Sottomesso - 4
di
Moses
genere
dominazione
La mattina ci svegliammo come due innamorati, facemmo l'amore teneramente, poi mi alzai per preparare la colazione che portai a letto a Sara, era nuda, bellissima, raggiante, quanto l'amavo in quel momento, cosa un uomo può desiderare di più che avere una bella moglie e assolutamente disponibile dal punto di vista sessuale, a questi pensieri il mio cazzo reagì diventando duro, Sara mentre beveva il caffè lo guardò e disse amore ma ti faccio questo effetto ? E mi prese in mano l'uccello, poi inizio a segarmi, piano, poi con voce sensuale, disse il mio padrone ha voglia che la sua schiava faccia qualcosa ? Schiava, quella parola accese in me un desiderio di umiliarla e dominarla in modo brutale, forse non era quello che avrebbe voluto Sara, ma in quel momento me ne fregai, la presi per i capelli, la stattonai fino a portarla giù dal letto, la feci inginocchiare, allora se sei la mia schiava succhialo troia, Sara mi guardava impaurita di questa mia reazione, io non mollavo la stretta sui capelli, lei lacrimava e mi guardava con soggezione, allora ti decidi a succhiare gridai, saltò, e finalmente aprì la bocca, adesso piangeva, aveva capito che non era più un gioco, le ficcai il cazzo fino in gola, ebbe dei conati di vomito, e respirava a fatica.
Le mollai i capelli ma la scopavo in bocca con furia, quando stavo per venirle in bocca mi staccai, si accasciò con la fronte a terra tossendo, le andai dietro e infilai le dita del piede nella fica, era fradicia, il trattamento le era piaciuto, seiproprio una cagna le dissi, le misi il piede sotto il naso e le dissi lecca i tuoi umori, si mise a leccare come se fosse la cosa più gustosa del mondo, quando mi fui stufato le girai di nuovo dietro e sistemata a pecorino la inculai senza preparazione, urlò, e la sculacciai con forza, poi presi il ritmo che il trans aveva usato con me, le misi quattro dita in fica, era allagata, muggiva la vacca ad ogni affondo, le strizzai il clito ed esplose in un orgasmo travolgente, tremava e si dimenava sul cazzo fino alla fine dell'orgasmo, ma io non ero ancora venuto, quindi ripresi ad incularla dino ad esploderle nel retto, rimasi dentro fino a che il cazzo si ammosciò, quindi usci e un fiotto di sborra non proprio pulita le usci fuori, Aara si era appena ripresa dallo squassaante orgasmo che si sentì di nuovi presa per i capelli e trascinata a quatto zampe fino alla pozza creata da quello che le era uscito dal culo, le spinsi la testa verso il pavimento e le ordinai di pulire tutto con la lingua, mentre obbediva le poggiai in piede sul collo e l'altro nella pozza, visto che ci sei puliscimi anche il piede cagna che non sei altro, mentre slinguazzava la vidi avvicinare una mano alla fica e farci sparire tre dita dentro, si era nuovamente eccitata, sei proprio una cagna senza vergogna, stai li a leccare sborra e merda e ti ecciti pure, finisci di leccare e poi resta a quatto zampe, d'ora in poi quando siamo soli starai sempre nuda e a quatto zampe, la sentì avere un altro orgasmo con tutta la mano infilata dentro. In quel momento squillò il cellulare, era il Padrone, che mi ordinava di aprire il portone che era venuto a trovarmi con gli amici.
Fui preso dal panico, nell'eccitazione di dominare Sara mi ero proprio dimenticato che anche io ero uno schiavo, suonarona alla porta, Saranfece per alzarsi, ma la fermai dicendo stai giù cagna, come la porta si aprì entrò Alberto, seguito dal vecchio e dalla trans, la scena che gli si presentò era particolare, io nudo in piedi e Sara nuda sul pavimento a pecorina, con gli occhi spalancati per il terrore.
Il Padrone prese subito in mano la situazione, tirò fuori collare e guinzaglio e me li mise, poi tirò il guinzaglio per farmi inginocchiare, lo guardavo dal basso verso l'alto, bastò un suo gesto e fui anche io a quattro zampe, Sara era ae possibile ancora più terrorizzata.
