Gennaio 2011. "Invece di vendere pane mi sarebbe piaciuto prendere cazzi!!!"

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tradimenti

Gennaio 2011. Esattamente dodici anni fa in questo periodo. Subito dopo l’Epifania. Fu lei a chiamarmi dopo che la avevo rintracciata su Facebook solo un paio di giorni prima.
Appena la trovai mi dissi: bingo!! Eccola, è lei! La Regina dell’ingoio di cui non avevo traccia da venticinque e oltre anni. È lei la troia che non disdegnava pompini con ingoio a destra e a manca e che non disdegnava di farsi scopare da chiunque ci provasse con un poco di decisione e io ero stato uno dei tanti. In quel periodo non sapevo quanti, ma era chiaro che fui uno dei tanti. D’altronde lei stessa lo dichiarava.
Era la puttana del paese e ne era orgogliosa. Precocissima e famosissima.
Non la avevo mai scordata come non la avrebbero mai scordata le decine di maschi che ebbero modo di scoparsela o anche semplicemente di farsi fare un pompino.
Troppo troia, troppo puttana, troppo zoccola! Fin da ragazzina!!
Eppure, appena vidi il suo profilo mi dissi come fosse stato possibile. Eppure, era scritto così: era ancora residente nello stesso paese! E risultava sposata! Mi chiesi innanzitutto chi avesse potuto sposare una troia simile e mi risposi che avrebbe potuto essere un porco che amava lo scambio. Per tutto questo tempo, infatti, mi ero chiesto che fine avesse fatto una cagna simile. Me la immagino prostituta oppure ancora single alla continua ricerca di cazzi o ( ma solo come estrema ratio) sposata con un porco che la scambiava con altre troie.
Comunque mai avrei immaginato che potesse vivere ancora nello stesso paese dove ad ogni suo passaggio non c’era maschio o ragazza ( con gli stessi commenti ma con voglie diverse) la apostrofassero da zoccola!!!
Quando mi chiamò (senza ricordare chi fossi nonostante la avessi scopata) e tra le prime cose mi disse che non solo era sposata ma che faceva la panettiera del principale panificio del paese mi venne un colpo. Mi dissi nel frattempo ero talmente rincoglionito da avere modificato i ricordi. Magari era stata una puttanella come tante e che non fosse così sputtanata come ricordavo.
Quando invece mi chiari la situazione cominciai a rimuovere parte dei miei dubbi. Mi disse che si sposò con un tipo che arrivava da un altro paese e da poco era emigrato dal Sud. Quindi che immediatamente sposata andarono a Milano e aprirono una panetteria e solo dopo oltre venti anni rientrarono nel paese della troia. E quando aggiunse che aveva trovato buona parte della popolazione cambiata, allora, i conti tornavano.
O almeno era possibile che tornassero in quanto era comunque possibile che la panettiera fosse cambiata. In quel gennaio 2011 aveva quarantatré anni. Un marito e due figli, uno di diciotto e uno di ventiquattro anni. Un lavoro più che in vista, non c’era persona dai sei ai settanta anni che la incontrasse per strada e non la salutasse. Ero certo che ricordavano perfettamente il suo passato ma non sarebbe stata certo la prima a rimuoverlo o a negarlo. Finché non mi presi il rischio di mandarle quel mio SMS:” Volevo dirti che io e te abbiamo avuto un incontro ravvicinato “
E la sua immediata risposta:” Quanto ravvicinato?”
Io: “Parecchio!”
Poi un lungo silenzio in cui mi dissi che era persa. Non mi avrebbe risposto. Fino al suo memorabile terzo SMS:” Allora ho assaggiato anche la tua sborra?”
Da lì a poco mi avrebbe detto:” Mi sono trovata a distribuire il pane mentre volevo solo prendere cazzi!!!”
La stessa sera mi diede appuntamento in vasca. L’ unico suo momento di libertà. Inizialmente cominciammo con gli SMS in quanto il marito era a pochi passi e lo stesso i figli. Ma nonostante siano passati solo dodici anni erano altri tempi tecnologici. Nessun smartphone, solo dei vecchi Nokia. E poi lei era lenta. Troppo lenta. Ma nonostante questo quando le chiesi con quanti maschi avesse scopato fu la sincerità in persona e mi rispose che poteva solo stimarlo. Erano troppi e comunque non meno di una cinquantina. Dai tredici ai diciassette anni. E quando io equivocai pensando che includesse anche i pompini lei non esito'a a correggermi dicendo:” Tu mi hai chiesto con quanti ho scopato! I pompini sono molti di più ma non saprei dirti. So solo che ogni tanto passo davanti a un posto e mi ricordo che lì ho scopato oppure ho fatto un ingoio ma non ricordo molto altro!”
Con SMS non si finiva mai e poi volevo sentirla dalla sua viva voce. Mi dicevo che magari a voce avrebbe esitato. Quindi lei prese tempo per accendere una musica di sottofondo e mi disse che avrebbe comunque parlato a bassa voce. Il maritino e i figli a pochissimi passi. Solo dietro la porta del bagno!
Infatti, era un soffio di voce, ma che soffio! Nessun timore a confermare ma aggiungeva dettagli su dettagli. Parlava della sua bocca come uno sborratoio, descriveva le vacanza al mare come lo scopatoio e poi soprattutto che avrebbe voluto cazzi, tanti cazzi da provare, anche in gruppo cosa che non aveva ancora provato.
La sentivo venire silenziosamente e poi mi chiedeva che fossi io a farlo aggiungendo:” Tu che puoi fammelo sentire mentre sborri!” e non esitava a dirmi che sognava di essere fintamente stuprata davanti al marito. Quando le dissi che avrei potuto procurarle dei cazzi ( oltre al mio ovviamente) mi rispose che sarebbe stato un sogno!!!
Sul suo profilo non c’ erano foto. Il giorno successivo gliene chiesi una recente. Non aveva foto digitali. Si limitò a fotografe una fototessera con una resa bassissima.
Io la ricordavo castana (i suoi capelli naturali) ma nel frattempo da decenni se li era fatti biondo platino. Era decisamente ingrassata. Espressione seria e posata, vestita castamente, da brava panettiera del paese e moglie.
Da lì a due giorni me la sarei scopata. Dopo oltre venticinque anni. E dopo poche ore la avrei sentita scopare con un altro porco. Nello stesso letto!!
Ma di questo ne parlerò nei prossimi racconti. Non perdeteli.
Tutto iniziò i primi giorni del gennaio 2011. Esattamente dodici anni fa!

scritto il
2023-01-08
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