La macellaia conosce l'ambulante

di
genere
gay

Dopo l’ennesima esperienza con il frate e la macellaia, bisognava finire di svuotare lo scantinato ed allora mi venne l’idea di chiamare l’ambulante per sentire se era interessato si al lavoro che al compenso in natura a cui avrei provveduto insieme alla macellaia.Una volta contattato l’ambulante accetto’ in toto l’offerta ed il pagamento e fissammo per il lunedi successivo per eseguire il lavoro. Mi ero fato dare le chiavi dalla macellaia e cosi’ quando l’ambulante arrivo’ con il suo amico che gia’ conoscevo sentii il buchetto palpitare dalla voglia. Iniziammo lavorare e per il gran caldo rimanemmo ben presto a troso nudo. Vedere quei due omoni muscolosi che il sudore faceva risaltare ancora di piu’ mi fece perdere ogni inibizione ed iniziai a strusciarmi come una gatta in calore ai loro corpi. Non resistettero molto e dopo pochi attimi tirarono fuori le loro verghe invitandomi a succhiarle, cosa che feci rumorosamente sbavando come una troia, ingozzandomi fino a dove era possibile con le loro grosse verghe. Mi tolsero i pantaloni e mentre li succhiavo iniziarono a penetrarmi con le loro grosse dita. Certo che sei proprio una troiona vogliosa ., mi disse l’ambulante , e staccandosi dalla mia bocca si pose dietro di me e con la sua grossa lingua inizio’ a scoparmi il culo riempiendomelo di saliva. Io in preda al godimento mi attaccai all’altra verga e rischiai di ingoiarla tutta mentre l’altro mi dava della troia succhiacazzi. L’ambulante lascio’ il mio buchetto , ma solo per un attimo , sentii la grossa cappella strusciare fra le mie chiappe e poi entrare vigorosamente percorrendo il mio condotto anale fino a fine corsa facendomi mugolare mentre mi strafogavo di cazzo. Stavo godendo come una cagna , e piu’’ loro spingevano , piu’ gli andavo incontro, eravamo tutti in preda all’eccitazione ed io venni schizzando come se squirtassi. Loro si scambiarono di posizione e ripresero a riempirmi come se on ci fosse un domani con le loro belle e grosse verghe. La scopata ando’ avanti per molto e quando stavo dando i primi segni di cedimento anche lro raggiunsero l’apice del piacere e mi riempirono con prolungati getti di sborra sia il culo che la bocca.L’amico pero’ non voleva saperne di togliere il suo cazzone dal mio culo ed infatti dopo poco riprese il suo vigore riprendendo a scoparmi furiosamente. Ci volle del bello e del buono per farlo smettere un attimo per proporgli di farlo a smorza candela come piaceva tanto a me.
Lui accetto’ ed io mi calai su quella verga prendendola tutta in solo colpo , ed emise un sospiro di piacere. L’ambulante che aveva guardato tutta la scena non perse tempo ed avvicinandosi in piedi mi presento il suo cazzone ancora sporco di sperma alla mia bocca che non tardo’ dopo una bella slinguata alla cappellona ad ingoiare. Eravamo cosi’ intenti a scopare che non ci eravamo accorti che la macellaia ci stava spiando mentre si masturbava con un grosso cetriolo riempiendosi la ficona gocciolante, ma fece rumore appogiandosi alla porta che aprendosi ci rivelo’ la troia intenta a penetrarsi. Ci fu un attimo di stop di tutti come un fermo immagine. Io sbloccai la situazione facendo le presentazioni, ecco questa e la vacca padrona di casa e questi sono i due tori che ti monteranno dopo che avro’ goduto. Cosi’ riprendemmo le nostre attivita’, salvo che la macellaia si avvicino’ estasiata dalla vista di quei due fusti scuri ed inizio a toccare la verga dell’ambulante quando usciva dalla mia bocca. E tanto fece e tanto la tiro’ che me la levo’ di bocca precepitandosi a farsi riempire la sua. Ai visto, disse l’ambulante all’amico, abbiamo trovato due troie bianche vogliose di cazzo nero. E senza tanti complimenti mise a pecorina la macellaia ed in solo colpo glielo infilo’ tutto nella ficona gocciolante. Lei si inarco’ un attimo come per scappare ma poi riando’ incontro a quella grossa verga che la riempiva tutto mugolando. Io intanto mi gustavo l’amico che mi riempiva tutto con grandi colpi di cazzo facendomi ballare come un indemoniato in preda al piacere che saliva fino ad arrivarmi al cervello e farmi schizzare come una fontana una volta ancora. Mi lasciai andare su di lui e ci godemmo quei momenti mentre guardavamo l’ambulante che usci’ la sua verga dalla ficona e la schianto nel culo ormai rotto e capiente . Era rotto , ma quando entro’ un dolore misto a piacere fece urlare la macellaia , ma fu solo un attimo e la cavalcata riprese con sommo piacere di tutti e due. Io sdraiato con ancora quel cazzone duro dentro mi sentivo pieno e sentivo in pizzicorino solleticarmi il culo. L’amico pero’ aveva altre intenzioni e sfilo’ il suo cazzone dal mio culo e facendo girare sulla schiena l’ambulante con la verga ancora dentro il culo della macellaia, gli allargo’ le cosce e glielo schianto’ nella fica facendola mugolare per la sorpresa ed il piacere. Allora si che la macellaia inizio’ a dare di matto contorcendosi come impazzita ed esortando i due a riempirla di cazzo. Io li guardavo estasiato mentre il mio culo spanato espelleva lo sperma ma in preda all’eccitazione mi appropriai del grosso cetriolo della macellaia e ripresi a penetrami da solo godendo e masturbandomi. La scopata si protrasse a lungo mentre la macellaia godeva in continuazione fino al quando i due omoni si scatenarono con spinte sempre piu’ forti e profonde e la riempirono con schizzi che strabordarono dai suoi pertugi abbondantemente spanati. Logicamente appena estrassero le loro verghe mi precipitai a succhiarne le ultime gocce e li ripulii meglio che se si fossero lavati. Come se nulla fosse i due omoni ripresero il lavoro e ci lasciarono riposare fino a che non ebbero finito. Ci salutarono e se ne andarono tanto la paga l’avevano gia’ riscossa abbondantemente. La macellaia mi guardo’ e mi bacio’ appassionatamente dicendo , siamo proprio una bella coppia di troie , mi piace tanto farmi scopare e poi fare l’amore con te ,io ricambiai il bacio e restammo ancora un po’ abbracciati prima di lasciarci.
di
scritto il
2023-09-06
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