Il mio rapporto con papà.

di
genere
incesti

Quella giornata la ricorderò per tutta la vita, una lite tra mamma e papà a voce alta, che si concluse il giorno dopo quando mamma ci lasciò soli tornando a casa dai suoi genitori nonché miei nonni. L'errore di papà fu quello di non cancellare i messaggi dal telefonino che, capitando in mano a mamma, ne lesse uno esplicito che di più non si può.=Ti amo non vedo l'ora di rivederti. Paolo= Purtroppo per sua stessa ammissione, aveva una relazione con un suo collega di lavoro. Non che mamma fosse esente da colpe perché anche lei fu sorpresa da papà a letto con Glauco, però in quel caso la reazione fu diversa perché papà l'ha perdonata, anche se io ora penso che la relazione di papà sia conseguente al comportamento di mamma. La nostra vita fu stravolta perché non eravamo abituati ad essere autonomi in quanto mamma provvedeva a tutto. La sera successiva io e papà ci recammo dai nonni per convincerla a desistere dal suo atteggiamento, nulla da fare fu irremovibile. A me per mamma dispiaceva ma ero molto più legato a papà, non ero un bambino quindi ci organizzammo perfettamente anche se la casa ci sembrava vuota. La prima sera senza mamma fu drammatica perché ne io ne papà,
riuscimmo a prendere sonno tanto che lo raggiunsi nel letto. Cercò di scusarsi nei miei confronti per l'accaduto, mi disse che era stato un momento di debolezza sentirsi attratto da un uomo. Avevo un segreto che non avrei mai confidato ma in quel momento,
per una forma di solidarietà, rivelai a papà che avevo fatto un pompino ad un mio compagno di scuola restandone piacevolmente soddisfatto. La sua reazione fu quella di
darmi un bacio e stringermi a se -Ti voglio bene- mi sussurrò. Nel giro di una settimana
i problemi della mancanza di mamma erano risolti, anche se facemmo un altro tentativo di farla tornare senza alcun risultato. Dentro di me speravo che mamma non tornasse, volevo
vivere la vita solo con lui, dopo aver scoperto che avevamo gli stessi gusti. Tra lavoro, scuola e gestione della casa l'unico spazio per parlare era il letto, si perché
dormivamo insieme, mi stringevo a lui come un bambino con la mamma, adoravo il suo corpo, mettevo la testa sulla sua spalla, l'abbracciavo e lo baciavo. Dormivamo in mutande, non fu difficile accorgermi della sua erezione, gli misi una mano sulla pancia, lui inarcò leggermente la schiena per metterla in risalto. Questa mossa provocò anche la mia erezione, ci guardammo negli occhi. Era un momento particolare, mi sentii autorizzato di mettermi sopra al suo corpo, i nostri cazzi eretti durissimi li sentivamo
attraverso le mutande, -Togliamoli- mi disse, il vivo contatto tra i nostri cazzi fu una sensazione mai provata, avvicinammo le labbra, mi strinse ancora più forte e sentii lo sperma sulla pancia, questo provocò anche la mia sborrata. -Papà è stato bellissimo-
-Anche per me rispose-. Senza pulirci ci addormentammo abbracciati e soddisfatti.
Al risveglio eravamo euforici per quella incredibile esperienza, un sentimento amorevole
sotto l'aspetto sessuale tra padre e figlio completamente fuori da ogni logica.
Però salutandoci per assolvere ai nostri doveri gli dissi-Non vedo l'ora che viene la sera- -Anch'io- rispose, ed un bacio suggellò il nostro saluto. Il giorno mi sentivo leggero come se volassi. le giornate successive trascorrevano sempre allo stesso modo, la notte nel letto davamo sfogo al nostro rapporto. Una sera mi venne in mente di chiedergli del suo collega, rispose che si vedevano soltanto sul luogo di lavoro. Gli dissi che se voleva portarlo a casa lo poteva fare tranquillamente. I suoi occhi si illuminarono, mi diede un lunghissimo bacio, la sera venne a cena da noi Paolo, un ragazzo poco più grande di me, bellissimo e simpaticissimo. Forse papà lo aveva
relazionato sulla nostra vita tanto che mi diede un bacio sulle labbra. -Dorme con
noi Paolo- esultò papà. La cena fu velocissima, eravamo ansiosi di unirci nel letto.
Io e papà eravamo abbondantemente dotati, quello di Paolo meravigliosamente stupendo.
Quella notte fu straordinaria, eravamo dedicati completamente ai nostri cazzi senza
eccedere in altre forme di sesso. Ce li succhiammo a vicenda, mentre i nostri meravigliosi corpi si univano, le bocche davano sfogo alle nostre passioni. Vivere in
quel modo ci fece dimenticare mamma, eravamo presi completamente. Nelle sere successive
Paolo a volte stava con noi, spesso restavamo soli io e papà deliziandoci a vicenda.
Forse dimenticandoci di essere padre e figlio, eravamo sempre più uniti. Poi una sera venne a casa mamma accompagnata dai nonni, lei in tono dimesso chiedeva di rientrare
in casa, naturalmente accettammo, non avevamo scelta, ma la confinammo nella mia cameretta, mentre io e papà continuammo a dormire insieme. Non potevamo avere il solito
comportamento, ma silenziosamente riuscivamo a soddisfarci. Quando rientrammo tutti nella normalità, relativa normalità, perché mamma volutamente si era sottomessa a papà,
tanto che ripresero perfino i rapporti sessuali. Anch'io trovai una ragazza, Maria Stella che mi fece riprovare le gioie del sesso alternato. Quello vissuto con papà fu un meraviglioso periodo della mia vita, ora però vivevo con gioia il rapporto con la mia ragazza, sempre con soddisfazioni reciproche. Anche mamma e papà tornarono in perfetto accordo come una normale coppia, il passato si dimentica e si prosegue verso il futuro.
scritto il
2023-03-13
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