Un pompino dalla mia mamma 2 - 👨🎓
di
Incest 2021
genere
incesti
Dopo quello che era successo con mia madre "L'improvviso pompino con relativo ingoio" avevo trascorso tutto il viaggio sui mezzi pubblici sino all'università in uno stato di angoscia e tuttavia, quel ricordo mi aveva procurato una erezione che a stenti riuscivo a nascondere con le mani appoggiate al mio bacino.
Quello stato d'ansia poi, veniva accentuato dal fatto che avessi l'impressione di avere gli occhi di tutti gli altri passeggeri addosso che mi scrutavano con severi sguardi di condanna.
Imbarazzo e angoscia insomma, avevano accompagnato quel breve viaggio in tram e metrò!
Tutto era cambiato fortunatamente una volta giunto all'ateneo dove avevo incontrato alcune matricole come me con le quali ero entrato subito in simpatia e coi quali ero andato a mangiare una pizza.
La novità di quegli incontri ed il fatto avessimo parlato dei nostri progetti e che ci fossimo scambiati commenti sul nostro primo giorno di lezione, aveva stemperato completamente la mia tensione.
Ero rientrato a casa rilassato e contento dove avevo trovato ad accogliermi mia madre mentre mio padre era ancora al lavoro.
Naturalmente, il discorso era subito scivolato su quella mia nuova esperienza coi commenti del caso e la gioia di mia madre stampata in viso per essere io, la prima persona in famiglia a raggiungere quell'importante traguardo negli studi.
Mentre in camere ero intento a scorrere il mio computer, mia madre aveva bussato alla porta e senza aspettare una mia risposta era entrata:
Ponendosi poi dietro di me, mi aveva avvolto il viso con le sue mani e dopo avermi sfiorato i capelli con le sue labbra mi aveva sussurrato in un orecchio:
-Cosa dici dottorino, vogliamo dargliela una rasatina al tuo amichetto?-
Un tonfo al cuore mi aveva fatto sobbalzare allo stesso modo di quando al mattino, dopo colazione, mi aveva appoggiato le mani sulla patta dei pantaloni.
E come era successo in quel caso o prima di entrare in camera mia, non aveva aspettato la mia risposta ma mi aveva preso per mano e mi aveva accompagnato in bagno insieme a lei.
Rigido proprio com'ero stato al mattino, l'avevo lasciata fare senza oppormi mentre mi spogliava.
Quando ero completamente nudo, accompagnando i suoi movimenti con parole dal tono suadente e incomprensibile, mi aveva fatto il bidet lavandomi con cura tutte le parti intime.
Poi mi aveva fatto sedere su una panca in legno e col bacino proteso in avanti ed una bacinella sotto, mi aveva dapprima tagliato i peli inguinali e dello scroto con una forbice "Bisogna prima sfoltirlo questo boschetto!" Aveva commentato sorniona mentre tagliava.
Poi mi aveva insaponato per bene ed aveva terminato con una rasatura perfetta a giudicare dalla soddisfazione che le si leggeva in viso.
Poi mi aveva fatto girare e mettermi in ginocchio col petto appoggiato alla vasca da bagno e il culo proteso verso di lei per riprendere la stessa operazione di rasatura tra i peli delle natiche e tutta la zona in essa custodita: "Sfintere anale e perineo."
Alla fine, dopo avermi ben sciacquato, asciugato e profumato, si era complimentata con se stessa per il buon lavoro fatto: "Che meraviglia! Hai il culetto e il pisellone lisci come quando eri bambino e se non fosse per questo coso duro, potrei chiudere gli occhi e provare le stesse sensazioni di allora."
Aveva concluso alludendo al mio membro in erezione, grazie alle manovre delle sue dita.
A quel punto, mi aveva allargato le natiche e vi aveva infilato la testa per pennellarmi il perineo, succhiare i testicoli e leccare il buco del culo mentre con una mano mi masturbava e con l'altra mi strizzava un capezzolo.
Quando strozzando in gola i miei grugniti di piacere avevo goduto, avevo le sue dita strette a guisa di cucchiaio sul mio glande per raccogliere la maggior quantità possibile di sperma dentro la mano.
Alla fine del mio godimento, aveva cosparso tutto il mio uccello, i testicoli e tra le chiappe di sperma per poi abbassarsi e ripulire tutto con la lingua.
