Febbraio 2011. Il cornuto mi serve delle pizzette e io porto sua moglie in un club privè.
di
lacollezionistadicazzi
genere
tradimenti
Le due settimane successive non ci vedemmo ma non per questo furono meno proficue per capire sempre più e meglio che razza di puttana fosse.
Ora era casa di mamma e, una volta cenato, si chiudeva in cameretta e potevamo parlare liberamente. Le prime conversazioni riguardavano la vita quotidiana. Quasi sempre la sua. Le sue effettive incomprensioni con il marito, i figli, le amichette che le consigliano di rientrare a casa con “lui è perso di te e tanto si vede che lo ami ancora”. Lei per reazione mi disse che aveva accennato a una mia presenza stando bene attenta a non compromettersi troppo e mi disse che aveva notato in qualcuna di queste una incredulità di fondo.
“ Mi considerano una inconcludente e poi loro ( fece dei nomi) mi considerano troppo vecchia e incapace di rifarmi una vita. Ma io le lascio pensare! Me ne frego!”
Questo atteggiamento diventerà determinante nel permettere di fare la puttana sotto gli occhi di mezzo paese e senza destare alcun sospetto.
Una volta però che si chiudevano questo genere di discorsi arrivavano qualche secondo di silenzio e poco dopo accompagnato da un ansimare eccitato.
Voleva dire che si era spogliata ( almeno sotto) , aveva spalancato le gambe e aveva una mano in figa.
Le piace masturbarsi con il clitoride. Lo sfrega con tale impeto che pare lo voglia staccare con il risultato che ( se lo fa in vasca durante il bagno) si sente il rumore dell’ acqua spostata.
Questo avveniva tutte le sere! Tutte! Immancabilmente!
Ero io a tenere la conversazione perché ero io a essere il più curioso e lei era non felice ma stra felice di confidarmi le porcate più incredibili. Tutto era avvenuto molto in fretta e, finché era in casa con il cornuto, avevo avuto un quadro generale ma ora che era più libera di parlare e volevo i dettagli.
Mi aveva accennato che il suo sogno ricorrente era un finto stupro davanti al marito. Le chiesi di contestualizzarlo e lei mi disse che avrebbe dovuto avvenire nella loro casa e mi descrisse anche la sedia dove avrebbe dovuto essere legato. Anche questo era importante perché ogni giorno lui avrebbe avuto modo di averla sotto gli occhi.
I porci avrebbero dovuto essere non meno di cinque ma se fossero stati ( parole sue) “ anche una squadra intera di rugby sarebbe andato benissimo “. Li voleva quindi belli tosti, anche violenti e soprattutto con cazzi mostruosi. Cazzi che per prima cosa avrebbero dovuto sfilare a pochissimi centimetri dal viso del maritino accompagnati dalle parole” Tra poco questi cazzi entreranno nella figa e nel culo della puttana di tua moglie e poi la dissetiamo di sborra!”
Lei avrebbe fatto la scena urlando:” No vi prego…il culo no! Sono ancora vergine…se volete prendete la figa…sborratemi tutti in bocca…ma il culo no!’
Ovviamente era tutta una finzione e i porci le avrebbero rotto il culo inculandola tutti quanti e siccome il maritino avrebbe sicuramente urlato qualcosa lo avrebbero dovuto imbavagliare ed estrargli il suo “” cazzino” per umiliarlo meglio.
Quando le chiesi come avrebbe immaginato il pretesto dello stupro la troia mi disse che sarebbe andata bene qualsiasi cosa purché apparentemente la colpa cadesse sul marito. Immaginava un prestito non reso o un qualsiasi sgarbo tanto che( a “stupro” finito) ci avrebbe pensato lei a farlo sentire in colpa.
Una volta rotto il culo avrebbe dovuto riempirla in ogni buco. Tutti e in tutti i modi!!! Quindi sborrarle tutti in bocca obbligandola (sempre nella finzione) a guardare il marito e dirgli “ Guarda come sei cornuto ora! Guarda come sei cornuto!”
Qualche porco avrebbe dovuto umiliarlo ulteriormente dicendogli:” Perché quella faccia? Ci dovresti ringraziare che le abbiamo rotto il culo visto che te non ci sei riuscito!”
Cosa aveva detto la amichetta i riferimento al maritino ? “ Tanto si vede che lo ami ancora!” E per fortuna, mi venne da pensare!!
Dopo queste descrizioni ero anche io super eccitato e dovevo gestire la masturbazione per non venire. La vacca non aveva problemi e godeva più volte consecutivamente.
Fu una di quelle sere che mi chiese:” Ti ho già detto di quando mi sono fatta scopare da uno della mia compagnia che il giorno dopo si sarebbe sposato con una mia amica?”
“Cazzo no! “risposi “Dimmi. Dimmi!!”
La puttana non esitava a dirmi che da ragazza oltre che puttana ( oramai lo sappiamo bene) era anche stronza tanto da fregarsene delle amicizie, se uno le piaceva si faceva comunque scopare. Anzi era ancora più eccitante rivedersi la sera nella stessa compagnia, guardare la cornuta e dirsi “ Se tu sapessi che conosco il sapore della sborra del tuo uomo e come ho fatto godere e come abbiamo scopato! Come bestie! Come animali!”
