L'idraulico

di
genere
gay

Era inverno e gli uccelli erano migrati al caldo ed io dopo le esperienze bisex che mi avevano fatto godere come non mai, adesso bramavo dalla voglia di farmi scopare e passavo il mio tempo libero a darmi piacere scopandomi da solo con tutto quello che trovavo in casa di una certa consistenza fino a farmi sbrodare . Dalla voglia ero arrivato a bere il mio sperma pensando a tutte le belle bevute che mio era fatto dai miei amanti.
Impazzivo dalla voglia e si sa che in inverno in un piccolo paese non ci sono tante possibilita’ di uscire ed incontrare , quando la sorte mi venne incontro.
Si era creata una macchia di umidita’ nell’appartamento sotto al nostro e quindi abbiamo chiamato l’idraulico che è venuto a visionare le possibili ragioni del problema. L’idraulico era un bell’uomo muscolo e ben piantato che mi ricordava il venditore di angurie e mentre parlava con mia madre lo guardavo intensamente ed il mio buchetto comincio’ a fremere. Forse lo guardai un po’ troppo e quando lui pose il mio sguardo su di me , io arrosii e lui per tutta risposta mi fece l’occhiolino. Non credevo alla mia fortuna forse avreii trovato come soddisfare le mie voglie. L’idraulico si mise d’accordo con mia madre che praticamente gli disse di fissare con me perche’ lei lavorava ed io no.
Ci mettemmo d’accordo e mentre mia madre andava in cucina lo precedetti all’ uscita dell’appartamento sculettando ma non feci in tempo ad arrivare alla porta che mi sentti palpare il culo dalle sua manona. Mi immobilizzai per la sorpresa e lui passandomi accanto nel salutarmi mi disse “ vedrai che riparero’ anche la tua perdita’”. Divenni di tutti i colori lo salutai e corsi in camera a scoparmi e masturbarmi in preda alla grande voglia che avevo.
L’idraulico sarebbe venuto dopo due giorni, ed io li passai a scoparmi come se non ci fosse un domani.
Finalmente il giorno arrivo’ , mi ero svegliato presto , mi ero fatto un bel clistere per farmi trovare pulito, avevo indossato un perizoma sotto i pantaloni della tuta ed una maglia aderente a manica lunghe senza niente sotto che metteva in risalto i miei capezzoli che puntavano sul cotone mettendo in risalto la mia eccitazione.Il suono del campanello mi riporto’ alla realta’, aprii la porta e mi trovai davanti l’idraulico che mi fece l’occhiolino accompagnato dal suo muratore di fiducia , un pezzo di uomo di origine, nord africana che mi fece fremere subito il buchetto. L’idraulico vedendomi impalato come in adorazione mi disse di farli entrare che la conoscenza sarebbe avvenuta piu’ tardi. Il muratore sembrava compiaciuto dai miei sguardi e li accompagnai in bagno sculettando tanto per far capire le mie intenzioni. Arrivati in bagno l’idraulico dette le disposizioni al muratore e mi chiese di accompagnarlo a chiudere il contatore che era sotto il lavello di cucina. Io mi chinai a culo in aria sotto il lavello e contemporaneamente salto fuori dai pantaloni il bordo del perizoma , mentre la manona dell’idraulico inizio’ a palparmi il culo facendomi i complimenti per come era sodo. Io rimasi cosi’ a farmi palapre per qualche secondo sculettando , poi mi tirai in ginocchio e mi trovai davanti la sua patta dei pantaloni che prometteva essere riempita da un cazzo di tutto rispetto. Lo guardai negli occhi e lui mi disse2 cosa aspetti a tirarlo fuori è pronto per te” . Non me lo feci dire due volte, gli slacciai i pantaloni , gli calai le mutande e venni colpito dal suo cazzone che mi schiaffeggio’ libero. Wow , che bella nerchia pesai e mi ci avventai sopra con la lingua come un’assetato nel deserto. Lambii quella bella cappella