L'angolino 2
di
TATONE2
genere
esibizionismo
Una siddisfazione fantastica, l'ho avuta alcuni anni dopo che ho iniziato la mia professione, nei paraggi della zona dove, praticavo il hobby, c'era un piccolo alberghetto, che a volte usavo, se il cliente di turno, non voleva venire a casa mia, o in auto.
Era gestito da una coppia di meridionali, non più molto giovani, ma in gamba, lei, aveva praticato il lavoro più vecchio del mondo per anni, e lui, oltre che marito, era il protettore.
Mi aveva notato lei, donna molto scaltra e intelligente, era sempre gentile con mè, pur non conoscendomi, cosa rara, non è che ci considerassero molto noi omosessuali.
Così, una sera, che congedato il cliente, mi ero fermata nell'antro della pensioncina, mi avvicinò la proprietaria, mi offrì un caffè, era una sera freddina d'autunno, era anche tardino, sarei rincasata da lì a breve, e così accettai.
Ci sedemmo in cucina, e chiacchierammo di cose futili, e poi a bruciapelo mi chiese di mè, mi aveva, nei mesi precedenti, osservata, e dopo una breve presentazione, mi propose di lavorare da lei.
Mi metteva a disposizione una camera con bagno, appartata, non voleva affittarla, voleva una parte della mia marchetta, sarebbe stata a mia disposizione sempre.
Altra condizione, era che se aveese avuto lei un cliente da presentarmi, la sua percentuale sarebbe stata più alta.
Le dissi che ci avrei pensato, e che le avrei detto qualcosa nei prossimi giorni.
Nel frattempo continuai nel mio diciamo secondo lavoro, mi appartavo con i clienti, e consumavo, o se volevano, e pagavano di più, li portavo a casa mia.
Poi una sera ci fù una retata, e mentre un cliente, era intento a sfondarmi il culo, ci ritrovammo la Polizia che ci intimava di uscire, e non fù bello, trovarsi in reggicalze calze e tacchi, col cazzo duro, davanti a una decina di Poliziotti e Poliziotte.
Mi fecero rivestire e mi portarono in comando, dove mi segnalarono, ecc.
Dopo poche sere andai da Angela, la proprietaria della pensione, e accettai la sua proposta.
Trasferii parte del mio guardaroba nella camera, e iniziai a portarci i clienti, molti li persi, non volevano andare in una pensione, e spendere di più, così, iniziai a frequentare i clienti che loro mi trovavano.
Era certamente un'altra cosa, la Polizia non mi filava nemmeno, visto che ero una donna che passeggiava tranquillamente, e così, le proposte mi venivano fatte anche di pomeriggio.
Decisi di chiedere il part time, così, dalle sedici, mi trasformavo in Paola, fine a notte fonda.
Poi mi trasferii del tutto nella camera della pensione, e diedi disdetta del mio appartamento.
I clienti aumentarono, faticavo a soddisfarli tutti, così, un paio di fine settimane, rimanevo a Milano, con soddisfazione di mia moglie.
Scopavo con ragazzi, vecchi, coppie, a volte con due o trè uomini insieme, pagavano bene, e Angela, incassava, a fine settimana mi dava quanto mi spettava, e non era poco credetemi.
Un bel giorno, si sparse la notizia che ero un trav, e che mi prostituivo, ero stata scoperta, diedi le dimissioni, e mi dedicai alla mia professione.
Era gestito da una coppia di meridionali, non più molto giovani, ma in gamba, lei, aveva praticato il lavoro più vecchio del mondo per anni, e lui, oltre che marito, era il protettore.
Mi aveva notato lei, donna molto scaltra e intelligente, era sempre gentile con mè, pur non conoscendomi, cosa rara, non è che ci considerassero molto noi omosessuali.
Così, una sera, che congedato il cliente, mi ero fermata nell'antro della pensioncina, mi avvicinò la proprietaria, mi offrì un caffè, era una sera freddina d'autunno, era anche tardino, sarei rincasata da lì a breve, e così accettai.
Ci sedemmo in cucina, e chiacchierammo di cose futili, e poi a bruciapelo mi chiese di mè, mi aveva, nei mesi precedenti, osservata, e dopo una breve presentazione, mi propose di lavorare da lei.
Mi metteva a disposizione una camera con bagno, appartata, non voleva affittarla, voleva una parte della mia marchetta, sarebbe stata a mia disposizione sempre.
Altra condizione, era che se aveese avuto lei un cliente da presentarmi, la sua percentuale sarebbe stata più alta.
Le dissi che ci avrei pensato, e che le avrei detto qualcosa nei prossimi giorni.
Nel frattempo continuai nel mio diciamo secondo lavoro, mi appartavo con i clienti, e consumavo, o se volevano, e pagavano di più, li portavo a casa mia.
Poi una sera ci fù una retata, e mentre un cliente, era intento a sfondarmi il culo, ci ritrovammo la Polizia che ci intimava di uscire, e non fù bello, trovarsi in reggicalze calze e tacchi, col cazzo duro, davanti a una decina di Poliziotti e Poliziotte.
Mi fecero rivestire e mi portarono in comando, dove mi segnalarono, ecc.
Dopo poche sere andai da Angela, la proprietaria della pensione, e accettai la sua proposta.
Trasferii parte del mio guardaroba nella camera, e iniziai a portarci i clienti, molti li persi, non volevano andare in una pensione, e spendere di più, così, iniziai a frequentare i clienti che loro mi trovavano.
Era certamente un'altra cosa, la Polizia non mi filava nemmeno, visto che ero una donna che passeggiava tranquillamente, e così, le proposte mi venivano fatte anche di pomeriggio.
Decisi di chiedere il part time, così, dalle sedici, mi trasformavo in Paola, fine a notte fonda.
Poi mi trasferii del tutto nella camera della pensione, e diedi disdetta del mio appartamento.
I clienti aumentarono, faticavo a soddisfarli tutti, così, un paio di fine settimane, rimanevo a Milano, con soddisfazione di mia moglie.
Scopavo con ragazzi, vecchi, coppie, a volte con due o trè uomini insieme, pagavano bene, e Angela, incassava, a fine settimana mi dava quanto mi spettava, e non era poco credetemi.
Un bel giorno, si sparse la notizia che ero un trav, e che mi prostituivo, ero stata scoperta, diedi le dimissioni, e mi dedicai alla mia professione.
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