Mai sazia

di
genere
tradimenti

“E cosa fai di bello, oggi?”
Teresa fa spallucce, prima di rispondermi, mentre sorseggia il suo caffé. Poi fa un cenno a Gina, la nostra colf, che può andare.
“Alle 9 e mezzo ho appuntamento con tuo cugino...”
“Mario?”
“No, Claudio! C'è uno sciopero delle toghe, quindi è libero. Mi ha chiesto di fare colazione insieme.”
“Al bar?”
“Sciocchino! Qui; lui porta i cornetti... e poi ti facciamo cornuto! Mi ha fatto notare che è quasi un mese che non ci vediamo.”
“Che troia che sei. Ricordati di accendere la cam: non so se ce la faccio, ma se posso, vi guardo volentieri!”
Mi fa l'occhietto.
“Comunque, credo di aver diritto anch'io, qualche volta.”
“Lo sai che mi piace molto di più che tu mi guardi fare la troia con gli altri. Anzi, devo ricordarmi di metterti la gabbietta: non vorrei che ti venissero fantasie strane, che quella puttana di Marta, la tua segretaria, sarebbe felicissima di soddisfare.”
“Ma io...”
“Se fai il bravo, vedremo... stasera!”
“E poi, che fai?
“Intendi prima che torni?”
“Certo!”
“Alle 13 pranzo con quell'amico di tuo fratello...”
“Quale?”
“Quello nuovo. È un primo incontro, giusto per conoscerci. Anche se tuo fratello ne dice un gran bene.”
“Capisco! Dai, mettimi questa gabbietta, che devo proprio andare!”
Fa suonare tre volte il campanello e Gina ci raggiunge con la gabbietta su un vassoio. Teresa la prende e, senza curarsi della presenza della colf, mi abbassa le mutande e mi sistema la gabbietta, serrandone il lucchetto. La chiave, poi, la fa scivolare nel braccialetto che porta sempre al polso.
“Puoi andare, tesoro! E divertiti a guardarmi!” mi stampa un bacio sulle labbra e mi lascia andar via con la certezza che le mie corna avranno un ulteriore sviluppo.

9, 30: sono in pieno Consiglio d'amministrazione, ma non resisto alla tentazione di sbirciare sul cellulare, aprendo l'applicazione che mi connette con la cam installata nella mia camera da letto. E ancora tutto grigio: avrà dimenticato di accenderla? No, ecco che si illumina ed il volto di Teresa mi appare in primo piano. Leggo il labiale, non potendo tenere aperto il volume.
“Ci sei?”
Poi continua, mi pare, dicendo che Claudio è appena arrivato e Gina lo sta facendo entrare. Ma non posso giurarci. Si allontana ed io chiudo l'applicazione: che palle dover star qui ad ascoltare questi stronzi che si sentono in diritto di dire la loro, salvo poi condividere sempre la mia decisione finale, mentre Teresa sta per concedersi a mio cugino. La mia voglia di guardarla è pari solo alla sua di essere vista da me mentre mi regala corna con tutto l'amore che può. Sono costretto a chiudere: devo continuare la riunione.
10,40: finalmente anche l'ultimo stronzo è andato fuori dalle palle.
“Marta, sono molto occupato. Non voglio essere disturbato per nessun motivo!”
Accendo lo schermo e trasmetto il video che compare sul mio mobile. Vedo le gambe spalancate di Teresa e mio cugino tra di loro. Ha un cazzo da favola, dice Teresa, ma è così povero di idee. Lui lo fa sempre nello stesso modo; sento, a basso volume, i gemiti incontrollati di mia moglie: da quanto tempo sono lì? Non lo saprò mai ed alla fine non è importante né per me né per lei. Lei non misura il piacere con il tempo, ma con le sensazioni che prova. Con la voglia di ricominciare che le resta dentro quando ha finito di scopare. Perché, come dice sempre, più le piace più ha voglia, Quanto sono belle le sue gambe, tutto ciò che posso vedere, tornite e lisce,
Claudio esce da lei: vedo il suo cazzo lucido di umori e la fica di Teresa aperta e grondante. Lui si alza, menandosi velocemente e va ad offrirglielo in bocca: non c'è bisogno di essere un mago per capire che ha voglia di riempirle la bocca di sborra. E non dovrei conoscere Teresa, per credere che si tirerà indietro. Lo prende in bocca, afferrandolo con una mano e continuando lei l'opera di su e giù che era di mio cugino. Vedo le sue gote gonfiarsi e sgonfiarsi ed il movimento della gola mi fa capire che sta ingoiando, come sempre, anche se un po' le sfugge.
Quando Claudio ha finito di eruttare, le dà un bacio sulla fronte e si allontana in direzione del bagno.
Teresa si alza e si avvicina alla cam: il suo viso è di nuovo in primo piano, con un grande sbaffo di sborra che le cola sul mento, Mi manda un bacio e spegne: ho il cazzo che mi fa male, costretto in quella gabbietta, impossibilitato a sfogarmi. Spengo anch'io e cerco di tornare al lavoro.

