Mamma & Figlia 4 - Il censore!
di
Andrea2022
genere
incesti
Questo sito che certamente scarseggia di scrittori di talento, è bazzicato da critici in cerca di una improbabile visibilità.
Sono per lo più bacchettoni ipocriti che vedono depravati dietro ogni cosa o scritto che non corrisponde alla loro ristretta visione del mondo.
Gente davvero disturbata che confonde un sito di racconti erotici con Famiglia Cristiana o nel manuale delle giovani marmotte di Disney.
Gente che confonde un racconto di fantasia che, per quanto estremo e paradossale, rimane sempre una invenzione assai diversa da alcune realtà ben più gravi e perverse.
Forse in loro prevale la sindrome del bacchettone che ha portato a mettere le mutande al giudizio universale di Michelangelo alla Cappella Sistina o come certi politici italiani che hanno fatto coprire statue di nudi (Veri capolavori d'arte) in occasione della visita di funzionari integralisti islamici.
La mamma della nostra storia (Silvia) comunque, non tiene conto di certi giudizi questi si, forse, frutto di frustrazioni ed incapacità di rilassarsi o evitare una lettura che nessuno gli ha imposto.
La nostra Silvia comunque, è fiera di essere riuscita ad imporsi come donna superando tutti gli stereotipi che l'avrebbero voluta "angelo del focolare" asettica nelle pulsioni e sottomessa al suo maschio.
Lei vive la sua vita in libertà senza fare del male ad alcuno e con la fortuna di avere incontrato un uomo che ne condivide lo stile di vita traendone lui stesso grandi soddisfazioni e superando un andicap che in situazioni diverse, l'avrebbero reso infelice per tutta la vita.
L'altra cosa di cui Silvia va fiera è di essere riuscita a trasmettere anche alla figlia l'amore per la vita, la libertà, l'indipendenza e la capacità di superare ogni pregiudizio ragionando col proprio cervello e quando occorre con la fica ed ogni parte del suo corpo e della sua psiche atta a renderla felice nel breve passaggio di questo mondo fatto di violenza, ipocrisia e indicibili sofferenze.
Grazie agli insegnamenti della mamma Sara aveva imparato sin da piccola a farsi rispettare incutendo con la sua esuberante bellezza, la sua sicurezza, il suo eloquio sciolto e pronto ad ogni risposta, la sua intelligenza e la sua assoluta indipendenza da ogni condizionamento o pregiudizio moralistico o pettegolo.
L'ammirazione delle compagne era superiore ad ogni invidia mentre il rispetto dei maschi anche più grandi, non permetteva eccezioni.
Già da adolescente se un coetaneo le piaceva, non esitava a dirglielo e la prima sega in classe l'aveva fatta al suo compagno di banco imponendogli di mantenere il segreto.
Allo stesso modo aveva masturbato tutti i ragazzi che le piacevano commentando poi la cosa con la mamma che ad ogni suo progresso aggiungeva nuove informazioni e preziosi consigli.
Il primo pompino l'aveva fatto in macchina ad un giovanissimo supplente di educazione fisica che l'aveva accompagnata a casa un giorno in cui aveva forato la bici.
-L'hai sputato?-
Le aveva chiesto la mamma quando al suo rientro a casa le aveva raccontato tutto con incredibile entusiasmo.
-No mamma, non sono riuscita perché avrei sporcato la macchina ed anche perché lui mi ha spinto la testa proprio nel momento in cui aveva cominciato a godere.-
-Ti è piaciuto?-
-Sì!-
A quella risposta la mamma le aveva preso il viso con entrambe le mani e l'aveva baciata per la prima volta infilandole la lingua in bocca:
-Buona!-
Aveva infine commentato ridendo.
segue
Sono per lo più bacchettoni ipocriti che vedono depravati dietro ogni cosa o scritto che non corrisponde alla loro ristretta visione del mondo.
Gente davvero disturbata che confonde un sito di racconti erotici con Famiglia Cristiana o nel manuale delle giovani marmotte di Disney.
Gente che confonde un racconto di fantasia che, per quanto estremo e paradossale, rimane sempre una invenzione assai diversa da alcune realtà ben più gravi e perverse.
Forse in loro prevale la sindrome del bacchettone che ha portato a mettere le mutande al giudizio universale di Michelangelo alla Cappella Sistina o come certi politici italiani che hanno fatto coprire statue di nudi (Veri capolavori d'arte) in occasione della visita di funzionari integralisti islamici.
La mamma della nostra storia (Silvia) comunque, non tiene conto di certi giudizi questi si, forse, frutto di frustrazioni ed incapacità di rilassarsi o evitare una lettura che nessuno gli ha imposto.
La nostra Silvia comunque, è fiera di essere riuscita ad imporsi come donna superando tutti gli stereotipi che l'avrebbero voluta "angelo del focolare" asettica nelle pulsioni e sottomessa al suo maschio.
Lei vive la sua vita in libertà senza fare del male ad alcuno e con la fortuna di avere incontrato un uomo che ne condivide lo stile di vita traendone lui stesso grandi soddisfazioni e superando un andicap che in situazioni diverse, l'avrebbero reso infelice per tutta la vita.
L'altra cosa di cui Silvia va fiera è di essere riuscita a trasmettere anche alla figlia l'amore per la vita, la libertà, l'indipendenza e la capacità di superare ogni pregiudizio ragionando col proprio cervello e quando occorre con la fica ed ogni parte del suo corpo e della sua psiche atta a renderla felice nel breve passaggio di questo mondo fatto di violenza, ipocrisia e indicibili sofferenze.
Grazie agli insegnamenti della mamma Sara aveva imparato sin da piccola a farsi rispettare incutendo con la sua esuberante bellezza, la sua sicurezza, il suo eloquio sciolto e pronto ad ogni risposta, la sua intelligenza e la sua assoluta indipendenza da ogni condizionamento o pregiudizio moralistico o pettegolo.
L'ammirazione delle compagne era superiore ad ogni invidia mentre il rispetto dei maschi anche più grandi, non permetteva eccezioni.
Già da adolescente se un coetaneo le piaceva, non esitava a dirglielo e la prima sega in classe l'aveva fatta al suo compagno di banco imponendogli di mantenere il segreto.
Allo stesso modo aveva masturbato tutti i ragazzi che le piacevano commentando poi la cosa con la mamma che ad ogni suo progresso aggiungeva nuove informazioni e preziosi consigli.
Il primo pompino l'aveva fatto in macchina ad un giovanissimo supplente di educazione fisica che l'aveva accompagnata a casa un giorno in cui aveva forato la bici.
-L'hai sputato?-
Le aveva chiesto la mamma quando al suo rientro a casa le aveva raccontato tutto con incredibile entusiasmo.
-No mamma, non sono riuscita perché avrei sporcato la macchina ed anche perché lui mi ha spinto la testa proprio nel momento in cui aveva cominciato a godere.-
-Ti è piaciuto?-
-Sì!-
A quella risposta la mamma le aveva preso il viso con entrambe le mani e l'aveva baciata per la prima volta infilandole la lingua in bocca:
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Aveva infine commentato ridendo.
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