Un pompino dalla mia mamma 3 - 👩🏻‍❤️‍👨🏻😋

di
genere
incesti

Al termine della cena mia madre mi aveva abbracciato stringendomi forte al suo petto e dopo avermi baciato in bocca (Era il primo bacio con la lingua che frullando in un bagno di saliva, si intrecciava alla mia in una danza sensuale e carica di libidine che aveva risvegliato all'istante il mio "amichetto" che spingeva sulla sua pancia come i suoi capezzoli irti e duri che parevano voler trafiggere il mio petto) ed aver ripreso il respiro, mi aveva spedito in bagno a fare la doccia ed aspettarla poi a letto mentre lei finiva di rassettare la cucina.

Salendo sul talamo nuziale dei miei genitori, per pudore avevo indossato lo slip e mi ero sdraiato coprendomi poi, col lenzuolo di lino bianco.

Come suggeritomi da mia madre, avevo spento tutte le lampade lasciando accesa solo la fioca luce delle due abatjour sui comodini.

Dopo più di mezz'ora di ansiosa attesa col cuore in gola ed il corpo scosso da un tremore simile a brividi di freddo, si era finalmente aperta la porta ed illuminata da dietro dalla luce del corridoio, era apparsa come una visione, la figura di mia madre avvolta da candidi veli trasparenti che in controluce ne mettevano in mostra le magnifiche e generose forme.

Aveva indossato per me la stessa mise con la quale si era offerta a mio padre la prima notte di nozze.

Sotto un baby doll leggero, trasparente e decorato da fini merletti, indossava un reggiseno di pizzo che mostrava il trascorrere del tempo riuscendo a stenti a contenere il seno che cogli anni e la maternità, aveva assunto un aspetto sensuale e procace.

Il perizoma si fondeva con la pelle bianca del suo inguine accentuando l'aspetto diafano di tutto il corpo.

L'intimo infilato tra le gonfie labbra della vulva ne esaltava la femminile carnalità.

La guepiere anch'essa bianca, reggeva calze trasparenti con un delicato ricamo dai riflessi perlati che le avvolgeva le cosce.

Le infradito con i medesimi effetti di luce, ne esaltavano lo smalto argentato delle unghie dei piedi rendendoli leggeri come fossero ali.

Dalla mia postura non riuscivo ancora a vederne il trucco ma potevo notare l'elegante chignon della sua pettinatura.

Uno spettacolo!

Una visione da sogno che mai avrei potuto immaginare se non l'avessi avuta davanti a me in quel momento.

Con passo felpato e movenze sensuali si era avvinata al letto e dopo aver scostato il lenzuolo, vi era salita sopra e mettendosi in ginocchio davanti a me, mi aveva sfilato le mutande emettendo un suono di approvazione nello scoprire il mio membro teso e turgido appoggiato alla mia pancia sin quasi l'ombelico.

Il fatto poi che fossi completamente rasato, lo faceva apparire anche ai miei occhi più importante e virile di prima.

Poi era scivolata sul mio corpo per unire le sue carnose labbra alle mie in un delicato bacio sussurrando poi: "Ciao cucciolo.. c'è la tua mamma qui che vuole fare l'amore con te!"

Subito dopo aveva estratto la lingua e dopo avermi leccato il viso e le lebbra, me l'aveva infilata in bocca per un bacio profondo e voluttuoso talmente aspirato e lungo che pareva il preambolo per morire soffocati insieme in un estremo atto d'amore e di libidine incestuosi.

Dopo esserci staccati ed avere ripreso fiato, aveva cominciato a scivolare su di me tracciando con la lingua misteriosi sentieri umidi e carichi di libidine che mi procuravano scosse di piacere sfiorando parti erogene, a me ancora sconosciuti del mio corpo.

Le sue labbra, la sua lingua, i suoi denti e le sue dita sui miei capezzoli erano vere scorre elettriche che scuotevano il mio corpo ed il mio cazzo teso oramai come fosse sul punto di scoppiare.

La sua lingua sul mio inguine e le sue labbra sulla mia vibrante verga completavano quel senso di eccitazione che mi faceva sentire già sull'orlo di un potente ed incontenibile orgasmo.

La mia mamma pareva conoscere il mio corpo e le mie reazioni molto meglio di me.

Infatti giunta alla soglia del non ritorno, aveva smesso di giocare coi miei punti più sensibili e rimanendo col busto eretto era scivolata sul mio corpo sino a fermarsi con la fica aperta sul mio viso.

A quel punto aveva scostato il perizoma e schiacciando il sesso già grondante di umori sulla mia bocca, aveva preso la mia testa con entrambe le mani ed aveva cominciato a scuoterla sussultando e gemendo sino ad esplodere in un devastante orgasmo che mi aveva imbrattato di umori il viso, i capelli ed il petto.

-Dio come mi hai fatta godere amore di mamma!-

Mi aveva mormorato ancora ansimante mentre scivolava col bacino verso il mio cazzo gocciolante e teso come una mazza di legno.

segue
scritto il
2023-04-14
1 0 . 5 K
visite
3
voti
valutazione
3.7
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.