La troia quindi mi spiegò di quel pomeriggio passato a casa dei genitori del porco ( che ovviamente erano assenti) . Lui che ansimava e la pompava sopra di lei. Tutto sudato. Trattandola da vera puttana come mai avrebbe potuto fare con la futura e imminente moglie. Poi ovviamente bevve tutto lo ripulì e fecero la seconda. La medesima sera si ritrovarono nella stessa compagnia, la puttana, lui, la cornuta ignara e altri amici a cui aveva già dedicato come minimo la sua bocca. Se non anche la figa!
Ancora oggi, a distanza di circa trentotto anni quando passiamo davanti a quella casa (c’è ancora) la( ora )nonnina insospettabile si lecca le labbra e mi guarda con sguardo porco!
Mi disse inoltre che quando tornò nel paese natio un giorno vide entrare nella panetteria la cornuta ora divorziata. Si riconobbero e si salutarono e capì che non venne mai a conoscenza di quelle corna.
Questi erano gli argomenti serali mente ci masturbavamo. Si poteva aggiungere la, descrizione di un altro luogo ( in genere di cui avevo ricordo).in cui la puttana di fece scopare. O di una festicciola in cantina ( si usava a tempi) che immancabilmente finiva in uno sgabuzzino a spompinare qualcuno ma non era escluso che finisse in qualche camera a farsi scopare e se questo non fosse stato possibile ( magari causa presenza genitori) abbandonasse la festa insieme al nuovo porco per andare in auto ad appartarsi per scopare.
E poi quando mi parlò delle vacanze di Jesolo ( il famoso “scopatoio” come viene da lei definito ) non aveva che imbarazzo della scelta nel descrivermi le situazioni.
Insomma io tutte le sere andavo a dormire con le palle vuote e con incredulità che effettivamente esistesse una puttana simile!!
In genere io mi appartavo per la notte prima della puttana la quale prima di addormentarsi non disdegnava dare un occhio al sito nel quale ci eravamo iscritti e non era infrequente che si masturbasse ancora alla visione di certe situazioni o di certi cazzi enormi.
Dopo due settimane così decisi di andarla a trovare, ma senza avvisarla.
Mi intrigava non solo farle una sorpresa ma tornare anche nel paese nel quale avevo vissuto ed ero nato. Girarmi intorno e respirare la stessa aria. E poi se la avessi avvisata mi avrebbe detto di non farmi vedere in zona e mi avrebbe sicuramente dato un appuntamento in altri luoghi.
Quel sabato mi alzai che alba doveva ancora sorgere, presi auto e mi incamminai. Arrivai di primo mattino. Per prima cosa feci un bel giro nel paese che in realtà è una cittadina di qualche decina di migliaia di abitanti. Il centro era rimasto sempre quello a parte qualche ristrutturazione ma effettivamente ( come diceva la troia) buona parte della popolazione era cambiata o almeno pareva così. Successivamente scoprirò che non era esattamente così, molti erano rimasti.
Decisi di andare a trovare la puttana nella panetteria. Farle una sorpresa! Quando arrivai in prossimità vidi una lunga coda di persona addirittura fuori dal negozio! Mi dissi:” Mamma mia che coraggio che ha avuto la troia del paese a tornarci e aprire una panetteria così frequentata!”
Mi misi in coda e notai che dietro il banco era presente la troia, una commessa e il cornutone. Mi indirizzai verso la coda del cornutone! Mi eccitava essere servito da lui. Scoprii in seguito che fu un episodio fortunato in quanto normalmente il cornuto era nel retro, nel forno, a preparare pizzette o focaccine e dava una mano al banco solo in caso di delirio di clienti. Esattamente come quel sabato.
La troia mi intravide nella coda e per un attimo ebbi il timore che svenisse!! Si riprese velocemente prendendo tempo e facendo altro mentre io mi avvicinavo sempre di più al cornutone.
Quando fu il mio turno mi sarebbe piaciuto dire: “Buongiorno cornuto!” Invece mi limitai al buongiorno. Presi qualcosa e lo osservavo eccitato mentre mi serviva e mi dicevo che da lì a poco mi sarei scopato ancora la sua mogliettina.
Quando uscii ricevetti un SMS della vacca che mi dava appuntamento vicino al negozio. Non avrebbe avuto molto tempo e si raccomandò di comportarsi come una semplice conoscenza.
La vacca era stra felice di vedermi. Mi confermò che avrebbe passato la notte con me. Per giustificarsi con mammina non ci sarebbero stati problemi. Io le dissi che avrei nel frattempo cercato un hotel in zona e lei si raccomandò che non fosse troppo in zona.
Il tempo di trovarlo e mi chiama dicendo che è riuscita a intortare il marito e a farsi dare la mezza giornata libera aggiungendo che il sabato pomeriggio non ci sarebbe stato il delirio del mattino e che la commessa e il cornuto sarebbero bastati e avanzati.
Mi disse anche che il marito non fece resistenze e le disse:” Vai pure amore! Vai pure!’. Se avesse saputo dove la stava mandando quel pezzo di cornuto!!
