La famiglia Parte 9- la fine -
di
Carlo63
genere
bisex
La famiglia innanzi tutto (PARTE 9) – FINE -
Restammo in quella posizione, io a pecora con Anna che affondava sempre di piu il suo volto in mezzo alle mie chiappe, leccando, succhiando, sputando, schiaffeggiandomi le chiappe, insultandomi come non aveva mai fatto prima. L’aver appreso da lei stessa che chi si stava avvicinando era gente che lei attendeva… il godimento che stavo provando a stare all’aperto tutto nudo in quella posizione con lei, sostanzialmente nuda ma che mi stava dando piacere e prova della sua troiaggine, non mi fece per nulla temere per me e per lei. Ero certo che quelle due persone (maschi o femmine non potevo sapere in quel preciso momento) si sarebbero solo unite a noi e che con loro, ci saremme senz’altro scambiati solo e soltanto piacere...piacere estremo certamente, perché il modo con cui queste due persone si sarebbero unite a noi che stavamo facendo quello che ho descritto, non poteva classificare le due persone come dei soli semplici guardoni o segaioli o quant’altro. I passi si fecero sempre piu vicini e piu si avvicinavo, piu anna leccava, succhava, anche rumorosamente, quasi volesse evitarmi a percepire quanto si erano avvicinati a noi. Mentre anna leccava il mio buco di culo e continuava a massaggiarmi il cazzo, sentii due mani che iniziarono a palparmi il culo. Le mani erano piu grosse, calde, e non potevano essere quelle di anna che stava armeggiando con il mio cazzo e le mie palle. Un dito di questa mano comincio’ ad attraversare il solco del mio culo, andando su e giu, per poi tornare a stringermi le natiche, a pizzicarmele, a schiaffeggiarmele. Ogni volta che mi schiaffeggiava le natiche, sentivo anna ed i due ansimare molto distintamente, quasi i tre volessero comunicarmi il piacere di schiaffeggiarmi ed umiliarmi. Io, dalla mia parte, non riuscivo a tacere il mio di piacere. Ogni schiaffo che ricevevo veniva accompagnato da un gemito di piacere e da un’invocazione, quasi una supplica”...mmhh….ssiiii...forte...schiaffeggiami forte...oh siii...che bello...fammi maleee….ohhh….anna che bella sorpresa...siiii”...godevo come non mai...era il ruolo che preferivo e che desideravo sempre avere: essere l’oggetto del piacere degli altri, i quali, senza volerlo, amplificavano il mio. Ad un certo punto sentii Anna alzarsi. Con la coda dell’occhio e per quel poco che potevo distinguere a causa del buio, la vidi allontanarsi dando la mano ad un maschio, corpulento, nudo anche lui, con il quale raggiunse la parte posteriore della macchina avendo cura di essere pero’ visibili a me, che ancora stavo a pecora poggiato sul cofano ma con la vista libera verso il lunotto posteriore della macchina. Anna fece mettere di profilo l’uomo. Vedevo la mia ragazza baciarsi in bocca in maniera infoiata con quell’uomo che le stringeva le tettone senza alcun rispetto, quasi cercando di farle male e di comunicare a me, la sua autorità sulla mia fidanzata. Anna impazziva per quelle strette che si concentravano ora sui capezzoli, tirandoglieli quasi a volerglieli allungare, staccare. Gemeva ma si lamentava anche...era chiaro che il suo, era un piacere alternato da un dolore fisico dal quale pero’non si voleva sottrarre e che a me dava l’esatta percezione di quello che era per me il piacere reale e, soprattutto, l’immenso amore che esplodeva nello stesso tempo, verso la mia fidanzata. Grazie all’amore che era evidente, provava per me, si donava senza pudore o falsa morale a quell’uomo molto più anziano di lei, come segno del suo amore verso di me, in quella donazione oscena di piacere che riusciva in quel momento a comunicarmi. Anna si abbasso’ verso il petto dell’uomo per leccargli i capezzoli. Era una pratica che anna sapeva fare come solo poche troie come lei sapeva fare, e l’anziano uomo era vsisbilmente estasiato da quella pratica e neanche la poca luce che l’illuminava riusciva a celare. Mentre anna leccava il suo maschio, da dietro continuavo a ricevere attenzioni molto particolari al mio culo. Il dito di chi mi stava dietro, ora iniziava a lambirmi con il polpastrello il contorno del mio ano reso ampiamente scivoloso dalle numerose leccate ricevute dalla mia donna in precedenza. Ci girava intorno, lentamente, allo stesso ritmo con cui la sua mano libera, mi afferrava davanti le palle gonfie che quasi mi dolevano dal troppo trattenermi alla sborrata. Ora iniziava a farsi strada, piano piano...iniziava ad entrare...si...il dito iniziava la sua lenta ed esperta esplorazione del mio ano. Io allargai di più le gambe aderendo perfettamente al cofano della macchina per facilitare ed invitare l’ignota presenza dietro di me, a penetrarmi non solo con un dito, ma con due...tre...quattro...e perché no?...con tutta la mano. Ero eccitatissimo e non resistetti. Con la mano da dietro, raggiunsi quella che mi stava dietro...la portai alla mia bocca e la leccai tutta spalmandola della mia saliva e senza vergogna chiesi:”infilami tutta la mano in culo..ti prego...tutta in culo la voglio...slabbrami il buco ti prego!”