Una cognata esuberante Pt.4
di
Klaus
genere
esibizionismo
Dopo aver consumato per la prima volta con Lucy tornai immediatamente a casa e dinanzi allo specchio inizia a pizzicare le mie guance con forza .
Volevo accertarmi che tutto quello che era successo non fosse solo un fottuto sogno, un costrutto della mia psiche .
Avendo appreso che si trattasse di realtà mi buttai nel letto , stremato , non solo per l'atto appena compiuto, ma anche per la carica emotiva di quel momento che aveva bruciato parte dei miei neuroni lasciandomi in uno status simil vegetativo .
Avevo scopato mia cognata e l'avevo pure deflorata.
Ripensandoci provai un senso di colpa assurdo , ma non tanto per Lucy , ma per sua sorella Meredith, ignara di tutto che , in quel momento ,stava sicuramente raccogliendo bacche nel bosco insieme ai suoi . Le mandai subito un messaggio chiedendole quando sarebbe tornata . Mi rispose che entro sera sarebbe stata a casa .
Intorno alle 20:00 squillò il cellulare . Era Meredith che mi avvisava di essere già a casa e pronta a farsi una bella doccia. Le proposi di uscire un po' dopo cena , inusuale da parte mia visto che , in occasioni analoghe , le avrei proposto di vederci il giorno seguente . Lei accettò , non senza esserne sorpresa .
Il rapporto sessuale con Lucy ,avvenuto quel pomeriggio, aveva inondato la mia mente di pensieri scabrosi . In quel momento mi sentii come un leone che si era finalmente liberato dalla gabbia . Provavo desideri contrastanti , sensi di colpa uniti a desiderio ardente , desiderio verso Lucy che avrei volentieri fatto mia nuovamente ma anche desiderio inaspettato verso Meredith. Ed è forse a causa di ciò che quella sera decisi che i miei testicoli avrebbero fatto gli straordinari .
Erano circa le 21:30 quando andai a prendere Meredith a casa sua . Lei mi salutò come di consueto con un bacio a stampo , quei baci che notoriamente si danno tra fratello e sorella o tra bambini in età prescolare . Io invece , ancora trepidante da quel pomeriggio , la afferrai e la baciai nuovamente , ma con molto più ardore . Lei si stupì e mi chiese : “come mai tutta questa passione ?!” , “Mi sei mancata “ , risposi , accennando un sorriso malizioso .
Neanche il tempo di raccontarmi cosa avesse fatto quel pomeriggio in gita che subito fermai la macchina in una stradina fuori città nota ai più come luogo di ritrovo per giovani coppie .
Io e Meredith non facevamo l'amore molto spesso e quelle poche volte preferivamo farlo nella comodità di casa , ma in quel momento casa sua era occupata ed io morivo dalla voglia di penetrarla.
“Ma perchè ci siamo fermati qui ?” , mi chiese sorridendo . Non risposi , mi limitai a tirare fuori il mio pene dai pantoloni che , con sua enorme sorpresa , era già turgido e si elargiva con inaspettata maestranza arrivando a sfiorare lo sterzo .
“ Ehhh , ma buonaseraaa !!” esclamò ridendo . “Che ti è preso??!” mi domandò.
“Ho voglia di te” , le risposti . Ed immediatamente l'afferrai per la nuca portando il suo viso in direzione del mio pene.
Meredith non era più abituata a tanto ardore ma non si fece sfuggire l'occasione e con estrema maestria iniziò a praticarmi del sesso orale .
Sicuramente non si aspettava tutto ciò , ma penso che infondo le fece piacere perchè , considerando la passione con cui effettuò quel fellatio , traspariva in lei un desiderio sessuale sopito da tempo.
Ma io non mi ero appartato con lei per limitarmi a ricevere un lavoro di bocca . Io ero li con la chiara intenzione di penetrare ogni suo orifizio .
