Tra suocera e cognata non mettere il dito Pt.1 Parte 2
di
Klaus
genere
esibizionismo
Ormai avevo la bocca interamente impregnata della succulenta secrezione vaginale di Lucy . Era calda con un retrogusto che mi ricordava il sapore di una gustosa mela .
Mentre ero ancora intento ad assaporare il tutto , Lucy allontanò la vagina dalle mie labbra ed iniziò a strusciarla vigorosamente sul mio pene che , nel frattempo , si era accasciato sulla mia pancia , avendo lievemente perso durezza, pur rimanendo abbastanza massiccio da provocarle piacere .
Fortunatamente , grazie all'estremo sfrigolio esercitato da Lucy , l'erezione riprese più vigorosa di prima ed in un batter d'occhio il mio membro si ritrovò dentro il corpo di Lucy.
Stavolta era lei a condurre i giochi e cominciò a saltare ritmicamente su di me , come se fosse sopra ad un trampolino . Il rumore di carne che sbatteva divenne incessante .
In quel momento pensai che non ci sarebbe stata più nessuna scusa , Josephine stava sicuramente udendo . Ma forse era in combutta con sua figlia e , su tacito accordo , avrebbe fatto finta di non capire.
Ormai , dato le situazioni passate , nulla più mi sconvolgeva .
Ma come dice un famoso detto “lupus in fabula “ e mentre Lucy continuava a cavalcarmi vidi un'ombra palesarsi vicino alla porta .
Era Josephine che , con passo felpato , piombò silenziosamente in stanza .
“Vedo che siete molto impegnati voi due” , esclamò con un sorriso malizioso .
Io rimasi di sasso , non riuscì a spiccicare parola mentre Lucy , come se nulla fosse , fissò la madre accennando una risatina e continuando a gemere .
Mentre ancora non riuscivo ben a capire cosa stesse succedendo , Josephine si avvicinò al letto ed accarezzò la schiena di Lucy . L'altra mano invece la poggiò sul mio addome , come se volesse aiutarmi a reggere le percussioni che il corpo di Lucy, sbattendo su di me , provocava.
Poi mi accarezzò il viso .
“Sei davvero uno splendore Klaus, le mie figlie hanno avuto buon gusto”, scandendo lentamente le parole in un clima che poco si prostrava a quella discussione così pacata .
Josephine riuscì a mala pena a completare la frase che subito fece un passo indietro e sfilò il suo abito elegante . Anche lei , come la figlia, non indossava intimo .
Il tutto era stato ovviamente architettato a dovere . Entrambe, quella sera ,volevano approfittare di me.
Ormai senza alcun velo addosso Josephine si chinò verso di me ed appoggiò uno dei suoi seni sopra le mie labbra . Non persi neanche un secondo ed iniziai a succhiarlo vigorosamente mentre Lucy stava letteralmente facendo a pezzi il mio cazzo .
Dopo un rapido sguardo d'intesa , Lucy interruppe la penetrazione e si avvicinò alla madre.
“Adesso tocca a te” , le sussurrò con una voce ed un'espressione indemoniata .
In pochi attimi mi ritrovai Josephine su di me , con i seni che le ballonzolavano incessantemente mentre la figlia cercava di tenerli fermi onde evitare che la madre potesse in qualche modo procurarsi tumefazioni per il vigoroso movimento .
Vedere Lucy reggere il seno della madre mentre lei cavalcava il mio membro penso sia stata una delle scene che più mi sconvolsero . Neanche nei migliori cortometraggi erotici avevo assistito a tale perversione .
Ma la cosa non era di certo finita li .
Dopo alcuni minuti Josephine estrasse il mio pene dalla sua vagina e avvicinandosi a Lucy , la fece chinare sul mobiletto accanto alla porta.
Con i glutei di Lucy in bella vista e le teneri mani materne su di essi , capii che Josephine mi stava invitando a far preda della figlia .
Mi destai e con il pene ancora in erezione mi catapultai con violenza verso Lucy, penetrandola avidamente con una forza inaspettata , nonostante fossi già provato dalla maratona di sesso a cui stavo partecipando .
Mentre scopavo con violenza Lucy , la madre mi accarezzava i glutei e con l'altra mano stringeva forte il seno della figlia .
Poi Josephine rivolse lo sguardo alla figlia e con un'intesa indescrivibile si sorridettero e scostando nuovamente lo sguardo lo diresse su di me enunciando una delle più belle frasi che io avessi potuto ascoltare quella sera
“Fai tuo il suo ano”.
Quelle parole per poco non mi provocarono un'eiculazione in un momento indesiderato.
Gettai un goccio di saliva dritto verso l'ano di Lucy, già in posizione ed in parte dilatato , per agevolare la penetrazione visto che , a differenza della prima volta, non avevo avuto il tempo di praticare un po' di orale in quella zona . L'asta scivolò nel retto con una facilità disarmante . Probabilmente l'amico milanese aveva più volte usufruito di quell'orifizio .
