Il circo 7 - Una monta per ingravidarla e due di pura libidine bestiale
di
Andrea2022
genere
zoofilia
La gemella gravida era oramai al sesto mese e dunque, si stava avvicinando pericolosamente il momento del parto che avrebbe posto fine al successo di quel numero così spettacolare e redditizio per il circo.
Era stato quello il momento in cui in una riunione ristretta tra le gemelle, il capo e sua moglie, avevano deciso che l'altra sorella, si sarebbe fatta ingravidare dal capo per sostituire l'altra dopo il parto.
Quella sera stessa la ragazza si era trasferita nella roulotte del capo che aveva subito cominciato a chiavarla senza alcuna protezione mentre la moglie e la ragazza incinta, erano tornate nella stalla dove ad aspettarle vi erano gli stessi uomini e gli stessi animali coi quali oramai, giocavano abitualmente.
Vi era però, anche l'eccitante sorpresa di un pastore abruzzese che sotto la pancia esibiva un dardo rosso come il fuoco che fuorusciva dalla sacca di peli bianchi.
All'arrivo delle donne, come sempre il labrador si era avvinato a Samantha (La moglie del capo si chiamava così) e dopo esserle girato intorno per un paio di volte scodinzolando, si era sdraiato a pancia in su in attesa delle attenzioni della donna.
Il pastore invece, come se avesse ricevuto un comando, era subito corso incontro alla donna gravida e come se già sapesse di trovarla eccitata e senza mutande, le aveva infilato la testa sotto la gonna ed aveva cominciato ad annusarla prima di spatolarle la fica con la lunghissima e bavosa lingua.
A quella inattesa e fulminea intrusione, la reazione della donna era stata immediata ed allargando le gambe aveva agevolato il "lavoro" della bestia stringendogli la testa con le mani sopra la gonna.
L'orgasmo era esploso quasi istantaneo costringendola ad inginocchiarsi ed a quel punto il cane, brancandola di fianco, aveva cominciato a simulare una monta.
La bestia era arrapatissima con l'enorme cazzo già sguainato.
La donna peraltro, se mai fosse stato possibile, era più ingrifata e vogliosa di farsi montare di lui.
A quel punto, mentre la moglie del capo china sul Labrador come fosse in preghiera, gli succhiava il cazzo, l'istruttore aveva preso il pastore abruzzese per il collare ed il nano aveva aiutato la donna a mettersi a pecora con la gonna tirata sulla schiena a protezione dell'irruenza dalla bastia la quale, non appena libera dalla presa del padrone, le era saltato addosso e stringerla con le zampe anteriori, con un colpo secco le aveva centrato la fica.
La bestia doveva avere avuto un lungo periodo di astinenza a giudicare dalla violenza della monta e dalla quantità di bava che gli colava dalla bocca.
La scena era davvero incredibile con la donna che strisciava il pancione sul pavimento ricoperto di paglia, le sue grida di piacere e di dolore accompagnati dai guaiti del cane sempre più infoiato.
Una spinta più violenta e profonda, seguita da un repentino blocco delle sue spinte, avevano indicato agli stupiti spettatori di quell'incredibile monta, che la bestia stava godendo mentre ingravidava la sua cagna con una sborrata senza fine.
Negli stessi momenti, anche la moglie del capo si era fatta coprire trattenendo per le zampe dentro di se il cane ed evitare così che si staccasse lacerandole il buco del culo col suo enorme nodo.
Che spettacolo quando le due donne legate chiappe contro chiappe ai loro rispettivi cani, si leccavano, il viso, si baciavano e sbavavano come se loro stesse fossero bestie in calore.
Mentre si scambiavano quei baci e quelle leccate oscene, lo stalliere, tenendo il morso del pony, si era avvicinato facendo sfiorare i loro volti dalla incredibile mazza sguainata del cavallino.
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Era stato quello il momento in cui in una riunione ristretta tra le gemelle, il capo e sua moglie, avevano deciso che l'altra sorella, si sarebbe fatta ingravidare dal capo per sostituire l'altra dopo il parto.
Quella sera stessa la ragazza si era trasferita nella roulotte del capo che aveva subito cominciato a chiavarla senza alcuna protezione mentre la moglie e la ragazza incinta, erano tornate nella stalla dove ad aspettarle vi erano gli stessi uomini e gli stessi animali coi quali oramai, giocavano abitualmente.
Vi era però, anche l'eccitante sorpresa di un pastore abruzzese che sotto la pancia esibiva un dardo rosso come il fuoco che fuorusciva dalla sacca di peli bianchi.
All'arrivo delle donne, come sempre il labrador si era avvinato a Samantha (La moglie del capo si chiamava così) e dopo esserle girato intorno per un paio di volte scodinzolando, si era sdraiato a pancia in su in attesa delle attenzioni della donna.
Il pastore invece, come se avesse ricevuto un comando, era subito corso incontro alla donna gravida e come se già sapesse di trovarla eccitata e senza mutande, le aveva infilato la testa sotto la gonna ed aveva cominciato ad annusarla prima di spatolarle la fica con la lunghissima e bavosa lingua.
A quella inattesa e fulminea intrusione, la reazione della donna era stata immediata ed allargando le gambe aveva agevolato il "lavoro" della bestia stringendogli la testa con le mani sopra la gonna.
L'orgasmo era esploso quasi istantaneo costringendola ad inginocchiarsi ed a quel punto il cane, brancandola di fianco, aveva cominciato a simulare una monta.
La bestia era arrapatissima con l'enorme cazzo già sguainato.
La donna peraltro, se mai fosse stato possibile, era più ingrifata e vogliosa di farsi montare di lui.
A quel punto, mentre la moglie del capo china sul Labrador come fosse in preghiera, gli succhiava il cazzo, l'istruttore aveva preso il pastore abruzzese per il collare ed il nano aveva aiutato la donna a mettersi a pecora con la gonna tirata sulla schiena a protezione dell'irruenza dalla bastia la quale, non appena libera dalla presa del padrone, le era saltato addosso e stringerla con le zampe anteriori, con un colpo secco le aveva centrato la fica.
La bestia doveva avere avuto un lungo periodo di astinenza a giudicare dalla violenza della monta e dalla quantità di bava che gli colava dalla bocca.
La scena era davvero incredibile con la donna che strisciava il pancione sul pavimento ricoperto di paglia, le sue grida di piacere e di dolore accompagnati dai guaiti del cane sempre più infoiato.
Una spinta più violenta e profonda, seguita da un repentino blocco delle sue spinte, avevano indicato agli stupiti spettatori di quell'incredibile monta, che la bestia stava godendo mentre ingravidava la sua cagna con una sborrata senza fine.
Negli stessi momenti, anche la moglie del capo si era fatta coprire trattenendo per le zampe dentro di se il cane ed evitare così che si staccasse lacerandole il buco del culo col suo enorme nodo.
Che spettacolo quando le due donne legate chiappe contro chiappe ai loro rispettivi cani, si leccavano, il viso, si baciavano e sbavavano come se loro stesse fossero bestie in calore.
Mentre si scambiavano quei baci e quelle leccate oscene, lo stalliere, tenendo il morso del pony, si era avvicinato facendo sfiorare i loro volti dalla incredibile mazza sguainata del cavallino.
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