Ci trovammo e andammo immediatamente in albergo. Non pranzammo nemmeno in quanto la puttana porto con sé delle pizzette e delle focaccine. Io commentai che era sicuramente un bel cornutone ma che sapeva fare bene il panettiere. La puttana confermò sulla sua abilità anche se all’epoca precisava che lei non era insieme a lui e quindi non fosse così cornuto.
Oramai la situazione la avete capita: a voi il giudizio se il marito fosse un cornuto o meno!
Inoltre anni dopo lei mi confiderà che lo vedeva effettivamente come un cervo, uno stambecco, un vero cornutone! E da lì a poco ( come vedremo) ad avviso della puttana ( che converrete con me è più importante del mio o di quello di altri) inizierà l’ epoca dei due cornuti!! Io e lui!
Ma in quel weekend ero ancora il porco che aveva tra le mani una incredibile troia. Scopammo per la terza volta. Anche qui, seppur non toccai le vette della seconda volta, fu un gran bel scopare trattandola come meritava e apprezzava: da vera vacca da monta!
Uscimmo per cena ( con grande cautela) in una pizzeria decentrata. Tornammo in albergo e passammo la sera e la notte lì. Al mattino successivo, dopo colazione e senza averlo pensato in precedenza mi venne da chiederle:” Ti andrebbe oggi pomeriggio di andare in un club privé?”
La sua risposta, senza esitare:” Perché no??!! Ne ho sentito parlare ma non ho idea di come siano!”
Mi dissi che con la mia ex moglie impiegai ben due anni a convincerla a dare solo un occhio dentro a un privè. E dopo dieci minuti chiese di uscire, scandalizzata!
Ma questa era proprio un'altra vacca! Una vera porca!!!
Andammo a Milano in un club che conoscevo. Mi colpì estrema disinvoltura con cui si comportò la troia anche nel momento di entrarci. L’ingresso era in una via affollata ed essendo di pomeriggio avveniva tutto alla luce del sole. La puttana pareva entrasse in un American bar. Sguardo alto e disinvolto, come se niente fosse.
Pur essendo inverno era un pomeriggio assolato e all’ingresso ci avvisarono che era praticamente mezzo deserto ma le coppie pagavano una quota irrisoria che valeva solo quella la consumazione del bar. E poi non contavo di fare chissà che. Il tempo di illustrarle il locale che è uno dei più signorili e belli di tutta Milano. Il barista ci diede da bere e subito dopo ci fiondammo al piano sotto del club privé.
La vacca fu colpita negativamente dall’eccessivo buio. All’ epoca non sapevo ancora a che livello potesse arrivare la disinvoltura della puttana. Lo avrei scoperto a brevissimo quando arriveranno foto della puttana in piena monta, completamente nuda e il tutto con la luce ambiente a palla. Io arrivavo da un matrimonio dove mia moglie ( ancora dopo vent’anni ) non scopava se non era al buio quasi più completo.
Le illustrai cosa fosse il glory hole e appena lo vide ne fu intrigatissima anche se ( questo successivamente, quando ebbe modo di usarlo) mi dirà che per i suoi gusti era limitante perché il cazzo non era disponibile in tutta la sua estensione e le palle venivano escluse. Molto meglio farsi trovare bendata, cosa che ha fatto e fa tutt’ora .
Un rapido giro e la situazione era chiara. Era presente un ragazzo che poteva non arrivare ai trent’anni . Era seduto su una poltrona e veniva cavalcato dalla solita puttana che immancabilmente si trova in ogni privé a garantire un “ servizio minimo “ si singoli che spendono un botto di soldi.
Né io né la vacca potevamo immaginare che da lì a un anno e mezzo sarebbe stata la vacca stessa a ricoprire quel ruolo ( racconto : Vendetta e depravazione). Comunque la scena non aveva niente di eccitante. La troia andava su e giù, dando le spalle al ragazzo, meccanicamente. Nessun gemito e forse è stato meglio così perché sicuramente si sarebbe capito che era falso. Ci mancava che la puttanella masticasse un chewing-gum o usasse un telefonino e il quadro era completo.
Poi erano presenti due ombre. Non posso definirle diversamente se non due ombre. Erano due ragazzini a mio avviso maggiorenni da poco. Rimarco che la puttana doveva compiere i quarantaquattro anni e aveva un figlio di ventisei anni.
Prendo io l’iniziativa. Ci mettiamo su un ampio letto. La invito a mettersi faccia su. Non ci spogliamo se non togliendo entrambi i pantaloni. Le vado sopra, di fronte a me la scena della puttanella con il ragazzo quindi la troia dava le spalle alla medesima scena.
Inizio subito a pomparla. Non serve capire che ha ( come sempre!) voglia di cazzo ma io la avevo scopata dal pomeriggio precedente e ancora la stessa mattina mi rendo conto che saziare una puttana simile servirebbe un reggimento di cazzi!!
Avverto che al mio fianco ci sono i due ragazzini. Hanno entrambi il cazzo fuori e se lo stanno menando. Pur non vedendoli mi rendo conto che sono timidissimi. Niente a che vedere con i veri tori da monta con cui si cimenterà a breve la zoccola. Io pur continuando a scoparla faccio il gesto di avvicinarsi e gli dico:' Preparatevi che Ve la lascio!’. Loro non sembrano crederci.
