Un pompino dalla mia mamma 4 - 🤪Un pompino con la fica 👨🎓
di
Incest 2021
genere
incesti
Dopo quell'incredibile sborrata di mia madre sul mio viso e nella mia bocca (lo so che le donne non sborrano ma la quantità di umori che avevano accompagnato il suo orgasmo, aveva tutte le caratteristiche di una vera sborrata!) guardandomi con occhi carichi di libidine mentre mi aveva ringraziato per come aveva goduto e rimanendo a cavalcioni sul mio corpo aveva cominciato a scivolare verso il mio bacino dove la mia verga svettava tesa e dura come l'asta di una bandiera.
Confesso che neanche io so spiegare il fatto che, nonostante l'incredibile cavalcata sulla mia bocca con tutta la sua carica di libidine, io sia riuscito a trattenermi e non godere insieme a lei.
Infatti, anche mia madre me lo aveva fatto notare al contatto delle sue natiche col mio cazzo:
-Come ce l'hai duro cucciolo!
Ma come hai fatto a non venire anche tu mentre mi facevi godere in quel modo pazzesco con la lingua?-
Naturalmente, lei sapeva bene che nel mio ruolo quasi passivo, ci avevo messo ben poco del mio e tutto era stato gestito da lei sino a quel devastante orgasmo.
Dopo il suo commento sulla mia verga al contatto con le sue chiappe, me lo aveva afferrato con la mano e sollevandosi sulle ginocchia, lo aveva appoggiato alle grandi labbra ancora umide e scivolose:
-Cucciolo, credo che sia tempo che tu ritorni nel nido che ti ha custodito e poi dato la vita.
Credo che sia giusto che tu ricambi la tua mamma con lo stesso amore e la stessa passione con la quale ti ha generato e poi protetto per 9 mesi.. lo vuoi cucciolo.. vuoi anche tu visitare quel paradiso e godere insieme alla tua mamma?-
-Lo voglio,ti voglio.. voglio godere insieme a te..dentro di te..fammi tornare la, dove tutto era cominciato-
Le avevo risposto col poco di fiato che mi era rimasto in gola.
A quel punto, senza neanche guidarlo con la mano se lo era fatto scivolare dentro sino al contatto della cappella con l'utero e dei testicoli col suo perineo.
-Entra cucciolo..entra, ogni porta è aperta per te da questo momento.-
"Dio che sensazione! Ero dentro mia madre! Avevo la verga dentro lo scrigno più segreto di cui disponeva! Avevo il cazzo dentro la sua fica e il glande a contatto con l'organo che mi aveva generato!"
Mi sentivo in paradiso eppure avevo l'impressione di essere sull'orlo di un abisso senza ritorno.
Mia madre che aveva capito lo stato in cui mi trovavo, mi aveva rassicurato:
-Non temere cucciolo, non aver paura di scioglierti prima del dovuto, non me lo perdonerei mai!
Sarò io a dettare i tempi e fare in modo che questa prima volta, tocchiamo insieme l'apice del piacere come meriti tu insieme alla tua mamma.
Dopo quelle parole, era rimasta ferma col palo conficcato dentro di lei ed il busto sollevato in una postura altera e dominante.
Le contrazioni delle pareti della sua vagina, provocavano una eguale reazione della mia verga che pulsava allo stesso ritmo dei battiti del mio cuore e dei palpiti della sua vagina.
Dopo alcuni minuti in cui solo i nostri occhi si erano parlati muti ma carichi di significati, rimanendo sempre immobile ma ben impalata, si era abbassata sino ad appoggiarsi con tutto il peso del suo corpo, sul mio: "Dio che sensazione! I suoi capezzoli aguzzi, annegati nella morbida carne dei suoi seni schiacciati, spingevano come chiodi sul mio petto.
Avevo già provato quella sensazione ma stavolta ero dentro di lei!"
Da quella postura che ci vedeva uniti come un solo corpo, aveva cominciato a baciarmi il collo, il viso sino a fermarsi con la bocca sulle mie labbra che, già dischiuse, avevano favorito l'intrusione della sua nervosa appandice: Dio che bacio.. che turbinio di lingue e di sensi.. sentivo che la mia mamma stava per fagocitarmi con la bocca mentre le contrazioni della sua vulva parevano voler inghiottire il mio pene per riportarmi nel più rassicurante luogo dal quale ero partito.
