa a piedi dopo una bella doccia rinfrescante. Dormii bene dopo quella disinfestazione, e non mi svegliai fino al mattino dopo.
Tutta quella faccenda mi era piaciuta poco, nonostante avessi goduto come la vaccona mentre il sudicio mi sfondava il culo insultandomi continuamente. Son sempre stato testardo di natura, e volevo andare infondo alla faccenda, quella mattina di sole caldo messi un paio di shorts e una t-shirt scollacciata,con dietro una boccetta di deodorante e sterilizzante per corpo e mani, tornai al campo, decisa a parlare con qualcuno della famiglia del sudicio per raccontare che trattamento avevo ricevuto dal figlio.
Non avevo idea cosa potessi fare, ma era una situazione istintiva di vendetta per il trattamento ricevuto. Arrivato sul posto, il campo Rom Sterpa appariva di tutt'altro aspetto che la notte precedente. Se mi era sembrato un camposanto la notte, con la luce del sole assumeva tutt'altre sembienze, panni stesi su corde e gente che entrava e usciva dalle Roulotte vociando straniero, mi faceva sembrare il posto un normale campo di zingari con la loro vita di sempre. Cercai di individuare in tutto quel vespaio di gente il Camper del ragazzo della notte scorsa, mi ci volle qualche minuto per individuarlo,benche' non ne fossi certa mi avviai ugualmente in quella che ritenevo la direzione adatta.
Di notte i particolari specie in zone buie sfuggono. Mi avviai verso il posto, e cercai di fermare una donna coperta di stracci sudicie maleodoranti che aveva un aspetto da donna anziana, cercai di spiegarle chi fossi e cosa mi era successo quella notte in quel Camper da dove lei stessa era appena uscita. La donna che era gia' prevenuta nei miei confronti, inizio' a sbraitare a voce alta che ero "nu trans di mierd" detta alla napoletana, che che cazzo ero venuto a fare li immezzo "stu trans de mierd che voi..." parole che ripeteva ogni tre urli.
Cercai di spiegarle con la dovuta caòma ed educazione possibile, che non ero trans, e che ero stato stuprato da uno dei loro ragazzi, la donna si volto' urlando e chiamo' a raccolta altri uomini del posto, ne arrivarono quattro, sui trenta trentacinque anni circa che mi chiesero che cazzo volessi da loro. Sempre educatamente, cercai di ripetere che ero stata sequestrata e scopata senza la mia volonta' da uno dei ragazzi che ora non vedevo li intorno.
La donna continuava ad urlare ed insultarmi, mentre i quattro uomini mi minacciarono severamente: prove non ne avevo, e prima di accusare qualcuno dovevo dare prove. Confermai che il Camper dov'ero stato trascinato dal ragazzo, era quello dietro di noi, ma non potendo identificare il ragazzo, dovetti battere in ritirata dietro insulti di ogni genere e parolacce unite a minacce. Gente molto cordiale e amichevole quella mi dissi tra me mentre mi allontanavo a passo svelto. Arrivai sullo spiazzo che il sole batteva e scaldava un po troppo a quell'ora presto del mattino, mi voltai un'ultima volta verso quel campo che non avrei mai piu visitato, mentre la vecchia ancora urlava insulti verso di me, feci spallucce e mi voltai verso la strada per uscire dal posto.
Come la sera prima il sudicio mi aveva spaventata apparendo all'improvviso, altrettanto inaspettata fu il materializzarsi di tre dei quattro uomini del campo con cui avevo appena parlato, o meglio ricevuto minacce. Come avessero fatto ad arrivare prima di me senza che li avessi visti resta un mistero. Forse esisteva una stradina alternativa che non conoscevo. Sta di fatto che i tre mi sbarrarono la strada e in un italiano maccaronico, tipico di chi non parla bene la nostra lingua, mi minacciarono nuovamente..."Adesso paghi... venuto qui a accusare noi di stupri... paghi.." Non erano accuse false tornai a ripetere, il ragazzo mi aveva costretta ad un rapporto contro voglia, e in italia questo era reato dissi. Mi incazzai e gli urlai in faccia che dovevano educare meglio i loro figli e che... non finii la frase perche' due di loro, mi bloccarono le braccia, cercai di divincolarmi senza riuscirci, erano ben piazzati non certo come il sudicio che era magrolino e a cui potevo tener testa. Questi erano in tre contro una sola.
