Mamma e figlio - Allievo e maestra 8
di
Andrea2022
genere
incesti
-Vieni amore, siediti sul letto accanto a me.
Aveva detto lei rivolgendosi al marito aggiungendo poi:
Spogliati anche tu che se vuoi giochiamo un po' anche se stanotte Luca non mi dato tregua.
E' davvero incredibile nostro figlio, più giorni passano e più apprende i segreti per farmi godere e godere lui stesso del mio corpo.
Credimi, quando mi lecca o è dentro di me, ho l'impressione di fare un balzo indietro nel tempo e sento te, il tuo profumo, il calore del tuo corpo, la tua voce, le tue labbra e la tua verga che mi scava il corpo per sublimare il mio piacere sempre più dentro, sempre più in alto sino al cervello sino alla scossa finale delle tue contrazioni dentro di me e del tuo seme caldo e potente nei suoi fiotti che paiono non finire mai.. in quel momento sei tu e lui, nostro figlio che gode e mi fa godere come solo tu sei stato capace e sei ancora capace di fare nonostante tutto.
Vi amo.. vi amo entrambi e so che non potrei più fare a meno di lui, del suo cazzo e del delirio che mi provoca la tua dolcezza.
Sai, stanotte per la prima volta gli ho infilato un plug nell'ano ed ha reagito davvero bene al punto che sono convinta che presto vorrà essere come te, porco, complice e affettuoso come lo eri tu alla sua età ed io lo vorrò contraccambiare divenendo la sua troia pronta a soddisfare ogni suo desiderio.-
A quelle parole e le promesse che conteneva, il ragazzo si era eccitato esibendo per la prima volta la sua verga in tiro davanti agli occhi stupiti del padre.
-Hai visto Fulvio che argomenti ha tuo figlio.. non avevo ragione a dire che sei tu alla sua età?!
Sei tu la prima volta che ci siamo visti e me lo hai subito esibito invitandomi a provarlo come se una troietta vogliosa di cazzo e complici di un'avventura anche se ci conoscevamo solo da pochi minuti ed io non ricordavo neanche il tuo nome.
Dio! Dio se ricordo quel momento!
Sento ancora gli schiocchi della mia saliva mentre te lo succhiavo.
Sento i profumo aspro che emanava la tua cappella gonfia e gustosa, sento i tuoi testicoli gonfi e ricoperti di peli ispidi, sento le tue mani sui capelli.. i tuoi ansimi e il grido liberatorio mentre mi riempivi la bocca coi tuoi bollenti fiotti e capendo all'istante che sarei stata la donna delle tua vita ed io stessa ingoiando sentivo che insieme al seme che mi scendeva nello stomaco ti stavo fagocitando entrandoti nel cervello e facendoti mio per sempre.
Che meraviglia!-
Dopo una lunga e riflessiva pausa di silenzio in cui parlavano solo gli occhi dei tre che si scrutavano complici e vogliosi la donna rivolgendosi al marito:
-Fulvio.. lo vuoi fare? "SI!"-
E poi:
-Luca.. lo desideri anche tu? "SI!"
Aveva risposto il figlio.
A quel punto la donna aveva indossato lo strap-on e mentre il marito chino sul figlio aveva cominciato a succhiargli il cazzo, lei da dietro gli aveva lubrificato l'ano e con un colpo secco l'aveva penetrato.
L'uomo era abilissimo nella pratica della fellatio e la circostanza che stesse facendo un pompino al figlio mentre la moglie se lo inculava, aveva esaltato in modo parossistico la sua libidine.
Il servizio che gli stava facendo il padre con le mani e la bocca facevano godere il ragazzo in modo incredibile; Intenso come quando glielo succhiava la mamma ma anche diverso e più perverso.
Il padre infatti grazie alla maggiore forza, gli sollevava il bacino spingendosi con la lingua sul perineo ed il buco del culo dilatandolo con le dita per poi infilarvi la lingua.
Gli abili e rapidi spostamenti delle dita, delle labbra e della lingua dall'interno delle cosce, sulla verga,sullo scroto, sul buco del culo spingendosi con le mani anche sul petto dove gli strizzava i capezzoli provocandogli sensazioni di dolore che ne esaltavano l'eccitazione rendendogli il cazzo sempre più gonfio e duro.
Il padre lo manovrava come fosse uno strumento musicale e come uno strumento, tutto il suo corpo vibrava sino all'esplosione finale in cui un fiume di sperma si riversava nella bocca del padre che a sua volta, grazie alla stimolazione dello strap-on sulla prostata si scioglieva come un rubinetto colando il suo piacere sul lenzuolo.
segue
Aveva detto lei rivolgendosi al marito aggiungendo poi:
Spogliati anche tu che se vuoi giochiamo un po' anche se stanotte Luca non mi dato tregua.