Mi alzo e li invito a darmi il cambio. La puttana (ammesso che sia possibile) allarga ancora di più le gambe.
Le va sopra il primo. Ha solo i pantaloni abbassati. La troia lo accoglie con un :” Scopami! Bastardo! Scopami!”
Non è certo una grande scena, è buio pesto e gli avvenimenti vanno più intuiti che visti ma rifletto sulla naturalezza della puttana a farsi scopare in questo modo. In fin dei conti ha un nuovo cazzo in figa! Ed io la vedo per la prima volta all’ opera, con Maurizio nel primo incontro la avevo solo sentita.
Il ragazzino è troppo eccitato per durare. Poverino! Saranno stati una decina di colpi e viene! Io faccio il regista. Appena si alza invito altro a dargli il cambio. Anche questo viene accolto dalla puttana con un :”Bastardo ! Scopami!”. È troppo aggressiva per due ragazzini simili e comunque tra la puttanella presente e lei non c’è storia: la vera professionista del sesso è la vacca, la panettiera del paese!
Sta di fatto che sborra anche il secondo. Per la puttana è come se avesse iniziato un pasto con questo aperitivo. Quindi le vado sopra ancora io. Mi rendo conto che i due ragazzini non si sono messi il preservativo e le hanno sborrato dentro. Glielo dico e lei mi ribatte sottovoce che ha la spirale. Le ribatto che i problemi avrebbero potuto essere altri ma che ora non era il momento di parlarne.
Quindi la pompo. Nel frattempo, il ragazzo che veniva cavalcato è in piedi di fronte a me. Evidentemente la scena precedente lo ha interessato. Io gli faccio un cenno della mano e lui è meno timido degli altri due. Quindi si avvicina con il cazzo ancora in tiro. La troia non lo vede nemmeno arrivare che se lo trova sopra di lei, sul viso. Io a pochi centimetri mi alzo leggermente continuando a pomparla.
La vacca non ha alcuna esitazione. Zero! Apre la bocca e lo divora. Lo succhia come potrebbe succhiare un ghiacciolo in piena estate. Noto un sussulto da parte del ragazzo. Nessuna parola, solo un sussulto. Lo osservo in viso e non ci sono dubbi: sta sborrando in bocca alla puttana!! La vacca beve tutto. Quando il cazzo uscirà dalla sua bocca sarà completamente pulito tanto che pare neanche usato.
Poco dopo è il mio turno di sborrarle in bocca. Nel frattempo, i tre si sono completamente dileguati e la puttanella è andata al bar del privé.
Quando usciamo la puttana pare delusa tanto che mi dice:” Tutto qui?”. In realtà ridiamo del fatto che ha fatto scappare i due ragazzini da quanto fosse stata puttana e aggressiva. Ma soprattutto puttana!! Mi dico che il provino è ampiamente passato e mi rendo conto che ne ha presi tre solo perché ne erano disponibili tre! Fosse stato un reggimento ne avrebbe preso un reggimento.
La troia mi dice che ha potuto essere così troia solo perché la mia presenza le dava sicurezza. Questa affermazione di rivelerà a breve solo una cazzata, come vedremo di farà anche rompere il culo senza la mia presenza!!!
Ma quel nostro terzo incontro si chiuse con un fatto che da lì a breve segnerà il mio rapporto con la ritrovata puttana del paese.
Quando la accompagnai nei pressi di casa di mamma ( con mille cautele ovviamente) il programma prevedeva i miei saluti e la partenza verso casa mia, mi aspettavano quattro ore di auto.
“Dai scendi che ti faccio vedere dove abito!” fu la proposta della puttana.
“Ma c’è tua madre!’ obiettai io .
“Non ti preoccupare. Ti presento come un amico!”.
Mi feci convincere più per curiosità che per opportunità. E imparai quanto fosse attrice la vacca!! Appena entrati in casa il suo registro cambio immediatamente. Lo sguardo serio, aria di chi ha mille problemi e non sa come affrontarli. E poco prima era al privé a fare la zoccola!!!
La vecchietta mi accolse con calore, era vecchia ma non rincoglionita e aveva capito che potevo essere qualcosa in più di un amico. Inoltre aveva vissuto i problemi di comunicazione tra la figlia e il marito e, comprensibilmente, aveva sempre parteggiato per lei. Non come la maggioranza delle amichette che la immaginavano destinata a essere succube e schiava del maritino.
Mi fece vedere anche la cameretta dove la sera si masturbava con me al telefono e vedendo la casa immaginavo cosa potesse accadere. Le cautele per non farsi sentire dalla vecchietta.
Dopo mezz’ora partii e subito dopo mi arrivò una telefonata della puttana che mi disse ciò che avevo già intuito cioè che la vecchietta non era scema e che le ero risultato ok quindi ora in avanti avrei potuto essere ospitato da lei invece che spendere soldi in albergo.
Io le feci notare che il cornuto del marito sarebbe stato nei dintorni, la vacca mi tranquillizzò dicendo che sua madre sarebbe stata complice e che mai e poi mai lui si sarebbe permesso di presentarsi a casa senza preavviso.
