Una cognata esuberante Pt.5 #FINE (o forse no)

di
genere
esibizionismo

Quella domenica notte non riuscivo a prendere sonno . Ero ancora eccitato per tutto quello che era successo in quelle 24 ore . Mi giravo e rigiravo nel letto ma nulla . Iniziai a fantasticare , pensai a come sarebbe stato eccitante se avessi avuto la possibilità di possedere Meredith e Lucy nello stesso momento , in un'orgia incestuosa fatta di urla di piacere e liquidi corporei sparsi ovunque .
Ma Meredith non avrebbe mai permesso ciò , neanche con una sconosciuta , figuriamoci con la sorella !
Erano ormai l'una di notte quando , ancora con il cellulare in mano , ricevetti la notifica di un messaggio dalla chat di messenger .
Era Lucy.
“ Stasera ho visto mia sorella rincasare tutta contenta, per caso lo avete fatto ?”
Lucy era stata sempre una ragazza intelligente ed il feeling con la sorella l'aveva aiutata subito a capire quello che era successo dopo cena .
Le risposi con un freddo “si” .
La sua risposta in parte mi spiazzo : “almeno mi hai pensato un po' mentre lo facevi con lei ?”
I miei occhi sussultarono . Non riuscivo a credere a ciò che leggevo .
Mentii , le scrissi che l'avevo pensata ogni istante .
In realtà ero talmente galvanizzato da aver pensato solo a me , a soddisfare la mia voglia di sesso nei confronti di Meredith che in quel momento , grazia anche al rapporto avuto con Lucy, stavo vedendo con un'altro occhio , non un occhio da fidanzato , ma un occhio da pervertito-maniaco intento solo a soddisfare le proprie voglie sfrenate .
“mi piace che tu pensi a me mentre lo fai con lei … questo mi fa capire che mi desideri ancora ” , controbattè Lucy .
“certo che ti desidero , più di ogni altra cosa “ , risposi .
“allora la prossima volta cercherò di essere più brava , ho già in mente qualcosa che sicuramente ti piacerà”.
Le sue parole impressero in me una forte eccitazione e sotto le lenzuola qualcosa iniziava nuovamente ad issarsi . Chissà cosa aveva in mente Lucy …

