Una bella rimpatriata

di
genere
gay

L’indomani mattina ancora un po acciaccato per i troppi cazzi ma felice salutai i miei due amici e tornai a casa camminando vistosamente a gambe larghe. E chi ti incontro il mio ex fidanzato che venendomi incontro mi squadra ben bene e quando siamo vicini mi dice, sei sempre la solita troia quanti ne hai presi per camminare cosi’. Io provai a negare ma mi resi conto della mia grottesca camminata a gambe larghe e a culo ritto come per farlo raffreddare.
Provai a cambiare discorso ma lui insistette voleva sapere come avevo passato la nottata. Perche’ dovrei raccontarti i fatti miei,non ci frequentiamo piu’ e quindi non sono tenuto a raccontarti niente. Lo vedi troia , mi disse, che ti sei tradita. Io arrosii e rimasi senza parole ma lui mi abbraccio e mi disse non ti preoccupare non diro’ niente a nessuno se sarai carino con me. Io lo allontanai un attimo infastidito dal velato ricatto e lui continuo’ e dai siamo vecchi amici potremo fare una bella rimpatriata. Ma guarda questo stronzo pensai ed andai via sculettando. Lui mi segui e mi disse sai che hai fatto un bel culo a sposa ne devi avere presi davvero tanti, quasi quasi mi fai venire voglia e mi spinse in un angolo palpandomi il culo. Lo stronzo sapeva come mi eccitava farmi toccare il culo e lo lasciai fare per un attimo perche’ eravamo comunque in un posto pubblico. Senti se mi lasci andare ti prometto che ci vediamo e ci divertiamo ma adesso fammi andare a casa che ho fatto indigestione e devo rimettermi in sesto, stai tranquillo ti chiamo io. Ci salutammo e lui mi apostrofo’ salutandomi con un ciao troietta. Arrivai a casa ed andai a fare una doccia , ne avevo proprio bisogno e mentre mi lavavo constatai che il mio buco era molto aperto tanto che ci entrava la boccia del bagnoschiuma senza problemi. Levata la boccia smontai il sifone della doccia e mi infilai il tubo dentro per ripulirmi di tutta la sbroda che avevo in profondita’. Mi sentii molto meglio, dopo la doccia presi una crema idratante e mi unsi tutto il culo dentro e fuori. Poi nudo andai a sdraiarmi sul letto e mi riaddormentai. Al mio risveglio il cellulare trillava risposi e una voce mi apostrofo’ , ciao troia come stai. Riconobbi il macellaio . Mi chiedeva come mai non mi ero fatto piu’ vedere , rimpiangeva il mio culo ed anche la moglie voleva rivedermi. Gli dissi che non mi sentivo bene ma che appena rimesso sarei andato a trovarli e sottolineai tutti e due. Con il passare dei giorni anche il mio culo aveva ripreso quasi la sua forma originale ed iniziava a venirmi voglia di fare sesso, ma con chi? Certo le occasioni non mi mancavano e pensai che avremo potuto fare una bella rimpatriata con il macellaio e la moglie. Telefonai, mi rispose lei, che tutta contenta di sentirmi mi invito a casa loro per la sera dopo. Io accettai e sfregandomi le mani pensai che ci saremo divertiti molto. Che troia che ero, mi piaceva la fica ma davanti ad un bel cazzo non sapevo rinunciare a farmi scopare. La sera dopo mi presentai a casa del macellaio, bello come il sole, eccitato come una vacca in calore e pulito dopo un bel clistere per essere pronto ad ogni evenienza. Mi apri’ la porta la moglie , che vestita o meglio dire spogliata era gia’ tutto un programma che mi si butto addosso appena entrato facendo roteare la sua lingua sensuale sulle mie labbra. Fregandocene del macellaio che ci aspettava in salotto prendemmo a limonare nell’ingresso come se non ci fosse un domani strappandoci quasi di dosso quello che indossavamo. Il macellaio richiamato dai sospiri ci trovo’ avvinghiati e disse ecco le mie due troie vogliose che hanno cominciato senza di me, andiamo in camera stiamo piu’ comodi. Seguendo il suo invito andammo in camera dove ci spogliammo in un attimo riprendendo a limonare mentre il macellaio si era si era seduto sulla poltrona e si stava masturbando. Ci mettemmo a 69 e dopo qualche leccata di quella fica bagnata rivolsi lo sguardo al macellaio che capi’ il mio invito , si alzo’ e e avvicinatosi mi mise davanti alla bocca il suo cazzo. Io alternavo le le leccate di fica con le succhiate al cazzo mentre la macellaia mi succhiava il cazzo come se non ci fosse un domani. Tutti sospiravamo dal piacere
