"Com'è cresciuta la nostra bambina e com'è bella" 3 "Fattela!"

di
genere
incesti

-Davvero?!-

Aveva esclamato l'uomo arrapato come un mandrillo quando la moglie, gli aveva detto che avrebbe cercato di convincere la loro figlia a farsi scopare da suo padre.

-Certo Antonio che dico per davvero!

Sai bene che in questi 18 anni di matrimonio abbiamo imparato a conoscere a fondo i nostri comportamenti ed i nostri desideri, anche i più intimi e trasgressivi ed è stato questa sensibilità a rafforzare il nostro amore.

In questo momento, alla sola prospettiva di avere la possibilità di fare l'amore con Sara, addirittura sverginandola come avevi fatto con me alla sua età, ti eccita proprio come quando ti propongo di andare a scopare con qualche coppia sconosciuta.

Lo sai anche tu che il tempo, senza intaccare il nostro amore.. anzi, ha reso meno appassionate le nostre scopate, risvegliando le nostre voglie, solo quando possiamo trasgredire con altre coppie o fare giuochi nuovi.

Ecco! In questo momento sei arrapato proprio in quel modo ed io mi sento in dovere in qualità di moglie, complice ed amante, di aiutarti a realizzare questo tuo desiderio. Naturalmente col pieno consenso della nostra cucciola!-

Il marito giaceva supino con una evidente erezione e mentre la moglie, con la testa appoggiata al suo petto e con gli occhi chiusi ricordava quelle cose, avevano sentito sbattere la porta di casa.

-Cos'è stato Antonio?-

-La porta, la porta di casa.. Sara deve essere rientrata.-

-Ma come rientrata adesso che non è neanche mezzanotte?

Mi sembra strano che la notte del festeggiamento della sua maggiore età, rientri a casa così presto!-

-Non sarà mica stata male? Vai a controllare Lucy.-

Aveva risposto il padre con tono preoccupato.

Quando la mamma l'aveva raggiunta nella sua camera, l'aveva trovata seduta sul bordo del letto singhiozzante.

-Che c'è bambina.. perché piangi e, perché sei tornata così presto?-

-Oh mamma.. mamma,che disastro, ho litigato con Marco e penso che non mi voglia più vedere!-

-Hai litigato con Marco? Perché?-

A quel punto la ragazza forse rassicurata dalla presenza della mamma, aveva smesso di piangere e le aveva raccontato di quanto fosse stata felice dell'andamento della serata della cena, dei regali e dei complimenti ricevuti dagli amici ed anche da alcuni sconosciuti che avevano apprezzato la sua bellezza ed il vestito 'Retrò" che indossava.

La cosa si era complicata quando in discoteca il suo ragazzo dopo averla fatta scaldare con dei balli lenti, l'aveva presa per mano e l'aveva portata in un angolo appartato del locale dove altri ragazzi stavano scopando.

Tutto era cominciato bene con baci, alcuni toccamenti, la mani sui sessi nudi, sega e ditalino insomma, come sempre!
Quella volta però, lui, con fare deciso l'aveva fatta abbassare con la testa forzandola a prenderglielo in bocca.

Superato quel primo scoglio riuscendo persino a trovare piacevole il pompino, il ragazzo l'aveva fatta sedere sul divanetto e dopo averle sfilato il perizoma, aveva cercato senza tanti preamboli, di penetrarla.. "No.. No.. Marco mi fai male.." Alle insistenze del ragazzo che nel frattempo stringendole forte i fianchi le aveva persino provocato dei lividi, aveva per qualche attimo ceduto sino a che in un grido.. "Ahi! Mi fai male.. no!no! basta! Basta Cristo!" Si era alzata inseguita da lui che l'aveva insultata pesantemente dandole della stronza frigida e gridandole di non farsi più vedere.

A casa era stata riaccompagnata da una amica che aveva anche cercato di consolarla ricordandole banalmente anche, che i maschi sono tutti stronzi e vogliono tutti la stessa cosa.

