"Com'è cresciuta la nostra bambina" 8 - Cornuto! Cornuto anche del suocero!
di
Andrea2022
genere
incesti
Dopo alcuni minuti in cui in silenzio, avevano smaltito quella esplosione di rabbia, tanto improvvisa quanto irrazionale, si erano guardati in volto mentre la loro espressione cambiava ed infine, quando entrambi avevano ripreso una espressione più serena, erano scoppiati in una fragorosa risata.
Infine lei, assumendo l'iniziativa, si era alzata e porgendogli la mano l'aveva accompagnato sul letto dove lei, sdraiandosi in posizione supina, gli aveva detto:
-Amore.. leccami e poi scopami, ho voglia di te!-
Il maritino, incurante del fatto che dalle labbra della fica della moglie colassero rivoli di sperma, l'aveva leccata e poi l'aveva montata con una foga che mai aveva mostrato prima di quel momento.
La sua eiaculazione non era stata abbondante e comunque, la monta era stata molto più lunga del solito ed aveva regalato alla moglie 2 orgasmi mentre lui godendo, aveva grugnito come un animale.
-Sei stato bravo amore mio anche se hai sborrato poco.
Evidentemente il tuo amico oggi ti ha svuotato per bene proprio come Edgar ed il suo amico hanno riempita me!-
Avevano riso!
Quell'incidente e relativa sfuriata, aveva chiarito e modificato in modo definitivo i rispettivi ruoli all'interno della coppia in modo radicale permettendo ad entrambi, di esprimere le loro tendenze ed i loro gusti senza più il bisogno di frustanti finzioni.
Dunque da quel momento, venivano cancellati gli obblighi matrimoniali assunti davanti al prete (E a Dio?!!!)frutti di ipocrisia ed improbabili impegni di fedeltà eterna, per essere sostituiti da una più concreta complicità che li avrebbe resi davvero liberi nelle loro scelte esistenziali e amanti convinti nel momento di reciproco desiderio.
Naturalmente nessuno dei due avrebbe avuto il predominio sull'altro/a ma sarebbero stati uniti e solidali nel caso la famiglia ed i figli fossero esposti a qualche pericolo.
Infatti, in quel momento, avevano ricomposto la famiglia impostata su una reale, reciproca scelta in cui il sesso, l'amore e gli interessi concreti formavano un tutt'uno.
La riprova della solidità di quella decisione, l'avevano avuta quella sera stessa quando rientrando nella loro camera con la sua stessa chiave, senza il bisogno di bussare, Marco aveva trovato la moglie alle prese con Edgar al quale succhiava il cazzo ed un mandingo dalla pelle nerissima che se la stava inculando di brutto su un letto già segnato da vistose tracce della battaglia in corso.
Per nulla impressionato da quella scena, aveva accettato l'invito della moglie ad unirsi a loro prendendosi una buona razione di cazzo nel culo mentre scopava la moglie ed insieme a lei svuotavano i coglioni di Edgar con la bocca.
Le sere successive sino alla loro ripartenza, l'avevano trascorse col solo cambio di partners ed il loro numero, nello stesso modo: Scopando senza limiti e senza ritegno.
A questa ritrovata libertà Sara, aveva aggiunto il fatto che, non dovendosi più comportare in pubblico come una moglie riservata e fedele, di giorno scendeva da sola a Copacabana facendosi scopare da chiunque le piacesse anche sulla spiaggia.
Sull'aereo nel viaggio di ritorno, Sara aveva ringraziato più volte il maritino per la stupenda luna di miele che le aveva regalato.
Per contro, anche lui non smetteva di mostrarle la sua gratitudine per averlo salvato da un segreto oramai faticoso ed impossibile da nascondere.
Quando in cabina avevano spento le luci Sara gli aveva bisbigliato nell'orecchio: "Amore coprimi con la coperta che ho voglia di succhiartelo."
Dopo averlo fatto sborrare nella sua bocca gli aveva detto ancora: "In coda ho visto che c'è un bel maschione da solo, ti dispiace se vado a tenergli compagnia?"
Al suo ritorno, riprendendo il suo posto, gli aveva detto: "Che meraviglia amore, avrei voluto che ci fossi anche tu!
Sai, al buio non l'ho potuto vedere ma in mano, in bocca e dentro, mi sembrava una clava tanto era duro e nodoso.
Sono piena e non vorrei sporcare il sedile.. me la pulisci tu con la bocca per favore?!"
Naturalmente la risposta era stata rapida e vorace al punto che, mentre leccava si era sborrato in mano sporcando il sedile con le poche gocce di sperma che aveva ancora dopo il pompino.
Per fortuna!
Al loro arrivo a casa erano stati accolti con grida di giubilo da entrambe le famiglie che si erano riunite per i festeggiamenti.
