Alla Spa della birra

di
genere
gay

Quando il mio compagno di squadra sbagliò l'ultimo rigore era ufficiale, eliminati e tutti a casa il torneo di Praga per noi era finito. Il vitto e l'alloggio fino ad allora era stato pagato da uno sponsor e perciò mi venne un'idea, e se restassi ancora qualche giorno a mie spese, chiesi al mio amico e compagno di squadra Pasquale che rispose entusiasta e perché no e poi noi abbiamo un conto in sospeso, sapevo a cosa si riferiva e risposi con un vago credici. 2 anni prima ci eravamo segati a vicenda e quando gli avevo permesso di infilarmi un dito nel culo mi aveva detto, prima o poi ti scopo, ma poi ci eravamo un pò persi di vista e non era nemmeno capitata l'occasione. La prima cosa che proposi era di andare alla Spa della birra, prenotò lui un'ora costava più di 100€, una stanza con un tino di legno pieno di birra dove immergersi e nel contempo potevamo bere tutta la birra che volevamo. Entrambi nudi entriamo nel tino, e con i boccali pieni brindiamo alla nostra salute, subito mi cerca il cazzo ed io il suo, la sua mano riesce a essere più efficace della mia e vengo quasi subito, io continuo col suo cazzo e lui ovviamente cerca il mio ano che riesce a malapena a sfiorare, senza pensarci 2 volte mi sollevo tenendomi sui lati del tino e mettendomi alla pecorina, inizia così a farmi un ditalino anale fino a quando mi dice, io non sono ancora venuto, ed io rispondo dacci dentro allora, in un attimo sento il suo cazzo prima poggiarsi sul mio ano e poi entrare nel mio culetto, quanto l'avevo desiderato quel cazzo e finalmente era mio, lo sentivo dentro di me tutto fino in fondo salire e scendere venne anche lui dicendo che voleva scoparmi ancora, mi sgolai il boccale di birra e gli chiesi di riempire nuovamente i boccali, ne riempì solo uno bevetti un pò prima di passarlo a lui, nel frattempo che beveva mi prese per la testa e la tirò giù verso il suo cazzo glielo succhiai un pò sapeva di malto e di luppolo, mi misi nuovamente alla pecorina per ricevere nuovamente le sue grazie, col suo cazzo nel culo ero al settimo cielo quando all'improvviso aprirono la porta, era la ragazza che ci aveva dato la stanza che senza meravigliarsi per niente della scena vista disse che l'ora era finita.
scritto il
2023-03-29
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