Mamma & Figlia - 7 - Autoritaria come la mamma e pronta per il grande momento.👩🏻❤️👨🏻
di
Andrea2022
genere
incesti
Gli ultimi eventi avevano preso quella nuova piega in modo talmente rapida che la ragazza stentava a dare un ordine alle cose ed alle sue idee.
La sua voglia di diventare donna tra le braccia del suo amico del cuore Valerio, era molto forte ma altrettanto forte era il desiderio di vedersi germogliare quelle caratteristiche femminili che mancavano al suo corpo da adolescente precocemente sviluppato solo in alcune sue parti.
La promessa del ginecologo che con quegli ormoni le si sarebbero sviluppati i capezzoli e la clitoride, la portava ad osservare in modo quasi ossessivo davanti allo specchio i suoi cambiamenti.
Seguendo poi i suggerimenti della mamma si masturbava più volte al giorno massaggiandosi in modo energico il grilletto e le parti del petto dalle quali cominciavano ad apparire i primi segni dei capezzoli.
In quel periodo comunque, non aveva smesso di giocare con la mamma ed ogni volta che ve ne era la possibilità si appartavano con la madre che prediligeva praticarle quei massaggi tanto graditi dalla figlia.
La mamma si era resa conto che la ragazza non avrebbe compiuto il grande passo (fare l'amore completo per dire addio alla sua verginità) senza avere ottenute i cambiamenti tanto agognati del suo corpo.. voleva offrirsi davvero matura al suo primo rapporto completo.
Il ginecologo aveva assicurato che quegli ormoni avrebbero dato i primi risultati già dopo un paio di settimane ed infatti, era stata sua madre stessa una sera a stringerle i capezzoli tra le dita per poi succhiarli come fossero caramelle di miele per poi morderle la clito sporgente e turgida anche se non ancora formata come la sua, sporgente e simile ad un piccolo pene
col glande scappellato.
La ragazza non stava nella pelle per via di quei progressi e per una volta aveva fatto una cosa di sua iniziativa senza dirlo prima alla mamma.
Aveva marinato la scuola e nell'intervallo di mezzogiorno era passato dal ginecologo per mostrargli i suoi progressi.
Naturalmente, alla vista della ragazza da sola, nel maschio aveva avuto il sopravvento il lato perverso della sua personalità e, dopo aver chiuso a chiave lo studio, l'aveva portata nel suo ambiente segreto senza rendersi conto che la giovane, che aveva appreso bene l'insegnamento della mamma, avrebbe preso il controllo della situazione.
-Succhiami le tette e leccami la fica maiale!-
Gli aveva intimato in tono minaccioso dopo essersi spogliata mostrandogli l'efficacia della cura che le aveva prescritto.
L'uomo in ginocchio davanti a lei aveva eseguito e grazie alla sua professionalità, era riuscito a farle sbocciare due capezzoli incredibili e la clitoride grossa e turgida come una oliva violacea che appariva persino sproporzionata sulle grandi labbra non ancora dischiuse.
-Vorresti la mia fichetta vergine eh..Porco!
Per adesso ho bisogno di pisciare.. sdraiati e fammi da gabinetto maiale!
Dopo me la potrai leccare, pulire e farmi godere come fai con la mamma!-
Mentre l'uomo disteso supino sul pavimento leccava la fica che gli scaricava in gola la sua urina ed il suo piacere, la ragazza chinandosi in avanti glielo aveva preso in bocca e lo aveva succhiato strizzandogli i coglioni sino a farlo sborrare.
Infine, cambiando postura, gli aveva intimato di pisciarsi addosso ed avvicinando il viso a quello del porco gli aveva sputato tra le labbra la sborra che aveva in bocca.
Poi, lasciandolo immerso in un bagno di sudore, urina, umori e sperma, si era rivestita ed era andata via senza degnarlo neanche di un saluto.
Naturalmente quel racconto aveva entusiasmato la mamma che l'aveva premiata con una lunga seduta di sesso facendole fare anche un clistere per poi farle provare per la prima volta il piacere anale con un doppio dildo soffice e sottile per il culetto vergine della figlia e duro e massiccio per il suo.
Alla fine del suo secondo ciclo mestruale, la ragazza aveva informato la mamma di sentirsi pronta per il grande momento e dunque, tutto era stato organizzato per la domenica successiva in cui lei ed il marito avrebbero lasciato la casa libera.
In verità la casa era libera già dal sabato notte giacché la mamma, il suo fidanzato Antonio ed il marito erano andati a trascorrere il fine settimana nella loro casetta al mare dove Silvia ed il fidanzato avrebbero dormito (e scopato) nel lettone matrimoniale mentre il marito si sarebbe arrangiato nella cameretta della figlia.
