Una cognata esuberante Pt.3
di
Klaus
genere
esibizionismo
L'aneddoto accaduto in spiaggia mi lasciò frastornato per giorni .
Non riuscivo a togliermi dalla mente il suo sguardo , quel gesto provocante , i suoi seni ed il suo corpo da favola .
Mi resi conto che ormai ero succube di lei e delle sue provocazioni .
Pregai soltanto di aver ancora in me un barlume d' intelligenza per evitare uno scandalo che , dato le premesse , sarebbe potuto verificarsi in qualunque momento , anche perchè con lei ci vedevamo solo in presenza di Meredith.. Se lei se ne fosse accorta sarebbe stata la fine, sia per me che per Lucy.
Purtroppo la goccia che fece traboccare il vaso si palesò da li a pochissime settimane.
Era già passato agosto ed il mese di settembre era da poco iniziato ma il caldo non esitava a placarsi anzi , nell'umidità presente in città il clima si faceva ancora più torrido.
Come quasi ogni fine settimana i genitori di Meredith uscirono per una gita fuori porta , stavolta non nel consueto cottage di famiglia ma organizzarono una vera e propria escursione tra i boschi di una riserva naturalistica locale .
A Meredith la natura piaceva tantissimo , a differenza della spiaggia, e non si fece sfuggire l'occasione di andare insieme a loro . Mi invitò ma io , non proprio incline ad avventure tra arbusti e zanzare , declinai gentilmente l'offerta rimanendo in città. Peccato non fossi al corrente che anche un'altra persona aveva rifiutato l'invito … si trattava ovviamente di Lucy.
Entrambi quindi rimanemmo a casa quella domenica .
Intorno alle 14:30 arrivò una notifica su messenger , era Lucy .
Lei non aveva il mio numero di cellulare e si limitava a contattarmi tramite social solo per avvisare Meredith di fare qualche commissione urgente visto che il suo telefono era costantemente in assenza di copertura telefonica . In pratica fungevo solo da tramite .
Ma quel pomeriggio di certo non avrei potuto far da mediatore, la situazione era decisamente diversa.
Esordì con un “ciao” e mi mandò subito una foto della sua attrezzatura ginnica che aveva acquistato qualche mese prima dell'estate.
“Sto facendo palestra” , mi scrisse , “ma non riesco a fare bene lo squat” , ho paura di spezzarmi la schiena !” . Allorchè io tentai di spiegarle testualmente come eseguire in sicurezza tale esercizio essendo da sempre un amante del fitness ed avendo una certa cultura in merito .
Ma lei , nonostante la minuziosa spiegazione replicò : “forse sarebbe meglio che me lo spiegassi di presenza”.
Mi si gelò il cuore , nonostante i 34 gradi celsius ed un tasso d'umidità che sfiorava il 70%.
Sapevo che se avessi accettato di aiutarla avrei sicuramente rischiato di oltrepassare una linea da cui non sarei più riuscito a tornare indietro … ma il dado era ormai tratto .
“Dammi 10 minuti, il tempo di cambiarmi e vengo a casa tua”.
Mi rispose con un “grazie” ed un emoticon di una faccina sorridente.
In realtà passarono molto più di 10 minuti , non certo perchè persi tempo a prepararmi visto che mi limitai ad indossare una t-shirt ed un pantaloncino, ma perchè l'ansia si stava impossessando di me.
In quel momento provai un mix di eccitazione e paura . Ma ormai dovevo andare , non potevo tirarmi indietro.
Parcheggiai davanti casa sua , le strade erano semi deserte ed il silenzio era interrotto solo dal rumore dei grilli .
Non feci neanche in tempo a suonare il campanello che lei aprì il portone di casa . Sicuramente aveva sentito il rumore dell'auto.
Lucy mi salutò con un sorriso smagliante baciandomi sulle guance come era solita fare in altre occasioni . Mi fece accomodare e salimmo al piano superiore dove , in una sorta di ampio sgabuzzino , teneva l'attrezzatura da palestra .
