La visita dalla ginecologa
di
Verlaine
genere
etero
Certo che non ci voleva proprio che la macchina sia a riparare dal meccanico. Proprio ieri sera doveva fermarsi?! Spero davvero che non sia un grosso problema.
Certo però che un problema ce l'ho adesso; giusto oggi dovevo avere la visita ginecologica con Laura! E come ci arrivo? Lo studio è a trenta chilometri, a due paesi da qui.
Un idea! Dopo vado a cena con Emilio, magari mi potrebbe dare prima un passaggio, ma come posso chiederglielo? mi imbarazza.
Ma in fondo siamo molto amici, da lui mi sono pure fatta scopare, c'è confidenza fra di noi, non dovrei vergognarmi a chiederglielo.
Gli ho telefonato e gliel'ho chiesto, non sono riuscita ad essere senza una punta di imbarazzo, tant'è che ne ha riso un po', ma, evviva! ha detto che è lieto di accompagnarmi.
Davanti alla porta dello studio, siamo seduti in sala d'attesa. Esce Laura, ci salutiamo, e prima di entrare le presento Emilio come un amico che mi ha accompagnato.
Dentro mi invita ad andare dietro il paravento a spogliarmi. Sono vestita già pronta per la sera, sono sexy, mi tolgo le scarpe col tacco, il vestito corto al ginocchio, e l'intimo nero, tutto studiato come invito ad Emilio a scoparmi dopocena.
Appoggiati piegati i vestiti sulla sedia, nuda vado sul lettino e posiziono le caviglie sui sostegni con le gambe bene aperte.
Gli studi medici danno quel senso di freddo e di bianco lattiginoso, sono posti dove il corpo viene valutato, analizzato, sezionato in maniera asettica anche nelle sue parti più intime. Oggi è la mia vagina con le sue funzioni che piglia la scena.
"Allora come andiamo Daniela?" Mi chiede Laura, sedutasi davanti.
Le racconto del mio ciclo e della mia vita sessuale. Mentre parlo lei con i guanti mi allarga le labbra della vagina per visitarla e ci infila le dita, facendomi trasalire. Quelle manovre professionali di studio dello stato della mia vulva, con le loro ruvide estensioni e introduzioni, mi provocano un piacevole stato di stordimento, ma anche una sensazione di vergogna con Laura per la paura di non riuscire a nascondere il montare della mia libido.
"Daniela mi sembra vada tutto bene, ma vorrei vedere come reagisce se stimolata, cerco un dildo". Apre vari cassetti, armadi, ma dopo un po' non trovandolo mi chiede "ma il tuo amico fuori potrebbe prestarsi a penetrarti?".
Ancora eccitata per la visita intima di poco prima trovo solo la forza di emettere un mugolio, che Laura interpreta come un assenso.
Chiamato da Laura Emilio è dentro lo studio e sono davanti a lui nuda, esposta e aperta.
Istruito al compito richiestogli, in verità in maniera molto disponibile, si è denudato, avanza verso di me col cazzo in tiro, si mette in mezzo alle mie gambe e penetra la mia vagina aperta e totalmente accessibile.
Vengo scopata e Laura, accovacciata a fianco ad Emilio, con la forte luce di una piccola torcia osserva la mia vagina mentre viene sfondata con energia dall' entusiasmo di Emilio.
I colpi del cazzo continuano, e il rumore che fa il suo pube quando colpisce il mio rendono evidente quanto sia bagnata.
"Voglio sentire anche come va il tuo cuore quando sei eccitata".
Io nuda e scopata davanti a Laura sono in un misto di eccitazione e vergogna, e Laura ha messo sul mio seno sinistro lo stetoscopio e ascolta con uno sguardo concentrato il ritmo del mio battito accelerato, ma con l'altra mano leggermente mi massaggia il seno destro.
Sento il mio corpo assurgere a centro del mondo in questo studio, è contemporaneamente la fonte del piacere e l'oggetto delle cure, è in questo momento protagonista dei loro corpi e delle loro menti.
Con questa sensazione erompo in un orgasmo stringendo forte la mano di Laura sul mio seno destro, e contemporaneamente Emilio estrae il suo cazzo da dentro di me e inonda il mio pube e la mia pancia con il getto del suo sperma.