Passarono alcuni giorni , purtroppo le occasioni per stare solo con Lucy scarseggiavano . A casa era sempre presente Meredith o i suoi genitori ma , un venerdì pomeriggio , subito dopo pranzo , Lucy mi mandò un messaggio avvisandomi che sarebbe rimasta sola in casa per circa 2-3 ore in quanto i suoi erano andati dal medico per una visita e sua sorella doveva andare a trovare la zia che distava un bel po' di chilometri dalla loro casa .
L'occasione sembrava perfetta anche se ,a differenza di quella domenica , tutti i suoi parenti erano si indaffarati in altro , ma comunque vicini a casa . Qualcosa sarebbe potuto andare storto . Ma in quel momento ero eccitatissimo . Volevo nuovamente impossessarmi del corpo di Lucy . Inoltre ero curioso di sapere cosa avesse in serbo per me .
Il tempo di mettermi qualcosa di comodo addosso e corsi da lei , a piedi , perchè temevo che l'auto parcheggiata di fronte a casa sua potesse insospettire i vicini di casa.
Arrivato a casa di Lucy non feci in tempo a suonare che la porta si aprì grazie al meccanismo da remoto .
Non c'era lei ad aspettarmi dietro l'uscio ma , appena entrato , udii la sua voce provenire dal piano di sopra : “sali, sono qui sopra”.
Cominciai a salire i gradini a tre a tre , in pochi secondi fu al primo piano ed aprii la porta che separava la tromba delle scale dal grande open-space presente in quel piano .
Le tende erano socchiuse , l'atmosfera molto intima . C'era un intenso profumo d'incenso che inebriò i miei sensi . Poi mi voltai e vidi lei . Coperta solo da una vestaglia da notte che le arrivava poco sotto il ventre . La vestaglia era di lino bianco trasparente e sotto di essa il corpo di Lucy era privo di qualunque forma di indumento intimo .
I suoi seni erano ancora più grossi dell'ultima volta , forse era in pre-ciclo o forse era il vestiario ad enfatizzava quanto mai le sue curve .
Fui travolto dal desiderio . Non dissi nulla e mi fiondai su di lei . Inizia a baciarla intensamente immergendo la mia lingua dentro la sua calda bocca . Le palpai il seno , poi il culo e mentre ancora la baciavo iniziai a strusciare le mie dita sulla sua vagina , già inaspettatamente calda .
Lei non fu da meno . Infilò la mano dentro il pantalone della tuta che indossavo e cominciò a trastullarmi il pene con dei movimenti molto più vigorosi dell'ultima volta .
“Impara in fretta” , pensai .
In un attimo mi abbasso i pantaloni mentre ero ancora intento a baciarla e palpeggiarla . Continuò a masturbarmi con vigore . Il mio pene era eretto , turgido, caldo e con le vene in evidenzia.
Le abbassai le bretelle della vestaglia ed iniziai a leccarle i seni . Erano come coppe enormi di gelato , morbide , succose ed estremamente piacevoli al tatto .
Poi conclusi l'opera denudandola completamente e lei fece lo stesso con me .
Eravamo entrambi nudi , pronti a dare spettacolo.
L'afferrai violentemente sul lato del collo e la buttai sul divano alle sue spalle. Le allargai le cosce ed inizia a sbrodolare la mia bocca nella sua calda ed umida vagina . Con le gambe completamente aperte le sue grandi labbra splendevano come un fiore dinanzi al caldo sole estivo . Si contorse e gemette sempre più intensamente . Anche questa volta le sue gambe iniziarono a tremare mentre io continuavo ad inserire la lingua dentro al suo dotto vaginale .
Poi si destò , mi afferrò il petto , mi buttò indietro ed iniziò a baciarmi lungo il corpo . Baci carnali , corredati da piccoli morsi che delicatamente mi concedeva. Scese sempre più fino ad afferrare con la bocca il mio membro caldo . Un su e giù deciso e vigoroso con il sottofondo di carne bagnata che sguazzava nel suo umido canale orale.
Avevo raggiunto la mia massima erezione .
Vedendo il mio pene così eretto si destò e guardandomi in modo malizioso si voltò di spalle mostrandomi i suoi carnosi glutei .
Voleva che io la penetrassi .
Con la vagina già umida ed il mio pene duro come non mai la penetrazione fu agevole , molto più agevole della volta passata . Le pareti della sua vagina iniziavano ad essere più elastiche e accoglienti .
Tirai dei colpi decisi e ben assestati , reggendomi sui suoi possenti seni , con non poca difficoltà visto che erano enormi e facevo fatica a trattenerli .
Quelli che dapprima erano gemiti si tramutarono in vere e proprie urla . Era come se fosse in un'altra dimensione . Non l'avevo mai vista così e neanche mi sarei mai potuto immaginare di vederla in quelle condizioni .
All'improvviso mi afferrò la mano e la condusse vicino all'apertura del suo ano . Non volevo crederci , forse mi stava facendo capire che voleva farsi praticare del sesso anale ?!.
Nel dubbio iniziai a stuzzicarle l'ano con il pollice ,mentre continuavo ad affondare il mio pene con vigore dentro la vagina . Il suo ano iniziò ad aprirsi ed il mio dito sgusciò in quello che era per me un'altro nuovo orifizio da poter esplorare .
Inaspettatamente notai che , a differenza di Meredith , Lucy non si irrigidiva . Il mio dito penetrava in maniera molto agevole , così decisi che era il momento di provarci . Infondo Lucy mi aveva accennato ad una sorpresa e magari la sorpresa era proprio questa .
Gettai la mia faccia in mezzo alle sue natiche e leccai il suo ano , dapprima superficialmente , poi inserendo la lingua giù per il buco , ormai divenuto abbastanza largo . Lei si contorceva , apprezzava .
Per evitare che il mio pene si afflosciasse troppo e considerando che la penetrazione anale richiede che sia perfettamente turgido , affrettai i tempi . Mi scostai ed iniziai ad appoggiare il glande sul suo ano .
Spinsi delicatamente ma con decisione . Nonostante un iniziale contrazione del suo gluteo , la punta del mio pene non ebbe troppa difficoltà ad entrare . Lucy aveva una fessura anale molto più larga di quella della sorella , non so se fosse derivato da semplice dote genetica o frutto di qualche esercizio apposito ma sta di fatto che nel giro di qualche secondo l'intera asta scivolò dentro il suo corpo .
Ero dentro . Finalmente dopo anni ero riuscito a penetrare l'ano di una ragazza come desideravo .
Dopo un secondo di esitazione iniziai a ritmare i movimenti , con affondi prolungati ed una piccola pausa nel punto di massima penetrazione .Lei era come impazzita , dalle sue corde vocali iniziarono ad uscire intonazioni mai sentite in vita mia . Un misto di dolore ed eccitamento pensai , dei grugniti intensi e profondi.
Mentre ero ancora intento a continuare la penetrazione lei si voltò e mi disse : “vienimi dentro”.
Non me lo feci ripetere due volte .
Velocizzai il ritmo . Adesso anche l'ano era completamente sudicio e l'asta del mio pene scorreva in maniera agevole senza alcun intoppo .