In realtà la troia aveva tutto ben chiaro lo sviluppo in testa. Non mancherà molto infatti il momento in cui inizierà “ epoca dei due cornuti “ . Ma io, come vedremo, impiegherò anni per rendermene realmente conto.
Ora era casa di mamma e, una volta cenato, si chiudeva in cameretta e potevamo parlare liberamente. Le prime conversazioni riguardavano la vita quotidiana. Quasi sempre la sua. Le sue effettive incomprensioni con il marito, i figli, le amichette che le consigliano di rientrare a casa con “lui è perso di te e tanto si vede che lo ami ancora”. Lei per reazione mi disse che aveva accennato a una mia presenza stando bene attenta a non compromettersi troppo e mi disse che aveva notato in qualcuna di queste una incredulità di fondo.
“ Mi considerano una inconcludente e poi loro ( fece dei nomi) mi considerano troppo vecchia e incapace di rifarmi una vita. Ma io le lascio pensare! Me ne frego!”
Questo atteggiamento diventerà determinante nel permettere di fare la puttana sotto gli occhi di mezzo paese e senza destare alcun sospetto.
Una volta però che si chiudevano questo genere di discorsi arrivavano qualche secondo di silenzio e poco dopo accompagnato da un ansimare eccitato.
Voleva dire che si era spogliata ( almeno sotto) , aveva spalancato le gambe e aveva una mano in figa.
Le piace masturbarsi con il clitoride. Lo sfrega con tale impeto che pare lo voglia staccare con il risultato che ( se lo fa in vasca durante il bagno) si sente il rumore dell’ acqua spostata.
Questo avveniva tutte le sere! Tutte! Immancabilmente!
Ero io a tenere la conversazione perché ero io a essere il più curioso e lei era non felice ma stra felice di confidarmi le porcate più incredibili. Tutto era avvenuto molto in fretta e, finché era in casa con il cornuto, avevo avuto un quadro generale ma ora che era più libera di parlare e volevo i dettagli.
Mi aveva accennato che il suo sogno ricorrente era un finto stupro davanti al marito. Le chiesi di contestualizzarlo e lei mi disse che avrebbe dovuto avvenire nella loro casa e mi descrisse anche la sedia dove avrebbe dovuto essere legato. Anche questo era importante perché ogni giorno lui avrebbe avuto modo di averla sotto gli occhi.
I porci avrebbero dovuto essere non meno di cinque ma se fossero stati ( parole sue) “ anche una squadra intera di rugby sarebbe andato benissimo “. Li voleva quindi belli tosti, anche violenti e soprattutto con cazzi mostruosi. Cazzi che per prima cosa avrebbero dovuto sfilare a pochissimi centimetri dal viso del maritino accompagnati dalle parole” Tra poco questi cazzi entreranno nella figa e nel culo della puttana di tua moglie e poi la dissetiamo di sborra!”
Lei avrebbe fatto la scena urlando:” No vi prego…il culo no! Sono ancora vergine…se volete prendete la figa…sborratemi tutti in bocca…ma il culo no!’
Ovviamente era tutta una finzione e i porci le avrebbero rotto il culo inculandola tutti quanti e siccome il maritino avrebbe sicuramente urlato qualcosa lo avrebbero dovuto imbavagliare ed estrargli il suo “” cazzino” per umiliarlo meglio.
Quando le chiesi come avrebbe immaginato il pretesto dello stupro la troia mi disse che sarebbe andata bene qualsiasi cosa purché apparentemente la colpa cadesse sul marito. Immaginava un prestito non reso o un qualsiasi sgarbo tanto che( a “stupro” finito) ci avrebbe pensato lei a farlo sentire in colpa.
Una volta rotto il culo avrebbe dovuto riempirla in ogni buco. Tutti e in tutti i modi!!! Quindi sborrarle tutti in bocca obbligandola (sempre nella finzione) a guardare il marito e dirgli “ Guarda come sei cornuto ora! Guarda come sei cornuto!”
Qualche porco avrebbe dovuto umiliarlo ulteriormente dicendogli:” Perché quella faccia? Ci dovresti ringraziare che le abbiamo rotto il culo visto che te non ci sei riuscito!”
Cosa aveva detto la amichetta i riferimento al maritino ? “ Tanto si vede che lo ami ancora!” E per fortuna, mi venne da pensare!!
Dopo queste descrizioni ero anche io super eccitato e dovevo gestire la masturbazione per non venire. La vacca non aveva problemi e godeva più volte consecutivamente.
Fu una di quelle sere che mi chiese:” Ti ho già detto di quando mi sono fatta scopare da uno della mia compagnia che il giorno dopo si sarebbe sposato con una mia amica?”
“Cazzo no! “risposi “Dimmi. Dimmi!!”
La puttana non esitava a dirmi che da ragazza oltre che puttana ( oramai lo sappiamo bene) era anche stronza tanto da fregarsene delle amicizie, se uno le piaceva si faceva comunque scopare. Anzi era ancora più eccitante rivedersi la sera nella stessa compagnia, guardare la cornuta e dirsi “ Se tu sapessi che conosco il sapore della sborra del tuo uomo e come ho fatto godere e come abbiamo scopato! Come bestie! Come animali!”