Pausa pranzo: mangio un boccone al volo, come un qualsiasi dipendente, alla mensa aziendale. Il bip di whatsapp me lo fa quasi andare di traverso.
“Ciao, amore! Che fai?”
“Mangio... ma ho quasi finito!”
“Accendo la telecamera?”
Deglutisco, non senza difficoltà.
“Con chi sei?”
“Ti avevo detto che mi vedevo con un amico di tuo fratello, no?”
“Sì! Ma mi avevi detto che sarebbe stato solo un incontro conoscitivo.”
“Hai ragione! Ma è un fico pazzesco e non si tira indietro. Potevo lasciarmelo scappare?”
“Penso di no!” tanto, se pensassi il contrario, farebbe uguale. “Quanti anni ha?”
“Non gliel'ho chiesto. Perché?”
“Se dici che è amico di mio fratello, sarà molto giovane!”
“Beh, credo meno di 20!”
“Ma almeno è maggiorenne?”
“Altrimenti a tuo fratello gli taglio le palle!”
“Ok! Dammi 2 minuti che torno in ufficio!”
Risalgo di corsa le scale: appena apro, Teresa sta già baciandosi con un ragazzino senza barba, ma con un fisico da decatleta. La monellaccia non si preoccupa che ci siano almeno 20 anni tra lei e lui. Devo dire che Teresa non dimostra tutti i suoi anni, ma ce li ha... gli abbassa i pantaloni e spunta un attrezzo in linea con tutto il resto del corpo. Mia moglie ha un moto di meraviglia, poi si gira verso la cam e si lecca le labbra, prima di lasciare affondare quel cazzo in bocca, fino a farselo sentire in gola. Sapete qual è il bello di tutto questo? Che tutti credono che io sia all'oscuro di tutto, anche quel porco di mio fratello, che non solo si tromba la cognata troia, ma le procura anche altri amanti.
Maledetta gabbia: avrei voglia di masturbarmi, di godere anch'io! E, invece, mi tocca guardarla, con la lingua che mulina sapientemente intorno alla cappella, con le labbra che avviluppano il glande e le gote che si gonfiano e sgonfiano al ritmo del risucchio. Poi si butta letteralmente sul letto a pecorina e lo invita ad incularla. Lui ha un attimo di perplessità: forse teme di farle male con quel randello che si ritrova in mezzo alle gambe; ma lei lo rassicura.
“Tranquillo! La porta non è aperta: è spalancata!”
Non se lo lascia più ripetere: il suo corpo muscoloso si insinua, in piedi, tra le gambe di lei ed iò cazzo scivola nel culo. Teresa emette un gridolino: penso che Gina si sditalini sentendola gemere coi suoi amanti, almeno ogni tanto.
Guardare Teresa con questo ragazzo è ancora più bello che vederla con mio cugino: è lei che prende l'iniziativa, che lo guida, che lo fa accelerare per poi fargli riprendere un ritmo blando. Con mio cugino sa di non poterlo fare: con lui, come detto, missionario e basta, anche se dura un bel po'. Guardo l'orologio: senza che mi sia annoiato è già passata mezz'ora. E neanche loro si sono annoiati, mi pare. Teresa se lo è fatto ficcare dappertutto, financo nelle orecchie se lo farebbe mettere, se ci entrasse, ed ora è in ginocchio, davanti alui,pronta a ricevere la benedizione della sa sborrata dritta in gola o sulla faccia.
Devo tornare a lavorare: ho un appuntamento. Riesco solo a godermi i primi spruzzi di lui che le piovono sulla fronte e sulle labbra.