Laura continua ad auscultarmi mentre sono bagnata di sperma e il mio cuore batte all'impazzata accompagnato dai miei ansimi e man mano rallenta insieme al mio respiro che diventa più lento e profondo.
"Bene Daniela, tutto bene, il cuore è ottimo e anche durante la penetrazione ho visto che la tua vagina si lubrifica bene. Inoltri raggiungi facilmente un orgasmo soddisfacente, e non è scontato. Anche per merito del tuo amico!"
Quest'ultima frase l'ha detta con un sorriso guardando Emilio che si era portato al bidet nel bagno in angolo a pulirsi.
"Quando osservavo la tua vagina mentre venivi penetrata ho visto che il tuo ano è un po' dilatato, hai spesso rapporti anali?"
"Ehm... sì, qualche volta". Era l'imbarazzo per la domanda diretta, e per confessarlo in presenza di Emilio, a cui non sarei poi potuta negarmi se mi avesse voluto inculare.
"Vorrei vedere anche come va il tuo ano durante la penetrazione, se non hai nulla in contrario".
"Ehm ..no..." E guardo Emilio che capisce che gli tocca un'altra performance.
"Prima però è meglio fare un clistere per evacuare e avere una situazione ottimale quando verrai penetrata".
Questa giornata mi tocca evidentemente provare tutte le vergogne!
Ancora con lo sperma caldo sul mio corpo, Laura mi si avvicina con il tubo collegato alla boccia di gomma che ha riempito di acqua tiepida, mentre Emilio, nudo, mi guarda seduto sulla sedia davanti alla scrivania.
Sento il tubo lubrificato che mi entra nell'ano, quindi la pressione dell'acqua che mi inonda l'intestino.
Laura non pensa che la prima erogazione sia sufficiente, e ricaricata la boccia e aggiunge un'altra inondazione al mio intestino già colmo.
Non c'è la faccio quasi più, mi trattengo allo spasimo per non fare schizzare l'acqua dal mio culo.
Laura mi aiuta ad alzarmi e mi manda a svuotarmi nel bagno, lo sperma mi cola dalla pancia sui peli del pube mentre cammino a passi corti e veloci stringendo le natiche per raggiungere il water.
Nel bagno, con la porta aperta, mi svuoto e mi pulisco dello sperma con la carta igienica davanti a Emilio e Laura che mi guardavano mentre svolgo queste funzioni intime.
Ho fatto il bidet e torno nella stanza, Laura mi fa rimettere sul lettino, sempre con le gambe aperte appoggiate sui sostegni, ma mi mette un cuscino sotto i lombi per alzare le natiche. Quindi si volge verso Emilio, e visto che è evidente che è nuovamente pronto, lo invita ad avvicinarsi e gli lubrifica il cazzo e poi lo porta da me a fare il suo dovere.
Vengo inculata senza pietà, mi scappa un urlo quando il cazzo mi entra dentro di colpo. Se le spinte quando ero scopata erano travolgenti, inculata mi sconquassano. Non so se le mie urla fossero sentite dalle pazienti in sala di attesa.
Laura, come prima, con una torcia, osserva attenta la resistenza del mio ano alle sollecitazioni a cui era soggetto dal cazzo di Emilio.
Sento il suo cazzo entrarmi in profondità come impalata su una pertica.
Spinge sempre più forte...ecco ...lo tiene spinto in profondità ...e sento che mi sborra dentro.
Estratto il cazzo Laura, sempre dietro, mi tocca e controlla il mio ano dilatato dalla prova.
"Sí, ottimo Daniela, anche analmente hai una buona capacità a essere penetrata!" Nel frattempo sento lo sperma che fuoriesce dal mio culo davanti a lei.
"Se vuoi alzarti, puoi andare in bagno a pulirsi, abbiamo finito, ti faccio delle ricette per degli integratori per il ferro".
Mi alzo e nuda vado verso il bagno, che però è ancora occupato da Emilio, che ha sempre avuto una particolare attenzione per l'igiene.
Aspetto che finisca il suo bidet, in piedi e lo guardo, mentre tengo la mano destra sul culo ad evitare che lo sperma che ne cola calda sul pavimento.
