Nuove perversioni Pt.2

di
genere
scambio di coppia

I piacevoli pomeriggi primaverili mi portavano spesso ad evadere di casa e concedermi delle rilassanti passeggiate in centro .
Meredith , non potendo lasciare sola la bambina , preferiva rimanere a casa ad accudirla e quindi rimanevo solo soletto a gustarmi il tepore e la frenesia della gente intenta a sgattaiolare di negozio in negozio in cerca di qualche occasione .
Mentre passeggiavo notai dalla vetrina di un negozio di telefonia la sagoma di una ragazza che somigliava parecchio a quella che , qualche settimana prima , stava passeggiando in spiaggia con il suo ragazzo mentre io e Meredith amoreggiavamo dentro il canneto .
Scrutando più attentamente non ebbi alcun dubbio , era lei , vestita con un jeans aderentissimo che le metteva in risalto delle cosce molto toniche ed un giubbino in pelle di color beige che lasciava intravedere due pronunciate protuberanze a ridosso del petto .
Non so per quale motivo ma entrai anche io nel negozio con la scusa di una ricarica telefonica .
Lei inizialmente non si accorse di me ma , nel momento in cui una delle commesse mi rivolse la parola per chiedermi cosa mi servisse , si girò e mi guardò stranita . Sicuramente anche lei mi riconobbe e la conferma l'avrei ricevuta di li a poco .
Uscito dal negozio mi incamminai lungo la via mentre la ragazza della spiaggia era rimasta ancora dentro .
Riuscì a fare pochi passi quando sentii una voce chiamarmi :
“Scusa , scusa , un attimo !” , era lei che ,invocando la mia attenzione mi porse con gentilezza il mazzo di chiavi che avevo dimenticato sbadatamente sul bancone del negozio .
“Ecco , aveva dimenticato queste in negozio”, porgendomi le chiavi e sorridendo .
“Oh , che sbadato , ti ringrazio molto . “
E con una sfacciataggine che avevo ormai imparato a palesare in quegli anni mi presentai :
“Comunque piacere, mi chiamo Klaus”.
“Oh piacere mio, il mio nome è Margaret”
I nostri sguardi rimasero immobili per alcuni secondi , con ancora le nostri mani che si stringevano in una presentazione che aveva ormai esaurito il proprio fine .
I suoi occhi erano neri e profondi , grandi come pochi altri e sotto la guancia destra teneva un piccolo neo che la rendeva tremendamente affascinante , come una principessa dell'800 .
“La tua faccia non mi è nuova “ , esclamò lei con un'espressione lievemente maliziosa : “Penso di averti visto da qualche parte ma non ricordo con esattezza” , palesando un sorrisetto che non lasciava spazio ad ulteriori dubbi .
In quel momento sentii le mie guance arrossarsi , ero imbarazzatissimo anche perchè Margaret aveva uno sguardo davvero innocente , sembrava a tutti gli effetti una brava ragazza e ripensando allo spettacolo al quale aveva assistito mi vergognai non poco.
Poi ad un tratto si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò :
“ La prossima volta ti consiglio un posto un po' più appartato per fare certe cose “ e distogliendosi un attimo da me mi schiacciò l'occhiolino.
“Perdonami davvero , hai ragione , io e la mia ragazza abbiamo esagerato la volta scorsa , sono mortificato”, risposi con un'espressione da cane bastonato.
“Ma dai non preoccuparti , posso capirvi , infondo anche a me piacerebbe che di quando in quando il mio ragazzo facesse qualche pazzia al di fuori delle quattro mura di casa “ e si lasciò andare ad una fugace risata , tenendosi la mano lievemente accostata alla bocca .
“Siete molto tradizionalisti voi due ?” chiesi , con la speranza di capire meglio dove volesse andare a parare .
“ahahah anche troppo direi , ci servirebbe un po' di pepe altrimenti il rapporto rischia di diventare troppo monotono ed io odio la monotonia” . Con queste parole capii che di fronte a me non avevo affatto una brava ragazza, ma una persona in cerca di qualcosa di diverso , qualcosa di forte , qualcosa di poco casto .
Senza farmi troppe domande invitai lei ed il suo ragazzo a cenare con me e Meredith una di quelle sere e Margaret mi promise che avrebbe parlato con il suo ragazzo spronandolo ad accettare la cena e qualunque altra cosa fosse accaduta dopo . Decidemmo di far sembrare il tutto come una vecchia rimpatriata tra vecchi amici di scuola , fingendo che Margaret fosse stata in classe con me alle superiore (in effetti eravamo quasi coetanei io e lei ).

