Le labbra di mamma

di
genere
incesti

Come dimenticare le labbra della mamma, impossibile.
Tutto inizia parecchi anni fà, avevo circa venti anni, e in giardino, mentre stupidamente cercavo di accendere un fuoco per bruciare le sterpaglie che papà il giorno prima aveva strappato, accidentalmente, mi sono ustionato, non gravemente per fortuna le mani.
Chiaramente corsa in ospedale, le prime cure, e poi il ricovero in reparto, cosa noiosissima.
Il problema era prendermi cura della mia persona, mamma mi imboccava, le infermiere mi cambiavano, e mi mettevano il pappagallo per urinare, ma l'essere manipolato a vent'anni fece sì, che il cazzo divenne durissimo, e infilarlo nel buco era difficile.
Le infermiere ridevano, ma io soffrivo, il mio poi era ed è un bel cazzo, e così, dissero a mamma del mio insolito problema.
Lei entrò, tranquilla, e senza parlare, chiuse la porta a chiave, spostò il lenzuolo, e aprì il camice che idossavo, e spiccò dritto il mio cazzo durissimo, lo prese in mano, e lentamente iniziò a segarmi, non mi guardava in faccia, era rossa, come un peperone.
Ma ben presto, dal piacere passai al dolore, la cappella secca, mi duoleva, e lei lo capì, pensai, ora prende un pò di saliva e lo bagna, invece, scese con la testa, e lo prese in bocca, fù pazzrsco, le sue dolci e calde labbra, fecero sì che il cazzo divenne di pietra, e iniziò a succhiarmelo, e scese fino ai testicoli, sentivo la sua lingua leccarmeli, era pazzesco.
Mi spompinò unadecina di minuti, e poi esplosi nella sua bocca, getti potenti di sperma, che lei ingoiò senza sforzo alcuno.
Poi mi ricompose e aprì la porta, ed entrò un'infermiera, che mi fece l'occhiolino e sorrise, poi rivolta a mamma disse, risolto il problema, lei annuì, e finì di ripulirsi con il fazzoletto, passammo il pomeriggio senza mai parlarne.
Il giorno dopo, feci in modo da tenere il cazzo dro, cosa semplice a veti anni, e così le infermiere lo riferirono a mamma al suo arrivo, che chiusa la porta, riprese in bocca il mio cazzo duro, ma questa volta lo alternava a una sega, e mi guardava negli occhi, e mi disse, ti piace tesoro?, io la guardai e annuii, mentre gemevo, mentre mi segava si accicinò al mioviso, e io mi protesi verso di lei e ci baciammo, un lungo bacio con le lingue, poi le chiesi di spogliarsi, ero come impazzito, e lei pure, si tolse il vestito, e rimase in reggiseno e slip, le chiesi di togliersi tutto, e potei ammirarla nuda, poi si avvicinò, e leccai le tette e i capezzoli, lei gemeva, poi, salì sul letto, e si fece scivolare dentro il mio cazzo.
Si impalò, e mi scopò per una decina di minuti, e poi le venni dentro, alla sua figa, mi chiuse la bocca per non farmi urlare.
Una volta ricomposti aprì la camera e continuammo a chiacchierare per tutto il pomeriggio, e poco prima di andarsene, mi fece una sega baciandomi.
I giorni seguenti, furono di puro sesso, veniva già senza intimo, con gonna e camicetta, e si vedevano le sue tette, da urlo, tanto che le infermiere ridendo mi dicevano, e dai il bimbo si soddisfa?, io ridacchiavo e annuivo.
Poi dopo una setimana, mi tolsero i bendagi, e le mani erano quasi normali, potei finalmente ritornare alla normalità.
Una volta a casa, eravamo soli, mi avvicinai a mamma e da dietro l'abbracciai, lei si girò, mi diede un bacio, e disse, ora però puoi segarti da solo porco, io le infilai la mano trà le gambe e toccai la sua figa senza slip, ma allora sei porca le dissi, seinuda,lei sorrise, e mi allontanò, vai in camera tua, e raggiungimi quando ti chiamo, e così, dopo una ventinadi minuti, mamma mi chiamò, e la raggiunsi in camera sua, dove la trovai, ben truccata, e in reggiseno slip reggicalze calze e tacchi, tutto nerò, rossettorosso, quasi svenni, mibuttai sù di lei e la baciai.
Poi le leccai la figa facendola impazzire, lastesi sul letto, e la scopai con foga.
Dopo una decina di minuti, lei si sfilò il cazzo, sollevò le gambe divaricò le cosce, e se lo fece infilare nel culo, urlandomi di sfondarla, di romperle il culo, era impazzita, mi incitava a sfondarla, le venni in culo, godendo come un pazzo.
Mi confessò, che adorava essere inculata,più che chiavata, papà, non la inculava mai, e così, ci pensava un nostro vicino, la baciai, e poi ricominciammo.
Non passava giorno che non scopavamo, figa culo, bocca, eravamo diventati amanti, e durante un'inculata, le chiesi cosa provava, e lei mi disse che era il paradiso, anzi, mi propose di provare, e così, mi ritrovai con un dildo nel culo, manovrato sapintemente da mamma, mentre mi segavo, fù una rivelazione.
Poi, iniziò, a farmi indossare i suoi slip durante le scopate, e poi durante il giorno, e via via calze reggicalze, ecc, in pochi mesi ero truccata e scopava mamma da donna.
Poi un giorno, mi disse che avrebbe invitato il vicino, e che ci avrebbe inculate tuee due, e così, fà, Carlo, passava dal buco del culo di mamma al mio, facendoci urlare dal piacere.
In breve un anno dopo, io divenni una travestita, e a casa, entravano maschi, che ci scopavano tutte edue come cagne, io ero sfondata, ambivo a cazzi sempre più grossi, finii con uomini di colore, arabi, con cazzi sempre più grossi, e smisi di scopare mamma, poi papà scoprì tutto.
Ci buttò letteralmente in strada, e finimmo per andare in un motel, dove iniziammo a prostituirci.
Ora battiamo insieme in periferia, dove amici e parenti ci scopano allegramente, pagandoci, e siamo felicissime.
di
scritto il
2023-03-08
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