La troia quindi mi spiegò di quel pomeriggio passato a casa dei genitori del porco ( che ovviamente erano assenti) . Lui che ansimava e la pompava sopra di lei. Tutto sudato. Trattandola da vera puttana come mai avrebbe potuto fare con la futura e imminente moglie. Poi ovviamente bevve tutto lo ripulì e fecero la seconda. La medesima sera si ritrovarono nella stessa compagnia, la puttana, lui, la cornuta ignara e altri amici a cui aveva già dedicato come minimo la sua bocca. Se non anche la figa!
Ancora oggi, a distanza di circa trentotto anni quando passiamo davanti a quella casa (c’è ancora) la( ora )nonnina insospettabile si lecca le labbra e mi guarda con sguardo porco!
Mi disse inoltre che quando tornò nel paese natio un giorno vide entrare nella panetteria la cornuta ora divorziata. Si riconobbero e si salutarono e capì che non venne mai a conoscenza di quelle corna.
Questi erano gli argomenti serali mente ci masturbavamo. Si poteva aggiungere la, descrizione di un altro luogo ( in genere di cui avevo ricordo).in cui la puttana di fece scopare. O di una festicciola in cantina ( si usava a tempi) che immancabilmente finiva in uno sgabuzzino a spompinare qualcuno ma non era escluso che finisse in qualche camera a farsi scopare e se questo non fosse stato possibile ( magari causa presenza genitori) abbandonasse la festa insieme al nuovo porco per andare in auto ad appartarsi per scopare.
E poi quando mi parlò delle vacanze di Jesolo ( il famoso “scopatoio” come viene da lei definito ) non aveva che imbarazzo della scelta nel descrivermi le situazioni.
Insomma io tutte le sere andavo a dormire con le palle vuote e con incredulità che effettivamente esistesse una puttana simile!!
In genere io mi appartavo per la notte prima della puttana la quale prima di addormentarsi non disdegnava dare un occhio al sito nel quale ci eravamo iscritti e non era infrequente che si masturbasse ancora alla visione di certe situazioni o di certi cazzi enormi.
Dopo due settimane così decisi di andarla a trovare, ma senza avvisarla.
Mi intrigava non solo farle una sorpresa ma tornare anche nel paese nel quale avevo vissuto ed ero nato. Girarmi intorno e respirare la stessa aria. E poi se la avessi avvisata mi avrebbe detto di non farmi vedere in zona e mi avrebbe sicuramente dato un appuntamento in altri luoghi.
Quel sabato mi alzai che alba doveva ancora sorgere, presi auto e mi incamminai. Arrivai di primo mattino. Per prima cosa feci un bel giro nel paese che in realtà è una cittadina di qualche decina di migliaia di abitanti. Il centro era rimasto sempre quello a parte qualche ristrutturazione ma effettivamente ( come diceva la troia) buona parte della popolazione era cambiata o almeno pareva così. Successivamente scoprirò che non era esattamente così, molti erano rimasti.
Decisi di andare a trovare la puttana nella panetteria. Farle una sorpresa! Quando arrivai in prossimità vidi una lunga coda di persona addirittura fuori dal negozio! Mi dissi:” Mamma mia che coraggio che ha avuto la troia del paese a tornarci e aprire una panetteria così frequentata!”
Mi misi in coda e notai che dietro il banco era presente la troia, una commessa e il cornutone. Mi indirizzai verso la coda del cornutone! Mi eccitava essere servito da lui. Scoprii in seguito che fu un episodio fortunato in quanto normalmente il cornuto era nel retro, nel forno, a preparare pizzette o focaccine e dava una mano al banco solo in caso di delirio di clienti. Esattamente come quel sabato.
La troia mi intravide nella coda e per un attimo ebbi il timore che svenisse!! Si riprese velocemente prendendo tempo e facendo altro mentre io mi avvicinavo sempre di più al cornutone.
Quando fu il mio turno mi sarebbe piaciuto dire: “Buongiorno cornuto!” Invece mi limitai al buongiorno. Presi qualcosa e lo osservavo eccitato mentre mi serviva e mi dicevo che da lì a poco mi sarei scopato ancora la sua mogliettina.
Quando uscii ricevetti un SMS della vacca che mi dava appuntamento vicino al negozio. Non avrebbe avuto molto tempo e si raccomandò di comportarsi come una semplice conoscenza.
La vacca era stra felice di vedermi. Mi confermò che avrebbe passato la notte con me. Per giustificarsi con mammina non ci sarebbero stati problemi. Io le dissi che avrei nel frattempo cercato un hotel in zona e lei si raccomandò che non fosse troppo in zona.
Il tempo di trovarlo e mi chiama dicendo che è riuscita a intortare il marito e a farsi dare la mezza giornata libera aggiungendo che il sabato pomeriggio non ci sarebbe stato il delirio del mattino e che la commessa e il cornuto sarebbero bastati e avanzati.
Mi disse anche che il marito non fece resistenze e le disse:” Vai pure amore! Vai pure!’. Se avesse saputo dove la stava mandando quel pezzo di cornuto!!
Ci trovammo e andammo immediatamente in albergo. Non pranzammo nemmeno in quanto la puttana porto con sé delle pizzette e delle focaccine. Io commentai che era sicuramente un bel cornutone ma che sapeva fare bene il panettiere. La puttana confermò sulla sua abilità anche se all’epoca precisava che lei non era insieme a lui e quindi non fosse così cornuto.