Per la ragazza invece, quel sabato sera in discoteca, sarebbe stata l'occasione per invitare il suo amico Valerio ad andarla a trovare la domenica mattina a casa giacché i suoi genitori sarebbero partiti al mattino presto per tornare a notte inoltrata.
Quella bugia, era stata suggerita dalla mamma per aumentare la tensione e l'autostima del ragazzo e tenere vivo il desiderio e l'eccitazione per ciò che sarebbe potuto accadere.
Quella prima uscita in discoteca da soli lui e Sara era stata per Valerio la realizzazione di un sogno a lungo coltivato " Davvero saremo solo noi due in discoteca?"
aveva chiesto incredulo più volte "Certo, ho voglia di stare da sola con te stavolta senza quei rompicoglioni che mi chiedono sempre di farli godere come se io fossi l'unica donna al mondo!"
Gli stessi discorsi li facevano mentre in discoteca nella pista del liscio, ballavano abbracciati con lei che lo stringeva mentre lui cercava di allontanarla per non farle sentire la sua erezione "Che fai Valerio mi allontani? Sai, lo so che sei eccitato.. la sento la tua erezione e mi piace.. baciami Valerio baciami e fammi sentire quanto mi desideri.. fammi sentire che mi vuoi quanto io voglio te!
Dio che bello baciarti.. sentire la tua lingua nella mia bocca.. assaporare la tua saliva.. sentire il profumo della tua pelle, sentire la tua verga sulla pancia.. leggere nei tuoi pensieri una promessa che spero davvero si possa avverare per la gioia di entrambi!"
Per la prima volta, avevano passato la serata pomiciando come fossero fidanzati ma con i giochi diretti da lei che lui subiva come un regalo inaspettato.
Quando Valerio l'aveva accompagnata a casa con la sua moto, lei non gli aveva detto di essere sola ma prima di scendere e salutarlo gli aveva detto: "Grazie Valerio, mi hai regalato una bella serata e domani sarà sicuramente meglio! Adesso vai a casa e sognami ma.. non ti masturbare mi raccomando!"
Il ragazzo era tornato a casa con le mutande bagnate ma, come chiestogli da Sara, aveva resistito alla tentazione di masturbarsi come peraltro faceva tutte le volte che tornava a casa dopo aver passato una serata con lei e tutti gli amici che a turno se la ripassavano.
segue
La sua voglia di diventare donna tra le braccia del suo amico del cuore Valerio, era molto forte ma altrettanto forte era il desiderio di vedersi germogliare quelle caratteristiche femminili che mancavano al suo corpo da adolescente precocemente sviluppato solo in alcune sue parti.
La promessa del ginecologo che con quegli ormoni le si sarebbero sviluppati i capezzoli e la clitoride, la portava ad osservare in modo quasi ossessivo davanti allo specchio i suoi cambiamenti.
Seguendo poi i suggerimenti della mamma si masturbava più volte al giorno massaggiandosi in modo energico il grilletto e le parti del petto dalle quali cominciavano ad apparire i primi segni dei capezzoli.
In quel periodo comunque, non aveva smesso di giocare con la mamma ed ogni volta che ve ne era la possibilità si appartavano con la madre che prediligeva praticarle quei massaggi tanto graditi dalla figlia.
La mamma si era resa conto che la ragazza non avrebbe compiuto il grande passo (fare l'amore completo per dire addio alla sua verginità) senza avere ottenute i cambiamenti tanto agognati del suo corpo.. voleva offrirsi davvero matura al suo primo rapporto completo.
Il ginecologo aveva assicurato che quegli ormoni avrebbero dato i primi risultati già dopo un paio di settimane ed infatti, era stata sua madre stessa una sera a stringerle i capezzoli tra le dita per poi succhiarli come fossero caramelle di miele per poi morderle la clito sporgente e turgida anche se non ancora formata come la sua, sporgente e simile ad un piccolo pene
col glande scappellato.
La ragazza non stava nella pelle per via di quei progressi e per una volta aveva fatto una cosa di sua iniziativa senza dirlo prima alla mamma.
Aveva marinato la scuola e nell'intervallo di mezzogiorno era passato dal ginecologo per mostrargli i suoi progressi.
Naturalmente, alla vista della ragazza da sola, nel maschio aveva avuto il sopravvento il lato perverso della sua personalità e, dopo aver chiuso a chiave lo studio, l'aveva portata nel suo ambiente segreto senza rendersi conto che la giovane, che aveva appreso bene l'insegnamento della mamma, avrebbe preso il controllo della situazione.