e non passo’ molto che il macellaio impalo’ sua moglie e quando lo tirava fuori me lo metteva in bocca e poi di nuovo dentro a sua moglie . Ero eccitatissimo ma riuscivo a non venire ma la moglie del macellaio volle che anche io la penetrassi e cosi’ con il cazzo del marito ancora dentro con una mossa da contorsionista del cazzo riuscii a entrargli anche io in quella ficona slabbrata e bagnatissima nella quale sprofondai fra le urla di godimento di lei che adesso si muoveva come un anguilla in preda al piacere piu’ assoluto. Siiiiiiiiiiiii era tanto che sognavo di prenderne due insieme , scopatemi porci, riempitemela di cazzo , voglio che mi aprite anche il culo coni vostri cazzi.
Era indiavolata e noi riuscimmo a prendere un buon ritmo cercando di accontentarla e piu’ spingevamo e piu’ lei ne voleva orgasmando di continuo, ed alla fine la riempimmo di sborra facendola squirtare intensamente . Si lascio’ andare sul letto lasciando i nostri cazzi che si stavano ammosciando ed io in un impeto di troiaggine mi attaccai al cazzo del macellaio per suggere le ultime goccie di sborra e assaggiare anche gli umori di sua moglie. Vedo che sei sempre la solita troia mi disse il macellaio , meno male che ho preso una pasticchina altrimenti con due troie come voi come avrei fatto. Si sdraio’ sul letto ed io che avevo risuscitato il cazzo con delle belle pompate gli montai sopra ed appuntato al buco mi ci lasciai cadere sopra infilzandomi fino alle palle emettendo un sospiro di godimento . Sei proprio una zoccola guarda come l’ hai preso tutto di un colpo, ma lo sai che ti trovo bella larga, chissa’ quanti cazzi hai preso da quando non ci siamo piu’ visti. Non parlare gli dissi , dai anche anche a me una bella dose di cazzo, ingravidami . A queste parole il macellaio comincio’ a spingere che credevo ci volesse mettere dentro anche le palle mentre mi pizzicavo i capezzoli . Guardali i miei due maiali come si divertono senza di me disse sua moglie mentre ci osserva, per me non c’e niente? E cosi’ scesi dal cazzo la feci mettere a pecorina e glielo schiantai nel culo facendogli inarcare la schiena e urlare di piacere, Il macellaio non perse tempo e me lo rimise nel culo e coordinandoci demmo vita ad un treno del sesso che ci porto’ a godere per l’ennesima volta lasciandoci esausti ed ancora attaccati sdraiati sul letto, Il tempo di riprendere un po il fiato e la macellaia non ancora sazia si attacco’ ai nostri cazzi ingoiandoli per intero uno alla volta e rendendoceli puliti ed immacolati. Stavolta avevamo bisogno di un po di riposo e ci apprestammo ad andare in salotto dove facemmo uno spuntino per riprendere le forze. La prima a ripartire manco a dirlo fu la macellaia che mentre eravamo seduti si infilo’ sotto il tavolo e riprese a succhiarci i cazzi. Io agguantai una banana che c’era sul tavolo e senza indugio glielo infilai tutto nella fica facendola fremere di piacere. Bravo mi disse guarda se ne trovi una piu’ grossa ed io ne presi una seconda e gli infilai anche questa in quella ficona affamata. Cazzo gli dissi ma da quanto tempo non lo prendevi. Da quando abbiamo fatto sesso l’ultima volta insieme rispose lei. Ed allora prendi troia e tirandola fuori da sotto il tavolo gli lasciai le banane nella fica e glielo riinfilai in quel culo aperto e scivoloso dalla sbrodata di prima. Il macellaio ci guardava e si masturbava per far ridiventare duro il suo cazzo.
Che troia di moglie che ho e tu frocio allargati le chiappe che voglio scoparti ancora. Io eseguii e lui mi inforco come un treno facendomi rabbrividire dal piacere che trasmisi anche alla moglie con una spinta che la fece urlare di piacere. Continuammo per molto prima di venire e poi ci addormentammo spossati e pieni di sborra data e presa.

di
scritto il
2024-05-02
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