Oramai la situazione la avete capita: a voi il giudizio se il marito fosse un cornuto o meno!
Inoltre anni dopo lei mi confiderà che lo vedeva effettivamente come un cervo, uno stambecco, un vero cornutone! E da lì a poco ( come vedremo) ad avviso della puttana ( che converrete con me è più importante del mio o di quello di altri) inizierà l’ epoca dei due cornuti!! Io e lui!
Ma in quel weekend ero ancora il porco che aveva tra le mani una incredibile troia. Scopammo per la terza volta. Anche qui, seppur non toccai le vette della seconda volta, fu un gran bel scopare trattandola come meritava e apprezzava: da vera vacca da monta!
Uscimmo per cena ( con grande cautela) in una pizzeria decentrata. Tornammo in albergo e passammo la sera e la notte lì. Al mattino successivo, dopo colazione e senza averlo pensato in precedenza mi venne da chiederle:” Ti andrebbe oggi pomeriggio di andare in un club privé?”
La sua risposta, senza esitare:” Perché no??!! Ne ho sentito parlare ma non ho idea di come siano!”
Mi dissi che con la mia ex moglie impiegai ben due anni a convincerla a dare solo un occhio dentro a un privè. E dopo dieci minuti chiese di uscire, scandalizzata!
Ma questa era proprio un'altra vacca! Una vera porca!!!
Andammo a Milano in un club che conoscevo. Mi colpì estrema disinvoltura con cui si comportò la troia anche nel momento di entrarci. L’ingresso era in una via affollata ed essendo di pomeriggio avveniva tutto alla luce del sole. La puttana pareva entrasse in un American bar. Sguardo alto e disinvolto, come se niente fosse.
Pur essendo inverno era un pomeriggio assolato e all’ingresso ci avvisarono che era praticamente mezzo deserto ma le coppie pagavano una quota irrisoria che valeva solo quella la consumazione del bar. E poi non contavo di fare chissà che. Il tempo di illustrarle il locale che è uno dei più signorili e belli di tutta Milano. Il barista ci diede da bere e subito dopo ci fiondammo al piano sotto del club privé.
La vacca fu colpita negativamente dall’eccessivo buio. All’ epoca non sapevo ancora a che livello potesse arrivare la disinvoltura della puttana. Lo avrei scoperto a brevissimo quando arriveranno foto della puttana in piena monta, completamente nuda e il tutto con la luce ambiente a palla. Io arrivavo da un matrimonio dove mia moglie ( ancora dopo vent’anni ) non scopava se non era al buio quasi più completo.
Le illustrai cosa fosse il glory hole e appena lo vide ne fu intrigatissima anche se ( questo successivamente, quando ebbe modo di usarlo) mi dirà che per i suoi gusti era limitante perché il cazzo non era disponibile in tutta la sua estensione e le palle venivano escluse. Molto meglio farsi trovare bendata, cosa che ha fatto e fa tutt’ora .
Un rapido giro e la situazione era chiara. Era presente un ragazzo che poteva non arrivare ai trent’anni . Era seduto su una poltrona e veniva cavalcato dalla solita puttana che immancabilmente si trova in ogni privé a garantire un “ servizio minimo “ si singoli che spendono un botto di soldi.
Né io né la vacca potevamo immaginare che da lì a un anno e mezzo sarebbe stata la vacca stessa a ricoprire quel ruolo ( racconto : Vendetta e depravazione). Comunque la scena non aveva niente di eccitante. La troia andava su e giù, dando le spalle al ragazzo, meccanicamente. Nessun gemito e forse è stato meglio così perché sicuramente si sarebbe capito che era falso. Ci mancava che la puttanella masticasse un chewing-gum o usasse un telefonino e il quadro era completo.
Poi erano presenti due ombre. Non posso definirle diversamente se non due ombre. Erano due ragazzini a mio avviso maggiorenni da poco. Rimarco che la puttana doveva compiere i quarantaquattro anni e aveva un figlio di ventisei anni.
Prendo io l’iniziativa. Ci mettiamo su un ampio letto. La invito a mettersi faccia su. Non ci spogliamo se non togliendo entrambi i pantaloni. Le vado sopra, di fronte a me la scena della puttanella con il ragazzo quindi la troia dava le spalle alla medesima scena.
Inizio subito a pomparla. Non serve capire che ha ( come sempre!) voglia di cazzo ma io la avevo scopata dal pomeriggio precedente e ancora la stessa mattina mi rendo conto che saziare una puttana simile servirebbe un reggimento di cazzi!!
Avverto che al mio fianco ci sono i due ragazzini. Hanno entrambi il cazzo fuori e se lo stanno menando. Pur non vedendoli mi rendo conto che sono timidissimi. Niente a che vedere con i veri tori da monta con cui si cimenterà a breve la zoccola. Io pur continuando a scoparla faccio il gesto di avvicinarsi e gli dico:' Preparatevi che Ve la lascio!’. Loro non sembrano crederci.
Mi alzo e li invito a darmi il cambio. La puttana (ammesso che sia possibile) allarga ancora di più le gambe.