Finalmente ha finito, vado io.
Faccio il bidet sempre esposta alla vista di Laura ed Emilio. Esco e vado per vestirmi.
"Aspetta, Daniela, volevo verificare che tu non soffra di allergia allo sperma, c'è una prova facile per verificarlo. Vieni da Emilio".
Emilio, a differenza di me, è vestito, ma si alza e, sapendo cosa devo fare perché gliel'ha spiegato Laura mentre mi lavavo. Si cala i pantaloni e i boxer ed espone ancora il cazzo che mi ha sfondata nei miei buchi intimi.
Laura mi prende per la spalle e mi avvicina ad Emilio, e con una leggera pressione mi invita ad inginocchiarmi.
Sulle ginocchia mi entra il cazzo in bocca.
Mi scopa la bocca mentre mi tiene la testa. Sento il glande spingere nella gola togliendomi il fiato. Ho gli occhi chiusi e le mani sulle sue cosce a cercare di trattenere l'impeto delle sue spinte. Apro gli occhi ogni tanto. Vedo Laura che controlla il buon esito dell'operazione.
Emilio mi tiene forte la testa e mugula forte senza più spingere, evidente segnale per Laura che stavo ricevendo in bocca quel liquido che di cui voleva verificare che non mi creasse reazioni allergiche.
Sento il cazzo sussultare sulla mia lingua durante l'eiaculazione. Finito di sborrare si ritira ed estrae dalla mia bocca. Apro gli occhi, Laura davanti a me, simulando il gesto, mi invita ad inghiottire.
Lo faccio.
"Ottimo, brava Daniela. Fra qualche ora vediamo se hai delle reazioni, sulla pelle o digestive".
Mi passa per la mente che avrei potuto dirle che di pompini ne avevo fatti oramai innumerevoli nella mia vita sessuale, senza reazioni particolari se non il piacere dei miei partner, ma non ho avuto il tempo e la prontezza di dirlo. In ginocchio poi Emilio mi aveva praticamente imposto il suo cazzo nella mia bocca e non potevo toglierlo...e forse neanche volevo.
Finalmente mi vesto.
Esco dal da dietro il paravento vestita sexy, come ero entrata.
"Venite a fare un salto da me, così ti faccio vedere come ho rifatto la cucina. Vi offro un aperitivo prima di cena e poi andate".
Laura abita al piano superiore al suo studio. Era ancora presto e abbiamo accettato.
Ci fa entrare in casa, ci porta in cucina. È una bella cucina, ampia, all'americana, con l'isola centrale con le lampade pendenti sopra, elettrodomestici nuovi e un enorme frigo a due ante.
Facciano due chiacchiere, Laura apre un vino rosso e lo versa nei calici.
Mi guarda" Tutto bene? Nessuna reazione o fastidio?" , cercando anche segni di rossore sulla pelle del mio viso.
"No, niente".
"Mmm...magari bisogna rinforzare la dose".
Sempre con una spinta leggera sulla spalla mi invita ad inginocchiarmi.
Sto sotto il tavolo, Emilio ancora con i pantaloni abbassati mi penetra la bocca, ma adesso sono io che detto il ritmo con cui mi gusto il suo cazzo.
Attorno a me vedo le loro gambe ravvicinate ed Emilio che intuisco dal vestito calato ai fianchi di Laura, che sta con una mano sul suo seno, l'altra è davanti a me che masturba la sua vagina.
Sento che si baciano e mugulano sempre più intensamente.
Laura viene con la sua vagina bagnata davanti ai miei occhi, sento il profumo dei suoi umori mentre la guardo con il cazzo di Emilio in bocca.
Ma sono io, adesso che Emilio con un sussulto viene, a riceve nella mia bocca ancora il suo nettare vischioso e caldo, ad integrare la dose di sborra che ho ricevuto nella giornata.
A letto, nel buio, guardo la schiena nuda di Emilio. Dopo cena e venuto a casa mia. Dorme.
Con una mano mi tasto le labbra e le guance.
Sorrido.
No, non ho nessuna reazione allergica. Anche dopo l'ultimo scarico di sborra che mi ha versato in bocca prima di darci la buonanotte.
Domani lo dico a Laura, così fisso la prossima visita di controllo.