Così mi apprestai ad abbassare il sedile mentre lei era ancora intenta ad assaporare il mio membro . Le tolsi la t-shirt ed immediatamente anche il reggiseno . I suoi seni erano sempre stati molto graziosi , sicuramente meno audaci di quelli della sorella , ma il suo capezzolo era decisamente più bello , di dimensioni più contenute e con un contrasto netto che lo separava dal resto del seno . Iniziai a succhiarglielo mentre con la mano le sbottonavo la cerniera dei jeans . Lei iniziò a gemere ed il suo respiro divenne sempre più affannato . Con ferocia iniziai a strofinare il dito medio nella sua vagina mentre con il pollice attuavo un movimento circolare sul clitoride .
A differenza di Lucy , Meredith aveva una fuoriuscita di liquido vaginale decisamente più copiosa . Nel giro di qualche secondo la mia mano fu fracida .
Improvvisamente la voltai e le sfilai i jeans insieme agli slip , un modello lievemente sgambato , rosa confetto .
Lei si aggrappò al poggiatesta del sedile , ormai steso sulla poltroncina posteriore dell'auto, e protrasse il suo fondoschiena verso me . Aveva dei glutei più contenuti rispetto a quelli di Lucy , ma per Dio , dopo anni riuscivano ancora a farmi eccitare terribilmente .
Iniziai a sbatterle il pene turgido sulla natica destra , poi su quella sinistra , dicendole parole scurrili che normalmente non avrei neanche pensato in momenti simili .
Poi con un gesto deciso afferrai il mio pene e lo introdussi dentro la sua vagina con un'aggressività senza eguali . Lei inizialmente si ritrasse , forse aveva accusato fin troppo la penetrazione , ma poi continuò ad assecondare i miei movimenti .
Con Lucy quel pomeriggio mi ero trattenuto perchè avevo avuto paura di farle male , ma con Meredith questo rischio non c'era, quindi iniziai a darci dentro con tutta la forza che avevo in corpo . La sua vagina era molto accogliente e di quando in quando pensavo anche che avrebbe tranquillamente potuto ospitare due membra contemporaneamente o uno di dimensioni molto più generose del mio .
Affondai colpi decisi , ripetuti e veloci , reggendomi con le mani su entrambi i lati delle sue natiche . Poi le afferrai i seni che dondolavano a ritmo dei colpi penetranti che le infliggevo . Infine portai le mie mani sulle sue spalle , da li avrei potuto esercitare molta più spinta per accentuare ancora di più la penetrazione .
Meredith urlava di piacere come una matta . Mi ricordo di averla sentita urlare così solo durante il nostro primo anno di relazione, quando la passione era ancora brulicante in noi .
Non ancora soddisfatto appoggiai nuovamente una mano sul suo fondoschiena ed allungai il pollice in direzione del suo ano . Iniziai a stuzzicarlo . Volevo penetrarla da dietro . Volevo venirle dentro l'ano .
Solo una volta avevamo provato la penetrazione anale , erano passati tanti anni ed in quell'occasione riuscii solo ad inserirle parte della punta . Il mio pene non era certo paragonabile a quello di un porno attore ma il mio glande era parecchio largo in completa erezione e di certo la cosa non favoriva un inserimento agevole .
Ma Meredith, nonostante l'eccitazione , mi tolse la mano facendomi capire che non gradiva affatto essere presa da dietro .
La cosa comunque non mi importò , continuai a farla mia violentemente evitando l'ano .
Ad un passo dall'eiaculazione estrassi il pene dalla vagina , la girai e nel giro di qualche secondo inondai il suo viso del mio caldo sperma . Uno schizzo le arrivò in un occhio , causandole una risata mista a disperazione per averle rovinato il trucco , un altro imbrattò tutto il sedile posteriore .
Avevo eiaculato due volte nel giro di qualche ora ma , con mia enorme sorpresa , la quantità di liquido che fu secreta dai miei testicoli quella sera non ebbe eguali .
Ci vollero quasi un intero pacco di fazzoletti per rimediare a tutto quel macello .
Meredith , dopo essersi rivestita , mi guardò e con un sorriso mi disse : “oggi sei stato bravissimo , mi hai fatto impazzire !” . Io ricambiai lo sguardo ed il sorriso e la baciai in maniera passionale , poi ci dirigemmo verso casa .
Quella fantastica domenica era giunta al termine ma all'orizzonte le nubi iniziavano ad addensarsi. Ad attendermi da li a poco ci sarebbe stata una tempesta di proporzioni gigantesche .