Pensai volessero pestarmi per l'accusa che avevo rivolto al loro ragazzo, invece fui trascinato a forza verso una Roulotte li a pochi passi che non avevo notato nemmeno la notte precedente, del sudicio, non avevo piu visto ombra, ne sapevo che fine gli avessero fatto fare. Trascinato a forza dentro quella Roulotte, lontana dalle altre giu nel campo, i tre chiusero la porta facendomi capire le loro intenzion. La violenza che avevo scampato la notte prima favorendo il ragazzo, la stavo per subire adesso li seduta stante.
Tornare in quel posto si era rivelata una pessima mossa. Bloccata per entrambe le braccia dai due uomini, il terzo mi strappo' di dossola T shirt e mi levo' a forza gli shorts con la gentilezza di un lottatore di Wrestling, una volta denudato pure lui, sempre bloccata dai suoi amici, mi ha fatto inginocchiare a forza sbattendomi il suo cazzo duro e odorante di piscia in gola, tenendomi per i capelli e facendomi male, mi sputo' in viso piu volte insultandomi come avevo gia sentito.
Mi vennero conati di vomito ma fortunatamente non avevo fatto colazione e non mi venne fuori nulla. Anche gli altri vollero togliersi lo sfizio di scoparmi in bocca a turno. Fui gettata con forza sul letto della Roulotte e li tenuta ferma nuovamente, i tre cercarono di scoparmi anche il culo, che ancora era allargato dalla sera prima. Cercai di oppormi, ma per evitare altre sberle e maltrattamenti mi feci trovare collaborativo, e cercai di farli ragionare lavorando di psicologia, cercai di scusarmi con loro e di fargli capire che avrei scopato piu volentieri se non mi avessero fatto violenza addosso. I tre uomini si calmarono in apparenza, la mia tattica stava funzionando, e cercai di mostrarmi disponibile nei loro confronti.
Finalmente placate le loro ire, iniziai a godermi la scopata vera e propria con loro tre, cercando di rendermi piu disponibile possibile nei loro confronti. Faceva caldo, e la mattinata si stava inoltrando verso il mezzogiorno, la Roulotte era al riparo sotto una sterpaglia di erba alta e una tettoia di un vecchio edificio ormai in decadenza e abbandonato. Forse un tempo una fabbrichetta mi domandai, mentre venivo presa da dietro per i fianchi da uno di loro, e senza tanti complimenti mi son sentita penetrare dal suo cazzo grosso che lo stronzo spingeva con forza senza preoccuparsi di farmi male.
Cercai di aiutarlo ma l'altro dei tre me lo mise in gola e dovetti soddisfare pure lui, mentre il terzo assisteva facendosi masturbare dalla mia mano destra. Quello dietro di me mi prese i lunghi capelli, me li fece a coda e mi tenne come fossi una puledra da domare, mentre mi inculava fortemente, e il suo compare davanti a me mi scopava la bocca.
Godevo e mi piaceva inutile negarlo, godevo benedendo qui tre bastardi che mi stavano procurando un piacere immenso. Quello davanti mi sborro' in bocca e ingoiai tutto senza farmelo dire, lui ne fu compiaciuto mentre mi insultava dandomi del trans puttana. Quello che masturbavo mi spruzzo' addosso sporcandomi dalla vita in giu', e l'ultimo dietro mi ingravido' per la seconda volta, venendomi e lavandomi bene il culo internamente di calda sperma, anche lui urlando di mettermi incinta. Per quella gente, mettere incinta le loro donne doveva essere la prassi mi dissi tra me, godevo venendo anch'io come avevo fatto la sera prima col sudicio. Svuotatosi le palle l'uomo mi ha mollata agli altri due, che nonostante fossero venuti non hanno ugualmente perso l'occasione di infilarmelo dentro con la sperma del loro amico ancora che mi colava giu per le gambe.
