Pensando ogni singolo istante
di
Miki
genere
sentimentali
"Dolce amore, dimmi di più dei tuoi gusti malati" ti chiederei, ti confesso, senza troppi problemi. Eppure continui a spaventarmi. Eppure continuo a pensare che sarebbe stato più facile parlare di persona. Con te immagino qualcosa di molto lento, una forma di desiderio portato all'estenuazione. Mi chiedo se davvero riusciresti a dire "facciamo con calma", oppure se mai faresti con calma. Io non farei con calma, ma magari ti asseconderei.
Se mi legassi potrei spiegarti meglio cosa intendo, se mi limitassi non soltanto la mia voce sarebbe per te una risposta; forse una risposta a una domanda che già conosci.
Ecco ciò su cui oggi nella noia ho riflettuto, nei tempi morti, o semplicemente nell'annebbiamento mentale del sonno e nella noia dell'ennesima giornata. Non mi sono soffermata su ciò che avevo attorno, per distrarmi, oggi, ma su un unico pensiero, quasi ossessionante ma non spontaneamente ricorrente. Ecco quindi ciò che farei:
Non c'è un luogo preciso, va bene anche rischiare; giochicchi con me umiliandomi dolcemente, estenuandomi dolcemente, facendomi inginocchiare col mio bel corpo; mi farei accarezzare dolcemente e prepotentemente la testa e legare le mani dietro la schiena. Per me sarebbe qualcosa du assurdo e mi farebbe impazzire sapere di non poter fare ciò che voglio; perché odio essere legata e sentire che scatta qualcosa di arcaico e istintivo per cui voglio soltanto liberarmi e andarmene; e qualcosa che inevitabilmente si verifica e che spero non cambi mai , perché è quel qualcosa che mi salva nel profondo dal rivivere sensazioni di orrore del passato.
Allora, rimarrei volentieri almeno in ginocchio a farmi umiliare e ammirare dolcemente a gambe aperte e un po' limitata; giocherei volentieri sulle tue scarpe; ti aspetterei, per farmi mettere il tuo cazzo davanti alla bocca e farmi dare le istruzioni. Personalmente amerei se mi obligassi ad aprire la bocca e a leccare quando vuoi tu; odierei rimanere lì ad aspettarti, ma lo farei, semplicemente per farmi usare come un oggetto da te e al tempo stesso desiderarti. Se mi slegassi le mani, mi abbarbicherei al tuo corpo. Questo con l'aspettativa di farti godere con la mia bocca fino allo sfinimento. Per sentire ogni parte di te, se tu volessi. E la cosa si concluderebbe con tanta sborra e voglia di fare. Farmi legare a quattro zampe quasi lo preferirei.
È solo che, come disse qualcuno: "Non lo vuoi abbastanza. Devi volerlo di più!".
Se mi legassi potrei spiegarti meglio cosa intendo, se mi limitassi non soltanto la mia voce sarebbe per te una risposta; forse una risposta a una domanda che già conosci.
Ecco ciò su cui oggi nella noia ho riflettuto, nei tempi morti, o semplicemente nell'annebbiamento mentale del sonno e nella noia dell'ennesima giornata. Non mi sono soffermata su ciò che avevo attorno, per distrarmi, oggi, ma su un unico pensiero, quasi ossessionante ma non spontaneamente ricorrente. Ecco quindi ciò che farei:
Non c'è un luogo preciso, va bene anche rischiare; giochicchi con me umiliandomi dolcemente, estenuandomi dolcemente, facendomi inginocchiare col mio bel corpo; mi farei accarezzare dolcemente e prepotentemente la testa e legare le mani dietro la schiena. Per me sarebbe qualcosa du assurdo e mi farebbe impazzire sapere di non poter fare ciò che voglio; perché odio essere legata e sentire che scatta qualcosa di arcaico e istintivo per cui voglio soltanto liberarmi e andarmene; e qualcosa che inevitabilmente si verifica e che spero non cambi mai , perché è quel qualcosa che mi salva nel profondo dal rivivere sensazioni di orrore del passato.
Allora, rimarrei volentieri almeno in ginocchio a farmi umiliare e ammirare dolcemente a gambe aperte e un po' limitata; giocherei volentieri sulle tue scarpe; ti aspetterei, per farmi mettere il tuo cazzo davanti alla bocca e farmi dare le istruzioni. Personalmente amerei se mi obligassi ad aprire la bocca e a leccare quando vuoi tu; odierei rimanere lì ad aspettarti, ma lo farei, semplicemente per farmi usare come un oggetto da te e al tempo stesso desiderarti. Se mi slegassi le mani, mi abbarbicherei al tuo corpo. Questo con l'aspettativa di farti godere con la mia bocca fino allo sfinimento. Per sentire ogni parte di te, se tu volessi. E la cosa si concluderebbe con tanta sborra e voglia di fare. Farmi legare a quattro zampe quasi lo preferirei.
È solo che, come disse qualcuno: "Non lo vuoi abbastanza. Devi volerlo di più!".
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