Il suo vestiario era molto provocante . Indossava un top scollatissimo verde fosforescente ed un leggings grigio chiaro aderentissimo che gli arrivava fino a metà caviglia . Il leggings era così aderente che non solo metteva in risalto i glutei , ma palesava anche ciò che madre natura dona a tutti gli individui di sesso femminile . Una certa fessura era evidente più che mai , a causa di quel vestiario che forse lei aveva acquistato molti anni prima o che forse aveva preso in prestito dalla sorella , decisamente più minuta di lei.
Cercai di distogliere lo sguardo , soprattutto dalla vista frontale che , a differenza del resto, era per me un elemento decisamente nuovo da osservare in lei .
Lucy si posizionò sotto il bilanciere e mi chiese di osservarla mentre scendeva in accosciata , intenta a fare squat .
“Oggi voglio allenare le gambe ” , disse ad alta voce , ed io annuì.
Iniziò a macinare ripetizioni di squat e notai che in realtà non aveva nessuna difficoltà ad eseguire l'esercizio anzi , sembrava davvero un'atleta esperta visto che i movimenti erano in perfetta sinergia con cadenza regolare. Di certo non si sarebbe spezzata la schiena come aveva accennato nel messaggio.
Dopo circa 3 serie mi chiese di aiutarla . “ Non so se riesco a chiudere le ultime ripetizioni... mettiti dietro e se necessario sorreggimi”. Non me lo feci ripetere due volte .
Mi piazzai dietro lei , a debita distanza , per evitare che inavvertitamente , scendendo , i suoi glutei potessero sfiorare il mio pube .
Peccato che , nonostante le premesse ,alla prima ripetizioni strusciò prepotentemente i suoi leggins contro il mio pantaloncino . Fino ad allora avevo solo potuto immaginare la consistenza del suo sedere ma adesso ogni ipotesi era stata infranta . I suoi glutei erano densi e corposi . Duri come la roccia , esuberanti .
Furono otto le ripetizioni che Lucy eseguì nell'ultima serie e sedici furono le volte in cui strusciò il suo fondoschiena su quello che ormai era una protuberanza ben evidente (in quanto ,in maniera del tutto disinibita ,strusciava sia durante la discesa che la risalita).
Appoggiò il bilanciere sui supporti e si girò guardandomi nuovamente negli occhi , con lo stesso sguardo che mi aveva concesso quel giorno in spiaggia , poi in maniera più che maliziosa , i suoi occhi iniziarono a scendere e fissarono i pantaloni .
Il mio membro , dopo quella scrosciante esibizione , si era volumizzato parecchio ed a causa del pantalone un po' stretto , aveva preso una piega lievemente verso sinistra , indirizzandosi verso il bordo superiore della tasca .
Lucy, rimase circa 3 secondi a fissarlo , secondi che sembrarono minuti . Il mio cuore iniziò a battere forte anche perchè c'era un alone di imbarazzo in quel momento , in un silenzio quasi tombale . Ma forse l'imbarazzo era solo da parte mia perchè lei non sembrò affatto scossa dalla cosa , anzi , destato nuovamente lo sguardo mi disse : “ora ho voglia di allenare i polpacci , lo squat mi ha distrutta “.
In realtà lo squat aveva distrutto più me che lei, almeno psicologicamente .
Per allenare i polpacci non aveva un macchinario apposito quindi mi limitai a consigliarle di prendere il bilanciere , piazzarlo sulle spalle , ed estendere i polpacci da posizione statica. Sarebbe stato necessario un rialzo per effettuare egregiamente l'esercizio ma , essendone sprovvista , decidemmo di attuarlo senza .
Stavolta l'esercizio lo trovò decisamente più complesso , forse perchè non lo aveva mai eseguito in precedenza . Durante le ripetizioni ondeggiava spesso e tendeva a prostrarsi troppo indietro o troppo in avanti , perdendo spesso l'equilibrio . Così mi piazzai dietro lei per stabilizzarla durante le ripetizioni .
Fu quella la goccia che fece traboccare il vaso .