Peccato che , presi dalla foga , la concezione del tempo trascorso svanì . Non ci rendemmo conto che iniziava a farsi tardi e Meredith si era già apprestata a far ritorno.
Aveva aperto la porta di casa e subito aveva udito le urla ed i gemiti provenire dal piano di sopra .
Non so esattamente cosa pensò in quel momento , magari immaginava che la sorella si fosse trovata un compagnetto con cui assecondare la sua sessualità , ma non credo che immaginasse che quel compagnetto fossi io .
Sta di fatto che Meredith , nonostante la situazione scabrosa , si fece prendere dalla curiosità e salì le scale appostandosi dietro la porta dell'appartamento superiore .

Io intanto ero ancora li a penetrare l'ano di Lucy , con le guance ormai rosse come un pomodoro ed il pene pronto ad esplodere.
Un colpo , un'altro ancora , al terzo gettai un urlo che avrebbe intimorito anche un guerriero spartano . Il canale anale di Lucy si riempì di sperma , del mio caldo e bianco liquido seminale . Lei tirò fuori un lungo gemito e le sue labbra sorrisero in un'espressione di assoluto compiacimento . Sicuramente il calore dello sperma dentro lei l'aveva allietata come non mai .

Proprio in quel momento la porta si spalancò . Io rimasi di sasso nel vedere la faccia di Meredith pallida come quella di un cadavere , con gli occhi lucidi , in procinto di scoppiare in un pianto ininterrotto .
“Sei un bastardo!!” , urlò ad alta voce , “E tu una lurida puttana !!”, rivolgendosi a Lucy.
Scoppiò in un pianto tremendo e scese di corsa le scale rifugiandosi e chiudendosi a chiave nella sua stanza .
Io mi rivestii di fretta , non feci neanche caso a Lucy che rimase zitta tutto il tempo .
Scesi anch'io al piano di sotto ed iniziai a sbattere i pugni sulla porta della stanza di Meredith.
“Apri maledizione, fammi spiegare” … beh, c'era in realtà poco da spiegare , l'avevo fatta grossa e vedermi scopare sua sorella aveva sicuramente leso terribilmente la sua psiche .
“Vattene subito da casa mia coglione che non sei altro , altrimenti chiamo i Carabinieri” , rispose con fermezza , sul sottofondo di singhiozzi dati dal pianto che ancora non esitava a cessare .
In quella situazione c'era poco da fare .
Uscì da casa sua , da casa loro, e tornai a casa.

Nei giorni successivi provai a telefonarle , a mandarle messaggi ma fu tutto vano. Mi bloccò dappertutto .
Lo stesso fece Lucy , nonostante fosse stata lei a provocarmi, adesso , forse resasi conto di quello che aveva fatto , iniziò anche lei ad ignorarmi .
Passarono alcuni mesi , nulla cambiò .
Un giorno, tramite amici in comune, venni a sapere che Meredith si era trasferita a Milano. Aveva trovato lavoro lì.
Di Lucy ,invece , non seppi più nulla . Sparì dai social , non la vedi più in giro . Non so cosa ne fu di lei ma so con certezza che , nel giro di pochi giorni , io caddi dalle stelle alle stalle.
Mi ritrovai improvvisamente solo , senza una ragazza , senza nessuno .
In parte me lo meritavo .
Avrei dovuto resistere alla tentazione.
La lussuria mi fece perdere tutto .

#FINE … o forse no ?

scritto il
2023-03-20
3 . 5 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.