con la lingua, percorsi tutto il cazzo fino alle palle e risalii e aprii la bocca per assaggiare quella cappellona che mi si parava davanti. Non era ancora ritto del tutto e lo lasciai crescere nella mia bocca mentre l’idraulico sospirava di piacere. Come succhi bene mi disse, ne devi avere di voglia ma stai tranquillo che io ed ahmed te la leveremo, sapessi quanti culetti abbiamo sfondato . Io mi strafogavo con quel cazzone sempre piu’ duro che iniziava ad emettere del precum e fu lui a togliermelo di bocca altrimenti l’avrei fatto venire troppo presto. Mi disse di alzarmi, mi fece giare ed appoggiare a pecorina al tavolo, mi tiro’ giu’ i pantaloni e mi apostrofo’ con “ guarda la troietta come si era preparata”. Non mi levo’ il perizoma ma si tuffo’ fra le nie natiche ed inizio aleccarmi il buchetto facendomi subito mugolare di piacere. Leccava e mi infilava sempre piu’ diti dentro mentre sbavavo di piacere. Cazzo disse ed io che credevo tu fossi una verginella vogliosa invece devo dire che sei bella aperta. Si tiro’ su con il suo cazzone e mentre mi allrgavo le chiappe lo invitai a scoparmi. Lui non se lo fece dire duevolte ed appena lo ebbe appuntato lo spinse dentro con un sol colpo facendomi inarcare e mugolare di piacere. Prendo troia , mi disse, vedrai come ti scoperemo, sarai la nostra troia. Parlava al plurale ed io non ci faevo caso in preda al godimento fino a quando riaprendo gli occhi mi trovai davanti un cazzone scuro ancora piu’ grosso di quello che mi stava riempiendo. Era Ahmed che sentendo quel trambusto provenire dalla cucina er venuto a vedere cosa facevamo ed eccitato dalla situazione non aveva trovato di meglio che presentarmi il suo grosso e nodo cazzo. Io non i scomposi lo agguatai con una mano e dopo averlo scappellato melo portai alla bocca facendogli capire che lo volevo tutto. L’idraulico mi scopava divinamente il culo mentre ahmed faceva lo stesso con la bocca portandomi in pochi attimi al godimento facendomi sborrare senza toccarmi.Cazzo che troia affamata che sei chi l’avrebbe mai detto disse l’idraulico proponendo il cambio ad Ahmed che accetto’ prontamente. Ma prima chemi rinfilzassero allo spiedo li fermai e li inviati a procedere in camera mia che sul letto saremmo stati piu’ comodi. Ovviamente accettarono , in camera ci spogliammo e potei ammirare quei corpi maturi , robusti e pelosi come piacciono a me e non ci misi tanto farmi riempire dai loro cazzi. Anche quello di Ahmed entro come il burro nel mio buco voglioso e prendendomi per i fianchi inizio a scoparmi come se avevsse avuto un martrllo pneumatico fra le mani. L’idraulico per non essere da meno comincio’ a scoparmi la bocca come se mi inulasse ed io godevo , godevo in un estasi cercata e fortunatamente rovata dopo tanto tempo di astinenza. Ero la loro bambola e mi giravano e penetravano a loro piacimento mente non smettevo di godere e venire impiastricciando tutto con la mia sbroda.mamma mia disse ahmed guarda come gode questa troia piu’ spingo e piu’ ne vorrebbe. E lo dici a me gli rispose l’idraulico succhia che sembra un idrovora con il mio cazzo piantato nella gola. Io godevo, mugolavo ero totalmente in preda al piacere ma mi accorsi bene quando aumentarono la velocita’ dei loro colpi facendomi godere ancora di piu’ mentre li incitavo a sfondarmi ed i loro cazzi idvennero ancora piu’ duri fino a che mi riempirono la bocca ed il culo con un fiume di sborra che non finiva mai.Ci accasciammo in preda al apiacere appena provato e mentre l’idraulico mi levo il cazzo di bocca solo per farselo pulire , il mio buco abbondantement spanato provava a stringere il cazzone di