Dopo un bacio dal tempo infinito, era scesa colla bocca sul mio petto dove aveva cominciato a succhiarmi i capezzoli mentre il suo bacino aveva preso a roteare con movimenti lenti.
Mentre mi succhiava e mordeva i capezzoli alternando sensazioni di piacere e di dolore, aveva anche cominciato ad aggiungere alle rotazioni piccoli movimenti in su ed in giù che, grazie alle pareti vaginali così umide, mi dava a tratti le stesse sensazioni del pompino che mi aveva fatto.
Poi i movimenti si erano fatti più cadenzati ed in un crescendo oramai senza più freni ed un fremere incontrollato di corpi, aveva aspettato che i miei gemiti divenissero rantoli e poi grugniti.. "Sto per venire mamma, che faccio?!" "Vieni cucciolo.. vienimi dentro.." prima di lasciarsi andare lei stessa per unire le sue grida di incitazione ed i suoi gemiti senza controllo alle reazioni bestiali provocate dal mio orgasmo e dai numerosi fiotti di sperma che le tempestavano l'utero: "Godi cucciolo..godi della tua mamma.. godi dentro di lei.. godi insieme a me.. godo.. godo.. gododooo... sborro mamma godo anch'io.. sborro.. sborroooo....!"
Che sensazione!
Che sperienza!
Non era la prima volta che scopavo con una donna.
Era la prima volta che lo facevo in quel modo e poi, senza timori, senza preservativo
e con l'incitazione a venirle dentro.. dentro la mia mamma!
La notte era stata lunga e intervallata da momenti di riposo o giochi di bacini e carezze languide, avevamo goduto altre due volta.
La prima in un incredibile sessantanove al cui apice, avevamo trasformato i nostri visi in maschere di sudore di umori e di sperma.
La seconda invece, con mia madre che aveva voluto che facessi tutto io nella classica postura alla missionaria alla fine della quale spossati, ci eravamo addormentati rimanendo attaccati.
Al mattino mi aveva svegliato lei e dopo aver appoggiato la tazzina di caffè sul comodino, aveva sollevato il lenzuolo e dicendo: "Vediamo cos'è rimasto del tuo amichetto dopo una notte così faticosa ed impegnativa!" me lo aveva preso in bocca e mi aveva fatto un gustoso pompino con ingoio!
-Buon giorno porcellino.. sempre pieno e gustoso il tuo amichetto anche dopo una notte così!-
segue
Confesso che neanche io so spiegare il fatto che, nonostante l'incredibile cavalcata sulla mia bocca con tutta la sua carica di libidine, io sia riuscito a trattenermi e non godere insieme a lei.
Infatti, anche mia madre me lo aveva fatto notare al contatto delle sue natiche col mio cazzo:
-Come ce l'hai duro cucciolo!
Ma come hai fatto a non venire anche tu mentre mi facevi godere in quel modo pazzesco con la lingua?-
Naturalmente, lei sapeva bene che nel mio ruolo quasi passivo, ci avevo messo ben poco del mio e tutto era stato gestito da lei sino a quel devastante orgasmo.
Dopo il suo commento sulla mia verga al contatto con le sue chiappe, me lo aveva afferrato con la mano e sollevandosi sulle ginocchia, lo aveva appoggiato alle grandi labbra ancora umide e scivolose:
-Cucciolo, credo che sia tempo che tu ritorni nel nido che ti ha custodito e poi dato la vita.
Credo che sia giusto che tu ricambi la tua mamma con lo stesso amore e la stessa passione con la quale ti ha generato e poi protetto per 9 mesi.. lo vuoi cucciolo.. vuoi anche tu visitare quel paradiso e godere insieme alla tua mamma?-
-Lo voglio,ti voglio.. voglio godere insieme a te..dentro di te..fammi tornare la, dove tutto era cominciato-
Le avevo risposto col poco di fiato che mi era rimasto in gola.
A quel punto, senza neanche guidarlo con la mano se lo era fatto scivolare dentro sino al contatto della cappella con l'utero e dei testicoli col suo perineo.
-Entra cucciolo..entra, ogni porta è aperta per te da questo momento.-
"Dio che sensazione! Ero dentro mia madre! Avevo la verga dentro lo scrigno più segreto di cui disponeva! Avevo il cazzo dentro la sua fica e il glande a contatto con l'organo che mi aveva generato!"