Già alla seconda ripetizione ,Lucy, inizio nuovamente a strusciare il suo sedere sul mio pantalone , ma stavolta , a differenza di prima , oltre che strusciare spingeva indietro , con la scusante di perdere l'equilibrio . In realtà , con me che la sorreggevo , perdere l'equilibrio sarebbe stato molto improbabile .
In quel momento l'odore della sua pelle , che iniziava a diventare lucida per via del sudore , inebriò le mie narici . Nonostante il sudore emanava un profumo di rosa selvatica , forse il bagno schiuma che aveva utilizzato prima in doccia o forse una crema che aveva appositamente spalmato sulla sua seducente pelle . Sta di fatto che fui colpito da un'erezione davvero superba .
Il mio membro riuscì a superare l'ostacolo del pantalone e si diresse dritto verso l'estremità superiore , dove era presente una cinta in tessuto morbido che spesso indossavo durante la stagione estiva . Solo la cinta riuscì a frenare l'avanzata del mio pene che , se non ostacolato , avrebbe sicuramente fatto capolino dai pantaloni.
Era ormai turgido e bollente come non lo era stato da anni.
Conclusa la serie , Lucy posò nuovamente il bilanciere sui supporti e mimando la scena precedente e vedendo che la mia erezione era più forte e vigorosa di prima si avvicinò lentamente a me , con quegli occhi lucidi e quelle labbra carnose che muoveva lentamente a destra e sinistra .
Io rimasi immobile, non sapevo cosa fare , o meglio , avrei voluto fare tante cose , ma il coraggio era quasi del tutto svanito .
All'improvviso mi baciò . Un bacio quasi adolescenziale , pieno d'affetto , ma profondo al punto giusto . Spinse la lingua dentro la bocca ed io assecondai con la mia il suo movimento .
Mi poggiò dapprima le mani sui fianchi ed io afferrai la sua nuca con la mano sinistra mentre con la destra gli sfiorai il sedere .
Non appena il feeling aumentò afferrai con la mano il suo gluteo sinistro e lo strizzai con una forza inaudita , spingendola contemporaneamente verso me .
Adesso ero veramente pronto a farla mia .
Lucy , notando la mia foga appoggiò con fermezza la mano sui miei pantaloni ed iniziò ad accarezzare il mio pene, ancora coperto , poi , mentre ancora continuavamo a baciarci , con l'altra mano mi slacciò la cintura ed infilò la mano dentro .
Avevo il pene che ribolliva ed un liquido trasparente ricopriva già lo strato più interno , a causa della forte eccitazione .
Lucy , dopo un paio di movimenti di mano verticali si scostò un attimo da me , afferrò con entrambe le mani i miei pantaloni e li tirò giù insieme agli slip . Quasi rischiò di vedersi catapultare il mio pene sul suo mento visto che , a causa della rigidità , non appena liberatosi dal pantalone schizzò prepotentemente in alto come una molla .
Iniziò a baciarlo , delicatamente , partendo dall'asta e scendendo verso i testicoli . Dopodichè lo mise in bocca e con un movimento lento e costante iniziò a fare su e giù tenendo la mano ben salda su di esso .
Ero in estasi , non riuscivo a credere che ciò stesse succedendo davvero .
Dopo alcuni minuti , onde evitare un prematuro finale , la scostai lievemente . Aveva ancora i vestiti addosso e quindi dovevo rimediare .
Gli tolsi con foga il top e in una frazione di secondo scostai la coppa destra del suo reggiseno mettendo in luce quello che , fino ad allora , era il seno più grosso che io avessi mai visto.
Era possente e turgido , con un capezzolo abbastanza largo e molto più chiaro della pelle adiacente .
La mia mano faceva fatica a contenerlo . Senza pensarci due volte lo strizzai forte e cercai di introdurlo nella mia bocca . Riuscii ad assaporarne 1/5 , la mia bocca riusciva a stento ad accogliere il suo capezzolo e nulla più . Aveva un sapore paradisiaco , buono , sapeva di casa .