Volevo accertarmi che tutto quello che era successo non fosse solo un fottuto sogno, un costrutto della mia psiche .
Avendo appreso che si trattasse di realtà mi buttai nel letto , stremato , non solo per l'atto appena compiuto, ma anche per la carica emotiva di quel momento che aveva bruciato parte dei miei neuroni lasciandomi in uno status simil vegetativo .
Avevo scopato mia cognata e l'avevo pure deflorata.
Ripensandoci provai un senso di colpa assurdo , ma non tanto per Lucy , ma per sua sorella Meredith, ignara di tutto che , in quel momento ,stava sicuramente raccogliendo bacche nel bosco insieme ai suoi . Le mandai subito un messaggio chiedendole quando sarebbe tornata . Mi rispose che entro sera sarebbe stata a casa .
Intorno alle 20:00 squillò il cellulare . Era Meredith che mi avvisava di essere già a casa e pronta a farsi una bella doccia. Le proposi di uscire un po' dopo cena , inusuale da parte mia visto che , in occasioni analoghe , le avrei proposto di vederci il giorno seguente . Lei accettò , non senza esserne sorpresa .
Il rapporto sessuale con Lucy ,avvenuto quel pomeriggio, aveva inondato la mia mente di pensieri scabrosi . In quel momento mi sentii come un leone che si era finalmente liberato dalla gabbia . Provavo desideri contrastanti , sensi di colpa uniti a desiderio ardente , desiderio verso Lucy che avrei volentieri fatto mia nuovamente ma anche desiderio inaspettato verso Meredith. Ed è forse a causa di ciò che quella sera decisi che i miei testicoli avrebbero fatto gli straordinari .
Erano circa le 21:30 quando andai a prendere Meredith a casa sua . Lei mi salutò come di consueto con un bacio a stampo , quei baci che notoriamente si danno tra fratello e sorella o tra bambini in età prescolare . Io invece , ancora trepidante da quel pomeriggio , la afferrai e la baciai nuovamente , ma con molto più ardore . Lei si stupì e mi chiese : “come mai tutta questa passione ?!” , “Mi sei mancata “ , risposi , accennando un sorriso malizioso .
Neanche il tempo di raccontarmi cosa avesse fatto quel pomeriggio in gita che subito fermai la macchina in una stradina fuori città nota ai più come luogo di ritrovo per giovani coppie .
Io e Meredith non facevamo l'amore molto spesso e quelle poche volte preferivamo farlo nella comodità di casa , ma in quel momento casa sua era occupata ed io morivo dalla voglia di penetrarla.
“Ma perchè ci siamo fermati qui ?” , mi chiese sorridendo . Non risposi , mi limitai a tirare fuori il mio pene dai pantoloni che , con sua enorme sorpresa , era già turgido e si elargiva con inaspettata maestranza arrivando a sfiorare lo sterzo .
“ Ehhh , ma buonaseraaa !!” esclamò ridendo . “Che ti è preso??!” mi domandò.
“Ho voglia di te” , le risposti . Ed immediatamente l'afferrai per la nuca portando il suo viso in direzione del mio pene.
Meredith non era più abituata a tanto ardore ma non si fece sfuggire l'occasione e con estrema maestria iniziò a praticarmi del sesso orale .
Sicuramente non si aspettava tutto ciò , ma penso che infondo le fece piacere perchè , considerando la passione con cui effettuò quel fellatio , traspariva in lei un desiderio sessuale sopito da tempo.
Ma io non mi ero appartato con lei per limitarmi a ricevere un lavoro di bocca . Io ero li con la chiara intenzione di penetrare ogni suo orifizio .
Così mi apprestai ad abbassare il sedile mentre lei era ancora intenta ad assaporare il mio membro . Le tolsi la t-shirt ed immediatamente anche il reggiseno . I suoi seni erano sempre stati molto graziosi , sicuramente meno audaci di quelli della sorella , ma il suo capezzolo era decisamente più bello , di dimensioni più contenute e con un contrasto netto che lo separava dal resto del seno . Iniziai a succhiarglielo mentre con la mano le sbottonavo la cerniera dei jeans . Lei iniziò a gemere ed il suo respiro divenne sempre più affannato . Con ferocia iniziai a strofinare il dito medio nella sua vagina mentre con il pollice attuavo un movimento circolare sul clitoride .
