Alla ricerca dell'uomo nero sbagliato
di
gfranco
genere
prime esperienze
Ne aveva sentito parlare sottovoce dalle amiche...sembrava in genere, che rispetto ai bianchi, i neri o negri come li chiamava Indro Montanelli ( ora dire negro è una offesa), abbiano il pisello più grande e che persino i produttori per adeguarsi alla richiesta, per loro facciano dei preservativi di misura più grande.
Nei film porno, quando si parla di uccelli grandi e grossi, almeno l'ottanta per cento degli attori sono di razza colore ebano. Spesso con piselli dai venti ai trentadue centimetri di lunghezza. Unico difetto, che essendo troppo lunghi hanno la tendenza a piegarsi lievemente, ovvero quando lo mettono nel buco della vagina, spesso lo accompagnano, almeno per i primi centimetri, con una mano, in maniera che entri subito e dritto. Ma ad alcune donne tutto questo non interessa, basta prenderlo. Mi diceva il titolare di un sexi shop, che alle inagurazioni c'è qualche cliente femmina che si presenta apposta per conoscere o meglio farsi un nero, quasi una moda o meglio esigenza primaria come il mangiare, dormire o respirare.
Neve, nome strano e più unico che raro, aveva compiuto diciotto anni da qualche mese. Due o tre esperienze con ragazzi bianchi, ma quello che aveva sentito la incuriosiva e si chiedeva se quello che dicevano le amiche era proprio vero. Di amici di colore non ne aveva e quindi pensò a come fare e a farlo senza che nessuno lo sapesse. Decise che ne avrebbe trovato uno in discoteca e poi essendo giovane, carina e ben fatta, per tutto il resto, sarebbe stato facile per lei ragazza bianca e piacevole.
Una sera, accompagnata da una amica andò in discoteca. Mentre la sua amica si era appartata su una poltrona con un ragazzo e si stavano baciando, lei aveva girato la discoteca senza trovare niente che facesse al caso suo.
Solo una ragazza di colore, bellina e ben fatta, quasi curvy (le curvy sono quelle donne non grasse, ma leggermente in carne). Aveva subito fatto amicizia, nella speranza di trovare tra gli amici di lei, qualche prestante ragazzo di colore. Ma niente. Erano uscite assieme e poi la ragazza nera l'aveva invitata fuori all'aperto. Mentre bevevano una birra e poi un'altra birra decisero di fare un giro, l'altra aveva la macchina. Riuscirono ad entrare in un bar, poco prima che chiudesse e continuarono a bere e a sentirsi sempre più amiche. L'alcool aiutava a saldare questa improvvisa conoscenza. L'altra la portò in casa, su da lei. Neve non aveva nulla da temere, si trovava con una ragazza e quindi entrambe erano nelle stesse condizioni.
Arrivate di sopra, l'altra cominciò improvvisamente a baciarla. Lei non aveva mai avuto rapporti lesbici, nè ci aveva mai pensato, ma quel bacio le piaceva e poi per lei sarebbe stata una esperienza nuova, magari bella ed eccitante. Entrarono in camera, l'altra l'aiutò a spogliarsi, si baciarono e si toccarono, le piaceva sentire i seni della nera ed accarezzare le sue bellissime cosce. Poi all'improvviso una novità...mentre stava per toccare l'altra, tra i suoi slip sentì qualcosa di strano, come una protuberanza, un oggetto voluminoso. La ragazza nera, oltre alle tette, aveva un pisello, un pisellone. Rimase perplessa, ma l'altra si mise subito un preservativo e continuando a baciarle le tette cominciò a penetrarla. L'uccello o meglio l'uccellone era lungo almeno venti centimetri, anche largo e se lo sentiva tutto dentro. I suoi due o tre compagni precedenti, al confronto avevano dei pisellini della mutua. Il trans cominciò a trapanarla con foga e lei provava un piacere estremo, un orgasmo dopo l'altro. Quel grosso pisello e il piacere di riceverlo tutto dentro stava sconvolgendo la sua normalità. Dopo oltre un quarto d'ora il trans di colore aveva estratto e tolto il preservativo, messo il pisello in bocca e venuto fino in gola, con il suo sperma bianco.
Non contento aveva continuato a baciarla e tenerle i seni tra le braccia. Neve era al settimo cielo e nel tentativo di trovare un ragazzo di colore, aveva invece trovato una ragazza carina e con tanto di pisello grosso.
Da allora erano diventate amiche, uscivano a braccetto e nessuno avrebbe pensato che quella ragazza bella e nera avesse un pisello da custodire sotto i pantaloni. Ogni tanto facevano all'amore e si divertivano. L'amica/o nero si portava in casa qualche ragazzo di colore e se lo divideva con con lei. Avevano impararato a fare l'amore in tre e si divertivano. La Neve aveva conosciuto un nuovo modo di amare.