...la mano attese di essere ben unta della mia saliva lasciva e solo dopo, abbandono’ la mia bocca affamata di tutto. Sentii le sue due mani allargarmi le natiche e poco dopo la sua lingua affondare nel mio culo ma al piacevole contatto di quella lingua sopraggiunse una scossa al mio petto: sentivo pungermi il culo da un volto pungente. Chi mi stava leccando il buco del culo e mi stava dando tutte quelle attenzioni, era un maschio e quel pungere in mezzo al mio culo, erano i peli di una barba non rasata di recente. Era un maschio...si...ma sapeva usare la lingua nel mio culo e per me era importante solo questo, come era importante il movimento della testa di anna che disegnava nel buio, un pazzesco bocchino all’anziano con cui si era allontanata poco prima. Anna e l’uomo decisero di venire a gustarsi da vicino quello che io e l’ignoto maschio stavamo facendo, anzi, quello che il maschio mi stava facendo. Anna tornò magicamente nuda con l’intimo lussurioso che aveva, ancheggiando lentamente, con la mano nella mano dell’uomo, muovendosi come una modella sexy mentre fa una sfilata. Ero orgoglioso di lei. Era (ed è) una donna bellissima, un corpo oserei dire perfetto e fatto per essere toccato, stretto, baciato, morso, oltraggiato, percosso, frustato, sporcato, imbrattato...amato! Ed io amavo quel corpo ed esaltavo il suo animo...femmina e donna...ciò che ogni donna dovrebbe essere, ciò che ogni uomo vorrebbe e che io avevo la fortuna di avere. “...carlo...mi chiese...ti piace vero quello che ti sta facendo al culetto?”...ed io: ssi….siii...è stupendo amore...e tu...tu...stai godendo? Ti sta facendo godere il tuo maschio?...ti sta facendo sbrodolare?...chi è?...”...”carlo, non importa chi sia...importa che mi faccia godere, e tu vuoi questo vero?...vuoi che la tua donna goda vero?...” si..si...” e mentre parlavamo, prese in mano il cazzo dell’anziano uomo iniziando a segarlo,,,l’uomo aveva un cazzo abbastanza grosso...con una cappella rossa...anna si divertiva a segarlo davanti ai miei occhi ed io leggevo nei suoi occhi il divertimento nell’umiliarmi sebbene sapesse molto bene, che quel ruolo era il ruolo che desideravo e che mi faceva sentire l’uomo piu’ felice del mondo...cornuto...e contento!… “che vuoi fare Carlo?..vuoi segarlo un po tu?..guarda che cazzone che ha questo omaccione...che palle...e che cappella...vuoi provarlo?...mmmhh...dai tesoro...lo so che lo vuoi in mano e non solo...e lo sai che impazzisco a vedere i maschi scopare tra loro...” e mentre diceva questo spingeva l’uomo verso di me carezzandogli le natoche e baciandolo dietro al collo mentre sistemava appunto dietro di lui. Dopo qualche istante l’uomo fu molto vicino a me, tanto da raggiungere il mio culo, sempre a pecora, iniziando a schiaffeggiarmi ora una chiappa, ora l’altra, segandosi lentamente il bastone che aveva raggiunto la massima erezione mostrandosi completamente eretto, duro e con una bellissima cappellona. Anna si abbasso’ dietro la schiena dell’uomo inginocchiandosi...aprì le chiappe dell’uomo che si affianco’ a me per mostrarmi il piu’ possibile la mia ragazza che gli leccava il buco del culo. Ma fu quando l’uomo si rivolse a me che provai l’ennesimo colpo al cuore ed al cervello: “hai visto carlo comela tua fidanzatina mi lecca il buco del culo?” ero stravolto: “papà...ma sei tu?...”mi ritrassi dalla pecorina per vedere quindi chi fosse l’altro e meno sorpreso ebbi la conseguente conferma che se mio padre adesso era qui, insieme a lui poteva esserci solo mio fratello Sergio… “Sergio!...anche tu?”