Che meraviglia! Che goduria.. e che troia la mia mamma!
-Cucciolo adesso fai la doccia mentre io vado a preparare la cena.
Erano le otto e mezza quando mia madre mi aveva chiamato per dirmi che era tutto pronto in tavola.
-E papà?-
Avevo chiesto notandone l'assenza.
-Papà non c'è e non ci sarà sino a domani.
Lui è al corrente di quello che è successo oggi e sa anche che, se tu lo vorrai, stanotte potrai dormire insieme a me nel lettone per.. fare l'amore.. se lo vorrai naturalmente!-
-Ma perché mamma.. perché?-
-Perché io e tuo padre ci amiamo ancora nonostante gli anni ed i problemi passati e che abbiamo ancora.
Io come forse avrai capito, sono una donna molto calda e sessualmente attiva.
Tuo padre purtroppo, a causa di problemi psicologici e fisici ha perso la capacità di fare l'amore e soddisfare le mie necessità sessuali.
Abbiamo provato in ogni modo a risolvere il problema ma senza successo.
Negli ultimi anni mi ha comprato tois (Giocattoli) di ogni sorta e si è impegnato con molta generosità con la mani e la lingua ma siamo entrambi coscienti che questo non basta.
Tuo padre mi ha persino proposto di farmi un'amante ma quella sarebbe la soluzione per mettere a rischio il nostro rapporto.
Io e tuo padre siamo innamorati e poi, lui è davvero un brav'uomo che non meriterebbe una tale umiliazione.
Ne abbiamo parlato tanto ed alla fine siamo giunti alla conclusione che l'unica soluzione fosse di fare tutto in famiglia se tu ci stai.
Tuo padre non sa che ti sto raccontando tutte queste cose ma non vuole che tu sappia che lui sa ed è d'accordo!-
-Mamma..-
Ero riuscito a mormorare con un groppo in gola.
-Non inquietarti cucciolo, tutto si svolgerà nel modo più naturale senza sconvolgere la tua vita le tue abitudini e le tue amicizie.
Sarai il mio amante e mio marito ogni volta che lo vorrai ed io sarò sempre disponibile per te.
Di la ho già preparato il letto per la nostra prima notte: "Lenzuola di lino bianco e la stessa coperta di seta della prima notte con tuo padre.-
-Mamma!-
Avevo solo saputo rispondere col cazzo che premeva dolorosamente sotto le mutande.
segue
Quello stato d'ansia poi, veniva accentuato dal fatto che avessi l'impressione di avere gli occhi di tutti gli altri passeggeri addosso che mi scrutavano con severi sguardi di condanna.
Imbarazzo e angoscia insomma, avevano accompagnato quel breve viaggio in tram e metrò!
Tutto era cambiato fortunatamente una volta giunto all'ateneo dove avevo incontrato alcune matricole come me con le quali ero entrato subito in simpatia e coi quali ero andato a mangiare una pizza.
La novità di quegli incontri ed il fatto avessimo parlato dei nostri progetti e che ci fossimo scambiati commenti sul nostro primo giorno di lezione, aveva stemperato completamente la mia tensione.
Ero rientrato a casa rilassato e contento dove avevo trovato ad accogliermi mia madre mentre mio padre era ancora al lavoro.
Naturalmente, il discorso era subito scivolato su quella mia nuova esperienza coi commenti del caso e la gioia di mia madre stampata in viso per essere io, la prima persona in famiglia a raggiungere quell'importante traguardo negli studi.
Mentre in camere ero intento a scorrere il mio computer, mia madre aveva bussato alla porta e senza aspettare una mia risposta era entrata:
Ponendosi poi dietro di me, mi aveva avvolto il viso con le sue mani e dopo avermi sfiorato i capelli con le sue labbra mi aveva sussurrato in un orecchio:
-Cosa dici dottorino, vogliamo dargliela una rasatina al tuo amichetto?-
Un tonfo al cuore mi aveva fatto sobbalzare allo stesso modo di quando al mattino, dopo colazione, mi aveva appoggiato le mani sulla patta dei pantaloni.
E come era successo in quel caso o prima di entrare in camera mia, non aveva aspettato la mia risposta ma mi aveva preso per mano e mi aveva accompagnato in bagno insieme a lei.
Rigido proprio com'ero stato al mattino, l'avevo lasciata fare senza oppormi mentre mi spogliava.