Avevo come la sensazione che tutto il suo corpo attendesse solamente il mio arrivo , come un qualcosa di mio che non sapevo di possedere .
Lei iniziò a gemere . Il fatto che io le succhiassi il capezzolo e le stringessi il seno la faceva eccitare molto . Così decisi di eliminare ogni strato di tessuto dal suo corpo .
Volevo vederla come mamma l'aveva fatta .
Gli strappai letteralmente il reggiseno , la accompagnai indietro dove era presente una panca e la feci sdraiare . Le tolsi i leggins e con mio enorme piacere notai che indossava un tanga di colore blu notte , decisamente sensuale . La girai e di fronte a me si stagliarono i suoi seducenti glutei , ancora vascolarizzati dopo le serie di squat appena terminate . Inizia a baciarli partendo dall'alto per poi proseguire verso l'ano . Quasi a ridosso di esso spostai delicatamente il tanga e scoprii la sua vagina .
In quella posizione le sue grandi labbra formavano una cresta prorompente . Erano voluminose e di un colorito candido . Mi fecero impazzire . Sarei rimasto ad osservarle per ore . Ma in quel momento dovevo soddisfare tutti i miei sensi e non solo la vista , inoltre volevo soddisfare anche lei , volevo che Lucy si ricordasse di quel giorno per tutta la vita .
Appoggiai la lingua sulla vagina e , con un movimento verticale , stimolai accuratamente la zona . Le sue cosce iniziarono a tremare . Forse non aveva mai ricevuto del sesso orale perchè il tremolio era davvero evidente. Passarono pochissimi minuti ed iniziai ad assaporare il frutto del suo eccitamento . Le grandi labbra si aprirono sempre di più e da li iniziò a defluire del liquido caldo e trasparente mentre i suoi gemiti si acutizzavano.
Sempre distesa su quella panchetta , fortunatamente abbastanza larga da essere anche comoda, la girai nuovamente e , avvicinandola verso il bordo della stessa , con le gambe per aria , avvicinai il mio pene verso la cavità della vagina .
Non appena tentai di penetrare notai che la fessura era decisamente stretta. Cosa molto strana visto che le dimensioni esterne sembravano presagire diversamente . In quel momento ripensai alle parole di Meredith . La mia ragazza mi aveva confessato che sua sorella era vergine anche se io non le avevo creduto . Ma forse era davvero così.
Per un momento esitai , forse non sarebbe stato giusto che la sua prima esperienza l'avesse avuto con me ma , ripensando a tutti gli aneddoti passati , distolsi il pensiero da tutto ciò . Infondo era stata lei a desiderarmi e provocarmi.
Così , affondai delicatamente il mio pene all'interno della sua vagina . Ci vollero circa 3 colpetti prima di sentire uno strano rumore . Come se una piccola membrana si fosse rotta . Da quel momento li riuscì a far scivolare tutta l'asta all'interno del suo corpo .
Lei dapprima si contorse un po' , palesando una lieve espressione di dolore, ma dopo qualche minuto ricominciò a gemere , ed a gemere sempre più.
Mi accasciai su di lei , sorretto dai suoi enormi seni che appoggiavano sul mio petto ed iniziai a baciarla mentre continuavo ad affondare colpi lenti ma decisi .
Improvvisamente notai che , a causa della foga , stavo quasi rischiando di venire dentro lei senza protezioni .
In una frazione di secondo estrassi il mio pene ed un lungo getto bianco finì nell'intercapedine tra la coscia ed il ventre di Lucy .
Appena in tempo pensai .
Lei guardò il suo corpo , ricoperto in parte del mio caldo liquido bianco , poi guardò me , mi sorrise e mi baciò nuovamente con intensa passione . Io feci altrettanto .
In quel momento ero davvero felice .
Ci rivestimmo , mi preparò un caffè (sapeva che io andavo matto per quella bevanda, rigorosamente amara) e ci congedammo .
Prima di uscire dalla porta mi afferrò per il braccio e mi baciò nuovamente . Poi si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò : “sarà il nostro piccolo segreto”.