-Succhiami le tette e leccami la fica maiale!-
Gli aveva intimato in tono minaccioso dopo essersi spogliata mostrandogli l'efficacia della cura che le aveva prescritto.
L'uomo in ginocchio davanti a lei aveva eseguito e grazie alla sua professionalità, era riuscito a farle sbocciare due capezzoli incredibili e la clitoride grossa e turgida come una oliva violacea che appariva persino sproporzionata sulle grandi labbra non ancora dischiuse.
-Vorresti la mia fichetta vergine eh..Porco!
Per adesso ho bisogno di pisciare.. sdraiati e fammi da gabinetto maiale!
Dopo me la potrai leccare, pulire e farmi godere come fai con la mamma!-
Mentre l'uomo disteso supino sul pavimento leccava la fica che gli scaricava in gola la sua urina ed il suo piacere, la ragazza chinandosi in avanti glielo aveva preso in bocca e lo aveva succhiato strizzandogli i coglioni sino a farlo sborrare.
Infine, cambiando postura, gli aveva intimato di pisciarsi addosso ed avvicinando il viso a quello del porco gli aveva sputato tra le labbra la sborra che aveva in bocca.
Poi, lasciandolo immerso in un bagno di sudore, urina, umori e sperma, si era rivestita ed era andata via senza degnarlo neanche di un saluto.
Naturalmente quel racconto aveva entusiasmato la mamma che l'aveva premiata con una lunga seduta di sesso facendole fare anche un clistere per poi farle provare per la prima volta il piacere anale con un doppio dildo soffice e sottile per il culetto vergine della figlia e duro e massiccio per il suo.
Alla fine del suo secondo ciclo mestruale, la ragazza aveva informato la mamma di sentirsi pronta per il grande momento e dunque, tutto era stato organizzato per la domenica successiva in cui lei ed il marito avrebbero lasciato la casa libera.
In verità la casa era libera già dal sabato notte giacché la mamma, il suo fidanzato Antonio ed il marito erano andati a trascorrere il fine settimana nella loro casetta al mare dove Silvia ed il fidanzato avrebbero dormito (e scopato) nel lettone matrimoniale mentre il marito si sarebbe arrangiato nella cameretta della figlia.
Per la ragazza invece, quel sabato sera in discoteca, sarebbe stata l'occasione per invitare il suo amico Valerio ad andarla a trovare la domenica mattina a casa giacché i suoi genitori sarebbero partiti al mattino presto per tornare a notte inoltrata.
Quella bugia, era stata suggerita dalla mamma per aumentare la tensione e l'autostima del ragazzo e tenere vivo il desiderio e l'eccitazione per ciò che sarebbe potuto accadere.
Quella prima uscita in discoteca da soli lui e Sara era stata per Valerio la realizzazione di un sogno a lungo coltivato " Davvero saremo solo noi due in discoteca?"
aveva chiesto incredulo più volte "Certo, ho voglia di stare da sola con te stavolta senza quei rompicoglioni che mi chiedono sempre di farli godere come se io fossi l'unica donna al mondo!"
Gli stessi discorsi li facevano mentre in discoteca nella pista del liscio, ballavano abbracciati con lei che lo stringeva mentre lui cercava di allontanarla per non farle sentire la sua erezione "Che fai Valerio mi allontani? Sai, lo so che sei eccitato.. la sento la tua erezione e mi piace.. baciami Valerio baciami e fammi sentire quanto mi desideri.. fammi sentire che mi vuoi quanto io voglio te!
Dio che bello baciarti.. sentire la tua lingua nella mia bocca.. assaporare la tua saliva.. sentire il profumo della tua pelle, sentire la tua verga sulla pancia.. leggere nei tuoi pensieri una promessa che spero davvero si possa avverare per la gioia di entrambi!"
Per la prima volta, avevano passato la serata pomiciando come fossero fidanzati ma con i giochi diretti da lei che lui subiva come un regalo inaspettato.
Quando Valerio l'aveva accompagnata a casa con la sua moto, lei non gli aveva detto di essere sola ma prima di scendere e salutarlo gli aveva detto: "Grazie Valerio, mi hai regalato una bella serata e domani sarà sicuramente meglio! Adesso vai a casa e sognami ma.. non ti masturbare mi raccomando!"
Il ragazzo era tornato a casa con le mutande bagnate ma, come chiestogli da Sara, aveva resistito alla tentazione di masturbarsi come peraltro faceva tutte le volte che tornava a casa dopo aver passato una serata con lei e tutti gli amici che a turno se la ripassavano.
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