Quando ero completamente nudo, accompagnando i suoi movimenti con parole dal tono suadente e incomprensibile, mi aveva fatto il bidet lavandomi con cura tutte le parti intime.
Poi mi aveva fatto sedere su una panca in legno e col bacino proteso in avanti ed una bacinella sotto, mi aveva dapprima tagliato i peli inguinali e dello scroto con una forbice "Bisogna prima sfoltirlo questo boschetto!" Aveva commentato sorniona mentre tagliava.
Poi mi aveva insaponato per bene ed aveva terminato con una rasatura perfetta a giudicare dalla soddisfazione che le si leggeva in viso.
Poi mi aveva fatto girare e mettermi in ginocchio col petto appoggiato alla vasca da bagno e il culo proteso verso di lei per riprendere la stessa operazione di rasatura tra i peli delle natiche e tutta la zona in essa custodita: "Sfintere anale e perineo."
Alla fine, dopo avermi ben sciacquato, asciugato e profumato, si era complimentata con se stessa per il buon lavoro fatto: "Che meraviglia! Hai il culetto e il pisellone lisci come quando eri bambino e se non fosse per questo coso duro, potrei chiudere gli occhi e provare le stesse sensazioni di allora."
Aveva concluso alludendo al mio membro in erezione, grazie alle manovre delle sue dita.
A quel punto, mi aveva allargato le natiche e vi aveva infilato la testa per pennellarmi il perineo, succhiare i testicoli e leccare il buco del culo mentre con una mano mi masturbava e con l'altra mi strizzava un capezzolo.
Quando strozzando in gola i miei grugniti di piacere avevo goduto, avevo le sue dita strette a guisa di cucchiaio sul mio glande per raccogliere la maggior quantità possibile di sperma dentro la mano.
Alla fine del mio godimento, aveva cosparso tutto il mio uccello, i testicoli e tra le chiappe di sperma per poi abbassarsi e ripulire tutto con la lingua.
Che meraviglia! Che goduria.. e che troia la mia mamma!
-Cucciolo adesso fai la doccia mentre io vado a preparare la cena.
Erano le otto e mezza quando mia madre mi aveva chiamato per dirmi che era tutto pronto in tavola.
-E papà?-
Avevo chiesto notandone l'assenza.
-Papà non c'è e non ci sarà sino a domani.
Lui è al corrente di quello che è successo oggi e sa anche che, se tu lo vorrai, stanotte potrai dormire insieme a me nel lettone per.. fare l'amore.. se lo vorrai naturalmente!-
-Ma perché mamma.. perché?-
-Perché io e tuo padre ci amiamo ancora nonostante gli anni ed i problemi passati e che abbiamo ancora.
Io come forse avrai capito, sono una donna molto calda e sessualmente attiva.
Tuo padre purtroppo, a causa di problemi psicologici e fisici ha perso la capacità di fare l'amore e soddisfare le mie necessità sessuali.
Abbiamo provato in ogni modo a risolvere il problema ma senza successo.
Negli ultimi anni mi ha comprato tois (Giocattoli) di ogni sorta e si è impegnato con molta generosità con la mani e la lingua ma siamo entrambi coscienti che questo non basta.
Tuo padre mi ha persino proposto di farmi un'amante ma quella sarebbe la soluzione per mettere a rischio il nostro rapporto.
Io e tuo padre siamo innamorati e poi, lui è davvero un brav'uomo che non meriterebbe una tale umiliazione.
Ne abbiamo parlato tanto ed alla fine siamo giunti alla conclusione che l'unica soluzione fosse di fare tutto in famiglia se tu ci stai.
Tuo padre non sa che ti sto raccontando tutte queste cose ma non vuole che tu sappia che lui sa ed è d'accordo!-
-Mamma..-
Ero riuscito a mormorare con un groppo in gola.
-Non inquietarti cucciolo, tutto si svolgerà nel modo più naturale senza sconvolgere la tua vita le tue abitudini e le tue amicizie.
Sarai il mio amante e mio marito ogni volta che lo vorrai ed io sarò sempre disponibile per te.
Di la ho già preparato il letto per la nostra prima notte: "Lenzuola di lino bianco e la stessa coperta di seta della prima notte con tuo padre.-
-Mamma!-
Avevo solo saputo rispondere col cazzo che premeva dolorosamente sotto le mutande.
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