Weekend inaspettato la fine.
di
Toscanaccio
genere
incesti
Abbiamo ordinato le pizze e nell'attesa io e mia figlia Giulia abbiamo ricominciato a scopare. Lo abbiamo fatto in tutte le posizioni, io sopra lei sotto, lei sopra io sotto, sul fianco, alla pecorina insomma una goduria continua. Finalmente arrivano le pizze così possiamo riprendere un po' di forze visto che siamo stanchi. Appena finito di mangiare Giulia si ributta sul mio cazzo e con dei giochetti di lingua e bocca me lo fa tornare duro. A quel punto lei vogliosa mi chiede di nuovo di essere scopata ed io non posso certo lasciarmi scappare una giovane troietta come mia figlia. Ricominciamo a scopare, la sua fica ormai completamente dilatata accoglie il mio cazzo duro come non mai in tutti lughi della casa sul suo lettino, sul divano, perfino nell'auto in garage, ha sempre voglia. Concludiamo la nostra cavalcata sul letto della mia camera e sfiniti ci rilassiamo. Ma dura poco perché veniamo risvegliati dallo squillo particolare del mio smartphone. È una video chiamata, mi infilo velocemente una t-shirt e vado in cucina mi siedo e poggio il telefono sul tavolo così può vedere solo la faccia senza vedere che sotto sono nudo. Cominciamo a parlare, le chiedo:
" Come sta tua madre?"
" Bene, avete mangiato?, Giulia dov'è?"
Le rispondo che è nella sua cameretta perché è stanca. Invece è di fronte a me che si sta masturbando e mi fa capire che ha ancora voglia. Poi fa una cosa che non mi aspettavo, è scesa sotto il tavolo ed ha cominciato a farmi un nuovo pompino, facendomi fare dei versi di godimento a tal punto che mia moglie al telefono mi chiedeva se stavo bene, visto che ero rosso in viso. A quel punto le ho detto che dovevo andare in bagno ed ho chiuso la telefonata. Mi sono alzato dal tavolo ed ho tirato su anche mia figlia.
"Giulia, piccola troietta, hai giocato sporco ora lo faccio io"
Quindi senza tanti complimenti lo piegata sul tavolo della cucina ed ho puntato al buchino,del suo rotondo culetto, il cazzo, che grazie al suo pompino era nuovamente in tiro. Ho spinto con forza, ho fatto entrare solo la cappella e mi sono fermato.
"Papà mi hai fatto male"
"Tua madre poteva scoprirci quando hai il pompino mentre ero al telefono"
"Era troppo libidinoso spompinarti mentre parlavi con mamma"
E mentre lei mi dice questo io con un'altra potente spinta le affondo il mio cazzo nel culo fino a sbattere le palle sulla sua fica aperta. Lei urla di nuovo ed allora io mi fermo dentro. Dopo diversi secondi le chiedo se il colore sta passando e alla sua risposta affermativa comincio a scoparla con movimenti lenti. Sento che i suoi gemiti stanno
diventando godimento quindi aumento il ritmo finché non è lei ad incitarmi a scoparla più forte perché le sta piacendo un casino. E così spingo sempre sempre più forte, più forte fino a scaricare nel suo bel culetto gli ultimi schizzi di sborra rimasti. Tiro fuori il cazzo da quel buchino ormai allargato e mi siedo completamente spossato, le si alza dal tavolo e viene a sedersi sulle mie ginocchia baciandomi appassionatamente.
"Papà se le punizioni che mi dai sono così voglio essere punita tutti i giorni"
Giulia, io sono fortunato ad avere scoperto di avere in casa una così giovane troietta. Ma ora pensiamo a goderci nel vero senso della parola questi due giorni che saremo soli".
" Come sta tua madre?"
" Bene, avete mangiato?, Giulia dov'è?"
Le rispondo che è nella sua cameretta perché è stanca. Invece è di fronte a me che si sta masturbando e mi fa capire che ha ancora voglia. Poi fa una cosa che non mi aspettavo, è scesa sotto il tavolo ed ha cominciato a farmi un nuovo pompino, facendomi fare dei versi di godimento a tal punto che mia moglie al telefono mi chiedeva se stavo bene, visto che ero rosso in viso. A quel punto le ho detto che dovevo andare in bagno ed ho chiuso la telefonata. Mi sono alzato dal tavolo ed ho tirato su anche mia figlia.
"Giulia, piccola troietta, hai giocato sporco ora lo faccio io"
Quindi senza tanti complimenti lo piegata sul tavolo della cucina ed ho puntato al buchino,del suo rotondo culetto, il cazzo, che grazie al suo pompino era nuovamente in tiro. Ho spinto con forza, ho fatto entrare solo la cappella e mi sono fermato.
"Papà mi hai fatto male"
"Tua madre poteva scoprirci quando hai il pompino mentre ero al telefono"
"Era troppo libidinoso spompinarti mentre parlavi con mamma"
E mentre lei mi dice questo io con un'altra potente spinta le affondo il mio cazzo nel culo fino a sbattere le palle sulla sua fica aperta. Lei urla di nuovo ed allora io mi fermo dentro. Dopo diversi secondi le chiedo se il colore sta passando e alla sua risposta affermativa comincio a scoparla con movimenti lenti. Sento che i suoi gemiti stanno
diventando godimento quindi aumento il ritmo finché non è lei ad incitarmi a scoparla più forte perché le sta piacendo un casino. E così spingo sempre sempre più forte, più forte fino a scaricare nel suo bel culetto gli ultimi schizzi di sborra rimasti. Tiro fuori il cazzo da quel buchino ormai allargato e mi siedo completamente spossato, le si alza dal tavolo e viene a sedersi sulle mie ginocchia baciandomi appassionatamente.
"Papà se le punizioni che mi dai sono così voglio essere punita tutti i giorni"
Giulia, io sono fortunato ad avere scoperto di avere in casa una così giovane troietta. Ma ora pensiamo a goderci nel vero senso della parola questi due giorni che saremo soli".
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