Ormai preso piu che mai anch'io dal piacere, ansimavo e godevo come una vaccona pregando di ingraviarmi anche all'uomo che mi stava stantuffando adesso, che accolse il mio desiderio e spruzzo' a fontana nel mio culo ormai slabbrato a dovere, dopo essermi venuto in bocca poco prima. Fossi stata davvero femmina, avrei dovuto abortire sicuramente dopo quel trattamento. Fui liquidata dai tre dopo avermi riempita a dovere e fatta allontanare alla svelta dalla Roulotte. Almeno stavolta mi permisero di rivestirmi, e mi minacciarono di non farmi piu vedere da quelle parti, o la lezione sarebbe stata piu pesante. Li rassicurai che non mi avrebbero mai piu vista, e cosi fu.
Del Sudicio non ho piu saputo nulla, probabilmente gli stessi familiari lo avevano nascosto chissa' dove, e per quanto riguarda quei tre uomini, pensando di avermi dato una bella lezione non avevano affatto capito, che la lezione l'avevo data io a loro con l'intelligenza e un po di sana astuzia. Essere furbi nella vita serve sempre, mi ero fatta una bella scopata con loro, facendogli credere che mi avevano dato una lezione. Per corrispondenza chrisbabyface@libero.it
A Milano, negli anni novanta ci fu il pienone di questi zingari come li chiamavamo al tempo, che con le loro Roulotte e le loro macchine si accampavano nelle zone piu nascoste e isolate per dar vita a una vera e propria cittadina di immigrati. In quel periodo d'estate specialmente quando faceva troppo caldo per dormire, e il sonno spariva a causa dell'afa, ero solito fare lunghe uscite notturne, per passeggiare nelle zone vicine adiacenti, e distanti del mio quartiere di residenza. Fu proprio durante una di queste passeggiate notturne che mi sono per caso e senza volerlo, imbattuta nel campo Rom che ribattezzai 'Sterpa' proprio perche' era disteso su uno spiazzo di molti metri quadri d'erba incolta e arbusti.
Immezzo a tutto cio' vi erano delle Roulotte sparse con tanto di auto adiacenti, di solito di marca Mercedes, ma potevano essere anche altre marche straniere. Riuscii a contare solo poche Roulotte prima che venissi spaventata da un ragazzo dietro le mie spallesbucato da non so dove, che mi fece sobbalzare e mi procuro' un bello spavento. Poco piu alto di me, indossava dei vestiti maleodoranti, una maglietta sudicia che un tempo doveva esser stata bianca senza maniche, e dei calzoncini corti sportivi anche quelli abbastanza sudici. L'odore che emanava tipico di chi si lava poco o nulla, mi fece apparire il ragazzo ancora piu odioso.
Dato il mio aspetto il tizio penso' fossi una ragazza, e mi chiese che ci facessi li a quell'ora in un italiano abbastanza chiaro ma con fare scortese. Appena aprii bocca per giustificarmi, il ragazzo sudicio mi chiese se fossi Trans. Dopo aver tentato di spiegargli chi fossi, il ragazzo allungo' le mani per tastarmi il petto in cerca di eventuali tette che ovviamente non avevo. Lo allontanai con una spinta infastidito, e gli dissi che me ne sarei andato subito, ma il tizio maleodorante mi blocco' la strada dicendo che dato ero li, potevo soddisfarlo, aveva voglia di scopare. Non mi sono mai tirata indietro in situazioni simili, puttana com'ero ogni occasione era ben vista per una sborrata colossale, ma dato il caldo e lo spavento ancora che avevo addosso, rifiutai declinando gentilmente l'invito del sudicio a seguirlo.
Lo pregai nuovamente di lasciarmi passare ma senza successo. Mi guardai intorno, era notte fonda, eravamo in una zona poco battuta da auto di passaggio, e anche avessi urlato aiuto nessuno mi avrebbe sentita. Pensai velocemente alla faccenda, era chiaro che quell'ammasso di sporcizia vivente non mi avrebbe mollata prima di averlo fatto svuotare a dovere.