-Mi ha fatto davvero male mamma e mi brucia ancora.-

La mamma le aveva ispezionato la fiche trovandola davvero dolente ed arrossata. e dopo avergliela spalmata con una crema che lei usava per certe sue pratiche, le si era seduta di fronte e tenendole il viso tra le mani le aveva parlato:

-Sara, amore di mamma, anche se tu e Marco vi volete bene, non siete ancora pronti per questo.
Dal tuo racconti si capisce che lui è inesperto e non sa ancora come trattare una donna.
Tu da parte tua, hai paura ed anziché rilassarti per aprirti e favorire l'accoppiamento, ti irrigidisci bloccandoti e rendendo impossibile la penetrazione.-

-Hai ragione mamma, ma cosa posso fare se ho paura?!-

-Cucciola, credo che tu abbia bisogno di farlo la prima volta, con una persona della quale ti fidi e che sai che mai e poi mai potrà farti qualcosa che ti fa male.-

-Ma mamma anche Marco non mi farebbe mai del male!-

-Non è vero cucciola!
Se fosse come dici, non avresti la farfallina così arrossata e quei brutti lividi sui fianchi.
Ai maschi se parte l'embolo perdono ogni controllo.-

-Hai ragione mamma ma allora, questo significa che rimarrò vergine per sempre?-

A quel punto la mamma, stringendola con dolcezza al suo petto, aveva avvicinato le labbra al suo orecchio e le aveva bisbigliato: "Una soluzione ci sarebbe.. tuo padre.. lui non potrebbe mai farti male.." "Come? Papa! Hai proprio detto papà?" "Sicuro cucciola, papà sarebbe l'unica persona al mondo in grado di farti rilassare e prenderti senza farti male."

Dopo un'altra pausa di silenzio la ragazza aveva sospirato: " Ma papà.. lui farebbe questo per me?" "In questo momento papà è di la sul nostro lettone, se vuoi non ci resta che chiedergli se vuole fare questo per te."

Quando avevano aperto la porta della camera matrimoniale il padre era disteso sotto le lenzuola illuminato solo dalla fioca luce di un abatjour.

Ai suoi occhi le figure delle due donne si stagliavano illuminate dalla luce alle loro spalle.

Una visione idilliaca che gli aveva subito provocato un balzo al cuore.

Come in un sogno, davanti a se aveva la moglie ed in fotocopia la ragazza che 18 anni prima, aveva sverginato ed ingravidata.. che meraviglia!

-Amore.. la nostra bambina vorrebbe chiederti se vuoi fare anche con lei quello che hai fatto a sua madre quando l'abbiamo concepita?-

A quelle parole, il padre era balzato giù dal letto ed in una specie di replica, aveva abbracciata la figlia coprendole il volto di baci umidi e lievi.

Nel contempo le aveva slacciato l'abito lasciandolo cadere a terra e scoprendo con stupore che indossava le stesse mutandine e lo stesso reggiseno che aveva la mamma in quel giorno memorabile.

La mamma restando in piedi accanto a loro, con la voce rotta dall'emozione aveva detto: "Sii dolce e gentile papà.. la nostra bambina è ancora integra ed è molto delicata."

Annuendo con un cenno del capo, l'uomo aveva preso la figlia in braccio e con dolcezza l'aveva adagiata sul lenzuolo.

Poi aveva chiesto alla mamma di spogliarsi e salire sul letto insieme a lui.

A quel punto, mentre il padre l'accarezzava, la leccava e la baciava in ogni parte del corpo, la mamma si era distesa ed allargandole le cosce aveva cominciato a leccarle la fica.

Il cuore della ragazza batteva a mille e mentre il padre la baciava sulle labbra accarezzandole e strizzandole delicatamente i piccoli capezzoli, la mamme penetrava con la lingua oltre le grandi labbra mentre con la mano le massaggiava la clitoride già turgida anche se non ancora completamente sbocciata.

Brividi di piacere scuotevano tutto il corpo della ragazza che gemeva come un micino.

Presa dal primo orgasmo, ed in preda ad un tremore di tutto il corpo aveva cercato di controllare i suoi spasmi ed è stata la mamma, al culmine del piacere a dirle di lasciarsi andare superando ogni ritegno.

Quelle parole avevano sortito il loro effetto!

Infatti la ragazza liberandosi da ogni freno, aveva cominciato ad ansimare rumorosamente, abbandonandosi ai singulti del suo bacino ed allargando le cosce, aveva spinto la testa della mamma sulla fica finalmente aperta e grondante di umori.

