Sesso in gravidanza Pt.1

di
genere
esibizionismo

[Il racconto è seguito diretto della trilogia "Tra suocera e cognata non mettere il dito" pertanto se ne consiglia la lettura per comprenderne meglio le dinamiche]

Passata la Pasqua Lucy ritornò a Firenze , non senza una nota di rammarico ,ma prima di partire mi dedicò una profonda masturbazione in auto con un succulento ingoio finale. Purtroppo non potemmo andare oltre perchè in quei giorni le era venuto il ciclo. Avrei senza dubbio desiderato di possederla ancora ed ancora ma non potei far altro che lasciarmi dominare dalle sue candide mani e dalla sua succulente bocca .
Con Josephine , invece , continuammo a vederci , seppur non spessissimo . Mi impossessai nuovamente del suo corpo in auto , nella sua auto , in pieno giorno , imboscati in un vicolo rurale dove non passava mai nessuno . Lasciai una parte di me anche sui neri sedili in pelle della monovolume di famiglia . Un'altra volta , invece la penetrai nel mio garage , poco dopo pranzo . A lei piaceva farlo sempre in posti diversi , mi diceva che il cambio di location risvegliava ancora di più le sue voglie nascoste . Con mio profondo dispiacere , però , non mi concesse mai il suo ano . Nonostante facessi di tutto per averlo , tra leccate e movimenti strutturati di dita per invogliarle a farle dire di si . Da quel punto di vista era come sua figlia Meredith .

Ma infondo io non mi ero completamente dimenticato della mia ex . Alcune volte , dopo aver fatto sesso , domandavo alla madre di Meredith . Le sue risposte erano però molto fugace , mi diceva solamente che si stava trovando bene a Milano , nulla di più. Sembrava come se volesse omettere qualche particolare , non so se per gelosia o per qualcos'altro , ma la cosa iniziò ad insospettirmi .
La verità ,però , venne a galla relativamente presto .
Eravamo già ad agosto ed un anno era quasi passato da quella volta che Meredith trovò me e sua sorella Lucy avvinghiati sul divano .
Mentre ero sdraiato in spiaggia a godermi il caldo sole di agosto e ad abbrustolire la mia cute notai due figure femminili scendere dalla passerella di legno che conduceva dritta al bagnasciuga.
La prima figura la riconobbi perfettamente , era Josephine , con un'eccitantissimo pareo nero che lasciava intravedere il suo corpo mozzafiato ed i seni prosperosi , ma la seconda figura non riuscì a focalizzarla immediatamente .
Era una ragazza , con un pancione molto in evidenza … d'un tratto rimasi a bocca aperta . Quella ragazza era Meredith .
In quel momento mi mancò il fiato .
Ormai la storia con lei pensavo fosse archiviata , considerando anche che avevo ben esplorato ogni anfratto dei corpi della sorella e della madre , non provando neanche un briciolo di rimorso verso di lei.
Ma il vederla col pancione mi destabilizzò non poco.
In quel momento non riuscì a far altro che prendere le mie cose e andare via .
Entrambe notarono il mio frettoloso allontanamento , ma continuarono a issare ombrellone e sedie a sdraia per godersi un po' di relax in spiaggia .