Mi riguardai nuovamente intorno mentre il ragazzo spazientito continuava a farmi pressione per scopare. Eravamo solo noi due li al momento pensai, e se la voce del ragazzo non si abbassava, presto oltre a lui, sarebbero arrivati altri a dargli man forte, risultato? sarei stata violentata dal branco senza possibilita' di scelta alcuna. Dovevo decidere in fretta, meglio accontentarlo e poi andarmene, che esser vittima di un eventuale stupro di gruppo mi dissi.
Risposi alla fine che avrei scopato con lui, e il ragazzo sembro' calmarsi un'attimo, ma aggiunsi che non avrei accettato ne baci in bocca, ne rapporti senza protezione, e a prova di cio' estrassi dallo zainetto che portavo in spalla un preservativo ancora imbustato. Il tizio disse che per lui era Ok, tirandomi per un braccio cerco' di portarmi verso una delle Roulotte che avevo appena visto poco prima da lontano. Piu mi avvicinavo al campo, piu mi appariva strano e sinistro, tutto era silenzio, e il sudicio, come ormai lo avevo battezzato per via del suo odore, mi minaccio' di non fiatare o mi avrebbe presa a calci. Non avevo paura delle sua ridicole minacce, sapevo difendermi nonostante fosse poco piu alto di me, non era un colosso, ne robusto, io ero minuto e magrolino, ma avevo ottimi nervi, e forza a sufficienza per un eventuale scazzottata. Mi scostai i lunghi capelli da un lato del viso e lo seguii fino alla porta del suo Camper.
Il ragazzo apri' la porta e mi fece cenno di entrare alla svelta, pensai di trovarci la sua famiglia o qualcuno dei suoi familiari magari fratelli, invece lo trovai vuoto. All'interno vi erano tutti i comfort di un normale Camper da viaggio, cucinino, lavabo,un tavolino per quattro persone apparecchiato con bicchieri mezzi vuoti di credo fosse stata o birra o vino bianco. Un posto letto abbastanza comodo e stranamente pulito nonostante l'odore acre di sigaretta misto a puzza di fritto che aleggiava li dentro. Il sudicio si denudo' in tutta fretta, liberandosi della maglietta e dei calzoncini corti, non aveva mutande sotto e mi obbilgo' di spogliarmi.
Il fatto di essere continuamente messa di fretta mi infastidiva non poco. Lo guardai nudo, non era alla fine un brutto ragazzo se solo si fosse lavato avrebbe ottenuto un'aspetto piu decente, era magro e ben fatto, aveva un cazzo gia' in tiro di medie dimenzioni, capelli corti neri, gli avrei dato circa diciotto, vent'anni non di piu. Scoprii poi ne aveva solo diciassette, evidentemente i Rom maturano prima di aspetto che noi italiani.
L'idea di aver scopato con un ragazzino non mi era affatto piaciuta, ma questo accadde piu tardi. Il sudicio mi trascino' sul letto con lui per un braccio, nudi entrambi, io con addosso solo le calze autoreggenti a rete, lui nudo del tutto, ci buttammo sul letto rigido che certo non era comodo ma serviva allo scopo, l'odore era insopportabile, e faticavo a respirare, ma ormai ero li e tirarmi indietro ora avrebbe portato solo altri guai. Cercando di sforzarmi a non pensare al suo odore e aspetto sudicio, gli presi in pugno il cazzo duro, e me lo portai alle labbra carnose, aveva un fetore osceno, fossimo stati immezzo ad un campo di letame non avrei sentito differenza di odori. Chiusi gli occhi, scostai nuovamente da un lato i lunghi capelli, e lo presi in bocca iniziando a succhiarlo meglio che potevo, sperando e pregando non mi prendessi qualche infezione.
Il sudicio godeva e sembrava compiaciuto del lavoretto di bocca che gli stavo facendo, tanto che mi scarico' in gola dopo pochi minuti un bel fiotto di sperma caldo che mi ordino' di mandar giu'... Non era nei patti, ma obbedi' e ingoiai tutto. Avevo fatto il richiamo per l'antitetanica, ma non sapevo se sarebbe servito ad evitarmi malattie di altro genere. Il ragazzo mi fece sdraiare su un fianco, il letto era per due persone ma non si stava molto comodi a dire il vero, da dietro mi alzo' una gamba con la sua mano sporca, e cerco' senza riuscirci di infilarmelo dentro. Inizio' ad innervosirsi, e a dare a me la colpa dei suoi fallimenti perche' non collaboravo abbastanza, cercai di calmarlo e di collaborare come potevo per non farlo agitare troppo. Non capivo il motivo di tanta fretta e tanto nervosismo, alla fine ero li ed avevo obbedito ai suoi desideri, perche' incazzarsi.