Magari sento se Emilio mi può accompagnare ancora.
Certo però che un problema ce l'ho adesso; giusto oggi dovevo avere la visita ginecologica con Laura! E come ci arrivo? Lo studio è a trenta chilometri, a due paesi da qui.
Un idea! Dopo vado a cena con Emilio, magari mi potrebbe dare prima un passaggio, ma come posso chiederglielo? mi imbarazza.
Ma in fondo siamo molto amici, da lui mi sono pure fatta scopare, c'è confidenza fra di noi, non dovrei vergognarmi a chiederglielo.
Gli ho telefonato e gliel'ho chiesto, non sono riuscita ad essere senza una punta di imbarazzo, tant'è che ne ha riso un po', ma, evviva! ha detto che è lieto di accompagnarmi.
Davanti alla porta dello studio, siamo seduti in sala d'attesa. Esce Laura, ci salutiamo, e prima di entrare le presento Emilio come un amico che mi ha accompagnato.
Dentro mi invita ad andare dietro il paravento a spogliarmi. Sono vestita già pronta per la sera, sono sexy, mi tolgo le scarpe col tacco, il vestito corto al ginocchio, e l'intimo nero, tutto studiato come invito ad Emilio a scoparmi dopocena.
Appoggiati piegati i vestiti sulla sedia, nuda vado sul lettino e posiziono le caviglie sui sostegni con le gambe bene aperte.
Gli studi medici danno quel senso di freddo e di bianco lattiginoso, sono posti dove il corpo viene valutato, analizzato, sezionato in maniera asettica anche nelle sue parti più intime. Oggi è la mia vagina con le sue funzioni che piglia la scena.
"Allora come andiamo Daniela?" Mi chiede Laura, sedutasi davanti.
Le racconto del mio ciclo e della mia vita sessuale. Mentre parlo lei con i guanti mi allarga le labbra della vagina per visitarla e ci infila le dita, facendomi trasalire. Quelle manovre professionali di studio dello stato della mia vulva, con le loro ruvide estensioni e introduzioni, mi provocano un piacevole stato di stordimento, ma anche una sensazione di vergogna con Laura per la paura di non riuscire a nascondere il montare della mia libido.
"Daniela mi sembra vada tutto bene, ma vorrei vedere come reagisce se stimolata, cerco un dildo". Apre vari cassetti, armadi, ma dopo un po' non trovandolo mi chiede "ma il tuo amico fuori potrebbe prestarsi a penetrarti?".
Ancora eccitata per la visita intima di poco prima trovo solo la forza di emettere un mugolio, che Laura interpreta come un assenso.
Chiamato da Laura Emilio è dentro lo studio e sono davanti a lui nuda, esposta e aperta.
Istruito al compito richiestogli, in verità in maniera molto disponibile, si è denudato, avanza verso di me col cazzo in tiro, si mette in mezzo alle mie gambe e penetra la mia vagina aperta e totalmente accessibile.
Vengo scopata e Laura, accovacciata a fianco ad Emilio, con la forte luce di una piccola torcia osserva la mia vagina mentre viene sfondata con energia dall' entusiasmo di Emilio.
I colpi del cazzo continuano, e il rumore che fa il suo pube quando colpisce il mio rendono evidente quanto sia bagnata.
"Voglio sentire anche come va il tuo cuore quando sei eccitata".
Io nuda e scopata davanti a Laura sono in un misto di eccitazione e vergogna, e Laura ha messo sul mio seno sinistro lo stetoscopio e ascolta con uno sguardo concentrato il ritmo del mio battito accelerato, ma con l'altra mano leggermente mi massaggia il seno destro.
Sento il mio corpo assurgere a centro del mondo in questo studio, è contemporaneamente la fonte del piacere e l'oggetto delle cure, è in questo momento protagonista dei loro corpi e delle loro menti.
Con questa sensazione erompo in un orgasmo stringendo forte la mano di Laura sul mio seno destro, e contemporaneamente Emilio estrae il suo cazzo da dentro di me e inonda il mio pube e la mia pancia con il getto del suo sperma.
Laura continua ad auscultarmi mentre sono bagnata di sperma e il mio cuore batte all'impazzata accompagnato dai miei ansimi e man mano rallenta insieme al mio respiro che diventa più lento e profondo.
