Mamma & Figlia 8 - Sverginata!

di
genere
incesti

Premessa: Per chi leggendo il titolo del capitolo 6 non lo avesse capito, chiarisco che il termine "marchese" non è riferito ad un uomo di rango nobile ma è il termine in uso in certi dialetti per indicare le mestruazioni (Chissà, forse l'etimologia riporta alla tradizione dello "Jus primae noctis" imposta dai signorotti e dei prelati secondo le tradizioni del medio evo) e dunque il momento di passaggio dall'adolescenza allo stato di signorina in grado di procreare.

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Al rientro a casa a notte fonda (era passata l'una di notte) i genitori avevano trovato la casa illuminata da quasi tutte le luci ed il televisore acceso.

L'atmosfera dall'entrata al soggiorno, dal corridoio sino alla zona notte pareva quello di un campo di battaglia con ogni genere di indumenti, bicchieri, lattine e asciugamani sparsi.

Nella loro camera matrimoniale illuminata solo dalle abatjour sui comodini, si vedevano i corpi nudi, abbracciati e con le gambe intrecciate della figlia e di un giovane maschio che sicuramente si era addormentato mentre i loro sessi erano ancora accoppiati mentre a terra tra i vari asciugamani, spiccava un telo di spugna bianco con delle striature rossicce.. sangue! sangue misto a sperma! ..Su quel telo la prova che la loro bambina non era più vergine!

Accanto anche due preservativi.. vuoti!

Entrambi giacevano mollemente abbandonati tra le braccia di Morfeo avvolti da un profluvio di odori e di gemiti ancora percepibili dal loro respiro profondo.

I genitori dopo essersi scambiati uno sguardo d'intesa, avevano deciso di non svegliarli e dopo che la mamma, aveva ricoperto i loro giovani corpi col lenzuolo bianco, avevano spento le lampade e mentre lei era andata a dormire sul lettino della figlia, lui si era arrangiato sul divano in salotto.

Era un lunedì e dunque i ragazzi dovevano andare a scuola.

Erano le 6 e 30 quando la mamma con un vassoio e due tazzine fragranti di caffè era entrata in camera dove i ragazzi dormivano ancora.

Avvicinando il viso all'orecchio del ragazzo aveva bisbigliato: "Sveglia giovanotto.. è già tardi.."

Il ragazzo come morso da una tarantola a quelle parole era sobbalzato e dopo aver visto lo sguardo sorridente della donna, si era tirato il bordo del lenzuolo sula testa rannicchiandosi come a voler sparire da quella imbarazzante situazione: "Vieni fuori giovanotto.. tranquillo.. tranquillo.. come credi che abbiamo fatto noi genitori a scoprire il mondo dei grandi? Adesso io vado di la a prepararvi una colazione energetica che vi rimetterà in sesto così tu e Sara, dopo il caffè potete andare a fare la doccia per prepararvi per la scuola.

Dopo un po' sulla porta del tinello dove la mamma li stava aspettando, era apparsa solo la figura "Radiosa" della ragazza che era corsa ad abbracciare la mamma per baciarla ed informarla che mentre lei era in cucina a preparare, Valerio per la vergogna, era scappato alla chetichella: " sai mamma, Valerio è davvero molto timido e riservato e non sarebbe stato capace di guardare negli occhi la mamma della ragazza che lui aveva deflorato.. una specie di senso di colpa ed invece è stato bellissimo! Grazie mamma.. grazie papà di averci regalato l'occasione di rimanere soli stanotte.. grazie!"

-Lo sai vero Sara che da questo momento non potrai più essere solo la nostra bambina ma sei una signorina e forse sei già anche donna!-

-Lo so mamma lo so e non sto nella pelle dalla gioia!-

-Hai voglia di raccontarmi com'è andata!-

-E' stato magnifico mamma anche se non era cominciato molto bene.

Essendo per me la prima volta, speravo che fosse lui a prendere l'iniziativa ed invece, ho dovuto io aiutarlo a superare l'imbarazzo e la sua timidezza eccessiva.-

-Aveva forse difficoltà con l'erezione?-

L'aveva interrotto la mamma:

-Ma cosa dici mamma?

Il suo cazzo era già duro quando era arrivato a casa ed è rimasto sempre così, incredibilmente turgido sino a quando ci siamo addormentati con la passera piena e il suo pisello ancora duro come un legno che faceva da tappo.. che meraviglia!

La cosa era partita male dall'inizio quando, senza neanche accennare ad un minimo di preliminari, gli avevo chiesto di rovistare il tuo comodino alla ricerca di un preservativo.

Il suo cazzo era già duro a sufficienza ma la mia richiesta lo aveva eccitato ancora di più al punto che mentre cercavo di infilarglielo se ne era venuto tra le mie dita.