Io ,anche quella volta , annuì.
Continua …
Non riuscivo a togliermi dalla mente il suo sguardo , quel gesto provocante , i suoi seni ed il suo corpo da favola .
Mi resi conto che ormai ero succube di lei e delle sue provocazioni .
Pregai soltanto di aver ancora in me un barlume d' intelligenza per evitare uno scandalo che , dato le premesse , sarebbe potuto verificarsi in qualunque momento , anche perchè con lei ci vedevamo solo in presenza di Meredith.. Se lei se ne fosse accorta sarebbe stata la fine, sia per me che per Lucy.
Purtroppo la goccia che fece traboccare il vaso si palesò da li a pochissime settimane.
Era già passato agosto ed il mese di settembre era da poco iniziato ma il caldo non esitava a placarsi anzi , nell'umidità presente in città il clima si faceva ancora più torrido.
Come quasi ogni fine settimana i genitori di Meredith uscirono per una gita fuori porta , stavolta non nel consueto cottage di famiglia ma organizzarono una vera e propria escursione tra i boschi di una riserva naturalistica locale .
A Meredith la natura piaceva tantissimo , a differenza della spiaggia, e non si fece sfuggire l'occasione di andare insieme a loro . Mi invitò ma io , non proprio incline ad avventure tra arbusti e zanzare , declinai gentilmente l'offerta rimanendo in città. Peccato non fossi al corrente che anche un'altra persona aveva rifiutato l'invito … si trattava ovviamente di Lucy.
Entrambi quindi rimanemmo a casa quella domenica .
Intorno alle 14:30 arrivò una notifica su messenger , era Lucy .
Lei non aveva il mio numero di cellulare e si limitava a contattarmi tramite social solo per avvisare Meredith di fare qualche commissione urgente visto che il suo telefono era costantemente in assenza di copertura telefonica . In pratica fungevo solo da tramite .
Ma quel pomeriggio di certo non avrei potuto far da mediatore, la situazione era decisamente diversa.
Esordì con un “ciao” e mi mandò subito una foto della sua attrezzatura ginnica che aveva acquistato qualche mese prima dell'estate.
“Sto facendo palestra” , mi scrisse , “ma non riesco a fare bene lo squat” , ho paura di spezzarmi la schiena !” . Allorchè io tentai di spiegarle testualmente come eseguire in sicurezza tale esercizio essendo da sempre un amante del fitness ed avendo una certa cultura in merito .
Ma lei , nonostante la minuziosa spiegazione replicò : “forse sarebbe meglio che me lo spiegassi di presenza”.
Mi si gelò il cuore , nonostante i 34 gradi celsius ed un tasso d'umidità che sfiorava il 70%.
Sapevo che se avessi accettato di aiutarla avrei sicuramente rischiato di oltrepassare una linea da cui non sarei più riuscito a tornare indietro … ma il dado era ormai tratto .
“Dammi 10 minuti, il tempo di cambiarmi e vengo a casa tua”.
Mi rispose con un “grazie” ed un emoticon di una faccina sorridente.
In realtà passarono molto più di 10 minuti , non certo perchè persi tempo a prepararmi visto che mi limitai ad indossare una t-shirt ed un pantaloncino, ma perchè l'ansia si stava impossessando di me.
In quel momento provai un mix di eccitazione e paura . Ma ormai dovevo andare , non potevo tirarmi indietro.
Parcheggiai davanti casa sua , le strade erano semi deserte ed il silenzio era interrotto solo dal rumore dei grilli .
Non feci neanche in tempo a suonare il campanello che lei aprì il portone di casa . Sicuramente aveva sentito il rumore dell'auto.
Lucy mi salutò con un sorriso smagliante baciandomi sulle guance come era solita fare in altre occasioni . Mi fece accomodare e salimmo al piano superiore dove , in una sorta di ampio sgabuzzino , teneva l'attrezzatura da palestra .