Quindici minuti d' intensa penetrazione anale , con urla che si propagavano per l'intera casa e la madre di Josephine sempre vicino a noi , pronta ad accarezzarci e inasprire il nostro desiderio sessuale sussurrandoci perversioni .
Ormai stavo quasi per venire e Josephine , capendolo , mi avvicinò al mio orecchio : “trattieniti , quello lo devi riservare a me”.
Considerando la sua affermazione rallentai il ritmo e delicatamente estrassi il mio pene dall'ano di Lucy, ormai ridotto ad un fracido canale di scolo .
In un primo momento Josephine afferrò il mio pene vigorosamente servendomi una masturbazione profonda . Io ovviamente ricambiai sfregando le mie dita sulla sua vagina, ancora bagnata nonostante fosse trascorso un po' di tempo dalla penetrazione mentre , con l'altra mano , accarezzavo il caldo seno di Lucy .
Improvvisamente Josephine si diresse nuovamente verso il letto e , sdraiandosi a gambe aperte , mostrò in tutto il suo splendore la vagina completamente dilatata .
In quel momento capii che non voleva che io concludessi sopra di lei , ma dentro lei !
Penetrai il suo corpo dandomi un lieve slancio . Le energie iniziavano a scarseggiare ma non potevo mollare proprio in quel momento .
Lucy intanto teneva la mano della madre guardandola compiaciuta come se provasse un enorme piacere a vederla nuda e completamente sottomessa da me .
Ci vollero circa dieci colpi prima che dai miei testicoli iniziasse a risalire il caldo liquido indirizzato alle viscere tremolanti di Josephine.
All'undicesimo affondo una sensazione di enorme piacere risalì su per tutto il mio corpo ed un getto di caldo sperma inondò la vagina della madre di Lucy mentre lei continuava a gemere in modo animalesco .
Nel momento stesso in cui anche l'ultima goccia di eiaculato fu secreta , Lucy mi baciò intensamente e mi disse : “sei stato fantastico, grazie di tutto e buona Pasqua”.
Dopo l'amplesso , come se ormai fossimo diventati una grande famiglia , trovammo pure il tempo per farci una bella doccia tutti e tre insieme , divertendoci ad insaponarci a vicenda tra sorrisi e risate. I loro seni brulicanti di schiuma furono uno dei tanti spettacoli di quella fantastica serata che ricorderò fino a quando la morte non mi accoglierà tra le sue braccia .
Mi congedai da loro prima che il marito potesse inaspettatamente trovarci ancora mezzi nudi in casa e baciai entrambe sulle labbra .
Era stata l'esperienza più sconvolgente della mia vita .
Continua …
Mentre ero ancora intento ad assaporare il tutto , Lucy allontanò la vagina dalle mie labbra ed iniziò a strusciarla vigorosamente sul mio pene che , nel frattempo , si era accasciato sulla mia pancia , avendo lievemente perso durezza, pur rimanendo abbastanza massiccio da provocarle piacere .
Fortunatamente , grazie all'estremo sfrigolio esercitato da Lucy , l'erezione riprese più vigorosa di prima ed in un batter d'occhio il mio membro si ritrovò dentro il corpo di Lucy.
Stavolta era lei a condurre i giochi e cominciò a saltare ritmicamente su di me , come se fosse sopra ad un trampolino . Il rumore di carne che sbatteva divenne incessante .
In quel momento pensai che non ci sarebbe stata più nessuna scusa , Josephine stava sicuramente udendo . Ma forse era in combutta con sua figlia e , su tacito accordo , avrebbe fatto finta di non capire.
Ormai , dato le situazioni passate , nulla più mi sconvolgeva .
Ma come dice un famoso detto “lupus in fabula “ e mentre Lucy continuava a cavalcarmi vidi un'ombra palesarsi vicino alla porta .
Era Josephine che , con passo felpato , piombò silenziosamente in stanza .
“Vedo che siete molto impegnati voi due” , esclamò con un sorriso malizioso .
Io rimasi di sasso , non riuscì a spiccicare parola mentre Lucy , come se nulla fosse , fissò la madre accennando una risatina e continuando a gemere .
Mentre ancora non riuscivo ben a capire cosa stesse succedendo , Josephine si avvicinò al letto ed accarezzò la schiena di Lucy . L'altra mano invece la poggiò sul mio addome , come se volesse aiutarmi a reggere le percussioni che il corpo di Lucy, sbattendo su di me , provocava.
Poi mi accarezzò il viso .
“Sei davvero uno splendore Klaus, le mie figlie hanno avuto buon gusto”, scandendo lentamente le parole in un clima che poco si prostrava a quella discussione così pacata .
Josephine riuscì a mala pena a completare la frase che subito fece un passo indietro e sfilò il suo abito elegante . Anche lei , come la figlia, non indossava intimo .
Il tutto era stato ovviamente architettato a dovere . Entrambe, quella sera ,volevano approfittare di me.
