La mia vita sessuale Cap.3

Appena ebbi la possibilità di stare sola con mio fratello ne approfittai, mi fiondai sul cazzo lo feci indurire, mi spogliai e salii sopra. Cercavo di infilarlo dopo averlo insalivato per bene con un pompino, ma non entrava avevo difficoltà, così andai in cucina presi dell'olio lo spalmai sul cazzo e sul buchino, sembrava andasse meglio, ma come cercavo di far entrare la cappella sentivo un dolore lancinante. Ci provai un paio di volte, ma desistetti il dolore era troppo, così scesi lo ripulii e lasciai perdere. Durante il resto della giornata rimuginavo sul fatto perché mia madre ci riusciva con naturalezza mentre io non ci riuscivo e provavo solo dolore? Poi pensai che dovevo andare per gradi. Così iniziai col mettere oggetti dal diametro di mezzo cm, lo mettevo nel culo e lo tenevo per tutta la giornata, ogni tanto ci giocherellavo, lo sfilavo e reinserivo, fino ad arrivare ad un diametro di 3cm. A quel punto mi sentii pronta. Andai da mio fratello gli feci indurire il cazzo, lo unsi con abbondante olio e gli salii sopra. Come lo appoggiai al buchino sentii che il culo lo risucchiò e mi sentii piena. Era una bella sensazione, mi piaceva accompagnare l'inculata con la masturbazione del clitoride. Era bello sentire gli spruzzi di sperma nell'intestino. Dopo che mio fratello godeva aspettavo che il cazzo si sgonfiasse e il culo si chidesse da solo in modo che la sborra mi restasse dentro. Poi mi mettevo le mutande e continuavo a fare le solite cose. Una volta capitò che come finii di farmi inculare sentii aprore la porta, erano i miei genitori. Nella fretta mi sistemai la gonna ma mi dimenticai di mettere le mutande. E mentre stavo in casa al fianco dei miei mi sentivo la sborra colare per le gambe. Ci sedemmo a tavola per cenare e quando mi alzai dalla sedia trovai la seduta con una chiazza enorme, subito la infilai sotto al tavolo e il giorno dopo la ripulii. Le iculate andarono avanti fin quando non mi fidanzai.......