Il suo vestiario era molto provocante . Indossava un top scollatissimo verde fosforescente ed un leggings grigio chiaro aderentissimo che gli arrivava fino a metà caviglia . Il leggings era così aderente che non solo metteva in risalto i glutei , ma palesava anche ciò che madre natura dona a tutti gli individui di sesso femminile . Una certa fessura era evidente più che mai , a causa di quel vestiario che forse lei aveva acquistato molti anni prima o che forse aveva preso in prestito dalla sorella , decisamente più minuta di lei.
Cercai di distogliere lo sguardo , soprattutto dalla vista frontale che , a differenza del resto, era per me un elemento decisamente nuovo da osservare in lei .
Lucy si posizionò sotto il bilanciere e mi chiese di osservarla mentre scendeva in accosciata , intenta a fare squat .
“Oggi voglio allenare le gambe ” , disse ad alta voce , ed io annuì.
Iniziò a macinare ripetizioni di squat e notai che in realtà non aveva nessuna difficoltà ad eseguire l'esercizio anzi , sembrava davvero un'atleta esperta visto che i movimenti erano in perfetta sinergia con cadenza regolare. Di certo non si sarebbe spezzata la schiena come aveva accennato nel messaggio.
Dopo circa 3 serie mi chiese di aiutarla . “ Non so se riesco a chiudere le ultime ripetizioni... mettiti dietro e se necessario sorreggimi”. Non me lo feci ripetere due volte .
Mi piazzai dietro lei , a debita distanza , per evitare che inavvertitamente , scendendo , i suoi glutei potessero sfiorare il mio pube .
Peccato che , nonostante le premesse ,alla prima ripetizioni strusciò prepotentemente i suoi leggins contro il mio pantaloncino . Fino ad allora avevo solo potuto immaginare la consistenza del suo sedere ma adesso ogni ipotesi era stata infranta . I suoi glutei erano densi e corposi . Duri come la roccia , esuberanti .
Furono otto le ripetizioni che Lucy eseguì nell'ultima serie e sedici furono le volte in cui strusciò il suo fondoschiena su quello che ormai era una protuberanza ben evidente (in quanto ,in maniera del tutto disinibita ,strusciava sia durante la discesa che la risalita).
Appoggiò il bilanciere sui supporti e si girò guardandomi nuovamente negli occhi , con lo stesso sguardo che mi aveva concesso quel giorno in spiaggia , poi in maniera più che maliziosa , i suoi occhi iniziarono a scendere e fissarono i pantaloni .
Il mio membro , dopo quella scrosciante esibizione , si era volumizzato parecchio ed a causa del pantalone un po' stretto , aveva preso una piega lievemente verso sinistra , indirizzandosi verso il bordo superiore della tasca .
Lucy, rimase circa 3 secondi a fissarlo , secondi che sembrarono minuti . Il mio cuore iniziò a battere forte anche perchè c'era un alone di imbarazzo in quel momento , in un silenzio quasi tombale . Ma forse l'imbarazzo era solo da parte mia perchè lei non sembrò affatto scossa dalla cosa , anzi , destato nuovamente lo sguardo mi disse : “ora ho voglia di allenare i polpacci , lo squat mi ha distrutta “.
In realtà lo squat aveva distrutto più me che lei, almeno psicologicamente .
Per allenare i polpacci non aveva un macchinario apposito quindi mi limitai a consigliarle di prendere il bilanciere , piazzarlo sulle spalle , ed estendere i polpacci da posizione statica. Sarebbe stato necessario un rialzo per effettuare egregiamente l'esercizio ma , essendone sprovvista , decidemmo di attuarlo senza .
Stavolta l'esercizio lo trovò decisamente più complesso , forse perchè non lo aveva mai eseguito in precedenza . Durante le ripetizioni ondeggiava spesso e tendeva a prostrarsi troppo indietro o troppo in avanti , perdendo spesso l'equilibrio . Così mi piazzai dietro lei per stabilizzarla durante le ripetizioni .
Fu quella la goccia che fece traboccare il vaso .