Ci riprovo' e aiutato anche da me finalmente riusci' a penetrarmi facendomi anche un po male, cosa che lo fece sghignazzare, mentre io mi sarei volentieri alzato e lo avrei mandato a fare in culo, ma desistetti. Il sudicio mi penetro' ancora con violenza, facendomi nuovamente male, e sghignazzo' ancora, lo pregai almeno di non farmi cosi' male, mi disse di star zitta, mi diede della puttana, e mi disse di scopare e farlo godere. Non ero certo nelle condizioni adatte per godermi quella scopata improvvisata, ma cercai di rilassarmi e partecipare il piu possibile. Chiusi gli occhi, dimenticai il lezzo che ci circondava, e iniziai a godere davvero ad ogni suo colpo e ad ogni spinta.
Il ragazzo sapeva scopare davvero bene e lo stava dimostrando. Mi sfondo' il culo con il suo cazzo sporco e io godevo come una cagna insultata continuamente da lui dietro di me, che mi stringeva la gamba alzata quasi a farmi male e mi spingeva il suo cazzo fino allo stomaco palle comprese. Sborrando nuovamente mi inaffio' il culo di sperma caldo minacciandomi di ingravidarmi. Era impossibile mi ingravidasse dato non ero femmina, ma la cosa sembrava eccitarlo e lo assecondai dicendo di mettermi incinta. Sborrai anch'io senza accorgermene, alla fine mi era anche piaciuto inutile negarlo.
Continuando ad insultarmi dicendomi Troia Puttana schifosa, il sudicio si svuoto' per bene prima di lasciarmi la gamba e uscire dal mio culo ormai slargato, respingendomi come schifato. Se c'era qualcuna che doveva schifarsi li dentro ero io non certo lui mi dissi tra me. Il sudicio a malo modo mi caccio' fuori dalla Roulotte, nemmeno mi diede il tempo di rivestirmi e dovetti farlo una volta fuori dal mezzo, lontana dal campo, feci un pezzo di camminata tra le Roulotte e auto, nuda completamente. Poi trovato lo spiazzo dove mi aveva sorpreso il Sudicio, mi son rivestita con le natiche ancora doloranti per il brusco trattamento ricevuto poco prima.
Tornai a casa di filata senza proseguire oltre la mia passeggiata notturna. Per quella notte, ne avevo avute abbastanza. Appena rientrato la prima cosa che feci fu disinfettarmi da testa a piedi per evitare possibili infezioni o malattie, mi risciaquai ripetutamente la bocca con il colluttorio e mi disinfettai da testa a piedi dopo una bella doccia rinfrescante. Dormii bene dopo quella disinfestazione, e non mi svegliai fino al mattino dopo.
Tutta quella faccenda mi era piaciuta poco, nonostante avessi goduto come la vaccona mentre il sudicio mi sfondava il culo insultandomi continuamente. Son sempre stato testardo di natura, e volevo andare infondo alla faccenda, quella mattina di sole caldo messi un paio di shorts e una t-shirt scollacciata,con dietro una boccetta di deodorante e sterilizzante per corpo e mani, tornai al campo, decisa a parlare con qualcuno della famiglia del sudicio per raccontare che trattamento avevo ricevuto dal figlio.
Non avevo idea cosa potessi fare, ma era una situazione istintiva di vendetta per il trattamento ricevuto. Arrivato sul posto, il campo Rom Sterpa appariva di tutt'altro aspetto che la notte precedente. Se mi era sembrato un camposanto la notte, con la luce del sole assumeva tutt'altre sembienze, panni stesi su corde e gente che entrava e usciva dalle Roulotte vociando straniero, mi faceva sembrare il posto un normale campo di zingari con la loro vita di sempre. Cercai di individuare in tutto quel vespaio di gente il Camper del ragazzo della notte scorsa, mi ci volle qualche minuto per individuarlo,benche' non ne fossi certa mi avviai ugualmente in quella che ritenevo la direzione adatta.