Le va sopra il primo. Ha solo i pantaloni abbassati. La troia lo accoglie con un :” Scopami! Bastardo! Scopami!”
Non è certo una grande scena, è buio pesto e gli avvenimenti vanno più intuiti che visti ma rifletto sulla naturalezza della puttana a farsi scopare in questo modo. In fin dei conti ha un nuovo cazzo in figa! Ed io la vedo per la prima volta all’ opera, con Maurizio nel primo incontro la avevo solo sentita.
Il ragazzino è troppo eccitato per durare. Poverino! Saranno stati una decina di colpi e viene! Io faccio il regista. Appena si alza invito altro a dargli il cambio. Anche questo viene accolto dalla puttana con un :”Bastardo ! Scopami!”. È troppo aggressiva per due ragazzini simili e comunque tra la puttanella presente e lei non c’è storia: la vera professionista del sesso è la vacca, la panettiera del paese!
Sta di fatto che sborra anche il secondo. Per la puttana è come se avesse iniziato un pasto con questo aperitivo. Quindi le vado sopra ancora io. Mi rendo conto che i due ragazzini non si sono messi il preservativo e le hanno sborrato dentro. Glielo dico e lei mi ribatte sottovoce che ha la spirale. Le ribatto che i problemi avrebbero potuto essere altri ma che ora non era il momento di parlarne.
Quindi la pompo. Nel frattempo, il ragazzo che veniva cavalcato è in piedi di fronte a me. Evidentemente la scena precedente lo ha interessato. Io gli faccio un cenno della mano e lui è meno timido degli altri due. Quindi si avvicina con il cazzo ancora in tiro. La troia non lo vede nemmeno arrivare che se lo trova sopra di lei, sul viso. Io a pochi centimetri mi alzo leggermente continuando a pomparla.
La vacca non ha alcuna esitazione. Zero! Apre la bocca e lo divora. Lo succhia come potrebbe succhiare un ghiacciolo in piena estate. Noto un sussulto da parte del ragazzo. Nessuna parola, solo un sussulto. Lo osservo in viso e non ci sono dubbi: sta sborrando in bocca alla puttana!! La vacca beve tutto. Quando il cazzo uscirà dalla sua bocca sarà completamente pulito tanto che pare neanche usato.
Poco dopo è il mio turno di sborrarle in bocca. Nel frattempo, i tre si sono completamente dileguati e la puttanella è andata al bar del privé.
Quando usciamo la puttana pare delusa tanto che mi dice:” Tutto qui?”. In realtà ridiamo del fatto che ha fatto scappare i due ragazzini da quanto fosse stata puttana e aggressiva. Ma soprattutto puttana!! Mi dico che il provino è ampiamente passato e mi rendo conto che ne ha presi tre solo perché ne erano disponibili tre! Fosse stato un reggimento ne avrebbe preso un reggimento.
La troia mi dice che ha potuto essere così troia solo perché la mia presenza le dava sicurezza. Questa affermazione di rivelerà a breve solo una cazzata, come vedremo di farà anche rompere il culo senza la mia presenza!!!
Ma quel nostro terzo incontro si chiuse con un fatto che da lì a breve segnerà il mio rapporto con la ritrovata puttana del paese.
Quando la accompagnai nei pressi di casa di mamma ( con mille cautele ovviamente) il programma prevedeva i miei saluti e la partenza verso casa mia, mi aspettavano quattro ore di auto.
“Dai scendi che ti faccio vedere dove abito!” fu la proposta della puttana.
“Ma c’è tua madre!’ obiettai io .
“Non ti preoccupare. Ti presento come un amico!”.
Mi feci convincere più per curiosità che per opportunità. E imparai quanto fosse attrice la vacca!! Appena entrati in casa il suo registro cambio immediatamente. Lo sguardo serio, aria di chi ha mille problemi e non sa come affrontarli. E poco prima era al privé a fare la zoccola!!!
La vecchietta mi accolse con calore, era vecchia ma non rincoglionita e aveva capito che potevo essere qualcosa in più di un amico. Inoltre aveva vissuto i problemi di comunicazione tra la figlia e il marito e, comprensibilmente, aveva sempre parteggiato per lei. Non come la maggioranza delle amichette che la immaginavano destinata a essere succube e schiava del maritino.
Mi fece vedere anche la cameretta dove la sera si masturbava con me al telefono e vedendo la casa immaginavo cosa potesse accadere. Le cautele per non farsi sentire dalla vecchietta.
Dopo mezz’ora partii e subito dopo mi arrivò una telefonata della puttana che mi disse ciò che avevo già intuito cioè che la vecchietta non era scema e che le ero risultato ok quindi ora in avanti avrei potuto essere ospitato da lei invece che spendere soldi in albergo.
Io le feci notare che il cornuto del marito sarebbe stato nei dintorni, la vacca mi tranquillizzò dicendo che sua madre sarebbe stata complice e che mai e poi mai lui si sarebbe permesso di presentarsi a casa senza preavviso.
In realtà la troia aveva tutto ben chiaro lo sviluppo in testa. Non mancherà molto infatti il momento in cui inizierà “ epoca dei due cornuti “ . Ma io, come vedremo, impiegherò anni per rendermene realmente conto.
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