Nei film porno, quando si parla di uccelli grandi e grossi, almeno l'ottanta per cento degli attori sono di razza colore ebano. Spesso con piselli dai venti ai trentadue centimetri di lunghezza. Unico difetto, che essendo troppo lunghi hanno la tendenza a piegarsi lievemente, ovvero quando lo mettono nel buco della vagina, spesso lo accompagnano, almeno per i primi centimetri, con una mano, in maniera che entri subito e dritto. Ma ad alcune donne tutto questo non interessa, basta prenderlo. Mi diceva il titolare di un sexi shop, che alle inagurazioni c'è qualche cliente femmina che si presenta apposta per conoscere o meglio farsi un nero, quasi una moda o meglio esigenza primaria come il mangiare, dormire o respirare.
Neve, nome strano e più unico che raro, aveva compiuto diciotto anni da qualche mese. Due o tre esperienze con ragazzi bianchi, ma quello che aveva sentito la incuriosiva e si chiedeva se quello che dicevano le amiche era proprio vero. Di amici di colore non ne aveva e quindi pensò a come fare e a farlo senza che nessuno lo sapesse. Decise che ne avrebbe trovato uno in discoteca e poi essendo giovane, carina e ben fatta, per tutto il resto, sarebbe stato facile per lei ragazza bianca e piacevole.
Una sera, accompagnata da una amica andò in discoteca. Mentre la sua amica si era appartata su una poltrona con un ragazzo e si stavano baciando, lei aveva girato la discoteca senza trovare niente che facesse al caso suo.
Solo una ragazza di colore, bellina e ben fatta, quasi curvy (le curvy sono quelle donne non grasse, ma leggermente in carne). Aveva subito fatto amicizia, nella speranza di trovare tra gli amici di lei, qualche prestante ragazzo di colore. Ma niente. Erano uscite assieme e poi la ragazza nera l'aveva invitata fuori all'aperto. Mentre bevevano una birra e poi un'altra birra decisero di fare un giro, l'altra aveva la macchina. Riuscirono ad entrare in un bar, poco prima che chiudesse e continuarono a bere e a sentirsi sempre più amiche. L'alcool aiutava a saldare questa improvvisa conoscenza. L'altra la portò in casa, su da lei. Neve non aveva nulla da temere, si trovava con una ragazza e quindi entrambe erano nelle stesse condizioni.
Arrivate di sopra, l'altra cominciò improvvisamente a baciarla. Lei non aveva mai avuto rapporti lesbici, nè ci aveva mai pensato, ma quel bacio le piaceva e poi per lei sarebbe stata una esperienza nuova, magari bella ed eccitante. Entrarono in camera, l'altra l'aiutò a spogliarsi, si baciarono e si toccarono, le piaceva sentire i seni della nera ed accarezzare le sue bellissime cosce. Poi all'improvviso una novità...mentre stava per toccare l'altra, tra i suoi slip sentì qualcosa di strano, come una protuberanza, un oggetto voluminoso. La ragazza nera, oltre alle tette, aveva un pisello, un pisellone. Rimase perplessa, ma l'altra si mise subito un preservativo e continuando a baciarle le tette cominciò a penetrarla. L'uccello o meglio l'uccellone era lungo almeno venti centimetri, anche largo e se lo sentiva tutto dentro. I suoi due o tre compagni precedenti, al confronto avevano dei pisellini della mutua. Il trans cominciò a trapanarla con foga e lei provava un piacere estremo, un orgasmo dopo l'altro. Quel grosso pisello e il piacere di riceverlo tutto dentro stava sconvolgendo la sua normalità. Dopo oltre un quarto d'ora il trans di colore aveva estratto e tolto il preservativo, messo il pisello in bocca e venuto fino in gola, con il suo sperma bianco.
Non contento aveva continuato a baciarla e tenerle i seni tra le braccia. Neve era al settimo cielo e nel tentativo di trovare un ragazzo di colore, aveva invece trovato una ragazza carina e con tanto di pisello grosso.
Da allora erano diventate amiche, uscivano a braccetto e nessuno avrebbe pensato che quella ragazza bella e nera avesse un pisello da custodire sotto i pantaloni. Ogni tanto facevano all'amore e si divertivano. L'amica/o nero si portava in casa qualche ragazzo di colore e se lo divideva con con lei. Avevano impararato a fare l'amore in tre e si divertivano. La Neve aveva conosciuto un nuovo modo di amare.
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