Già alla seconda ripetizione ,Lucy, inizio nuovamente a strusciare il suo sedere sul mio pantalone , ma stavolta , a differenza di prima , oltre che strusciare spingeva indietro , con la scusante di perdere l'equilibrio . In realtà , con me che la sorreggevo , perdere l'equilibrio sarebbe stato molto improbabile .
In quel momento l'odore della sua pelle , che iniziava a diventare lucida per via del sudore , inebriò le mie narici . Nonostante il sudore emanava un profumo di rosa selvatica , forse il bagno schiuma che aveva utilizzato prima in doccia o forse una crema che aveva appositamente spalmato sulla sua seducente pelle . Sta di fatto che fui colpito da un'erezione davvero superba .
Il mio membro riuscì a superare l'ostacolo del pantalone e si diresse dritto verso l'estremità superiore , dove era presente una cinta in tessuto morbido che spesso indossavo durante la stagione estiva . Solo la cinta riuscì a frenare l'avanzata del mio pene che , se non ostacolato , avrebbe sicuramente fatto capolino dai pantaloni.
Era ormai turgido e bollente come non lo era stato da anni.
Conclusa la serie , Lucy posò nuovamente il bilanciere sui supporti e mimando la scena precedente e vedendo che la mia erezione era più forte e vigorosa di prima si avvicinò lentamente a me , con quegli occhi lucidi e quelle labbra carnose che muoveva lentamente a destra e sinistra .
Io rimasi immobile, non sapevo cosa fare , o meglio , avrei voluto fare tante cose , ma il coraggio era quasi del tutto svanito .
All'improvviso mi baciò . Un bacio quasi adolescenziale , pieno d'affetto , ma profondo al punto giusto . Spinse la lingua dentro la bocca ed io assecondai con la mia il suo movimento .
Mi poggiò dapprima le mani sui fianchi ed io afferrai la sua nuca con la mano sinistra mentre con la destra gli sfiorai il sedere .
Non appena il feeling aumentò afferrai con la mano il suo gluteo sinistro e lo strizzai con una forza inaudita , spingendola contemporaneamente verso me .
Adesso ero veramente pronto a farla mia .
Lucy , notando la mia foga appoggiò con fermezza la mano sui miei pantaloni ed iniziò ad accarezzare il mio pene, ancora coperto , poi , mentre ancora continuavamo a baciarci , con l'altra mano mi slacciò la cintura ed infilò la mano dentro .
Avevo il pene che ribolliva ed un liquido trasparente ricopriva già lo strato più interno , a causa della forte eccitazione .
Lucy , dopo un paio di movimenti di mano verticali si scostò un attimo da me , afferrò con entrambe le mani i miei pantaloni e li tirò giù insieme agli slip . Quasi rischiò di vedersi catapultare il mio pene sul suo mento visto che , a causa della rigidità , non appena liberatosi dal pantalone schizzò prepotentemente in alto come una molla .
Iniziò a baciarlo , delicatamente , partendo dall'asta e scendendo verso i testicoli . Dopodichè lo mise in bocca e con un movimento lento e costante iniziò a fare su e giù tenendo la mano ben salda su di esso .
Ero in estasi , non riuscivo a credere che ciò stesse succedendo davvero .
Dopo alcuni minuti , onde evitare un prematuro finale , la scostai lievemente . Aveva ancora i vestiti addosso e quindi dovevo rimediare .
Gli tolsi con foga il top e in una frazione di secondo scostai la coppa destra del suo reggiseno mettendo in luce quello che , fino ad allora , era il seno più grosso che io avessi mai visto.
Era possente e turgido , con un capezzolo abbastanza largo e molto più chiaro della pelle adiacente .
La mia mano faceva fatica a contenerlo . Senza pensarci due volte lo strizzai forte e cercai di introdurlo nella mia bocca . Riuscii ad assaporarne 1/5 , la mia bocca riusciva a stento ad accogliere il suo capezzolo e nulla più . Aveva un sapore paradisiaco , buono , sapeva di casa .
Avevo come la sensazione che tutto il suo corpo attendesse solamente il mio arrivo , come un qualcosa di mio che non sapevo di possedere .