E' davvero incredibile nostro figlio, più giorni passano e più apprende i segreti per farmi godere e godere lui stesso del mio corpo.
Credimi, quando mi lecca o è dentro di me, ho l'impressione di fare un balzo indietro nel tempo e sento te, il tuo profumo, il calore del tuo corpo, la tua voce, le tue labbra e la tua verga che mi scava il corpo per sublimare il mio piacere sempre più dentro, sempre più in alto sino al cervello sino alla scossa finale delle tue contrazioni dentro di me e del tuo seme caldo e potente nei suoi fiotti che paiono non finire mai.. in quel momento sei tu e lui, nostro figlio che gode e mi fa godere come solo tu sei stato capace e sei ancora capace di fare nonostante tutto.
Vi amo.. vi amo entrambi e so che non potrei più fare a meno di lui, del suo cazzo e del delirio che mi provoca la tua dolcezza.
Sai, stanotte per la prima volta gli ho infilato un plug nell'ano ed ha reagito davvero bene al punto che sono convinta che presto vorrà essere come te, porco, complice e affettuoso come lo eri tu alla sua età ed io lo vorrò contraccambiare divenendo la sua troia pronta a soddisfare ogni suo desiderio.-
A quelle parole e le promesse che conteneva, il ragazzo si era eccitato esibendo per la prima volta la sua verga in tiro davanti agli occhi stupiti del padre.
-Hai visto Fulvio che argomenti ha tuo figlio.. non avevo ragione a dire che sei tu alla sua età?!
Sei tu la prima volta che ci siamo visti e me lo hai subito esibito invitandomi a provarlo come se una troietta vogliosa di cazzo e complici di un'avventura anche se ci conoscevamo solo da pochi minuti ed io non ricordavo neanche il tuo nome.
Dio! Dio se ricordo quel momento!
Sento ancora gli schiocchi della mia saliva mentre te lo succhiavo.
Sento i profumo aspro che emanava la tua cappella gonfia e gustosa, sento i tuoi testicoli gonfi e ricoperti di peli ispidi, sento le tue mani sui capelli.. i tuoi ansimi e il grido liberatorio mentre mi riempivi la bocca coi tuoi bollenti fiotti e capendo all'istante che sarei stata la donna delle tua vita ed io stessa ingoiando sentivo che insieme al seme che mi scendeva nello stomaco ti stavo fagocitando entrandoti nel cervello e facendoti mio per sempre.
Che meraviglia!-
Dopo una lunga e riflessiva pausa di silenzio in cui parlavano solo gli occhi dei tre che si scrutavano complici e vogliosi la donna rivolgendosi al marito:
-Fulvio.. lo vuoi fare? "SI!"-
E poi:
-Luca.. lo desideri anche tu? "SI!"
Aveva risposto il figlio.
A quel punto la donna aveva indossato lo strap-on e mentre il marito chino sul figlio aveva cominciato a succhiargli il cazzo, lei da dietro gli aveva lubrificato l'ano e con un colpo secco l'aveva penetrato.
L'uomo era abilissimo nella pratica della fellatio e la circostanza che stesse facendo un pompino al figlio mentre la moglie se lo inculava, aveva esaltato in modo parossistico la sua libidine.
Il servizio che gli stava facendo il padre con le mani e la bocca facevano godere il ragazzo in modo incredibile; Intenso come quando glielo succhiava la mamma ma anche diverso e più perverso.
Il padre infatti grazie alla maggiore forza, gli sollevava il bacino spingendosi con la lingua sul perineo ed il buco del culo dilatandolo con le dita per poi infilarvi la lingua.
Gli abili e rapidi spostamenti delle dita, delle labbra e della lingua dall'interno delle cosce, sulla verga,sullo scroto, sul buco del culo spingendosi con le mani anche sul petto dove gli strizzava i capezzoli provocandogli sensazioni di dolore che ne esaltavano l'eccitazione rendendogli il cazzo sempre più gonfio e duro.
Il padre lo manovrava come fosse uno strumento musicale e come uno strumento, tutto il suo corpo vibrava sino all'esplosione finale in cui un fiume di sperma si riversava nella bocca del padre che a sua volta, grazie alla stimolazione dello strap-on sulla prostata si scioglieva come un rubinetto colando il suo piacere sul lenzuolo.
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