"Bene Daniela, tutto bene, il cuore è ottimo e anche durante la penetrazione ho visto che la tua vagina si lubrifica bene. Inoltri raggiungi facilmente un orgasmo soddisfacente, e non è scontato. Anche per merito del tuo amico!"
Quest'ultima frase l'ha detta con un sorriso guardando Emilio che si era portato al bidet nel bagno in angolo a pulirsi.
"Quando osservavo la tua vagina mentre venivi penetrata ho visto che il tuo ano è un po' dilatato, hai spesso rapporti anali?"
"Ehm... sì, qualche volta". Era l'imbarazzo per la domanda diretta, e per confessarlo in presenza di Emilio, a cui non sarei poi potuta negarmi se mi avesse voluto inculare.
"Vorrei vedere anche come va il tuo ano durante la penetrazione, se non hai nulla in contrario".
"Ehm ..no..." E guardo Emilio che capisce che gli tocca un'altra performance.
"Prima però è meglio fare un clistere per evacuare e avere una situazione ottimale quando verrai penetrata".
Questa giornata mi tocca evidentemente provare tutte le vergogne!
Ancora con lo sperma caldo sul mio corpo, Laura mi si avvicina con il tubo collegato alla boccia di gomma che ha riempito di acqua tiepida, mentre Emilio, nudo, mi guarda seduto sulla sedia davanti alla scrivania.
Sento il tubo lubrificato che mi entra nell'ano, quindi la pressione dell'acqua che mi inonda l'intestino.
Laura non pensa che la prima erogazione sia sufficiente, e ricaricata la boccia e aggiunge un'altra inondazione al mio intestino già colmo.
Non c'è la faccio quasi più, mi trattengo allo spasimo per non fare schizzare l'acqua dal mio culo.
Laura mi aiuta ad alzarmi e mi manda a svuotarmi nel bagno, lo sperma mi cola dalla pancia sui peli del pube mentre cammino a passi corti e veloci stringendo le natiche per raggiungere il water.
Nel bagno, con la porta aperta, mi svuoto e mi pulisco dello sperma con la carta igienica davanti a Emilio e Laura che mi guardavano mentre svolgo queste funzioni intime.
Ho fatto il bidet e torno nella stanza, Laura mi fa rimettere sul lettino, sempre con le gambe aperte appoggiate sui sostegni, ma mi mette un cuscino sotto i lombi per alzare le natiche. Quindi si volge verso Emilio, e visto che è evidente che è nuovamente pronto, lo invita ad avvicinarsi e gli lubrifica il cazzo e poi lo porta da me a fare il suo dovere.
Vengo inculata senza pietà, mi scappa un urlo quando il cazzo mi entra dentro di colpo. Se le spinte quando ero scopata erano travolgenti, inculata mi sconquassano. Non so se le mie urla fossero sentite dalle pazienti in sala di attesa.
Laura, come prima, con una torcia, osserva attenta la resistenza del mio ano alle sollecitazioni a cui era soggetto dal cazzo di Emilio.
Sento il suo cazzo entrarmi in profondità come impalata su una pertica.
Spinge sempre più forte...ecco ...lo tiene spinto in profondità ...e sento che mi sborra dentro.
Estratto il cazzo Laura, sempre dietro, mi tocca e controlla il mio ano dilatato dalla prova.
"Sí, ottimo Daniela, anche analmente hai una buona capacità a essere penetrata!" Nel frattempo sento lo sperma che fuoriesce dal mio culo davanti a lei.
"Se vuoi alzarti, puoi andare in bagno a pulirsi, abbiamo finito, ti faccio delle ricette per degli integratori per il ferro".
Mi alzo e nuda vado verso il bagno, che però è ancora occupato da Emilio, che ha sempre avuto una particolare attenzione per l'igiene.
Aspetto che finisca il suo bidet, in piedi e lo guardo, mentre tengo la mano destra sul culo ad evitare che lo sperma che ne cola calda sul pavimento.
Finalmente ha finito, vado io.
Faccio il bidet sempre esposta alla vista di Laura ed Emilio. Esco e vado per vestirmi.