Lei iniziò a gemere . Il fatto che io le succhiassi il capezzolo e le stringessi il seno la faceva eccitare molto . Così decisi di eliminare ogni strato di tessuto dal suo corpo .
Volevo vederla come mamma l'aveva fatta .
Gli strappai letteralmente il reggiseno , la accompagnai indietro dove era presente una panca e la feci sdraiare . Le tolsi i leggins e con mio enorme piacere notai che indossava un tanga di colore blu notte , decisamente sensuale . La girai e di fronte a me si stagliarono i suoi seducenti glutei , ancora vascolarizzati dopo le serie di squat appena terminate . Inizia a baciarli partendo dall'alto per poi proseguire verso l'ano . Quasi a ridosso di esso spostai delicatamente il tanga e scoprii la sua vagina .
In quella posizione le sue grandi labbra formavano una cresta prorompente . Erano voluminose e di un colorito candido . Mi fecero impazzire . Sarei rimasto ad osservarle per ore . Ma in quel momento dovevo soddisfare tutti i miei sensi e non solo la vista , inoltre volevo soddisfare anche lei , volevo che Lucy si ricordasse di quel giorno per tutta la vita .
Appoggiai la lingua sulla vagina e , con un movimento verticale , stimolai accuratamente la zona . Le sue cosce iniziarono a tremare . Forse non aveva mai ricevuto del sesso orale perchè il tremolio era davvero evidente. Passarono pochissimi minuti ed iniziai ad assaporare il frutto del suo eccitamento . Le grandi labbra si aprirono sempre di più e da li iniziò a defluire del liquido caldo e trasparente mentre i suoi gemiti si acutizzavano.
Sempre distesa su quella panchetta , fortunatamente abbastanza larga da essere anche comoda, la girai nuovamente e , avvicinandola verso il bordo della stessa , con le gambe per aria , avvicinai il mio pene verso la cavità della vagina .
Non appena tentai di penetrare notai che la fessura era decisamente stretta. Cosa molto strana visto che le dimensioni esterne sembravano presagire diversamente . In quel momento ripensai alle parole di Meredith . La mia ragazza mi aveva confessato che sua sorella era vergine anche se io non le avevo creduto . Ma forse era davvero così.
Per un momento esitai , forse non sarebbe stato giusto che la sua prima esperienza l'avesse avuto con me ma , ripensando a tutti gli aneddoti passati , distolsi il pensiero da tutto ciò . Infondo era stata lei a desiderarmi e provocarmi.
Così , affondai delicatamente il mio pene all'interno della sua vagina . Ci vollero circa 3 colpetti prima di sentire uno strano rumore . Come se una piccola membrana si fosse rotta . Da quel momento li riuscì a far scivolare tutta l'asta all'interno del suo corpo .
Lei dapprima si contorse un po' , palesando una lieve espressione di dolore, ma dopo qualche minuto ricominciò a gemere , ed a gemere sempre più.
Mi accasciai su di lei , sorretto dai suoi enormi seni che appoggiavano sul mio petto ed iniziai a baciarla mentre continuavo ad affondare colpi lenti ma decisi .
Improvvisamente notai che , a causa della foga , stavo quasi rischiando di venire dentro lei senza protezioni .
In una frazione di secondo estrassi il mio pene ed un lungo getto bianco finì nell'intercapedine tra la coscia ed il ventre di Lucy .
Appena in tempo pensai .
Lei guardò il suo corpo , ricoperto in parte del mio caldo liquido bianco , poi guardò me , mi sorrise e mi baciò nuovamente con intensa passione . Io feci altrettanto .
In quel momento ero davvero felice .
Ci rivestimmo , mi preparò un caffè (sapeva che io andavo matto per quella bevanda, rigorosamente amara) e ci congedammo .
Prima di uscire dalla porta mi afferrò per il braccio e mi baciò nuovamente . Poi si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò : “sarà il nostro piccolo segreto”.
Io ,anche quella volta , annuì.
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