Naturalmente, l'attenzione maggiore era stata riservata alla futura mamma ed al suo pancione che tutti hanno voluto vedere ed accarezzare.
La settimana che ne era seguita, era stata piena di impegni per Sara che doveva ritagliarsi il tempo per fare l'amore col papà e la mamma.
Doveva farsi bella per il giro delle amiche della suocera che non stava nella pelle per dimostrare quanto bella fosse la sposa del figlio e quanto virile lui nell'averla subito ingravidata.
E poi il suocero che non la perdeva mai di vista e la ricopriva di regali.
Dopo una decina di giorni Marco era dovuto ripartire per un altro cantiere in Africa affidando così la moglie alle cure dei suoi.
A quel punto la mamma aveva continuato coi suoi infiniti pellegrinaggi di presentazione alle varie associazioni che frequentava, mentre il marito finalmente libero, impiegava il suo tempo con corteggiamenti ormai espliciti.
Un giorno mentre la moglie era fuori per commissioni, era andato dalla nuora trovandola affaccendata coi piccoli mestieri di casa giacché era il giorno di riposo della domestica.
Con indosso un comodo e corto premaman, dopo avergli aperto la porta, era corsa in cucina dove aveva qualcosa che rischiava di bruciare sul fuoco.
Lui l'aveva seguita ad appoggiandosi al suo corpo, l'aveva avviluppata con le braccia e le mani poggiate alla sua pancia.
Poi, sussurrando "Che bel pancione la mammina.. e che profumo.. dolce.. inebriante come i baci che dai a quel coglione di mio figlio!?"
Lei lo ascoltava in silenzio e mentre il cuore le batteva come impazzito, aveva appoggiato le mani su quelle del suocero spingendogli il culo sul pacco.
-Lo sai Sara, tu mi hai fatto perdere la testa sin dal primo momento che ti ho vista.
Non puoi neanche immaginare quanta invidia per quel coglione di mio figlio.-
Aveva ripetuto per due volte la parola 'Coglione!'
-Anche tu mi sei piaciuto appena ti ho visto ma.. ero la fidanzata di tuo figlio.. cosa potevo fare?-
-Quel coglione!-
Aveva ripetuto.
A quel punto Sara si era girata e portandogli le mani sulla testa l'aveva tirata a se per congiungere le labbra tumide alle sue già dischiuse.
Mentre le lingua di intrecciavano in una danza libidinosa e perversa, lei gli aveva preso una mano e se l'era portata tra le gambe sulla fica umida e senza mutande.
Segue
Con indosso solo un premaman
Infine lei, assumendo l'iniziativa, si era alzata e porgendogli la mano l'aveva accompagnato sul letto dove lei, sdraiandosi in posizione supina, gli aveva detto:
-Amore.. leccami e poi scopami, ho voglia di te!-
Il maritino, incurante del fatto che dalle labbra della fica della moglie colassero rivoli di sperma, l'aveva leccata e poi l'aveva montata con una foga che mai aveva mostrato prima di quel momento.
La sua eiaculazione non era stata abbondante e comunque, la monta era stata molto più lunga del solito ed aveva regalato alla moglie 2 orgasmi mentre lui godendo, aveva grugnito come un animale.
-Sei stato bravo amore mio anche se hai sborrato poco.
Evidentemente il tuo amico oggi ti ha svuotato per bene proprio come Edgar ed il suo amico hanno riempita me!-
Avevano riso!
Quell'incidente e relativa sfuriata, aveva chiarito e modificato in modo definitivo i rispettivi ruoli all'interno della coppia in modo radicale permettendo ad entrambi, di esprimere le loro tendenze ed i loro gusti senza più il bisogno di frustanti finzioni.
Dunque da quel momento, venivano cancellati gli obblighi matrimoniali assunti davanti al prete (E a Dio?!!!)frutti di ipocrisia ed improbabili impegni di fedeltà eterna, per essere sostituiti da una più concreta complicità che li avrebbe resi davvero liberi nelle loro scelte esistenziali e amanti convinti nel momento di reciproco desiderio.
Naturalmente nessuno dei due avrebbe avuto il predominio sull'altro/a ma sarebbero stati uniti e solidali nel caso la famiglia ed i figli fossero esposti a qualche pericolo.
Infatti, in quel momento, avevano ricomposto la famiglia impostata su una reale, reciproca scelta in cui il sesso, l'amore e gli interessi concreti formavano un tutt'uno.
La riprova della solidità di quella decisione, l'avevano avuta quella sera stessa quando rientrando nella loro camera con la sua stessa chiave, senza il bisogno di bussare, Marco aveva trovato la moglie alle prese con Edgar al quale succhiava il cazzo ed un mandingo dalla pelle nerissima che se la stava inculando di brutto su un letto già segnato da vistose tracce della battaglia in corso.