La sera stessa ricevetti un messaggio da un profilo palesemente fake su instagram .
“Vedermi ti ha sconvolto così tanto ?”, citava il testo.
Non ebbi nessun dubbio, era Meredith sotto mentite spoglie .
Immediatamente le risposi scrivendole che il pancione che si portava dietro non passava di certo inosservato .
Senza ulteriori prolissità mi chiese di vederci , perchè desiderava parlarmi . In quell'istante avrei cestinato l'invito volentieri ma un qualcosa dentro me mi obbligò ad accettare .
Ci vedemmo dopo circa 20 minuti , in uno spiazzale poco distante da casa sua .
Lei , nonostante la gravidanza , era rimasta splendida come sempre . Il viso lievemente più gonfio , ma il suo corpo manteneva egregiamente una certa silhouette . Ad impressionarmi però furono i suoi seni , questa volta decisamente sovra dimensionati a causa dello sbalzo ormonale causato dalla gravidanza (e dall'allattamento ormai prossimo).
Ci sedemmo su una panchina e dopo esserci salutati con un bacio sulla guancia mi parlò del suo soggiorno a Milano . Mi disse che aveva trovato lavoro presso un'importante agenzia di marketing e che , nei primissimi mesi , aveva frequentato un suo collega . Ancora molto scossa per via dell'accaduto di quel settembre , aveva cercato subito conforto in quest'uomo , decisamente più grande di lei . Si concesse facilmente a lui e assecondò gran parte delle sue richieste , tra le quali quella di venirle dentro senza protezioni .
Il resto è storia. Lei rimase incinta ed il collega , che segretamente aveva moglie e figli , si dileguò licenziandosi e cambiando città . Meredith era rimasta gravida e sola . Aveva continuato a lavorare e deciso di tenere il bambino (anzi la bambina). La madre sapeva tutto ma non le aveva dato mai un reale supporto . Josephine era fatta così , con Meredith aveva sempre avuto un rapporto distaccato.
Lucy e Meredith , invece , non si erano mai più parlate da quel settembre.
Mentre raccontava la sua storia Meredith scoppiò in lacrime .
“Sai , a volte ripenso ancora a te e mia sorella in quel divano” , disse tra un piagnisteo e l'altro .
In quel momento non riuscì a dire nulla come mio solito , ma istintivamente l'abbracciai e la baciai sulla nuca . Lei si appoggiò a me e strinse forte il mio petto . La sua pancia mi fece quasi impressione , avendola anch'essa appoggiata su di me per via delle dimensioni ragguardevoli essendo già alle soglie dell'ottavo mese .
Ma , in quella sentimentale stretta , ad appoggiarsi sul mio corpo furono anche i suoi voluminosi seni . Provai una certa vergogna quando iniziai a provare un lieve eccitamento . Infondo era una donna gravida , non potevo pensare al sesso anche in quella situazione .