Di notte i particolari specie in zone buie sfuggono. Mi avviai verso il posto, e cercai di fermare una donna coperta di stracci sudicie maleodoranti che aveva un aspetto da donna anziana, cercai di spiegarle chi fossi e cosa mi era successo quella notte in quel Camper da dove lei stessa era appena uscita. La donna che era gia' prevenuta nei miei confronti, inizio' a sbraitare a voce alta che ero "nu trans di mierd" detta alla napoletana, che che cazzo ero venuto a fare li immezzo "stu trans de mierd che voi..." parole che ripeteva ogni tre urli.
Cercai di spiegarle con la dovuta caòma ed educazione possibile, che non ero trans, e che ero stato stuprato da uno dei loro ragazzi, la donna si volto' urlando e chiamo' a raccolta altri uomini del posto, ne arrivarono quattro, sui trenta trentacinque anni circa che mi chiesero che cazzo volessi da loro. Sempre educatamente, cercai di ripetere che ero stata sequestrata e scopata senza la mia volonta' da uno dei ragazzi che ora non vedevo li intorno.
La donna continuava ad urlare ed insultarmi, mentre i quattro uomini mi minacciarono severamente: prove non ne avevo, e prima di accusare qualcuno dovevo dare prove. Confermai che il Camper dov'ero stato trascinato dal ragazzo, era quello dietro di noi, ma non potendo identificare il ragazzo, dovetti battere in ritirata dietro insulti di ogni genere e parolacce unite a minacce. Gente molto cordiale e amichevole quella mi dissi tra me mentre mi allontanavo a passo svelto. Arrivai sullo spiazzo che il sole batteva e scaldava un po troppo a quell'ora presto del mattino, mi voltai un'ultima volta verso quel campo che non avrei mai piu visitato, mentre la vecchia ancora urlava insulti verso di me, feci spallucce e mi voltai verso la strada per uscire dal posto.
Come la sera prima il sudicio mi aveva spaventata apparendo all'improvviso, altrettanto inaspettata fu il materializzarsi di tre dei quattro uomini del campo con cui avevo appena parlato, o meglio ricevuto minacce. Come avessero fatto ad arrivare prima di me senza che li avessi visti resta un mistero. Forse esisteva una stradina alternativa che non conoscevo. Sta di fatto che i tre mi sbarrarono la strada e in un italiano maccaronico, tipico di chi non parla bene la nostra lingua, mi minacciarono nuovamente..."Adesso paghi... venuto qui a accusare noi di stupri... paghi.." Non erano accuse false tornai a ripetere, il ragazzo mi aveva costretta ad un rapporto contro voglia, e in italia questo era reato dissi. Mi incazzai e gli urlai in faccia che dovevano educare meglio i loro figli e che... non finii la frase perche' due di loro, mi bloccarono le braccia, cercai di divincolarmi senza riuscirci, erano ben piazzati non certo come il sudicio che era magrolino e a cui potevo tener testa. Questi erano in tre contro una sola.
Pensai volessero pestarmi per l'accusa che avevo rivolto al loro ragazzo, invece fui trascinato a forza verso una Roulotte li a pochi passi che non avevo notato nemmeno la notte precedente, del sudicio, non avevo piu visto ombra, ne sapevo che fine gli avessero fatto fare. Trascinato a forza dentro quella Roulotte, lontana dalle altre giu nel campo, i tre chiusero la porta facendomi capire le loro intenzion. La violenza che avevo scampato la notte prima favorendo il ragazzo, la stavo per subire adesso li seduta stante.
Tornare in quel posto si era rivelata una pessima mossa. Bloccata per entrambe le braccia dai due uomini, il terzo mi strappo' di dossola T shirt e mi levo' a forza gli shorts con la gentilezza di un lottatore di Wrestling, una volta denudato pure lui, sempre bloccata dai suoi amici, mi ha fatto inginocchiare a forza sbattendomi il suo cazzo duro e odorante di piscia in gola, tenendomi per i capelli e facendomi male, mi sputo' in viso piu volte insultandomi come avevo gia sentito.