Per nulla impressionato da quella scena, aveva accettato l'invito della moglie ad unirsi a loro prendendosi una buona razione di cazzo nel culo mentre scopava la moglie ed insieme a lei svuotavano i coglioni di Edgar con la bocca.
Le sere successive sino alla loro ripartenza, l'avevano trascorse col solo cambio di partners ed il loro numero, nello stesso modo: Scopando senza limiti e senza ritegno.
A questa ritrovata libertà Sara, aveva aggiunto il fatto che, non dovendosi più comportare in pubblico come una moglie riservata e fedele, di giorno scendeva da sola a Copacabana facendosi scopare da chiunque le piacesse anche sulla spiaggia.
Sull'aereo nel viaggio di ritorno, Sara aveva ringraziato più volte il maritino per la stupenda luna di miele che le aveva regalato.
Per contro, anche lui non smetteva di mostrarle la sua gratitudine per averlo salvato da un segreto oramai faticoso ed impossibile da nascondere.
Quando in cabina avevano spento le luci Sara gli aveva bisbigliato nell'orecchio: "Amore coprimi con la coperta che ho voglia di succhiartelo."
Dopo averlo fatto sborrare nella sua bocca gli aveva detto ancora: "In coda ho visto che c'è un bel maschione da solo, ti dispiace se vado a tenergli compagnia?"
Al suo ritorno, riprendendo il suo posto, gli aveva detto: "Che meraviglia amore, avrei voluto che ci fossi anche tu!
Sai, al buio non l'ho potuto vedere ma in mano, in bocca e dentro, mi sembrava una clava tanto era duro e nodoso.
Sono piena e non vorrei sporcare il sedile.. me la pulisci tu con la bocca per favore?!"
Naturalmente la risposta era stata rapida e vorace al punto che, mentre leccava si era sborrato in mano sporcando il sedile con le poche gocce di sperma che aveva ancora dopo il pompino.
Per fortuna!
Al loro arrivo a casa erano stati accolti con grida di giubilo da entrambe le famiglie che si erano riunite per i festeggiamenti.
Naturalmente, l'attenzione maggiore era stata riservata alla futura mamma ed al suo pancione che tutti hanno voluto vedere ed accarezzare.
La settimana che ne era seguita, era stata piena di impegni per Sara che doveva ritagliarsi il tempo per fare l'amore col papà e la mamma.
Doveva farsi bella per il giro delle amiche della suocera che non stava nella pelle per dimostrare quanto bella fosse la sposa del figlio e quanto virile lui nell'averla subito ingravidata.
E poi il suocero che non la perdeva mai di vista e la ricopriva di regali.
Dopo una decina di giorni Marco era dovuto ripartire per un altro cantiere in Africa affidando così la moglie alle cure dei suoi.
A quel punto la mamma aveva continuato coi suoi infiniti pellegrinaggi di presentazione alle varie associazioni che frequentava, mentre il marito finalmente libero, impiegava il suo tempo con corteggiamenti ormai espliciti.
Un giorno mentre la moglie era fuori per commissioni, era andato dalla nuora trovandola affaccendata coi piccoli mestieri di casa giacché era il giorno di riposo della domestica.
Con indosso un comodo e corto premaman, dopo avergli aperto la porta, era corsa in cucina dove aveva qualcosa che rischiava di bruciare sul fuoco.
Lui l'aveva seguita ad appoggiandosi al suo corpo, l'aveva avviluppata con le braccia e le mani poggiate alla sua pancia.
Poi, sussurrando "Che bel pancione la mammina.. e che profumo.. dolce.. inebriante come i baci che dai a quel coglione di mio figlio!?"
Lei lo ascoltava in silenzio e mentre il cuore le batteva come impazzito, aveva appoggiato le mani su quelle del suocero spingendogli il culo sul pacco.
-Lo sai Sara, tu mi hai fatto perdere la testa sin dal primo momento che ti ho vista.
Non puoi neanche immaginare quanta invidia per quel coglione di mio figlio.-
Aveva ripetuto per due volte la parola 'Coglione!'
-Anche tu mi sei piaciuto appena ti ho visto ma.. ero la fidanzata di tuo figlio.. cosa potevo fare?-
-Quel coglione!-
Aveva ripetuto.
A quel punto Sara si era girata e portandogli le mani sulla testa l'aveva tirata a se per congiungere le labbra tumide alle sue già dischiuse.
Mentre le lingua di intrecciavano in una danza libidinosa e perversa, lei gli aveva preso una mano e se l'era portata tra le gambe sulla fica umida e senza mutande.
Segue
Con indosso solo un premaman
2
voti
voti
valutazione
10
10
Commenti dei lettori al racconto erotico