Dopo essersi scambiati i ruoli, la mamma aveva preso ad accarezzare la figlia baciandola per la prima volta sulle labbra intrecciando le lingue in una danza sensuale mentre il padre, aveva cominciato a leccarle la fica mordendole il bottoncino a guardia dello scrigno ed infilandole un dito, poi due ed infine tre favorendone la dilatazione e regalandole un nuovo orgasmo esploso finalmente, in tutta la sua devastante potenza.

A quel punto la mamma, pennellandole il viso con la lingua, si era avvicinata all'orecchio della figlia e dopo lievi massaggi e sensuali soffi, le aveva chiesto: "Sei pronta cucciola per papà?" "Si" aveva risposto ansimante la ragazza.

Con un cuscino sotto le natiche e dopo averle fatto assumere la postura più rilassante, la mamma ponendosi dietro al marito teneva allargate le gambe della figlia mentre il padre in ginocchio davanti a lei, appoggiava il glande tra le grandi labbra dischiuse.

-Com'è grande.. fai piano papà.. ti prego fai piano..-

-Non temere cucciola.. non temere, non c'è un limite di grandezza in queste cose, ricordi, anche tu sei uscita da li!-

Avevano entrambi accennato ad un riso nervoso.

Neanche il tempo di finire la frase che la verga del padre, l'aveva deflorata e, senza un grido ne un lamento, le era scivolato dentro sino al contatto dei testicoli col perineo umido di umori e saliva.

Col cuore che pulsava come impazzito, sulle gote della ragazza, erano scivolate alcune lacrime ad accompagnare un "Grazie papà".

Dopo alcuni minuti di assestamento, ne era seguita una dolce cavalcata che in un incredibile crescendo aveva portato la ragazza verso una raffica di orgasmi ed avvicinandosi anche per lui il momento dell'acme, il padre aveva gridato.. "Sto per venire.. che faccio.." "Vieni.. vienile dentro.. fai quest'ultimo regalo alla nostra bambina.. rendila definitivamente donna!"

Aveva risposto la mamma spingendo il corpo del marito affinché i fiotti di sperma spruzzassero il più profondo possibile oltre alla bocca dell'utero sino al cervello.

-Vengo.. vengo.. sborro.. sborroooooo-

-Oddio godo.. godo anch'io papaà.. godo..godoooooo-

L'orgasmo era stato, improvviso, intenso e dolce per entrambi e, dopo essersi scaricato completamente nel ventre della figlia, l'uomo le si era sdraiato sopra e continuando a rimanerle dentro, le leccava il viso ancora umido di lacrime e le sfiorava con dolcezza le tumide labbra.

In quella postura percepiva come un segnale d'amore e gratitudine i battiti accelerati del suo cuore mentre sui glutei e la schiena sentiva le carezze ed i baci della moglie.

Quando finalmente si era sfilato, il membro ormai molle e gocciolante, era bagnato con striature rossicce mentre dal sesso dischiuso, colavano rivoli di sperma segnati di rosso.

A quel punto, mentre gli amanti giacevano ancora ansimanti, la mamma si era inginocchiata e come una gatta coi suoi mici appena nati, li aveva ripuliti entrambi con la lingua.

Superato l'affanno ed i minuti di languidi abbracci, baci e carezze, la ragazza, sollevandosi per appoggiarsi allo schienale del letto, assumendo un'aria seria aveva esclamato:

-Ma mamma, perché hai detto al papà di non uscire e venirmi dentro?
Se poi rimango incinta?-

-Non temere Sara, anche se fosse non corri alcun pericolo giacché domani stesso andiamo dal mio ginecologo per farti una visita di controllo, per darti la pillola del giorno dopo e farti prescrivere quella anticoncezionale.

Oggi è stata una giornata memorabile identica a quella in cui tuo padre mi aveva ingravidata di te.

Anche allora da lui, avevo avuto gli stessi regali che oggi ha fatto a te: Mi aveva reso donna- Mi aveva fatta godere come non avrei mai potuto immaginare-Mi aveva spruzzato in grembo il suo seme infiammandomi nel corpo e nella mente coi suoi getti virili e bollenti come nessun'altro uomo ha mai fatto ed infine, mi ha regalato te!

Capisci che non volevo toglierti niente di tutto questo anche se, per ora, dovremo rinunciare al bambino che, forse, hai in corpo.-

Quella notte era stata assai lunga e la bambina oramai divenuta donna, aveva imparata dalla mamma anche i segreti dell'amore saffico.

segue



scritto il
2023-12-28
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