Non puoi neanche immaginare il dramma che ne è seguito coi suoi pianti e i suoi lamenti di essere impotente ed incapace di soddisfare una donna.

A quel punto, grazie ai tuoi insegnamenti, ho preso io l'iniziativa.

Per prima cosa, mi sono portata le dita imbrattate di sperma tra le labbra e mentre me le succhiavo, sovrapponendo le mie parole ai suoi lamenti, mi complimentavo per quanta ne avesse fatta e quanta gustosa fosse la sua cremina: "Mmmm Valerio.. che buona.. dolce.. profumata, altro che quelle misere goccioline puzzolenti di quelli che se lo fanno succhiare da me..la tua è molto meglio ed anche più abbondante!

Poi mi sono abbassata e gliel'ho succhiato e ripulito a dovere con la lingua.-

-E poi?-

Aveva chiesto la mamma visibilmente coinvolta ed eccitata dal racconto della figlia.

Poi, prendendo definitivamente l'iniziativa gli ho detto:

-Sai Valerio il tuo pisello così duro e la tua cremina così gustosa mi hanno eccitata al punto che la mia passerina sta lacrimando.. ti va se ci lecchiamo insieme?-

Ne era seguito un sessantanove in cui dietro le mie indicazioni, lui aveva capito dove e come leccarmi riuscendo a procurarmi due orgasmi di seguito.

D'altra parte, non solo lui si mostrava orgoglioso del suo cazzo duro ma anch'io ero fiera di offrirgli i miei capezzoli sporgenti da succhiare e la mia clitoride irta e gustosa da mordicchiare per farmi godere.

Naturalmente da parte mia, come tu mi hai insegnato, mi fermavo prima del momento di non ritorno.

Devo confessarti mamma che alla fine mi ero resa conto che la sua capacità di ricarica era pressoché illimitata ed anche se lo avessi fatto sborrare ogni volta, l'avrei sempre ritrovato pieno e pronto a ricominciare daccapo.

Quando entrambi, dopo aver goduto eravamo tornati al massimo dell'eccitazione, gli avevo detto: "Valerio amore mio.. fai il tuo dovere di maschio.. prenditi la mia verginità!"

Non glielo avessi mai detto, incredibilmente il suo cazzo già durissimo, aveva avuto una contrazione che lo aveva reso ancora più gonfio e turgido.

A quel punto vi era il rischio di un nuovo disastro per evitare il quale, avevo deciso di pilotare io il momento topico in cui avrei perso la verginità.

Lo avevo dunque fatto distendere supino e dopo averglielo succhiato e dopo essermi fatta lubrificare dalla sua lingua e la sua saliva, gli ero montata sopra e dopo essermelo puntato tra le grandi labbra, me l'ero allargate con le mani e sono scesa poi lentamente a candela sino a sentire una specie di puntura di spillo.. mi aveva sverginata.. mi ero sverginata col suo cazzo duro come un randello e affilato come un pugnale!

A quel punto incurante del dolore che provavo, avevo cominciato a cavalcarlo sino a sentirmi infiammata sino al cervello dai suoi bollenti fiotti di sborra.

Avevo avuto un dolore crescente per circa mezz'ora e dopo un bidet con l'acqua tiepida mi era passato tutto lasciandomi in corpo una piacevole sensazione mentre nella mente cresceva la libidine di andare oltre quella prima esperienza.

Mamma.. da quel momento Valerio mi ha fatta godere a raffica riuscendo a trattenersi e godere anche lui solo quando glielo chiedevo io.. una vera meraviglia.. una scorpacciata di cazzo e di sperma!

Naturalmente lo gratificavo col fatto che avevo scelto proprio lui per regalargli la mia verginità ed al tempo stesso, esaltavo il suo orgoglio di maschio dicendogli che lui ce l'aveva più grosso e più duro e che non avevo mai masturbato, fatto pompini o ingoiato sborra meglio di lui.-

Sei stata brava Sara ma adesso, vieni a letto con la tua mamma che ha voglia delle tue carezze ed ha voglia di leccarti la fica e vedere com'è adesso che te l'hanno definitivamente aperta.-

Nei due anni a seguire (Nonostante che Sara avesse cercato di dissuaderlo per via del fatto che lei era incapace di resistere al richiamo dei maschi e che dopo aver perso la verginità aveva smesso di fare solo seghe e pompini ma che si faceva anche chiavare da chi le piaceva) Valerio aveva insistito affinché si fidanzassero.

Alla fine Sara aveva accettato a condizione di mantenere la sua libertà e che il fidanzamento non fosse pubblico (Per evitare che lui venisse preso in giro e trattato come un cornuto) ma limitato alle rispettive famiglie che avevano approvato con entusiasmo il loro fidanzamento.

segue






scritto il
2023-08-01
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