Viaggi
di
Chicken1973
genere
sentimentali
... e mentre eravamo lì ansimanti, le nostre gambe intrecciate, distesi di lato sul letto, io che vedo la sua schiena, i nostri corpi uniti nelle pelvi, la nostra forbice di pelle e di sudore, lei che afferra una mia gamba e ci si aggrappa per unirci meglio, sempre più in profondità, io che con il mio membro cerco di arrivare a toccare la punta del suo cuore, e nel frattempo mi muovo per allargarle la fica, viaggiando con il mio pene dal suo clitoride alla striscia di carne che la divide dall’ano.
Mentre facevamo l’amore dopo tante notti in cui stanchezza e figli adolescenti pochi metri oltre la porta della nostra stanza avevano complottato contro il nostro sesso.
In quel momento, pensai a Marty Mc Fly e alla sua DeLorean.
Pensai a Bill Murray e alla sua sveglia nel giorno della marmotta.
Pensai a Troisi e Benigni in una notte di pioggia sotto ad un albero.
Perché mia moglie ed io in quel momento, in quella posizione, non siamo più in Italia, cinquantenni un po’ appesantiti dagli anni e dalla vita.
Non siamo nella nostra stanza, tana e rifugio e campo di battaglia alla fine di ogni nostra giornata, spesso trascorsa lontani l’uno dall’altra.
Non siamo sul letto che condividiamo quasi ogni sera da diciotto anni a questa parte.
Improvvisamente i nostri corpi sono più giovani di venti anni, intrecciati su lenzuola straniere alla luce di un pomeriggio d’estate, in una stanza d’albergo rimediata neanche ricordo come, al termine di un viaggio in pullman che da Salvador di Bahia ci ha portato, attraverso le piantagioni di canna da zucchero per arrivare al confine del mare, sulle spiagge di Portó de Galinhas.
Giovane coppia che ha coronato il sogno di quel viaggio in Brasile, per raggiungere amiche emigrate per trascorrere in pace la seconda metà della propria vita, su un’isola cruda e selvaggia divisa dalla foce del Rio Inferno dalla più turistica Morro de Sao Paulo.
Io che mi sono fatto custode di una chitarra rimasta in Italia, da restituire attraverso l’oceano e attraverso gli anni.
Giovane coppia con il desiderio di germogliare, alla ricerca di un figlio che sia concepito in una terra di sole e di musica.
Amanti che ora scopano intrecciati su un letto d’albergo, senza pensare ad altro che a darsi piacere finché c’è tempo da passare assieme.
Marty McFly ha la sua DeLorean.
Mia moglie ed io abbiamo la nostra posizione della forbice per viaggiare nel tempo.
I nostri sfregamenti e le nostre sconcezze.
Gli unici terroristi, quei due figli adolescenti oltre la porta della nostra stanza, e l’ansia che possano sentirci fare quelle cose che i genitori non fanno.
...Poi mia moglie si lamenta che ci metto sempre troppo a venire.
Mentre facevamo l’amore dopo tante notti in cui stanchezza e figli adolescenti pochi metri oltre la porta della nostra stanza avevano complottato contro il nostro sesso.
In quel momento, pensai a Marty Mc Fly e alla sua DeLorean.
Pensai a Bill Murray e alla sua sveglia nel giorno della marmotta.
Pensai a Troisi e Benigni in una notte di pioggia sotto ad un albero.
Perché mia moglie ed io in quel momento, in quella posizione, non siamo più in Italia, cinquantenni un po’ appesantiti dagli anni e dalla vita.
Non siamo nella nostra stanza, tana e rifugio e campo di battaglia alla fine di ogni nostra giornata, spesso trascorsa lontani l’uno dall’altra.
Non siamo sul letto che condividiamo quasi ogni sera da diciotto anni a questa parte.
Improvvisamente i nostri corpi sono più giovani di venti anni, intrecciati su lenzuola straniere alla luce di un pomeriggio d’estate, in una stanza d’albergo rimediata neanche ricordo come, al termine di un viaggio in pullman che da Salvador di Bahia ci ha portato, attraverso le piantagioni di canna da zucchero per arrivare al confine del mare, sulle spiagge di Portó de Galinhas.
Giovane coppia che ha coronato il sogno di quel viaggio in Brasile, per raggiungere amiche emigrate per trascorrere in pace la seconda metà della propria vita, su un’isola cruda e selvaggia divisa dalla foce del Rio Inferno dalla più turistica Morro de Sao Paulo.
Io che mi sono fatto custode di una chitarra rimasta in Italia, da restituire attraverso l’oceano e attraverso gli anni.
Giovane coppia con il desiderio di germogliare, alla ricerca di un figlio che sia concepito in una terra di sole e di musica.
Amanti che ora scopano intrecciati su un letto d’albergo, senza pensare ad altro che a darsi piacere finché c’è tempo da passare assieme.
Marty McFly ha la sua DeLorean.
Mia moglie ed io abbiamo la nostra posizione della forbice per viaggiare nel tempo.
I nostri sfregamenti e le nostre sconcezze.
Gli unici terroristi, quei due figli adolescenti oltre la porta della nostra stanza, e l’ansia che possano sentirci fare quelle cose che i genitori non fanno.
...Poi mia moglie si lamenta che ci metto sempre troppo a venire.
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