Rientrato a casa ne parlai con Meredith . Le dissi che avevo incontrato una vecchia mia compagna di classe e che avevamo parlato un po' di noi e della nostra vita . Le accennai della cena e del suo ragazzo che l'avrebbe accompagnata , nascondendo tutto il resto.
Quella stessa sera , mentre eravamo sdraiati nel letto chiesi a Meredith una cosa :
“Hai mai pensato agli scambi di coppia?”
Meredith si girò verso di me e mi guardò con occhi fissi sulle mie pupille .
“Intendi che dovrei vederti scopare un'altra e nello stesso momento essere penetrata dal suo partner ??” , domandò con un tono di voce mediamente alto.
“In pratica si ...” , risposi cautamente
“E tu sopporteresti di vedermi godere per via di un altro uomo?” , mi chiese nuovamente , stavolta con un tono più pacato .
“E tu ? Sopporteresti di vedermi penetrare un'altra donna ?” , le chiesi con uno sguardo ed un tono provocatorio .
“Beh forse o forse no , non saprei , ma se ci tieni tanto perchè no … voglio proprio vedere quanto resisterai … secondo me la gelosia ti farebbe andare di matto “ e si girò dall'altra parte afferrando il cuscino, appoggiando sopra le sue guance .
“Vedremo , magari potremmo costatarlo alla cena con la mia compagna di classe , sai sta con un ragazzo carino, secondo me ti piacerà e forse anche a loro non dispiacerebbe provare certi giochetti “.
“Se lo dici tu , ma lascia prima a me valutare il da farsi “ e con aria stizzita spense la luce della bajour .
Forse il tutto era fattibile , Meredith non aveva assolutamente escluso la cosa anzi , sembrava che la cosa la incuriosisse , anche se ovviamente voleva prima valutare il ragazzo di Margaret.

Con Margaret quel pomeriggio in centro ci eravamo scambiati i numeri di cellulare ed un venerdì sera mi arrivò un messaggio da parte sua :
“Vi va di cenare domani sera? Possiamo fare da noi se volete”.
Conoscendo Meredith immaginavo che di certo non si sarebbe trovata a proprio agio ad affrontare certe situazioni in un ambiente estraneo quindi chiesi a Margaret di cenare da noi . Lei accettò.

Intorno alle 20:30 il campanello suonò e aperta la porta di casa facemmo la conoscenza del ragazzo di Margaret , un certo Patrick , con un fisico atletico e vestito in maniera molto elegante , con una giacca e pantalone nero corredato da una camicia bianca ed una cravatta dello stesso colore dell'abito . Margaret indossava anch'essa un abito nero , unico pezzo , che gli arrivava poco sopra le ginocchia, non troppo scollato ma , essendo attillato , lasciava intuire che sotto di esso la mercanzia non mancava di certo .
Per quella occasione anche io e Meredith avevamo indossato abiti eleganti , io in un completo grigio chiaro e lei con un abito rosa confetto molto corto e scollato , che lasciava ben in vista il suo seno , forse per far ingolosire Patrick o per far ingelosire me .
La piccola Giusy era rimasta dall'amica di Meredith , come tipicamente accadeva quando volevamo ritagliarci un po' di spazio per noi .
Passati i convenevoli ci accomodammo in casa e ci sedemmo tutti insieme a tavola . Quella sera il banchetto sarebbe stato delizioso con un antipasto , un primo ed un secondo degni di un ristorante stellato . A Meredith piaceva tanto cucinare.
Mentre stavamo in cucina intenti a portare in tavola la seconda portata Meredith sottovoce mi disse : “Sai che non è niente male quel Patrick ! Per me si può fare , sempre se per te va ancora bene” , e mi schiacciò l'occhiolino .
Ormai il dado era nuovamente tratto , eravamo ad un passo da uno dei miei sogni proibiti più reconditi .