Mi sentivo in paradiso eppure avevo l'impressione di essere sull'orlo di un abisso senza ritorno.
Mia madre che aveva capito lo stato in cui mi trovavo, mi aveva rassicurato:
-Non temere cucciolo, non aver paura di scioglierti prima del dovuto, non me lo perdonerei mai!
Sarò io a dettare i tempi e fare in modo che questa prima volta, tocchiamo insieme l'apice del piacere come meriti tu insieme alla tua mamma.
Dopo quelle parole, era rimasta ferma col palo conficcato dentro di lei ed il busto sollevato in una postura altera e dominante.
Le contrazioni delle pareti della sua vagina, provocavano una eguale reazione della mia verga che pulsava allo stesso ritmo dei battiti del mio cuore e dei palpiti della sua vagina.
Dopo alcuni minuti in cui solo i nostri occhi si erano parlati muti ma carichi di significati, rimanendo sempre immobile ma ben impalata, si era abbassata sino ad appoggiarsi con tutto il peso del suo corpo, sul mio: "Dio che sensazione! I suoi capezzoli aguzzi, annegati nella morbida carne dei suoi seni schiacciati, spingevano come chiodi sul mio petto.
Avevo già provato quella sensazione ma stavolta ero dentro di lei!"
Da quella postura che ci vedeva uniti come un solo corpo, aveva cominciato a baciarmi il collo, il viso sino a fermarsi con la bocca sulle mie labbra che, già dischiuse, avevano favorito l'intrusione della sua nervosa appandice: Dio che bacio.. che turbinio di lingue e di sensi.. sentivo che la mia mamma stava per fagocitarmi con la bocca mentre le contrazioni della sua vulva parevano voler inghiottire il mio pene per riportarmi nel più rassicurante luogo dal quale ero partito.
Dopo un bacio dal tempo infinito, era scesa colla bocca sul mio petto dove aveva cominciato a succhiarmi i capezzoli mentre il suo bacino aveva preso a roteare con movimenti lenti.
Mentre mi succhiava e mordeva i capezzoli alternando sensazioni di piacere e di dolore, aveva anche cominciato ad aggiungere alle rotazioni piccoli movimenti in su ed in giù che, grazie alle pareti vaginali così umide, mi dava a tratti le stesse sensazioni del pompino che mi aveva fatto.
Poi i movimenti si erano fatti più cadenzati ed in un crescendo oramai senza più freni ed un fremere incontrollato di corpi, aveva aspettato che i miei gemiti divenissero rantoli e poi grugniti.. "Sto per venire mamma, che faccio?!" "Vieni cucciolo.. vienimi dentro.." prima di lasciarsi andare lei stessa per unire le sue grida di incitazione ed i suoi gemiti senza controllo alle reazioni bestiali provocate dal mio orgasmo e dai numerosi fiotti di sperma che le tempestavano l'utero: "Godi cucciolo..godi della tua mamma.. godi dentro di lei.. godi insieme a me.. godo.. godo.. gododooo... sborro mamma godo anch'io.. sborro.. sborroooo....!"
Che sensazione!
Che sperienza!
Non era la prima volta che scopavo con una donna.
Era la prima volta che lo facevo in quel modo e poi, senza timori, senza preservativo
e con l'incitazione a venirle dentro.. dentro la mia mamma!
La notte era stata lunga e intervallata da momenti di riposo o giochi di bacini e carezze languide, avevamo goduto altre due volta.
La prima in un incredibile sessantanove al cui apice, avevamo trasformato i nostri visi in maschere di sudore di umori e di sperma.
La seconda invece, con mia madre che aveva voluto che facessi tutto io nella classica postura alla missionaria alla fine della quale spossati, ci eravamo addormentati rimanendo attaccati.
Al mattino mi aveva svegliato lei e dopo aver appoggiato la tazzina di caffè sul comodino, aveva sollevato il lenzuolo e dicendo: "Vediamo cos'è rimasto del tuo amichetto dopo una notte così faticosa ed impegnativa!" me lo aveva preso in bocca e mi aveva fatto un gustoso pompino con ingoio!
-Buon giorno porcellino.. sempre pieno e gustoso il tuo amichetto anche dopo una notte così!-
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