Il Padrone si avvicinò a Sara, con me al guinzaglio, si accucciò vicino a lei e le disse, che bella cagna che abbiamo qui, lascia che ti spieghi la situazione, vedi questa merda qui che sarebbe tuo marito, è la mia cagna schiava, vero cagna ? Mi domandò si Padrone risposi abbassando lo sguardo per non incrociare quello di Sara, Alberto continuò, sai ieri aveva appuntamento con me a casa mia, sai cercava un Padrone per realizzare una sua fantasia, e noi lo abbiamo aiutato a realizzarla. Quindi ha iniziato il suo addestramento come mio schiavo sessuale, adesso fa' tutto quello che gli ordino, come hai appena visto, ma per farti meglio comprendere facciamo una prova, fece segno al vecchio che si alzò prese in mano il guinzaglio e mi indicò le sue scarpe, mi gettai a leccarle, visto disse il Padrone, e non si fermerà fino a quando qualcuno glielo ordinerà, bene ora che abbiamo sistemato il cane, veniamo a noi, ieri sera mi ha mandato il video della vostra seratina, vi si riconosce benissimo, quindi direi che visto che tu sei la schiava del cane sei anche tu una mia cagna, da ora in poi qualsiasi cosa ti ordinerò tu la farai aenza fiatare, anche se ti dovessi ordinare di farti scopare da un cane tu lo farai e ne godrai, capito ?
Sara annui, e si prese il primo ceffone della sua vita da adulta, rispondi come si deve, sara con la guancia rossa disse subito Si Padrone, brava disse Alberto, e adesso giochiamo con i cani, chiamò la trans che si era spogliata esibendo il suo cazzone, poi mise due dita nella fica di mia moglie che sobbalzò, sei una sottomessa nata, sei un lago li sotto e i tuoi capezzoli sono turgidi, poi disse alla trans per oggi solo culo e bocca ad entrambi la fica adesso è mia e nela godrò in un altro momento.
Detto questo la tran le poggio il cazzo sulla rosellina anale, che era gia molto sensibile per la precedente inculata, e in un solo affondo le spacco il culo, Sara quasi quasi svenne dal dolore, poi come aveva fatto a me la trans cominciò la sua danza, Sara dopo poco partì per la tangente, diceva frasi sconnesse, la sua fica colava cone un rubinetto, chideva di essere inculata più forte e che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di godere, in quel momento me tre ancora leccavo le scarpe al vecchio sentì il cazzo del Padrone inizare a farsi spazio nel mio culo, e poi affondarlo tutto dentro senza pietà, lui ringhiò e io guaii poi il vecchio si allontanò e prese a riprenderci, i nostri inculatori ci fecero muovere fino a trovarci io e Sara faccia a faccia, poi ricominciarono ad incularci con vigore, il vecchio intanto mise il suo cazzo moscio tra di noi e ci ordinò di leccarlo insieme, per leccarlo intreccivano le lingue o sulla cappella o lungo il tronco, in breve riuscimmo a farlo indurire e poi venirci sulla faccia, e per terra, poi anche chi stava abusando dei nostri culi ci riempi il retto di sborra bollente, rimasero dentro di noi, ci ordinarono di masturbarci, e quando stavamo per venire iniziarono a pisciarci nel culo, degradazione massima, ma non era finita il vecchio ci pisciò in faccia e in bocca, ormai eravamo talmente infoiati che venimmo masturbandoci e bevendo la schifosa urina del vecchio.
Quando ci tolsero i cazzi dal culo imbrattammo il pavimento del salone, si fecero ripulire i cazzi dalle nostre lingue, e poi congedandosi il Padrone ci disse domani tornate alle vostre vite normali, ma aspettatevi sempre un mio ordine in ogni momento, dovete vivere con la mente occupata da me.
Ah fatemi un duplicato delle chiavi di casa non voglio suonare quando mi voglio divertire con voi ...
Per informazioni e/o consigli scrivete pure a submos1963@gmail.com
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