Intanto , nonostante fossimo in realtà dei perfetti sconosciuti , riuscimmo subito a trovare un piacevole feeling con Margaret e Patrick . Parlammo un po' di noi , scherzammo e ridemmo di gusto.
Arrivati al dessert , con il preludio di un gustoso frappè al cioccolato fondente , iniziammo a parlare di argomenti molto più piccanti .
Loro due iniziarono ad accennare al fatto che , dopo anni di fidanzamento , la loro intimità era decisamente scemata e non riuscivano a trovare un modo per ravvivarla . Io e Meredith raccontammo che anche noi in passato avevamo vissuto la stessa identica situazione ma che poi , tramite alcune vicissitudini , eravamo riusciti ad uscirne ed assaporare il piacere del sesso al di fuori dei tipici paletti imposti dalla società puritana .
Mentre il discorso prendeva sempre più una piega abbastanza spinta Meredith si sistemò il reggiseno avvicinando e spingendo i suoi seni in modo da renderli più visibili dall'abito .
Lo sguardo di Patrick non si fece attendere ed i suoi occhi iniziarono golosamente a fissare la profonda scollatura di Meredith .
Margaret non fu da meno e mentre sorrideva , scambiandosi battute con Meredith , alzò lievemente il vestitino scoprendo ancora più le cosce . Le sue gambe erano di una sensualità unica ed i suoi sguardi fugaci che mi lanciava erano inequivocabili .
All'improvviso Meredith si alzò , prese i piatti del dessert ormai vuoti e si diresse in cucina lanciando uno sguardo a Patrick.
Nel giro di qualche secondo anche Patrick si alzò e si diresse in cucina .
Rimasto solo con Margaret iniziai ad avvicinarmi alla sua sedia .
Gli appoggiai una mano sulla coscia e cautamente la feci scivolare sotto il vestitino in direzione del suo inguine . Arrivato a pochi passi dal suo pube il calore proveniente da quella zona era palese . La cosa mi eccitò ed il mio pene iniziò a destarsi . Margaret lo notò e mentre mi guardava con i suoi occhioni enormi appoggiò la mano sui miei pantaloni , afferrando la protuberanza e stringendola con le dita .
Galvanizzato da ciò procedetti a frizionare le mie dita su e giù nei suoi slip che si palesarono di fronte alla mia mano ,mentre con l'altra le tirai su il vestitino. Indossava mutandine viola pallido , davvero graziose , ma in quel momento erano di troppo . Decisi quindi di alzarmi e di botto tirai giù i pantaloni mostrandole quello che avevo nascosto per tutta la serata .
Il mio pene era stagliato proprio di fronte al suo viso e lei lo fissava con estrema curiosità . Poi , incrociò il mio sguardo velocemente e rimanendo seduta sulla sedia iniziò a baciare e leccare l'intera asta mentre con la mano accarezzava la parte inferiore del pene .
Iniziai ad ansimare e , scostandola per qualche secondo , le tolsi il vestitino lasciandola solo con slip e reggiseno .
Lei continuò quello che aveva lasciato in sospeso mentre io le accarezzavo il seno con entrambe le mani . Aveva un seno morbido , abbastanza voluminoso , poco più grande di quello di Meredith ma la sua carnagione scura lo rendeva terribilmente sexy . Le scostai una coppa ed afferrai il capezzolo stringendolo tra il pollice e l'indice esercitando un movimento rotatorio .
Margaret apprezzò e lo capii da come innalzò il ritmo ficcandosi l'intera asta giù per la gola .
Mentre mi godevo quel momento sentii dall'altra stanza alcuni gemiti . Riconobbi la voce di Meredith e ,con ritmo alternato , anche quella di Patrick .
Anche loro non avevano perso tempo ma in quel momento ero troppo preso dal fallacio di Margaret per pensare a loro due .
Dopo avermi lubrificato per bene il glande, Margaret si destò e si slacciò il reggiseno mostrandomi in tutta la loro bellezza i suoi seni succosi , color cioccolato con il capezzolo lievemente più scuro rispetto al resto . Imboccai la sua tetta sinistra mentre accarezzavo quella destra con veemenza , stringendola di tanto in tanto .
Intanto Margaret , con la sua candida mano , si dedicò a trastullarmi per bene , in modo da mantenere intensa la mia erezione . Eravamo quasi pronti per la portata principale.
Nel frattempo , dalla cucina , i gemiti si erano sostituiti a suoni di carne che sbattevano a ritmo forsennato . Meredith e Patrick erano già in piena attività e non volendo rimanere indietro decisi di affrettare un po' le cose .
Era quasi diventata una sfida , se pur a distanza .