A differenza di Lucy , Meredith aveva una fuoriuscita di liquido vaginale decisamente più copiosa . Nel giro di qualche secondo la mia mano fu fracida .
Improvvisamente la voltai e le sfilai i jeans insieme agli slip , un modello lievemente sgambato , rosa confetto .
Lei si aggrappò al poggiatesta del sedile , ormai steso sulla poltroncina posteriore dell'auto, e protrasse il suo fondoschiena verso me . Aveva dei glutei più contenuti rispetto a quelli di Lucy , ma per Dio , dopo anni riuscivano ancora a farmi eccitare terribilmente .
Iniziai a sbatterle il pene turgido sulla natica destra , poi su quella sinistra , dicendole parole scurrili che normalmente non avrei neanche pensato in momenti simili .
Poi con un gesto deciso afferrai il mio pene e lo introdussi dentro la sua vagina con un'aggressività senza eguali . Lei inizialmente si ritrasse , forse aveva accusato fin troppo la penetrazione , ma poi continuò ad assecondare i miei movimenti .
Con Lucy quel pomeriggio mi ero trattenuto perchè avevo avuto paura di farle male , ma con Meredith questo rischio non c'era, quindi iniziai a darci dentro con tutta la forza che avevo in corpo . La sua vagina era molto accogliente e di quando in quando pensavo anche che avrebbe tranquillamente potuto ospitare due membra contemporaneamente o uno di dimensioni molto più generose del mio .
Affondai colpi decisi , ripetuti e veloci , reggendomi con le mani su entrambi i lati delle sue natiche . Poi le afferrai i seni che dondolavano a ritmo dei colpi penetranti che le infliggevo . Infine portai le mie mani sulle sue spalle , da li avrei potuto esercitare molta più spinta per accentuare ancora di più la penetrazione .
Meredith urlava di piacere come una matta . Mi ricordo di averla sentita urlare così solo durante il nostro primo anno di relazione, quando la passione era ancora brulicante in noi .
Non ancora soddisfatto appoggiai nuovamente una mano sul suo fondoschiena ed allungai il pollice in direzione del suo ano . Iniziai a stuzzicarlo . Volevo penetrarla da dietro . Volevo venirle dentro l'ano .
Solo una volta avevamo provato la penetrazione anale , erano passati tanti anni ed in quell'occasione riuscii solo ad inserirle parte della punta . Il mio pene non era certo paragonabile a quello di un porno attore ma il mio glande era parecchio largo in completa erezione e di certo la cosa non favoriva un inserimento agevole .
Ma Meredith, nonostante l'eccitazione , mi tolse la mano facendomi capire che non gradiva affatto essere presa da dietro .
La cosa comunque non mi importò , continuai a farla mia violentemente evitando l'ano .
Ad un passo dall'eiaculazione estrassi il pene dalla vagina , la girai e nel giro di qualche secondo inondai il suo viso del mio caldo sperma . Uno schizzo le arrivò in un occhio , causandole una risata mista a disperazione per averle rovinato il trucco , un altro imbrattò tutto il sedile posteriore .
Avevo eiaculato due volte nel giro di qualche ora ma , con mia enorme sorpresa , la quantità di liquido che fu secreta dai miei testicoli quella sera non ebbe eguali .
Ci vollero quasi un intero pacco di fazzoletti per rimediare a tutto quel macello .
Meredith , dopo essersi rivestita , mi guardò e con un sorriso mi disse : “oggi sei stato bravissimo , mi hai fatto impazzire !” . Io ricambiai lo sguardo ed il sorriso e la baciai in maniera passionale , poi ci dirigemmo verso casa .
Quella fantastica domenica era giunta al termine ma all'orizzonte le nubi iniziavano ad addensarsi. Ad attendermi da li a poco ci sarebbe stata una tempesta di proporzioni gigantesche .
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Una cognata esuberante Pt.3racconto sucessivo
Una cognata esuberante Pt.5 #FINE (o forse no)
Commenti dei lettori al racconto erotico