. Mio padre mi fece cenno di stare zitto...mi invito’ a rimettermi a pecora aprendomi la natica: “forza sergio..sto frocio di tuo fratello non aspetta altro...fottitelo in culo...dai”. Sergio non perse tempo. Mi sputo’ rumorosamente tra le chiappe, intinse la cappella sul suo sputo, armeggio’ con essa attorno al mio buco di culo e lentamente...ma piacevolmente, mi butto’ in corpo il suo palo di carne. Stavo chiavando con mio fratello, anzi mio fratello mi stava chiavando davanti a mio padre e davanti alla mia donna e quando il cazzo di mio fratello fu tutto nel mio culo, mio padre si avvicino’ alla mia bocca con il cazzone dritto...”ora succhia il cazzo di tuo padre cornuto...succhia cornuto...non immagini quante volte e da quanto tempo che io e tuo fratello ci chiaviamo la tua ragazza...apri la bocca..aprii...ohhh...bravo figliolo...così...di lingua dai...ohhh….mmmhhh…..bravooo...ancora...mmhh...che frocio che sei...sei un frocio cornuto...ingoia tutto il cazzo...cosììì….mmmhh..guarda anna...guarda il tuo ragazzo...un cazzo in culo ed uno in bocca...il cazzo del padre in boca e quello del fratello in culo..e guarda come gode...stai godendo vero Cralo?”….ssiiii...siii..papààà...vai sergio...pompami piu’ forteeeee...” Anna nel frattempo si era scostata da me e mio padre e poggiatasi anche lei sul cofano della macchina, allargo’ le gambe e inizio’ a masturbarsi con tre dita in figa...che bello...era bellissima come sempre...”...”mmmhh….siii...scopatevelo per bene...cosìì...ohhhh...godooooooooo”...e si lascio’ andare ad un orgasmo violento. Le gambe di anna tremavano, il volto era sfigurato dal piacere, la figa gocciolava di umori. “ora basta froci” disse mio padre...ora vogliamo la figa vero Sergio?”...mio fratello tuiro’ fuori il cazzo dal mio culo, si avvicino’ ad anna, la prese in braccio a cosce aperte e se la calo’ senza rispetto sul cazzone iniziando a pomparla in figa. Mio padre con ancora il cazzo umido dalla mia saliva, raggiunse anna e mio fratello posizionandosi dietro, le allargo’ le chiappe e in un solo colpo le fiondo’ in culo il cazzo. Anna era attraversata da una doppia di cazzi stupenda e in sintonia nel ritrmo della chiavata tra di loro. “Carlo, vieni qui...lecca la figa ad anna e le palle a me e a papà...”. Obbedii...mi abbassai sotto di loro e comincia ad alternare la mia bocca e la lingua, ora tra la figa piena di cazzo di anna che alle palle di mio fratello e di mio padre che mi sbattevano in faccia per la foga con cui si stavano accoppiando con la mia donna. La fottevano con energia, velocità e violenza...la offendevano, la oltreggiavano...la parola piu’ dolce che rivolsero alla mia donna, fu “puttana”!...stavano per godere...per venire davanti a me e sopra di me… “eccomi...ohhh….ci sonoooo” disse mio padre. “...siii….anche io eccooooo” fu la risposta di mio fratello. A questa urla, anna prese la mia tesa e la spinse con violenza in mezzo alle sue ga,be...”dai carlo...ora tocca a te...daiiiiiii”. Sentivo le contrrazioni delle palle di mio padre e di mio fratello sora la mia faccia...ecco...ssii...mmmhh...stavano sborrando nel culo e nella figa della mia donna...sii...ecco…..i cazzoni pulsano...uno, due, tre s...altre contrazioni per ogni schizzi...anna inizia letteralmente a isciare il suo piacere tanto è l’umore che sgorga dalla sua figa stravolta di cazzo e quegli umori bagnano tutta la mia faccia. Poi una pausa. I due tori si fermano mantenendo il cazzo sia in figa che in culo. E’ mio fratello che per primo si sfodera dal corpo della mia donna, lasciando alla mia vista ed alla mia bocca, una figa letteralmente slabbrata e dischiusa con un quantitativo enorme di sperma che inizia a uscire lentamente per poi precipitare densa e gelatinosa, nella mia bocca...sono pieno di sperma di mio fratello in bocca...è buono...siii...lo ingoi...tutto...ora è mio padre a dare tregua al culo di anna. Lo afferra con una mano e lentamente lo sfila ed anche in questo caso, lo spettacolo è quello di un culo letteralmente dilatato e dilaniato dall0’inculatura bestiale subita. Il cazzo di mio padre fino a quel momento, ha fatto da tappo alla sua sborra che appena trova il varco aperto, come per lo sperma di mio fratello, trova facilmente il varco della mia bocca aperto e pronto a ricevere e ad ingoiare. Anna scende quindi dai due cazzi...si abbassa verso di loro e ansimando, li ripulisce per bene...si rilaza, abbraccia mio padre, lo bacia in bocca con la lingua e fa lo stesso con mio fratello. Entrambi mi salutano solo con il gesto della mano, raggiungono la macchia con cui sono venuti, s’intrattengono il tempo necessario per rivestirsi, suonano il clacson e se ne vanno. Vanno via dopo aver generosamente goduto della mia donna e di me. Anna va in macchina, prende una sigaretta, l’accende ed inizia a rivestirsi, senza rivolgermi uno sguardo. Rientra in macchina, prende i miei vestiti e me li lancia. Avvia il motore: “amore, appena arrivi a casa chiamami”...mi saluta lasciandomi in quella campagna da solo e tutto nudo. Ti amo.
(se è piaciuta, commentare qui o su carlo.tastillo@gmail.com)
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