Tolsi le mutandine a Margaret e , dopo dei veloci colpi di lingua atti a lubrificarla , penetrai con vigore la sua vagina . Rispetto a Meredith il suo orifizio era decisamente più stretto e molto meno profondo tanto che la punta del pene riusciva con facilità a sbattere sul fondo , provocandole un vistoso e godurioso piacere . I suoi glutei erano lisci , senza un accenno di cellulite o imperfezioni . Tra un affondo e l'altro glieli schiaffeggiai , sia per provocarle piacere , sia per fare in modo che anche dalla cucina capissero cosa stessimo facendo in soggiorno .
Mentre Margaret gemeva con forza ed io ero intento ad affondare con vigore il mio pene dentro lei , entrarono Meredith e Patrick in soggiorno, completamente nudi .
Per un attimo Meredith rimase scioccata nel vedermi penetrare Margaret , mentre Patrick sembrava quasi asettico , come se non gli importasse più di tanto di ciò che stava accadendo .
In realtà anche io rimasi di sasso , non tanto nel vedere Meredith ma nel costatare come l'arnese di Patrick fosse decisamente sovradimensionato . Una vera e propria proboscide gli penzolava dal pube .
“Proprio un superdotato doveva capitarmi” pensai tra me e me .
Intanto Meredith , vedendoci ancora in piena attività con Margaret , si chinò dinanzi a Patrick e stagliandosi in modo che tutti potessimo vedere, iniziò a praticare del sesso orale .
Vedere quell'enorme pene entrare ed uscire dalla bocca di Meredith mi colpì nel profondo . Lei sembrava decisamente a suo agio nell'armeggiare quel coso , forse aveva avuto esperienze simili a Milano …
Preso dalla rabbia (ed anche dalla gelosia) , inizia ad affondare colpi sempre più veloci e vigorosi a Margaret . Le sue grida iniziarono ad invadere la stanza .
Meredith allora si girò prostrando la sua succosa vagina a Patrick e , afferrando quell'enorme pene , se lo introdusse dentro , come se lui fosse ormai divenuto il suo toy-boy e lei la dominatrice .
La scena che si ritrasse in quel soggiorno fu davvero incredibile .
Stavamo tutti scopando con violenza in un contesto di grida , gemiti e rumore di carne umida che sbatteva .
I miei occhi però non erano su Margaret, ma su Meredith e lei , ansimando come una matta , contraccambiava i miei sguardi leccandosi di quando in quando il labbro superiore .
Voleva farmi impazzire e ci riusciva anche tanto .Ormai pervaso dalla gelosia , estrassi il mio pene dalla vagina di Margaret e decisi di concluderle in pieno viso .
Tre potenti schizzi colpirono la fronte , la guancia destra ed il labbro di Margaret . Non contento , con il pene ancora grondante di sperma , lo infilai nella sua bocca e lei non si fece remore nel gustare con palese goduria il frutto del mio eccitamento .
Meredith intanto era ancora sottomessa ma , per non lasciarsi sfuggire neanche lei l'occasione , si girò verso Patrick ed afferrando quell'enorme asta , iniziò a masturbarlo con entrambe le mani .
Una masturbazione profonda , intensa e goduriosa . Patrick sembrava ormai stagliato in una dimensione parallela , i suoi occhi erano spalancati e con molta probabilità non credevano a quello che succedeva in quel momento .
All'improvviso un lungo gemito di Patrick precedette quella che sembrò una colata lavica di un vulcano in eruzione . Un serpentone quasi infinito di sperma colò tra le mani e le ginocchia di Meredith . Sembrava non finire mai e Meredith , nonostante la fuoriuscita di sperma , non arrestò la masturbazione provocando un dolore misto a piacere al suo neo partner .
Quando il flusso si arrestò , Meredith baciò il glande di Patrick , succhiando lievemente i residui di sperma rimasti e dopo uno sguardo fugace a Margaret e Patrick , mi fissò intensamente , con le labbra ancora del colore del suo seme .

Il tempo di ripulirci e ci congedammo con la promessa di replicare la serata quanto prima .
Tutto era andato liscio , io ero riuscito a trattenere la mia gelosia (almeno in parte) anche se non ero riuscito pienamente a godermi il momento . Guardavo e pensavo troppo Meredith e a quel'enorme cazzo di Patrick che la penetrava.
Prima di metterci a letto , però , Meredith si avvicinò a me e mi sussurrò:
“Patrick è stato bravo , ma io ho pensato a te tutto il tempo ed avrei voluto essere al posto di Margaret in quel momento”.
Con un sorriso l'afferrai , le tolsi in un attimo la vestaglia da notte e la feci mia , nonostante la piccola Giusy, tornata da poco a casa , dormiva serenamente a pochi passi da noi .



scritto il
2023-04-03
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