Mamma irrequieta
di
Pino di Messina
genere
tradimenti
Era un mercoledì pomeriggio di maggio, eravamo nel millenovecentoottanta, mi stavo preparando per la lezione del giorno dopo all'università, mia madre mi aveva chiamato per essere aiutata a spostare la lavatrice. Ero entrato nel piccolo locale lavanderia e lei mi aveva spiegato che l'elettrodomestico non funzionava, il giorno dopo, Ezio, il mio coetaneo e amico,sarebbe venuto a ripararla, quindi lei la voleva spostare per pulire sotto. Ezio ed io eravamo due diciannovenni, lui si era diplomato in elettrotecnica ed io in chimica, lui aveva smesso gli studi ed era alla ricerca di un lavoro da elettricista, mentre io avevo voluto proseguire con l'università. Spesso, il mio amico ed io uscivamo insieme nella nostra città in provincia di Milano, alla ricerca di avventure, lui, un bellissimo ragazzo con occhi verdi, riusciva meglio di me a cuccare, ma la nostra amicizia era forte e a volte per solidarietà, lui aveva rinunciato a qualche flirt per non lasciarmi solo. Mia madre mi aveva spesso accennato alla bellezza di Ezio, si interessava alle amicizie femminili del mio amico, ed io non ne capivo il perchè. Il giorno dopo, alle otto, era arrivato il mio amico. Mia madre, mi aveva sorpreso per l'abbigliamento, lei molto in carne, era vestita con una gonna corta, nera a tubibo elasticizzata, che metteva in evidenza le sue formose cosce, una camicetta rossa semitrasparente sbottonata sul seno in modo osceno. Ci aveva fatto il caffè, io stavo poi per andarmene ma Ezio mi aveva seguito per parlarmi, mi aveva preso in disparte e mi aveva detto:" Pino, più tardi devo andare da una signora sposata, siccome mi ha fatto capire che ci sta, avrei bisogno di un preservativo, non voglio passare in farmacia, ne hai uno da prestarmi?" Lo avevo preso dal portafogli e glielo avevo passato, avevo preso la mia 126 ed ero partito. Subito mi era balenato un sospetto, poichè avevo scoperto da anni che mia madre si concedeva ad altri uomini, anche con il benestare di mio padre, avevo posteggiato l'auto ed ero tornato indietro a piedi. Ero rientrato in casa silenziosamente, mi ero posizionato in un angolo buio del piccolo antibagno dove potevo vedere senza essere visto e avevo sentito la voce di mia madre che diceva: "Bravo gioia, sei stato bravissimo, adesso ti devo premiare, cosa mi avevi chiesto?" Lui era stato sfacciato:" Ti ho chiesto un'ora d'amore... ahahah... siamo soli in casa?" La risposta di mia madre:"Eh si... mio marito parte alle sette, Pino è andato via... " Non aveva finito la frase che lui l'aveva limonata, era stato un bacio molto lungo. Mi ero tolto le scarpe per non fare sentire i passi e mi ero rifugiato in camera mia al buio. Loro erano saliti quasi subito, mia madre lo aveva portato in camera sua ed aveva chiuso con un gancio che mio padre aveva messo all'interno della porta. Mi ero messo dal buco della serratura a spiare ed avevo visto che il mio amico si era denudato immediatamente, mia madre si stava spogliando nuda, infine Ezio l'aveva attirata nel letto. Li guardavo con un misto di odio ed eccitazione, lui era nel posto di mio padre e mia madre gli stava facendo un pompino. Poi lui si era posizionato tra le mcosce di mia madre ed aveva iniziato una violenta scopata. Lei mugolava come una cagna in calore, il corpo esile del mio amico sbatteva rumorosamente tra quelle cosce grosse. Speravo che tutto finisse velocemente, ma mi illudevo. Lui dimostrava di saperci fare, solo dopo oltre un'ora lo avevo sentito urlare il suo godimento. Si erano poi fermati abbracciati ed esausti, parlavano tranquillamente con la certezza di essere soli, Ezio le aveva chiesto:" Quale è il lato di tuo marito?" Lei ridendo:" Quello dove sei tu adesso... quello è il lato degli uomini...ahahah" Lui incuriosito:" Dai, fammi una confidenza... quanti uomini hai scopato in questo letto? Quante volte hai tradito tuo marito?" Lei aveva risposto con una risata:" Sei il primo... di oggi ahahahah" avevano riso insieme alle spalle di mio padre. Lei lo stava di nuovo sollecitando massaggiandogli lo scroto e l'uccello, l'erezione era di nuovo completa, lui si era ricordato di un particolare ed aveva detto:" Non ho più preservativi... " Lei aveva risposto tranquilla:" Non importa, prendo la pillola... puoi venire senza." Sembrava una autorizzazione, lui le aveva allargato le gambe e si era posizionato dentro di lei limonandola. Questa scopata era stata molto varia, lui l'aveva presa alla pecorina, poi lei era salita su di lui ed infine mia madre aveva detto:"Gioia... adesso sfoga dentro la mia fica... tra un po' arriva il tuo amico Pino... non vorrei che ci vedesse quì dentro." Lui aveva aumentato le sbattute, lei urlava come una pazza, infine il loro godimento li prese e insieme ebbero l'orgasmo. Io ero uscito silenziosamente di casa, avevo preso la macchina ed ero andato a fare un lungo giro. Al ritorno avevo chiesto a mia madre se Ezio aveva finito, lei aveva detto mentendo:" Si, è stato molto bravo, ha trovato subito il problema e se ne andato subito." Che bugiarda, avevo pensato, poi mi ero ritirato in camera mia e mi ero masturbato rabbiosamente. Il pomeriggio ero andato a casa di Ezio, avevamo chiacchierato ed io avevo chiesto:"Come è andata la scopata con la troiona sposata ? Lui aveva risposto ridendo:" Il preservativo l'ho consumato, ma poi mi ha detto che prende la pillola e mi ha fatto scopare senza la seconda volta ah ah ah ah" Avevo pensato tra me- la prossima volta starò a casa e vi rovinerò il programma-.
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