Quello che successe dopo fu del tutto imprevisto . Meredith mi chiese di fare un giro in auto , voleva svagarsi un po' per evitare di scoppiare nuovamente a piangere .
“Facciamo finta non sia successo niente , saremo soltanto degli amici di lunga data stasera”.
Le sue parole mi fecero rimanere un po' perplesso . Forse Meredith, per via delle sue vicissitudini , non era ormai capace di regolare le sue emozioni .
Ma nonostante questo acconsentì ed entrammo in auto .
Dopo qualche minuto mi chiese di fermarci , proprio mentre passavamo in una stradina isolata e poco illuminata.
“Fermati per favore , ho una nausea assurda” , mi disse .
In un attimo misi la freccia ed accostai.
In quel momento Meredith chiuse gli occhi e mi prese la mano . Nella tenue luce dell'abitacolo potei distintamente accorgermi del suo sguardo . Uno sguardo intenso, penetrante .
Meredith era chiaramente vogliosa .
Non immaginavo che una donna potesse provare quegli istinti ad un passo dalla sala parto .Ma dovetti ricredermi .
Iniziò a baciarmi e subito il mio eccitamento salì in maniera vertiginosa . Non avevo mai fatto sesso con una donna gravida e la cosa , se da una parte mi pareva strana , dall'altra mi invogliava ancora di più ad affrettare il momento e scoprire cosa si provasse .
Le afferrai il seno , ancora coperto dalla t.shirt profondamente dilatata a causa delle generose dimensioni dello stesso . Era enorme , durissimo e liscio come una seta . Non era più il seno che mi ricordavo .
Neanche il tempo di poter assimilare bene il suo cambiamento fisico che subito afferrò il mio pene , gia molto in evidenza data la protuberanza sui jeans . In un batter d'occhio mi ritrovai con il cazzo al vento e la sua mano intenta a tirarlo su e giù .
“Scendiamo dall'auto” mi disse , “Non riesco a farlo qui , è troppo stretto”.
Essendo agosto fuori faceva un gran caldo e quindi avremmo sudato parecchio ma di sicuro non ci saremmo presi qualche malanno a scopare nudi all'aperto. In effetti non avevo mai fatto sesso con Meredith al di fuori di auto o appartamenti e la cosa mi intrigò.
Ci dirigemmo vicino ad un grande albero , poco lontano dalla strada e grazie alla luce della luna , riuscivamo chiaramente a scrutare non solo l'ambiente ma anche i nostri corpi.
Io tenevo ancora i pantaloni sbottonati e lei la t-shirt tutta sbracata con gran parte del seno completamente scoperto .
In pochi secondi le arrotolai la maglietta lasciando scoperti seni e pancione . Quel pancione era decisamente eccitante , liscio all'inverosimile e vellutato come non mai . Glielo accarezzai mentre con la mano iniziai a sfiorarle la vagina .
I cambiamenti del suo corpo non si erano limitati al seno e alla pancia . Anche le sue grandi labbra erano decisamente più voluminose , caldissime e già bagnate .
Preso da una foga immane mi ficcai il suo capezzolo in bocca mentre lei mi trastullava come se non vedesse un pene da mesi . All'improvviso , mentre ero intento a succhiare con forza il suo seno , sentìì dentro la mia bocca un caldo liquido venire sù . Aveva un sapore leggermente dolciastro … era latte . Il capezzolo di Meredith stava riversando del gustoso ed afrodisiaco latte materno ed io ero li , come un bebè pronto a gustarmi la poppata .
Mentre succhiavo ,Meredith mi chiese di rallentare . Il seno le faceva male . In effetti stavo esagerando ma l'eccitazione fanciullesca unita alla mia ormai sfrenata perversione adulta non riuscirono a fermare il mio ardore .
Proseguì nell'immane gesto fino a quando , capendo che la sua vagina era ormai un fiume in piena , la girai e la chinai verso il tronco dell'arbusto vicino a noi .
I suoi glutei erano decisamente lievitati con un volume tale che facevano sembrare il mio pene un gingillo di un ragazzino in eta pre-puberale . Ma poco mi importò , stagliai le miei mani sulle sue natiche , le allargai le gambe e penetrai la sua lussureggiante vagina .
Meredith aveva sempre avuto un dotto vaginale molto confortevole, ma adesso sembrava davvero un enorme tunnel . Provai quindi ad inserire anche alcune dita insieme al mio pene e con mia incredulità riuscirono ad entrare . Prima due , poi tre . Tre dita della mia mano più il mio pene .
Lei era letteralmente impazzita a causa del forte piacere che le causava la dilatazione vaginale . Continuava a lasciare cadere nel prato sotto di lei fiumi di liquido trasparente e caldo .
In quel momento pensai che , essendo già gravida, avrei potuto venirle dentro senza problemi . Sarebbe stata la prima volta per noi in quanto Meredith era sempre stata sfavorevole alla pillola e mi aveva sempre costretto ad eiaculare o dentro il preservativo o sul suo corpo .
Estrassi le dita ed inizia violentemente a scoparla con tutte le mie forze , afferrandole i seni , poi i fianchi ed infine accarezzandole il pancione . In verità avrei voluto venirle proprio su di esso ma non potevo farmi scappare l'occasione di gettare finalmente il mio seme dentro al suo corpo .
In quel momento ripensai anche a Lucy e Josephine . Nel giro di un anno avevo penetrato tutte le donne di quella famiglia , in qualunque modo e situazione . Mi sentivo un po' come Dorian Gray, un ragazzo timido ma che sotto sotto nascondeva un demonio dentro se .

Intanto il mio pene era già arrivato al punto di non ritorno . Meredith continuava ad urlare ed in cuor mio speravo che nessuno ci sentisse .
Un colpo profondo , poi un altro ancora, poi una raffica di colpi veloci e violenti ed infine un lungo affondo che terminò con diversi schizzi del mio seme direttamente nel suo orifizio tanto bramato per anni .
Meredith si gettò in un lungo mugolio mentre il mio pene continuava a secernere residui di liquido seminale.
Voltandosi verso me , con ancora il pene infilato dentro , mi disse “è caldissimo, ti prego non toglierlo, lascialo lì”.
Rimasi con il pene incastrato dentro lei fino a quando , ormai moscio , non penzolò fuori in maniera autonoma .
In quel momento Meredith si destò e avvicinandosi verso di me mi diede un lungo bacio . Al termine mi guardò fisso negli occhi e mi disse : “Ti amo” .

Quelle parole mi sconvolsero ma , inaspettatamente , contraccambiai con : “anch'io”.




scritto il
2023-03-24
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