"Aspetta, Daniela, volevo verificare che tu non soffra di allergia allo sperma, c'è una prova facile per verificarlo. Vieni da Emilio".
Emilio, a differenza di me, è vestito, ma si alza e, sapendo cosa devo fare perché gliel'ha spiegato Laura mentre mi lavavo. Si cala i pantaloni e i boxer ed espone ancora il cazzo che mi ha sfondata nei miei buchi intimi.
Laura mi prende per la spalle e mi avvicina ad Emilio, e con una leggera pressione mi invita ad inginocchiarmi.
Sulle ginocchia mi entra il cazzo in bocca.
Mi scopa la bocca mentre mi tiene la testa. Sento il glande spingere nella gola togliendomi il fiato. Ho gli occhi chiusi e le mani sulle sue cosce a cercare di trattenere l'impeto delle sue spinte. Apro gli occhi ogni tanto. Vedo Laura che controlla il buon esito dell'operazione.
Emilio mi tiene forte la testa e mugula forte senza più spingere, evidente segnale per Laura che stavo ricevendo in bocca quel liquido che di cui voleva verificare che non mi creasse reazioni allergiche.
Sento il cazzo sussultare sulla mia lingua durante l'eiaculazione. Finito di sborrare si ritira ed estrae dalla mia bocca. Apro gli occhi, Laura davanti a me, simulando il gesto, mi invita ad inghiottire.
Lo faccio.
"Ottimo, brava Daniela. Fra qualche ora vediamo se hai delle reazioni, sulla pelle o digestive".
Mi passa per la mente che avrei potuto dirle che di pompini ne avevo fatti oramai innumerevoli nella mia vita sessuale, senza reazioni particolari se non il piacere dei miei partner, ma non ho avuto il tempo e la prontezza di dirlo. In ginocchio poi Emilio mi aveva praticamente imposto il suo cazzo nella mia bocca e non potevo toglierlo...e forse neanche volevo.
Finalmente mi vesto.
Esco dal da dietro il paravento vestita sexy, come ero entrata.
"Venite a fare un salto da me, così ti faccio vedere come ho rifatto la cucina. Vi offro un aperitivo prima di cena e poi andate".
Laura abita al piano superiore al suo studio. Era ancora presto e abbiamo accettato.
Ci fa entrare in casa, ci porta in cucina. È una bella cucina, ampia, all'americana, con l'isola centrale con le lampade pendenti sopra, elettrodomestici nuovi e un enorme frigo a due ante.
Facciano due chiacchiere, Laura apre un vino rosso e lo versa nei calici.
Mi guarda" Tutto bene? Nessuna reazione o fastidio?" , cercando anche segni di rossore sulla pelle del mio viso.
"No, niente".
"Mmm...magari bisogna rinforzare la dose".
Sempre con una spinta leggera sulla spalla mi invita ad inginocchiarmi.
Sto sotto il tavolo, Emilio ancora con i pantaloni abbassati mi penetra la bocca, ma adesso sono io che detto il ritmo con cui mi gusto il suo cazzo.
Attorno a me vedo le loro gambe ravvicinate ed Emilio che intuisco dal vestito calato ai fianchi di Laura, che sta con una mano sul suo seno, l'altra è davanti a me che masturba la sua vagina.
Sento che si baciano e mugulano sempre più intensamente.
Laura viene con la sua vagina bagnata davanti ai miei occhi, sento il profumo dei suoi umori mentre la guardo con il cazzo di Emilio in bocca.
Ma sono io, adesso che Emilio con un sussulto viene, a riceve nella mia bocca ancora il suo nettare vischioso e caldo, ad integrare la dose di sborra che ho ricevuto nella giornata.
A letto, nel buio, guardo la schiena nuda di Emilio. Dopo cena e venuto a casa mia. Dorme.
Con una mano mi tasto le labbra e le guance.
Sorrido.
No, non ho nessuna reazione allergica. Anche dopo l'ultimo scarico di sborra che mi ha versato in bocca prima di darci la buonanotte.
Domani lo dico a Laura, così fisso la prossima visita di controllo.
Magari sento se Emilio mi può accompagnare ancora.
2
voti
voti
valutazione
4
4
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La partita di tennis
Commenti dei lettori al racconto erotico