Mi vennero conati di vomito ma fortunatamente non avevo fatto colazione e non mi venne fuori nulla. Anche gli altri vollero togliersi lo sfizio di scoparmi in bocca a turno. Fui gettata con forza sul letto della Roulotte e li tenuta ferma nuovamente, i tre cercarono di scoparmi anche il culo, che ancora era allargato dalla sera prima. Cercai di oppormi, ma per evitare altre sberle e maltrattamenti mi feci trovare collaborativo, e cercai di farli ragionare lavorando di psicologia, cercai di scusarmi con loro e di fargli capire che avrei scopato piu volentieri se non mi avessero fatto violenza addosso. I tre uomini si calmarono in apparenza, la mia tattica stava funzionando, e cercai di mostrarmi disponibile nei loro confronti.
Finalmente placate le loro ire, iniziai a godermi la scopata vera e propria con loro tre, cercando di rendermi piu disponibile possibile nei loro confronti. Faceva caldo, e la mattinata si stava inoltrando verso il mezzogiorno, la Roulotte era al riparo sotto una sterpaglia di erba alta e una tettoia di un vecchio edificio ormai in decadenza e abbandonato. Forse un tempo una fabbrichetta mi domandai, mentre venivo presa da dietro per i fianchi da uno di loro, e senza tanti complimenti mi son sentita penetrare dal suo cazzo grosso che lo stronzo spingeva con forza senza preoccuparsi di farmi male.
Cercai di aiutarlo ma l'altro dei tre me lo mise in gola e dovetti soddisfare pure lui, mentre il terzo assisteva facendosi masturbare dalla mia mano destra. Quello dietro di me mi prese i lunghi capelli, me li fece a coda e mi tenne come fossi una puledra da domare, mentre mi inculava fortemente, e il suo compare davanti a me mi scopava la bocca.
Godevo e mi piaceva inutile negarlo, godevo benedendo qui tre bastardi che mi stavano procurando un piacere immenso. Quello davanti mi sborro' in bocca e ingoiai tutto senza farmelo dire, lui ne fu compiaciuto mentre mi insultava dandomi del trans puttana. Quello che masturbavo mi spruzzo' addosso sporcandomi dalla vita in giu', e l'ultimo dietro mi ingravido' per la seconda volta, venendomi e lavandomi bene il culo internamente di calda sperma, anche lui urlando di mettermi incinta. Per quella gente, mettere incinta le loro donne doveva essere la prassi mi dissi tra me, godevo venendo anch'io come avevo fatto la sera prima col sudicio. Svuotatosi le palle l'uomo mi ha mollata agli altri due, che nonostante fossero venuti non hanno ugualmente perso l'occasione di infilarmelo dentro con la sperma del loro amico ancora che mi colava giu per le gambe.
Ormai preso piu che mai anch'io dal piacere, ansimavo e godevo come una vaccona pregando di ingraviarmi anche all'uomo che mi stava stantuffando adesso, che accolse il mio desiderio e spruzzo' a fontana nel mio culo ormai slabbrato a dovere, dopo essermi venuto in bocca poco prima. Fossi stata davvero femmina, avrei dovuto abortire sicuramente dopo quel trattamento. Fui liquidata dai tre dopo avermi riempita a dovere e fatta allontanare alla svelta dalla Roulotte. Almeno stavolta mi permisero di rivestirmi, e mi minacciarono di non farmi piu vedere da quelle parti, o la lezione sarebbe stata piu pesante. Li rassicurai che non mi avrebbero mai piu vista, e cosi fu.
Del Sudicio non ho piu saputo nulla, probabilmente gli stessi familiari lo avevano nascosto chissa' dove, e per quanto riguarda quei tre uomini, pensando di avermi dato una bella lezione non avevano affatto capito, che la lezione l'avevo data io a loro con l'intelligenza e un po di sana astuzia. Essere furbi nella vita serve sempre, mi ero fatta una bella scopata con loro, facendogli credere che mi avevano dato una lezione. Per corrispondenza chrisbabyface@libero.it
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