Ormai senza alcun velo addosso Josephine si chinò verso di me ed appoggiò uno dei suoi seni sopra le mie labbra . Non persi neanche un secondo ed iniziai a succhiarlo vigorosamente mentre Lucy stava letteralmente facendo a pezzi il mio cazzo .
Dopo un rapido sguardo d'intesa , Lucy interruppe la penetrazione e si avvicinò alla madre.
“Adesso tocca a te” , le sussurrò con una voce ed un'espressione indemoniata .
In pochi attimi mi ritrovai Josephine su di me , con i seni che le ballonzolavano incessantemente mentre la figlia cercava di tenerli fermi onde evitare che la madre potesse in qualche modo procurarsi tumefazioni per il vigoroso movimento .
Vedere Lucy reggere il seno della madre mentre lei cavalcava il mio membro penso sia stata una delle scene che più mi sconvolsero . Neanche nei migliori cortometraggi erotici avevo assistito a tale perversione .
Ma la cosa non era di certo finita li .
Dopo alcuni minuti Josephine estrasse il mio pene dalla sua vagina e avvicinandosi a Lucy , la fece chinare sul mobiletto accanto alla porta.
Con i glutei di Lucy in bella vista e le teneri mani materne su di essi , capii che Josephine mi stava invitando a far preda della figlia .
Mi destai e con il pene ancora in erezione mi catapultai con violenza verso Lucy, penetrandola avidamente con una forza inaspettata , nonostante fossi già provato dalla maratona di sesso a cui stavo partecipando .
Mentre scopavo con violenza Lucy , la madre mi accarezzava i glutei e con l'altra mano stringeva forte il seno della figlia .
Poi Josephine rivolse lo sguardo alla figlia e con un'intesa indescrivibile si sorridettero e scostando nuovamente lo sguardo lo diresse su di me enunciando una delle più belle frasi che io avessi potuto ascoltare quella sera
“Fai tuo il suo ano”.
Quelle parole per poco non mi provocarono un'eiculazione in un momento indesiderato.
Gettai un goccio di saliva dritto verso l'ano di Lucy, già in posizione ed in parte dilatato , per agevolare la penetrazione visto che , a differenza della prima volta, non avevo avuto il tempo di praticare un po' di orale in quella zona . L'asta scivolò nel retto con una facilità disarmante . Probabilmente l'amico milanese aveva più volte usufruito di quell'orifizio .
Quindici minuti d' intensa penetrazione anale , con urla che si propagavano per l'intera casa e la madre di Josephine sempre vicino a noi , pronta ad accarezzarci e inasprire il nostro desiderio sessuale sussurrandoci perversioni .
Ormai stavo quasi per venire e Josephine , capendolo , mi avvicinò al mio orecchio : “trattieniti , quello lo devi riservare a me”.
Considerando la sua affermazione rallentai il ritmo e delicatamente estrassi il mio pene dall'ano di Lucy, ormai ridotto ad un fracido canale di scolo .
In un primo momento Josephine afferrò il mio pene vigorosamente servendomi una masturbazione profonda . Io ovviamente ricambiai sfregando le mie dita sulla sua vagina, ancora bagnata nonostante fosse trascorso un po' di tempo dalla penetrazione mentre , con l'altra mano , accarezzavo il caldo seno di Lucy .
Improvvisamente Josephine si diresse nuovamente verso il letto e , sdraiandosi a gambe aperte , mostrò in tutto il suo splendore la vagina completamente dilatata .
In quel momento capii che non voleva che io concludessi sopra di lei , ma dentro lei !
Penetrai il suo corpo dandomi un lieve slancio . Le energie iniziavano a scarseggiare ma non potevo mollare proprio in quel momento .
Lucy intanto teneva la mano della madre guardandola compiaciuta come se provasse un enorme piacere a vederla nuda e completamente sottomessa da me .
Ci vollero circa dieci colpi prima che dai miei testicoli iniziasse a risalire il caldo liquido indirizzato alle viscere tremolanti di Josephine.
All'undicesimo affondo una sensazione di enorme piacere risalì su per tutto il mio corpo ed un getto di caldo sperma inondò la vagina della madre di Lucy mentre lei continuava a gemere in modo animalesco .
Nel momento stesso in cui anche l'ultima goccia di eiaculato fu secreta , Lucy mi baciò intensamente e mi disse : “sei stato fantastico, grazie di tutto e buona Pasqua”.
Dopo l'amplesso , come se ormai fossimo diventati una grande famiglia , trovammo pure il tempo per farci una bella doccia tutti e tre insieme , divertendoci ad insaponarci a vicenda tra sorrisi e risate. I loro seni brulicanti di schiuma furono uno dei tanti spettacoli di quella fantastica serata che ricorderò fino a quando la morte non mi accoglierà tra le sue braccia .
Mi congedai da loro prima che il marito potesse inaspettatamente trovarci ancora mezzi nudi in casa e baciai entrambe sulle labbra .
Era stata l'esperienza più sconvolgente della mia vita .
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