Si è fatto sera! L'appuntamento che avevo con un cliente importante è stato lungo e snervante, ma sono riuscito a portare a casa una bella commessa, che ci assicura lavoro per più di un anno e anche importanti guadagni. Sono solo le 6, ma mollo tutto e torno a casa: mia moglie ha promesso di darla anche a me, stasera e non vedo l'ora di liberarmi di questa gabbia e di scoparla. A mangiare penseremo poi.
Suona il telefono. Rispondo col vivavoce.
“Pronto?”
“Amore? Stai tornando?”
“Sì, sono appena partito!”
“Siamo rimasti senza pane. Ti fermi a prenderlo?”
Cazzo! È la nostra frase convenzionale: c'è qualcuno a casa e lei sta per scoparselo. Sinceramente sono un po' deluso e soprattutto ora il cazzo mi fa davvero male, ma non posso deluderla.
“Certo, amore! Sfilatini, come piacciono a te!”
Ride.
“Grazie, sei un tesoro!”
Non mi resta altro da fare che parcheggiarmi in un posto poco frequentato della zona industriale, e di guardarmi il nuovo spettacolo al cellulare.
Sono in 2: uno lo conosco bene. Gigi è stato l'amante di mia moglie per oltre 5 anni. Amante vero, intendo, non solo sesso, ma anche tutto il resto. Poi si era trasferito, per tornare nella sua terra e tutto era finito. Evidentemente, per qualche motivo, è tornato. L'altro, di qualche anno più giovane, invece non l'ho mai visto. Per Teresa, scoparseli tutti e due non è un problema. E, da qunto vedo, neanche loro fanno tanto gli schizzinosi. Gigi sa di potersi permettere tutto, l'altro rimane più guardingo, ma i due sono molto esperti nel coinvolgerlo. Devo dire che, a parte i miei problemi, mi fa piacere la cosa: non vedevo Teresa impegnata in una doppia da un po' di tempo. Mi entusiasma la sua capacità di prendere due cazzi in fica, o uno per buco: al punto che mi sorprendo a fantasticare di come potrebbe essere un terzo cazzo in bocca. L'eccitazione è a mille: spero solo che finiscano presto per tornare a casa, dalla mia amata sposa e prendere i miei diritti coniugali. Ma gigi è campione di maratona: si sono fatte le 20 e stanno ancora scopando. Riparto: sarò vicino a casa e potrò rientrare non appena loro saranno usciti. Quasi ci scontriamo, mentre io parcheggio e loro si infilano in auto. Salgo a casa: Teresa mi si getta al collo felice di rivedermi, come tutte le sere.
“Mangiamo? Ho una fame!”
“Veramente vorrei prendere la mia parte, se non ti dispiace”.
Si siede su una poltrone e allarga le gambe: non ha intimo addosso.
“Guarda come sono ridotta! Proprio non ce la faccio, amore! E domani devo ricominciare”. Perchè per lei scopare è un dovere improcrastinabile “Ma domani è venerdì: sabato ti prometto che sarò a tua completa disposizione”.
“Ma se sabato passeremo tutta la giornata con il tuo fidanzato, come sempre!” Paolo è colui che ha sostituito Gigi nel cuore di Teresa ed è l'unico a conoscenza del mio ruolo.
“Appunto: sarò a vostra esclusiva disposizione!”
“Geloso com'è?”
“E ora che anche lui si faccia una ragione: non imbavaglio la mia fica per niente e per nessuno. Per fortuna tu mi capisci, vero? Ora, fatti fare un pompino da Gina e poi mangiamo!” mi abbassa i pantaloni, mi libera il cazzo e Gina è pronta e servizievole come sempre. Ma io avevo voglia di lei!
di
scritto il
2022-12-14
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