ahmed che si era un po’ ammosciato ma non aveva perso buona parte della sua consistenza. Ahmed si rese conto dei miei tentativi di tenermi il suo cazzone dentro e mi rassicuro’ dicendo , tranquilla non ho ancora finito con te siamo solo all’inizio la giornata è lunga ed era tanto che non trovavo una troia vogliosa come te. L’idraulico si lascio’ andare sulla poltrona dopo che gli ebbi ripulito il cazzo fino all’ultima goccia disponibile. Ed io solleticato come ero da quel cazzone che ancora mi riempiva non smettevo di godere. Il cazzo di Ahmed non perdeva consistenza anzi stava riprendendo vigore e ricomincio’ a scoparmi il culo mentre ero ancora pieno del suo sperma.Vole cambiare posizione lo levo’ per un attimo e a me brillarono gli occhi quando mi propose di impalarmi da solo, cosa che feci in un attimo dalla voglia che avevo e perche’ quella era la mi posizione preferita.Lo feci entrare fino alle palle e mi lasciai andare sul suo petto andando , tra la peluria che lo ricopriva a leccargli i capezzoli. Ma quanto tempo era che non scopavi disse l’idraulico sei assatanata. Io risposi che avevo tanta voglia e che non li avrei lasciati andare fino a che non li avessi svuotati completamente. A si disse ahmed e comincio’ a far ripartire il suo cazzone alla velocita’ di un pistone impazzito. L’idraulico vedendo lo spettacolo si era ripreso ed aveva ripreso a masturbarsi mentre il suo cazzone gli cresceva fra le mani. Mentre godevo come una troia mi avvidi della sguardo di intesa tra i due, ed inaftti ahmed mi tiro’ a se e mi tenne abbracciato a lui mentre l’idraulico si posizionava dietro di me cercando anche lui la strada del mio buco. Ohhhh si sopirai languido scopatemi insieme vi viglio tutti e due dentro di me . L’idraulico non se lo fece dire due voltea appunto il cazzo al mio buco , spinse ed entro’ in un solo colpo arrivando fino a fine corsa facendomi guaire solo di piacere. I due tori iniziarono a scavrmi il culo spingendo ed entrando per quanto possibile fino alle palle mentre godevo come se non ci fosse un domani sbrodacchiando in continuazione. Non quanto andammo avnti ma ero veramente ridotto ad un cencio quando ambedue mi riempirono ancora con la loro sbroda. L’idraulico si accascio sulla mia schiena ed io su ahmed e diventammo un corpo unico lasciandoci andare al piacre provato. Il primo ad uscire dal mio culo fu l’idraulico, io mi lamentai del vuoto lasciato e lui mi lascio’ andare un sonoro sculaccione apostrofandomai per la troia che ero. Anche ahmed con mio sommo dispiacere estrrasse la sua verga dla mio culo che inizio’ a vomitare il fiume di sborra con cui mi avevano riempito andando a sporcare il lenzuolo. Mi lasciai andare ad un riposo ristoratore, mentre loro si rivestivano lodando la mia troiaggine e dicendomi che dovevano lavorare altrimenti cosa avrebbero raccontato a mia madre? Mi lasciarono li inbetito dal godimento che avevo provato e mi addormentai. Fui risvegliato da qualcosa che mi toccava le labbra e appena aprii gli occhi mi resi conto che era il cazzone di ahmed che cercava di firza le mie labbra. Mi stiracchiai un attimo eppoi mi riattaccai a quel bel biberon scuro come un bambino che poppava il latte dal seno della mamma. Piccola troia, mi disse lo sai che ore sono , tra poco tornera’ tua madre, non vorrai mica che ci trovi cosi’? Datti da fare e pompa l’ultima sorsata che tanto domani siamo ancora qui a scoparti. Ed io pompai e succhiai fino a svuotargli le sue palle gustando il buon sapore del suo sperma. Chissa’ come sarebbe andata l’indomani.
di
scritto il
2024-01-19
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